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lunedì 2 novembre 2020

Obiettivo Gheddafi, 42 anni di guerra segreta

Libya Commander 

Il sito nordamericano The Drive pubblicava un rapporto in cui si afferma che il Comando per le operazioni speciali degli Stati Uniti ha stanziato parte del budget per utilizzare i più recenti velivoli futivi di sorveglianza e spionaggio (Desert Owl, Saturn’s Arc), per sorvolare in estrema segretezza sulla Libia, per scopi sconosciuti.
Lo scrittore e ricercatore canadese di origine congolese Patrick Mbeko pubblicò nel 2016 un libro che rispondeva alla domanda a cui il sito nordamericano non può rispondere, e il libro è intitolato Obiettivo Gheddafi, 42 anni di guerra segreta. Qui lo scrittore dice che il Mossad, l’intelligence inglese e quella nordamericana, ed altri servizi segreti occidentali parteciparono alla guerra contro il leader Muammar Gheddafi, una guerra che inizò di nascosto e in cui usarono tutte le armi della pressione politica ed economica e della distorsione mediatica, e che continuò per anni fino a concludersi con la guerra diretta contro un leader che avanzava un progetto diverso da qullo occidentale.

domenica 1 novembre 2020

Coronavirus: l’obbiettivo è il vaccino e il controllo della popolazione mondiale

 

di Cesare Sacchetti

L’ultima dichiarazione del viceministro della Salute, Sileri, è perentoria e non lascia spazio a dubbi su quale sia il vero obbiettivo di questa crisi da coronavirus.

“Bisognerà convivere con il distanziamento sociale e il virus fino al vaccino.”

Sulla realizzabilità del vaccino, si è espresso recentemente il virologo di fama mondiale Giulio Tarro che ha definito inutile una simile soluzione dal momento che potrebbero esistere differenti ceppi del virus e di conseguenza l’immunizzazione sarebbe completamente inefficace.

Ma il meccanismo che si è messo in moto non sembra avere nulla a che fare con l’effettiva tutela della salute pubblica. La crisi da coronavirus sta servendo sostanzialmente per instaurare un vero e proprio Stato di polizia dove il dissenso non è minimamente tollerato.

I lettori di questo blog hanno avuto modo di vedere già precedentemente quali interessi si nascondano dietro questa crisi, ma è utile ripercorrere tutti i passaggi per comprendere al meglio chi veramente sta beneficiando di questa pandemia.


martedì 13 ottobre 2020

I Rockefeller annunciarono la pandemia e il governo unico mondiale

 

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I Rockefeller avevano previsto tutto. Non solo la pandemia di un virus sconosciuto, ma tutto ciò che sta accadendo in conseguenza ad essa.

Dalla sorveglianza di massa dei cittadini alla sospensione dei diritti costituzionali.

E’ tutto scritto in un documento del 2010 intitolato “Scenari per il futuro della tecnologia e dello sviluppo internazionale” dove praticamente si descrive alla perfezione la situazione attuale.

Chi ha scritto questo rapporto evidentemente aveva una idea ben precisa di che tipo di direzione avrebbe preso il mondo negli anni a venire.

La pandemia e la sorveglianza di massa della popolazione mondiale

Come nella simulazione finanziata dal padre di Microsoft, Evento 201, anche in questa occasione la pandemia esplode per una mutazione di un agente virale da animale a uomo.

Nel caso di Bill Gates, il “colpevole” era il maiale, mentre nel rapporto della facoltosa famiglia americana, la mutazione avviene attraverso le oche.

Lo scenario in questione si intitola “lock step”, un’espressione che in inglese sta ad identificare una condizione di totale inflessibilità.

Questo nome non è stato scelto a caso, perchè come si vedrà successivamente, da questa crisi emerge un sistema politico completamente autoritario nel quale non è ammesso il minimo dissenso.


lunedì 12 ottobre 2020

Scandalo travolge Ong, Oms e Medici Senza Frontiere: 51 donne congolesi violentate dagli operatori umanitari

 L’Organizzazione Mondiale della Sanità aprirà un’inchiesta sulle violazioni sessuali che avrebbero commesso operatori umanitari nella Repubblica Democratica del Congo. Le equipe erano impegnate nell’ambito di interventi nella lotta contro l’ebola. Cinquantuno donne hanno affermato di essere state sfruttate o di avere subito abusi sessuali da uomini, per lo più stranieri, che si erano qualificati come operatori umanitari/sanitari a Beni nel Nord-Kivu, provincia fortemente colpita dalla 10ma epidemia di ebola tra il 2018 e giugno di quest’anno.


martedì 6 ottobre 2020

ECCO ALCUNE DELLE PROVE CHE C’È L’USAID DIETRO ALLE MANIFESTAZIONI CONTRO LUKASHENKO IN BIELORUSSIA

 

Il 6 agosto, tre giorni prima delle elezioni presidenziali in Bielorussia e delle proteste che ne sono seguite, le agenzie di politica estera americane hanno concluso un accordo su “organizzazione di eventi e logistica per USAID-Bielorussia”.

L’appaltatore nell’ambito del contratto è il Centro di studi lituano sull’Europa orientale, secondo “fdps.gov” – il registro degli appalti pubblici degli Stati Uniti. In precedenza, nell’ambito dello stesso contratto statale, gli oppositori bielorussi sono stati formati in Lituania e il centro menzionato è quello che ha ospitato la candidata presidenziale dell’opposizione Svetlana Tikhanovskaya. In questo contesto, USAID in Bielorussia potrebbe presto essere chiuso.

USA, Ucraina e Lituania sono chiaramente gli organizzatori delle manifestazioni contro Lukashenko.

