21 novembre 2015
«Non c’è un solo governo, al mondo, che non sia controllato da quei
poteri»: per Fausto Carotenuto, già analista strategico-militare dei
servizi segreti, è deprimente assistere alla farsa dei
media
mainstream, che si affannano a presentare “la mente”, “il basista” e
“l’ottavo uomo” della strage di Parigi, come se si trattasse delle
indagini per una normale rapina alle Poste. In compenso, su voci
alternative come “
Border Nights”,
può capitare di avere – in appena un paio d’ore, grazie a semplici
collegamenti Skype – informazioni e analisi di altissima qualità, capaci
di superare centinaia di ore di infotainment e chilometri di carta
stampata. E’ accaduto anche martedì 17 novembre, a quattro giorni dalla
mattanza: ospiti della trasmissione, oltre a Carotenuto, un indagatore
come Paolo Franceschetti (delitti rituali, Rosa Rossa, Mostro di
Firenze), il regista Massimo Mazzucco (11 Settembre), Gioele Magaldi
(“Massoni, società a responsabilità illimitata”) e un secondo massone,
Gianfranco Carpeoro, esperto di codici simbolici: «Scordatevi qualsiasi
altra pista, quello di Parigi è stato un attentato progettato da menti
massoniche o para-massoniche e destinato innanzitutto ad altri massoni, i
soli in grado di cogliere immediatamente il significato di quella data,
13 novembre».