Scritto da: Gianni Petrosillo (21/06/2011)
Nota: SI era il 2011 quando usciva questo articolo, ancora oggi è tremendamente attuale.
In
Libia siamo andati per proteggere i civili. Li abbiamo difesi a puntino
mettendoli sotto cumuli di macerie e con qualche metro di terra sulla
testa. Adesso sono più che al sicuro, sono praticamente in una botte di
ferro, un barile simile ad una bara. Con
siffatte imposture globali l’Onu, la Nato, la coalizione dei volenterosi
ed il nostro governo vendono mediaticamente ad una pubblica opinione
distratta e distaccata il pacco umanitarista Occidentale.
Per sostenere
questa ennesima guerra unilaterale, fortemente voluta da Sarkozy e
Cameron a tutela dei loro interessi economici nell’area, sono state
necessarie molte menzogne ed una campagna diffamatoria da parte dei
mezzi d’informazione totalmente sbilanciata a favore di un gruppo di
spennagalline elevato al ruolo di esercito ribelle. Ancora ieri una
bomba più furba che intelligente non ha risposto ai comandi e si è
schiantata su un quartiere popolare ammazzando 9 persone, tra le quali
donne e bambini, e ferendone un numero imprecisato. La Nato ha chiesto
scusa, non accadrà più, cioè non si verificherà nessun altro
malfunzionamento degli ordigni teleguidati che saranno più precisi nel
mantenere la traiettoria della morte, mentre ai cosiddetti civili
nessuno sta assicurando quella incolumità che doveva essere l’obiettivo
prioritario della missione. Al cospetto di questi fatti vergognosi
sentiamo il Ministro Frattini dichiarare che la stampa “dovrebbe mettere
in luce le atrocità di Gheddafi, a cominciare dagli stupri di massa, e
dovrebbe mettere in risalto l’importanza della protezione dei civili".
Il Ministro degli affari esteri altrui e della pornografia
internazionale vorrebbe anche che la stampa accendesse le luci rosse sui
lealisti fedeli a Gheddafi per screditarne l'immagine di uomini fieri e
coraggiosi schierati a difesa del proprio Paese. E’ forse questa l’arma
segreta della Nato? Siamo già al raggio rosso della morte che
travolgerà il nemico impudico? Questo signore pruriginoso guida un
dicastero, ci rappresenta in campo mondiale, detta la nostra politica
estera (spalleggiato dagli americani) e ci parla come fossimo degli
sprovveduti. E’ stata la umida Clinton, moglie dell’inturgidito Bill, a
riportare il bunga bunga dall’Italia nel suo luogo d’origine ed ora
Frattini rilancia la versione hard del Dipartimento di Stato
statunitense per convincerci che nel deserto della sirte manca pudicizia
e moralità. Tuttavia, la novità di queste ore è lo scontro tra
Quirinale, lì dove si inarca senza trionfo un figlio regale quanto
illegittimo della patria, e il Viminale, retto da un sassofonista che
tenta almeno di suonare tutt’ altra musica. Napolitano, arrogandosi
funzioni che non gli spettano, preme affinché la missione continui
mentre Maroni chiede la fine della guerra ed una veloce exit strategy
sulla quale anche Berlusconi sembra essered’accordo. Comunque si
concluda questa vicenda l’Italia ha già perso la faccia e le mutande. Il
CNT di Bengasi ha siglato accordi con le compagnie petrolifere di
Parigi e di Londra estromettendo dal business energetico l’ENI, la quale
da impresa leader in Libia sarà costretta ad accontentarsi delle
briciole che gli lasceranno i suoi competitors d’oltremanica e
d’oltreoceano. Anche Finmeccanica ha avvicinato gli insorti, il suo
Presidente Guarguaglini infatti si è recentemente recato nella regione
per tutelare gli affari del gruppo. Costoro non hanno compreso che il
mediterraneo è ormai un affare chiuso per loro. Chiuso nel senso di
perduto. E' andato tutto a puttane e la colpa non è del cialis ma dei
cialtroni di Stato.
Preso da: http://www.conflittiestrategie.it/libia-va-tutto-a-puttane-di-gianni-petrosillo
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