L’Agenzia americana per lo sviluppo internazionale (USAID) riferisce simultaneamente al Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, al Presidente degli Stati Uniti e al Consiglio di sicurezza nazionale. Secondo la carta del contratto statale, il cliente diretto era la filiale ucraina di USAID. La filiale bielorussa di USAID è elencata come la parte finanziatrice. Il contraente è “Rytų Europos studijų centras”, ovvero il Centro di studi sull’Europa orientale (CESE).

La descrizione del lavoro è breve: “Organizzazione di eventi e logistica per USAID / Bielorussia”. L’importo del finanziamento per questo scopo non è specificato.

Nella prima fase dello stesso contratto statale, la descrizione del lavoro era più dettagliata: nel settembre 2018, USAID-Bielorussia ha ordinato la consegna e la formazione di attivisti dal Centro di studi sull’Europa orientale a Vilnius: “USAID / Bielorussia avrà bisogno di supporto logistico portare gli attivisti bielorussi a Vilnius durante diversi round di incontri nell’autunno del 2018-inizio primavera 2019. Il team avrà bisogno di supporto per organizzare gli incontri / viaggi / alloggio per i partecipanti bielorussi “. L’importo della commissione è $ 35.600.


venerdì 2 ottobre 2020

Morto esperto in virus Ebola sull’aereo Malaysian Airlines

 

Morto esperto in virus Ebola sull’aereo Malaysian Airlines – Riportiamo due notizie relative all’abbattimento del volo della Malaysian Airlines in Ucraina, fatto imputato alla Russia , e la morte di un passeggero particolarmente importante in quanto esperto in malattie infettive come AIDS e virus Ebola . Trattasi di coincidenze troppo evidenti per passare inosservate. Anche iltempo.it riporta questa notizia che non puo’ che lasciare interdetti e sospettosi .

Glenn Thomas, autorevole consulente dell’OMS a Ginevra, esperto in AIDS e, soprattutto, in Virus Ebola, era a bordo del Boeing 777 della Malaysia Airlines abbattuto ai confini tra l’Ucraina e la Russia.

Glenn Thomas era anche il coordinatore dei media ed era coinvolto nelle inchieste che stavano portando alla luce le controverse operazioni di sperimentazione di virus Ebola nel laboratorio di armi biologiche presso l’ospedale di Kenema. Ora che questo laboratorio è stato chiuso per volontà del Governo della Sierra Leone, emergono ulteriori particolari in merito agli interessi che nascosti dietro la sua gestione. idn poker

Bill e Melinda Gates hanno connessioni con i laboratori di armi biologiche situati a Kenema, epicentro dell’epidemia di Ebola sviluppatasi dall’ospedale dove erano in corso trial clinici sugli esseri umani per lo sviluppo del relativo vaccino, e ora, a seguito dell’avvio di un’indagine informale, emerge il nome di George Soros che, tramite la sua Fondazione, finanzia lo stesso laboratorio di armi biologiche.

Glenn Thomas era a conoscenza di prove concrete che dimostravano come il laboratorio aveva manipolato diagnosi positive per Ebola [per conto della Tulane University] al fine di giustificare un trattamento sanitario coercitivo alla popolazione e sottoporla al trattamento sperimentale del vaccino che, in realtà, trasmetteva loro Ebola. Glenn Thomas aveva rifiutano di andare avanti con il cover up, a differenza di taluni che lavorano al nostro Istituto Superiore di Sanità e sono adesso ben sono consapevoli che Glenn Thomas è stato assassinato.

Morto esperto in virus Ebola sull’aereo Malaysian Airlines

giovedì 1 ottobre 2020

Bizzi: «Governi pagati da OMS e FMI per imporre il lockdown»

 

in alcuni paesi scandinavi, in Svizzera, in Croazia e – in parte – anche in Germania, questa operazione è venuta presto a scontrarsi con la solidità dei sistemi democratici e ci sono stati notevoli ripensamenti, se non addirittura dei chia

ritentativi di smarcamento. In altri paesi, come ad esempio in Italia, Spagna, Francia, Serbia e Bulgaria, l’operazione è stata invece portata avanti con maggiore forza e violenza. Questo è potuto avvenire sia per via di crescenti pressioni internazionali che grazie a sostanziosi incentivi economici provenuti da organizzazioni come il Fondo Monetario Internazionale e l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tutti i governi europei erano stati messi al corrente già dal mese di settembre del 2019 di cosa sarebbe successo, e hanno ricevuto enormi finanziamenti clandestini (nel senso di non ufficialmente dichiarati): una vera e propria pioggia di denaro, non certo destinata a finanziare e potenziare la sanità e gli ospedali, ma esclusivamente per dichiarare il lockdown e garantirne la tenuta attraverso un massiccio potenziamento delle forze dell’ordine.

mercoledì 16 settembre 2020

Il messaggero dell’odio Bernard-Henry Lévy corre ad appoggiare l’opposizione bielorussa. Breve storia delle precedenti imprese di B-52

 

Merita indubbiamente un premio internazionale come «miglior messaggero dell’odio» e se invecwe ci fosse un tribunale per chi ha fomentato guerre distruttive, dovrebbe essere fra i primi a esservi sottoposto. Bernard-Henry Lévy, che tutti si ostinano a chiamare «filosofo francese»  (l’aggettivo è in effetti veritiero), ha offerto il proprio appoggio alle cause più nefaste: violenti gruppi islamisti in grado di uccidere interi paesi, guerre di aggressione Nato-petromonarchiche, battaglioni destrorsi, rivoluzioni violentemente «colorate»  .

