In ogni guerra, ancora prima della gente, occorre assassinare la verità. Guerra alla libia: 100000 morti, 240000 persone ancora cercate, 78000 dispersi. 10300 donne violentate, 350000 rifugiati.
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giovedì 10 dicembre 2015
Agenzia di Intelligence tedesca avvisa sui rischi di destabilizzazione provocati dall’Arabia Saudita
“L’ingerenza e
l’intervento dell’Arabia Saudita in Asia Occidentale e nello Yemen, sta
producendo la destabilizzazione del mondo arabo”, questo è quanto
scrive l’agenzia di intelligence estera della Germania in un rapporto
informativo pubblicato lo scorso mercoledì. “Quello che era il prudente atteggiamento diplomatico seguito
fino ad ora dai vecchi dirigenti della famiglia reale è stato sostituito
di fatto da una politica di intervento fatta in forma impulsiva”,
scrive il “Federal Intelligence Service” (German:
Bundesnachrichtendienst, BND ) nel suo rapporto.
Secondo l’analista dell’Intelligence, il Regno Arabo è alla ricerca
di ottenere il predominio regionale sunnita in un ambito di tensione fra
un cambio di paradigma nella politica estera ed il consolidamento della
politica interna, in concorrenza con l’Iran.
L’aggressione lanciata dai governanti di Riyad contro lo Yemen, -secondo
le infomazioni ricevute su Moahmad Bin Salamn- per sgominare il
movimento popolare yemenita “Ansarollah” (d’ispirazione sciita) che si è
crato una forte base di appoggio nel suo paese, si caratterizza quindi
in questo tipo di percorso.
L’offensiva saudita, per mezzo dei bombardamenti indiscriminati, ha
provocato la morte di migliaia di persone in maggioranza civili yemeniti
ed immani distruzioni nel paese che è il più povero del Medio Oriente.
(L’offensiva saudita nello Yemen è direttamente sostenuta ed appoggiata
dagli Stati Uniti e da Israele con aiuti militari e logistici).
Allo stesso modo Riyad da tempo proporziona aiuti militari e
finanziamenti a vari gruppi di oppositori jihadisti in Siria, incluso
l’ISIS, con il fine di rovesciare il governo di Bashar al-Assad.
Il BND precisa che il nuovo ministro della Difesa del Regno, Mohamad
bin Salman, figlio del monarca saudita, svolge un ruolo destabilizzatore
nell’applicare misure di elevato costo e riforme che possono
scontentare gli altri membri della casa reale e la popolazione e che
inoltre possono provocare l’allontanamento di amici ed in particolare
Stati alleati della regione.
Con riferimento a questo, il rapporto precisa che il concentramento di
poteri negli ambiti dell’economia e della politica estera nelle mani del
secondo erede nella linea di successione “comporta il pericolo latente
che si creino delle fratture nel tentativo di accreditarsi quale
successore mentre il monarca padre è ancora vivente”.
Nello scorso Ottobre, con l’aumento delle tensioni, un membro della
famiglia reale dei Saud, aveva rivelato di aver scritto due lettere che
chiamavano le proprie file di seguaci alla rivolta contro il monarca ed i
suoi successori: “Bisogna mettere da parte l’incapace re Salman bin
Abdulaziz Al Saud, come anche l’eccessivamente temerario ed arrogante
principe Mohamad bin Nayef ed il devastatore della patria, principe
Mohamad bin Salman”, indicava in una delle lettere.
Lo sfavorevole sviluppo politico del paese arabo, da anni ha motivato la
tendenza di una politica estera caratterizzata da una forte componente
militare e dalla ricerca di nuove alleanze regionali.
Nota: Fin qui il rapporto dell’Intelligence tedesca e bisogna
dare atto che è la prima volta che una “intelligence” di un paese della
NATO lancia l’allarme sulle attività di destabilizzazione dell’Arabia
Saudita.
Quello che non dice il rapporto è che l’Arabia Saudita, pur essendo
il paese che riveste il carattere più assolutista ed oscurantista della
regione Medio Orientale ed asiatica, risulta il migliore alleato e
finanziatore dei paesi occidentali nello scacchiere, in particolare
risulta un alleato di ferro degli Stati Uniti e dei paesi dell’Unione
Europea. Un paese, l’Arabia S. che, con il suo numero di esecuzioni
capitali record (mediante taglio della testa) e con la violazione
accertata di tutti i dirittti umani, incluso la lapidazione per le
adultere e la riduzione in schiavitù degli immigrati di altri paesi,
rappresenta la fonte ideologica di diffusione dell’ideologia wahabita e
salafita che diffonde il fanatismo religioso jihadista ed alimenta i
gruppi terroristi in una quantità di paesi dal Medio Oriente alla stessa
Europa. Gli europei, grazie al fiorente business alimentato dai
petroldollari sauditi ( Riyad è il principale acquirente di armi e
sistemi d’arma) hanno scelto la Monarchia dei Saud come proprio socio
privilegiato, alleato e partner e operano per difendere gli interessi
della sua politica di espansione e di sobillazione negli altri paesi,
chiudendosi entrambi gli occhi di fronte ai crimini che vengono commessi
direttamente o su istigazione del governo saudita in tutte le zone dove
il governo di Riyad cerca di estendere la propria nefasta influenza.
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