Un esibizionista guerrafondaio senza esitazioni, vate della morte (altrui). Chiamiamo dunque questo parapolitico, anziché Bhl (l’acronimo con il quale è noto), B-52. E’ al tempo stesso il nome del bombardiere Usa tristemente famoso fin dal Vietnam (e il nostro uomo ama i cacciabombardieri), e di un cocktail (il nostro uomo è molto mondano). «Là dove arriva questo architetto delle ‘rivoluzioni colorate’, il sangue scorrerà» , si legge in questo articolo che denuncia la nuova campagna militare del politico francese: quella in appoggio all’opposizione in Bielorussia, impegnata in un tentativo alla Maidan (Ucraina).

Dimmi chi ti appoggia e ti dirò chi sei. E’ lo stesso B-52 a rivelare con un tweet l’affettuoso incontro, “a Vilnius, con Svetlana Tikhanovskaia, egeria della rivoluzione bielorussa e volto dell’opposizione al tiranno Lukashenko”. Già: la «rivoluzione bielorussa»  I cui intenti sono stati dichiarati da una dei portavoce: «Vogliamo bloccare l’economia bielorussa con gli scioperi. Più la popolazione vede peggiorare il suo livello di vita, più presto potremo prendere il potere» .

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martedì 15 settembre 2020

IL VIRUS GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO

 

Andrea Cecchi, 12 maggio 2020.

Può un virus arrivare proprio nel momento esatto per essere considerato come una vera e propria benedizione? Sarebbe quasi un’eresia rispondere di si. Invece, per gli operatori finanziari, è proprio ciò che è accaduto.

Ricapitoliamo.

A giugno 2019 il mercato dei REPO stava iniziando a collassare mostrando segnali di pericolo sistemico.  La maggior parte della gente non sa neanche che cosa siano i REPO.

 

In pratica sono operazioni di pronti contro termine con cui le banche e i maggiori operatori economici si scambiano asset (principalmente titoli di stato) con operazioni di durata brevissima allo scopo di ottenere liquidità istantanea per le ragioni legate soprattutto al rischio controparte che scaturisce da operazioni altamente speculative nel mercato dei derivati.  Il campanello d’allarme inizia a suonare a giugno. A settembre 2019 la situazione diventa preoccupante. Quanto preoccupante? Tipo da “mani nei capelli e bocca spalancata” preoccupante.

venerdì 28 agosto 2020

Chinda Brandolino, il medico a capo della rivolta argentina: pandemia falsa


  chinda brandolino manifestazione argentina
Chinda Brandolino è una dottoressa argentina che sta contestando il vaccino dell’Università di Oxford contro il coronavirus.
Un personaggio che ha ricevuto non poche critiche, a cui hanno spesso associato appellativi come “nazista” e “anti-vaccini”.
Chinda Brandolino sembra condividere il destino comune di molti medici fuori dal coro: essere infangati sia professionalmente che personalmente.
La dottoressa argentina ha iniziato a far parlare di sé dopo un’intervista rilasciata alla famosa conduttrice televisiva Nicole Neumann in cui aveva definito falsa la pandemia.

martedì 25 agosto 2020

Foto. Manifestazioni a sostegno di Saif Gheddafi in 3 città libiche


Foto. Manifestazioni a sostegno di Saif Gheddafi in 3 città libiche
Decine di persone si sono radunate questa settimana in tre città libiche per manifestare a sostegno di Saif Al-Islam Al-Gaddafi, figlio dell’ex Leader  Mu’ammar Al-Gaddafi.
Secondo Al-Wasat , le manifestazioni si sono svolte nelle città di Sirte, Bani Walid e Ghat, che si trovano nella Libia centro-settentrionale.
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Secondo quanto riferito, i partecipanti hanno mostrato foto dell’ex presidente libico, insieme ai suoi figli, Saif Al-Islam, Mu’tassem e Khamis.

giovedì 23 luglio 2020

Ancora scontri tra RATTI mercenari che sostengono Al Serraji.

Due incidenti tra le forze di supporto al Governo di Tripoli

Un soldato (mercenario) siriano dell’esercito di Ankara ha confermato che nella giornata di venerdì si sono verificati due incidenti tra le forze affiliate al Governo di Tripoli.
Secondo il giovane siriano, una disputa personale sarebbe sfociata in uno scontro che ha portato alla morte di due siriani appartenenti alla fazione del Sultan Murad, nei pressi di Salah al Din, a sud di Tripoli.

mercoledì 22 luglio 2020

La prova: migranti partono dalla Libia senza la benzina per arrivare in Italia

ong e scafisti
Durante un servizio pubblicato da Il Corriere, il comandante libico Mustafà Abu Zeid conferma i contatti tra Ong e scafisti.
“Vogliono solo prendere i migranti e questo crea una situazione pericolosa”. Sono le dichiarazioni di un marinaio libico rilasciate durante un reportage di Lorenzo Cremonesi per Il Corriere.
Quando il giornalista chiede se pensa a un coordinamento tra scafisti e Ong lui risponde: “Senz’altro! Ho visto molti contatti su Facebook, Twitter, tra Ong e scafisti. Vedo molti contatti tra loro”.
Le parole del marinaio sembrano confermare un servizio andato in onda il 15 luglio scorso durante l’ultima puntata di Quarta Repubblica, trasmissione di Rete Quattro condotta da Nicola Porro.
Cremonesi si trova su una delle tre navi donate dall’Italia alla marina libica: la Guardia Coste Ras Lgder libica.

martedì 16 giugno 2020

L’Onu sta a guardare mentre Erdogan e i Fratelli Musulmani distruggono la Libia

8 Giugno 2020.
Di Vanessa Tomassini.
La Libia continua a precipitare in un vortice di morte e violenza dopo che il Governo di Accordo Nazionale (GNA), con base a Tripoli e sostenuto dalla Turchia di Recep Tayyip Erdogan, ha rifiutato qualsiasi accordo di cessate il fuoco nonostante numerosi appelli della Comunità internazionale per una tregua. Dopo il ritiro del Libyan National Army (LNA) dalla Libia occidentale per proteggere i civili dal fuoco indiscriminato delle milizie di Fayez al-Serraj e Fathi Pashagha, sabato il generale Khalifa Haftar ha inviato consistenti rinforzi dalle città di Bengasi e Marj, a Sirte, comprese le Forze Speciali, anche conosciute come la Brigata Al-Saiqa, guidata dal comandante Wanis Bukhamada.
Secondo militari di Sirte, più di 30 membri delle milizie del GNA sono stati uccisi nella periferia della città che ha dato i natali al colonnello Muammar Gheddafi. L’LNA guidato dal feldmaresciallo Haftar ha respinto le milizie di Tripoli e Misurata, costringendole a ritirarsi oltre l’area di Al-Washka sabato. L’LNA ha anche affermato di aver abbattuto due droni turchi, bruciando più di una dozzina di veicoli appartenenti alle milizie Al-Wefaq a causa dei bombardamenti aerei e alla prontezza dell’esercito libico sugli assi di Sirte.
Per trovare una soluzione pacifica alla crisi, dopo la ripresa dei colloqui del gruppo di contatto sponsorizzato dalle Nazioni Unite a Ginevra (5 + 5), il generale Haftar e il presidente del parlamento libico, Aquila Salah, sono arrivati al Cairo per colloqui di alto livello con il presidente egiziano Abdel Fatah al-Sisi. Durante una conferenza stampa congiunta, i tre hanno annunciato un nuovo piano per la Libia, che mira a consentire legittime elezioni presidenziali e parlamentari. Haftar ha accettato la nuova iniziativa politica che include un cessate il fuoco da lunedì e un piano di pace a lungo termine. La Comunità internazionale ha accolto con favore la “Dichiarazione del Cairo”, in particolare gli Emirati Arabi Uniti, Francia, Germania e l’Ambasciata degli Stati Uniti in Libia; mentre l’Italia e la Turchia sono rimaste in silenzio, così come la Missione di Sostegno delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL).
Parlando a fianco di Haftar e Aquila Saleh, Sisi ha proposto un piano che prevede colloqui a Ginevra, l’elezione di un consiglio direttivo, lo scioglimento delle milizie e l’uscita di tutti i combattenti stranieri dalla Libia. Il GNA di Serraj e l’Alto Consiglio di Stato, guidato dall’esponente della Fratellanza Musulmana, Khaled al-Meshri, hanno respinto le proposte dell’Egitto. Mentre la maggior parte dei libici hanno criticato sui social network la posizione di UNSMIL, accusando in particolare la Rappresentante Speciale del Segretario Generale (SRSG), Stephanie Williams, di non essere neutrale, patteggiando per il GNA, in particolare per il ministro dell’Interno Fathi Pashagha. I libici hanno chiesto di nominare con urgenza un nuovo inviato dopo le dimissioni di Ghassan Salamé a marzo. Va detto che Francia e Italia, i principali attori europei coinvolti nel fascicolo libico, hanno precedentemente concordato di trovare un nuovo inviato delle Nazioni Unite nel Paese nordafricano.

domenica 14 giugno 2020

Auto di lusso sparite in Canada: finivano in Turchia e Libia passando da Gioia Tauro

 
Chevrolet Camaro, Mercedes Glc 4.3 Amg e coupé, ma anche Suv, Jeep della Land Rover, Hyundai ed altre ancore: tutte auto di lusso dai costi che vanno dai 50 agli oltre 100 mila euro.
Vetture di “categoria”, rubate in nord America, e che dopo essere partite da Montreal, in Canada, in dei container e via nave passavano dall’Italia per arrivare in Turchia ed in Libia, rispettivamente nei porti di Mersin e Khoms, per essere rivendute a persone facoltose ed a cifre che, seppur elevate, erano comunque convenienti rispetto ai normali prezzi di mercato.

lunedì 18 maggio 2020

Covid19: Non andrà tutto bene.


28 aprile 2020.
L’emiliano Davide Baruffi, sottosegretario alla Presidenza: “Abbiamo detto no all’attività motoria in generale, non perchè rappresenti il primo fattore di rischio per il contagio, ma perchè volevamo dare il senso che il regime delle restrizioni in cui eravamo doveva essere molto severo
L’attività motoria, oltre alle vitamine (C in particolare ) è il principale aiuto alle difese immunitarie dell’organismo, su questo anche i medici della rete vaccinista PD/Big Pharma dovrebbero concordare , e invece il piddino Baruffi fa questa arrogante e dispotica confessione.
Il dispotismo e l’arroganza fanno parte della natura delle bande che hanno preso il controllo del PD e sono il frutto della loro visione/bisogno di un popolo da tenere al guinzaglio e manovrare a proprio piacimento.

domenica 17 maggio 2020

Dal Bilderberg alle nostre tasche, senza passare per la prigione

24 aprile 2020.
Il saggio/racconto di Michele Ruggiero, “Sotto attacco”, ha molti passaggi interessanti, utili per arricchire la propria conoscenza della fase politica che portò alle dimissioni del Governo Berlusconi, ma anche a comprendere, attraverso l’intreccio tra banchieri, speculatori e agenzie di rating,  come viene governato il mondo, cosiddetto ‘libero’.
Standard & Poor’s diede valutazioni catastrofiche sulla situazione finanziaria ed economica dell’Italia, inventandosi elementi negativi inesistenti, anche rispetto a dati che invece erano tra i più positivi in Europa, come quello della minor percentuale di debito detenuta da investitori stranieri. Va detto che investitori istituzionali, fondi pensione e fondi assicurativi sono obbligati a disinvestire nei paesi, banche o società a cui le agenzie di rating assegnano valutazioni negative e declassamenti.

lunedì 11 maggio 2020

La polizia chiede agli inglesi di avvisarla se “amici o familiari” ripetono le teorie della cospirazione

1 maggio 2020
La polizia del pensiero controlla le teorie della cospirazione.
Chiedere alle persone di chiamare la polizia per membri della famiglia che siano impegnati nelle “teorie della cospirazione” è un’idea che sembra provenire dal sistema di controllo sociale cinese.
Ma non lo è. Questo si sta verificando nel Regno Unito.
La polizia di Manchester, in Inghilterra, è impegnata in una campagna sui social media, chiedendo ai residenti locali di chiamare la polizia se qualcuno dei loro amici e familiari si dimostra impegnato in “teorie della cospirazione”.
“Le piattaforme online possono essere un mondo divertente. Sfortunatamente, possono anche essere utilizzati per sfruttare le persone vulnerabili. Se sei preoccupato che uno dei tuoi amici o familiari mostri segni di radicalizzazione, chiedi consiglio o chiama la polizia al 101 “, ha detto la polizia di Manchester su Facebook. ( Archivio )
101 è il numero non di emergenza per contattare la polizia locale nel Regno Unito.
Avviso della Polizia di Manchester

domenica 10 maggio 2020

New York, morti perchè? IL VIRUS SIAMO NOI ! Eliminare i vecchi, neutralizzare i giovani, domare il resto


Fulvio Grimaldi
3 maggio 2020
New York, morti perchè?
IL VIRUS SIAMO NOI !
Eliminare i vecchi, neutralizzare i giovani, domare il resto
Hanno sbagliato, o voluto sbagliare, tutto
“ I pazienti deceduti avrebbero sofferto le conseguenze delle prime diagnosi sbagliate. Covid 19 è una malattia infiammatoria vascolare sistemica… addirittura i respiratori avrebbero peggiorato l’esito della malattia…” (Maria Rita Gismondo, direttore microbiologia clinica e virologia del ‘Sacco’ di Milano)
New York: intubati da morire
Ma forse si va oltre al sadismo. Da New York arrivano testimonianze raggelanti su cosa succede in certi ospedali ad anziani intubati e ventilati. Siamo all’orrore. Già da varie fonti mediche, che nessuno ha potuto accusare di fake news, erano arrivati dubbi sulle terapie applicate a chi veniva sospettato di covid-19 e quindi di patologia polmonare. Diversi professionisti avevano asserito che si trattava invece di malattia del sangue con l’esito frequente di trombi letali, contro la quale la ventilazione forzata non era idonea, anzi poteva, con l’eccesso della pressione, provocare danni e perfino morte.
Ora, a partire da un’infermiera che, per non subire rappresaglie nel proprio ospedale, ha chiesto a una collega, Sara N.P., di un’altra struttura, di denunciare quanto ha visto con i propri occhi, la vicenda ha atterrito gli Stati Uniti. Secondo il suo racconto i pazienti anziani venivano fatti morire in massa proprio per l’errata applicazione del ventilatore, nei termini illustrati anche in Italia. La denuncia è stata ripresa dal dr. Cameron Kyle-Sydell del Maimonides Medical Center di N.Y., che ha confermato come i respiratori artificiali provocassero gravi danni ai pazienti, stroncando gli alveoli dei polmoni. Una nota di sospetta corruzione arriva dal dr. Scott Jensen, senatore del Minnesota, secondo cui gli ospedali che impiegano i respiratori ricevono dal ministero il triplo dei fondi rispetto agli altri.

sabato 9 maggio 2020

Lo stupro di una donna non ebrea è bottino di guerra.


Lo stupro di una donna non ebrea è bottino di guerra.

Copertina: Shmuel Eliyahu, il rabbino capo di Safad (al centro), ha giustificato la violenza sulle donne non ebree e il massacro di civili palestinesi durante la guerra. (Mercaz HaRav)
David Sheen (*), The Electronic Intifada 1 settembre 2017
É emerso che un importante rabbino israeliano abbia sostenuto il genocidio a Gaza affermando  inoltre che i soldati possono stuprare durante la guerra.
Shmuel Eliyahu, capo rabbino di Safad nel presente d’Israele, approvò lo stupro da parte delle forze armate in un articolo del 2002 che è passato in gran parte inosservato.
Scrivendo su Kipa.co.il, un popolare sito di lingua ebraica per gli ebrei religiosi, Eliyahu ha sostenuto che i soldati israeliani perderebbero la loro motivazione a vincere la guerra se non autorizzati a violentare le donne non ebree.
I commenti furono fatti cinque anni prima che Eliyahu raccomandasse a Israele di usare una forza massiccia a Gaza.
Nel 2007 ha affermato che Israele “deve uccidere 100.000, anche un milione” di persone a Gaza se fosse necessario per impedire ai combattenti palestinesi della resistenza di sparare i razzi.

venerdì 8 maggio 2020

Agnelli segreti, la storia d’Italia mai raccontata


Gli Agnelli sono stati la vera famiglia regnante del Novecento italiano, con buona pace dei Savoia e della Repubblica, ma raramente nel nostro paese si è scritto di loro con schemi diversi da quelli dell’agiografia lecchina. Del resto il mito piccolo borghese dell’Avvocato era troppo evidente per essere ignorato da giornalisti in fondo alla caccia soltanto di una battuta da titolo, se non di una FIAT in comodato d’uso.
Di qui milioni di articoli e servizi su Ferrari, Juventus, nuovi straordinari modelli di auto, quadri, tendenze della moda, eccetera, e un po’ meno sull’onnipresenza di Agnelli nel mondo finanziario e politico. In altre parole, per decenni invece di parlare del principale gruppo finanziario italiano e della principale industria si è trovato più facile parlare della figura di Gianni Agnelli.
Gigi Moncalvo nel suo Agnelli segreti, uscito nel 2012 per Vallecchi e omaggiato di poche recensioni (leggendolo si capisce anche il perché), prova ad andare oltre i simboli esteriori del potere o le storie da copertina, per condurci attraverso una grande inchiesta nei meandri del potere vero. Quello che non viene mai fotografato allo stadio, in barca, alle mostre.

mercoledì 29 aprile 2020

Ancora scontri trai RATTI mercenari che sostengono Serraji.

Tutti i problemi della coalizione anti-Haftar, schermaglie tra le milizie di Tripoli

Di Vanessa Tomassini. 27 Aprile 2020.
Il conflitto prolungato, la mancanza di gerarchia, il continuo ingresso di nuove forze tra i loro ranghi e la difficoltà a rimpiazzare le perdite sul campo, sono tutti fattori che seppur minimizzati o negati dai diretti interessati, stanno intensificando le tensioni tra le forze affiliate al Governo di Accordo Nazionale (GNA).
Il pomeriggio del 25 aprile, schermaglie sono iniziate tra le forze del GNA al fronte di Ain Zara quando la Special Deterrence Force (SDF), la milizia RADA affiliata al Ministero dell’Interno di Tripoli, ha ucciso il terrorista, Salim Al-Hassady, membro del Dura Mujahideen Shura Council (DMSC) che era stato recentemente rilasciato dalla prigione controllata dalla stessa RADA per unirsi alle forze del GNA in prima linea contro Haftar.

mercoledì 22 aprile 2020

Coronavirus: misure di contenimento incostituzionali, inadeguate e controproducenti

Libertà contro diritto alla salute (pubblica). Come ci hanno privati della dignità trasformandoci in “malati” con la scusa dell’emergenza sanitaria
coronavirus con sfondo rosso e cerchi
Avv. Maurizio Giordano – La dichiarazione dello “stato di emergenza” nel gennaio di quest’anno in seguito all’epidemia da “coronavirus” ha portato a partire dal 12 marzo all’adozione da parte del Governo di misure estremamente restrittive delle libertà personali nei confronti dei cittadini su tutto il territorio nazionale. Misure suggerite dal cosiddetto “Comitato tecnico scientifico” sul modello cinese che inizialmente sarebbero dovute durare 2 settimane, prorogate poi di volta in volta fino al 4 maggio 2020. La campagna mediatica “unidirezionale” che ha preparato e accompagnato queste misure ha di fatto avuto l’effetto di scatenare il panico tra i cittadini, convincendoli sostanzialmente della necessità di tali misure per tutelare la salute di tutti -in particolare degli anziani- inducendoli ad accettare senza alcuna resistenza una limitazione delle proprie libertà personali che non ha precedenti nella storia repubblicana.

martedì 21 aprile 2020

i mercenari di Al Serraji continuano i loro crimini contro il popolo Libico.

Rossella Giordano
16 aprile alle ore 21:35

sabato 11 aprile 2020

11 Aprile 1985, 11 Aprile 2020; a 35 anni dalla scomparsa del compagno Enver Hoxha.

Estratto di una trasmissione di Radio Tirana in lingua italiana, dell' 11 aprile 1985.

 
In questa data l' illustre creatore dell' Albania libera ed indipendente, il compagno Enver Hoxha si separava fisicamente dal popolo. Egli quale combattente guidò il popolo albanese nella lotta legendaria contro i fascisti e nazifascisti Italiani e Tedeschi, egli fece risorgere il popolo, creò il Partito Comunista d' Albania, poi partito del lavoro, seppe dare a tutto il popolo la fiducia e lo spirito per combattere contro l' invasore, ma non si fermò qui; Enver Hoxha diede insegnamenti in tutti i campi della vita politica, economica e sociale, fu grazie alla sua parola di uomo politicpo saggio il progresso dell' Albania che è oggi (1985) stimata nel mondo.
  http://investorintel.com/wp-content/uploads/2015/02/enver-hoxha.jpg

mercoledì 8 aprile 2020

Il RATTO Mahmud Jibril è morto in Egitto.

Coronavirus. L’ex primo ministro libico Mahmoud Jibril morto al Cairo



L’ex primo ministro libico Mahmoud Jibril, figura chiave nella rivoluzione del 2011 che ha portato al rovesciamento del Governo di Muammar Gheddafi e capo della National Forces Alliance (NFA), è morto domenica 5 aprile 2020 in un ospedale del Cairo dopo aver contratto il nuovo coronavirus (Covid-19).
Jibril sembra abbia avuto una complicazione al cuore dopo il ricovero in ospedale oltre 10 giorni fa. Sia Fayez al-Serraj, l’attuale presidente del Consiglio del Governo di Accordo Nazionale (GNA) con sede a Tripoli, sia il presidente del Parlamento riconosciuto a livello internazionale (la Camera dei Rappresentanti), Ageela Saleh Issa che il capo dell’Alto Consiglio di Stato, Khaled al-Meshri, hanno espresso le loro condoglianze alla famiglia di Jibril e al partito.

giovedì 2 aprile 2020

USA: un documento del Federal Protective Service dice che i suprematisti bianchi vogliono usare il coronavirus come arma biologica

di Michele Metta
 
Quello che vi mostro e commento oggi è un documento che etichettare come sconvolgente è, assolutamente, non retorico.

Si tratta di un bollettino del Federal Protective Service, organo che fa capo al Dipartimento per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti. Quel che emerge, è la volontà dei cosiddetti “suprematisti bianchi” di usare il coronavirus come mezzo per raggiungere i loro deliranti scopi.
 

lunedì 30 marzo 2020

Il padre del terrorista di Manchester Salman Abedi riceve cure in Turchia a spese del governo libico

Di Vanessa Tomassini.
Ramadan Abedi, padre dell’attentatore suicida della Manchester Arena, Salman Abedi, arrestato in Libia a seguito dell’attacco terroristico che ha ucciso 22 persone durante il concerto di Ariana Grande, sta ricevendo assistenza medica a Istanbul, in Turchia. Abedi padre è stato arrestato in Libia insieme al figlio più giovane, Hashem, sulla scia dell’attentato del 2017. Mentre Hashem è stato estradato con successo in Gran Bretagna per essere processato, il padre dell’attentatore è stato rilasciato dalla Special Deterrence Force, una milizia islamista affiliata al Ministro degli Interni del governo di Tripoli. La scorsa settimana, Hashem, 22 anni, è stato dichiarato colpevole per aver aiutato il fratello maggiore, Salman, a uccidere 22 persone e ferirne altre centinaia.

domenica 22 marzo 2020

Bufale mainstream sull'epidemia di coronavirus in Iran


Contropiano
L’epidemia di coronavirus sta mettendo a nudo, in maniera obiettiva e senza alcuna possibilità di replica, i danni apportati dalle privatizzazioni ai Sistemi Sanitari Nazionali, la debolezza della narrazione dell’utilità pubblica del “privato” e la natura antipopolare e speculativa che ha assunto l’Unione Europea. Solo pericolosi estremisti del Libero Mercato possono continuare a sostenere privatizzazioni e/o l’utilità della UE.

Ci hanno raccontato per anni, da Berlusconi in poi, che gli ospedali erano un ricettacolo di nullafacenti, una spesa inutile, un costo che non potevamo più permetterci. Ed allora, tutti si sono scagliati sul Sistema Sanitario Nazionale, tagliando, regionalizzando, privatizzando, convenzionando e chiudendo. Il risultato è che quella che fino a 20 anni fa era tra le migliori Sanità del Mondo adesso registra la mortalità più alta per Coronavirus.

sabato 21 marzo 2020

"Il tasso di letalità del coronavirus in Italia è almeno 10 volte inferiore ai dati ufficiali". Nuova intervista all'epidemiologo Salmaso

"Sull'influenza stagionale 2017-18, risulta che 8,7 milioni di persone si rivolsero telefonicamente al medico/pediatra di famiglia per una "sindrome simil-influenzale". Meno di 1/4 furono visitate dal medico. Sono morte "con complicazioni influenzali" non meno di 18.000 persone, in prevalenza anziane. Di quelle 18.000, solo 173 (1 su 100) morirono in un reparto di rianimazione"



di Patrizia Cecconi

Londra 11 marzo 2020


D. Buongiorno dottore, bentornato in Italia… dall’Austria, visto che la Tanzanìa aveva chiuso i voli con l’Italia. Se avesse tardato qualche giorno non sarebbe più entrato neanche dall’Austria! Ormai siamo qualificati come appestati e io stessa non posso tornare in Italia perché la Gran Bretagna ha chiuso i voli, sebbene abbiano anche loro il virus, ballano, si abbracciano, ti tossiscono in faccia, ma si sentono immuni, però hanno chiuso una scuola frequentata da italiani ! Passiamo all’intervista, cosa pensa della situazione che si è creata in Italia e i numerosi decessi che si sono avuti in seguito alla Covid-19?
 

venerdì 20 marzo 2020

La Corte penale internazionale continua ad interferire in Libia, rigettato l’appello di Saif Al Islam Gheddafi

Il 9 marzo 2020, la Camera d’appello della Corte penale internazionale (“ICC” o “Corte”) ha confermato all’unanimità la ricevibilità della causa contro Saif Al-Islam Gheddafi dinanzi alla Corte e ha respinto il suo ricorso contro la Camera preliminare I decisione che respinge la sua contestazione sull’ammissibilità della presente causa.
La Camera di appello ha ricordato che la Corte è “complementare alle giurisdizioni penali nazionali”. Un caso è inammissibile quando una persona “è già stata processata” e nessuna persona “che è stata processata da un altro tribunale” per crimini sotto la giurisdizione della CPI deve essere processata dalla CPI in relazione allo stesso comportamento. Nel riesaminare la decisione della Camera di prova, la Camera di ricorso non ha riscontrato alcun errore e ha concordato con la sua interpretazione dello Statuto di Roma, indicando che la decisione emessa da una giurisdizione nazionale deve essere definitiva prima che un caso possa essere dichiarato irricevibile.

giovedì 12 marzo 2020

il Coronavirus è stato creato dagli USA per affondare la Cina

è da tanto tempo che il sistema ci sta ricoglionendo con il Coronavirus, ti parlano di cavolate varie, pipistrelli, serpenti, creato in Cina ecc....

ma qualcuno non ci crede: ecco un video interessante.
Visualizza immagine di origine

Coronavirus: sbalorditive coincidenze

Roberto Quaglia fa il punto della situazione sul coronavirus, dopo una settimana in cui in Italia non si parla d'altro.

Fonte PandoraTV

Preso da: https://www.luogocomune.net/21-medicina-salute/5455-coronavirus-curiose-coincidenze?cookie_d2434a0fd8bb593f9e58850cb2cfb83c=accepted

 

mercoledì 11 marzo 2020

Una riflessione sul Coronavirus

By 20 Febbraio 2020

Cosa sono i laboratori BSL4? E quali sono le strane coincidenze accadute prima dello scoppio del problema Coronavirus?

di Paolo Buralli Manfredi e Joe Cossari – Melbourne (Australia)

I laboratori BLS, sono dei laboratori che trattano e studiano virus letali per gli esseri umani, questi laboratori vengono classificati su quattro livelli dal meno pericolosi ai più pericolosi, BSL1, BSL2, BSL3, BSL4, (Bio Sefity Level)
Il laboratorio da dove  è scaturita l’epidemia di Coronavirus si trova a Wuhan una città cinese che conta più di sessanta milioni di abitanti, ed il laboratorio in questione venne costruito nel 2014 con un progetto Franco-Cinese che prevedeva anche l’accesso di funzionari e ricercatori legati a doppio filo all’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanita’) ma, la cosa che è veramente particolare è il tipo di laboratorio,  perché il laboratorio di Wuhan è classificato come BLS4, cioè un laboratorio che maneggia virus altamente letali per l’uomo.
Normalmente questi laboratori vengono costruiti su piccole isole o addirittura su piattaforme create ad hoc in mezzo al mare o comunque in mezzo al nulla, proprio per evitare che l’errore umano possa scatenare pandemie con possibili milioni di morti. Altra particolarità di tutta questa storia è che, un Coronavirus depotenziato fu depositato e brevettato nel 2015 negli Stati Uniti da una società inglese partecipata a maggioranza dallo Stato Inglese, con la possibilità di utilizzo dello stesso a partire dal 2018.

martedì 18 febbraio 2020

La Libia inquinata da mine, trappole esplosive e armi abbandonate

Un gigantesco supermercato di armi incustodite e l’ipocrisia dei membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu
[14 Febbraio 2020]
Il ministro degli esteri Luciano Di Maio ieri era a Bengasi, per incontrare il capo della Libyan National Army (LNA), il generale Khalifa Haftar, che assedia Tripoli e che controlla gran parte della Libia grazie all’appoggio di Russia, Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Francia. Di Maio ha ribadito ad Haftar (al fianco del quale combattono mercenari russi, ciadiani e sudanesi) che «L’Italia non accetta alcuna interferenza esterna e che bisogna lavorare con impegno per un cessate-il-fuoco permanente».
Il giorno prima il nostro ministro degli esteri era stato in missione a Tripoli, dove a aveva incontrato  il primo ministro Fāyez Muṣṭafā al-Sarrāj, premier del Governo di accordo nazionale (GNA), riconosciuto dalla comunità internazionale (e dall’Italia) e sostenuto dalla Turchia e dal Qatar, anche con armi e mercenari jihadisti siriani.

lunedì 17 febbraio 2020

Consiglio supremo delle tribù: “nessun processo politico senza la sconfitta di milizie e terroristi”

Di Vanessa Tomassini.
Il Consiglio Supremo delle Tribù e Città libiche ha emesso domenica 9 febbraio una dichiarazione con cui accusa il capo della Missione di Sostegno delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL), Ghassan Salamé, di sostenere il Governo di Accordo Nazionale (GNA).
Dopo aver seguito il suo operato, il Consiglio “è arrivato alla convinzione che Ghassan Salamé lavora come capo della Comunità internazionale per sostenere il governo di Al-Sarraj e non per sostenere il popolo libico”. Afferma la dichiarazione aggiungendo che “l’inviato del Segretario Generale delle Nazioni Unite ha sempre pubblicato rapporti pieni di errori a favore del Governo di al-Wefaq, il che dimostra che non è neutrale”.
Il Consiglio Supremo delle Tribù e Città libiche rivela che la Fratellanza Musulmana “pur essendo una minoranza in Libia, vede assegnata la metà dei seggi all’incontro di Ginevra, mentre la stragrande maggioranza del popolo libico non è rappresentata affatto. Il che comporterà il riciclaggio dei Fratelli e delle organizzazioni terroristiche sulla scena dopo che i libici si sono pronunciati e li abbiano fatti uscire sconfitti alle elezioni tre volte di fila”.
La dichiarazione ricorda inoltre che i libici hanno affrontato i fratelli musulmani con la forza militare quando questi hanno rifiutato i risultati delle elezioni nel 2014, indicando che un “mistero” circonda il metodo del processo di pace nella scelta dei 14 mebri delle delegazioni a Ginevra, che escludono “le componenti attive e influenti che costituiscono la stragrande maggioranza della scena libica”.
La dichiarazione ha criticato la partecipazione degli ebrei in una seduta della riunione di Ginevra, “ignorando il fatto che gli ebrei se ne andarono volontariamente nel 1948 e l’ultimo se ne andò volontariamente più di mezzo secolo fa, in risposta alla chiamata della loro terra presunta, abbracciarono il pensiero sionista, rinunciando alla cittadinanza libica e occupando beni immobili dei palestinesi”.

giovedì 6 febbraio 2020

L’intervento della Turchia in Libia

Salman Rafi Sheikh, New Eastern Outlook 31.01.2020
 
Mentre molti rapporti su principali media occidentali affermavano che il “vero motivo” dell’intervento diretto della della Turchia in Libia (riflesso dell’ossessione di Erdogan) era creare un impero neo-ottomano nella regione, ciò potrebbe non essere vero. Creare un “impero”, anche se la parola non è letteralmente tradotta ed è generalmente intesa come catena di Paesi sotto l’influenza turca tramite i Fratelli Musulmani, la creazione di tale catena è lontana dalla realtà e non sarebbe possibile anche se Erdogan ha il supporto di Tripoli. Gli accordi della Turchia col governo di accordo nazionale (GNA) non intendono permettere un “impero”, ma mirano solo a creare una “legittimità” per un maggiore ruolo turco nella regione altrimenti dominata dai Paesi rival Emirati Arabi Uniti, Egitto, Grecia, Cipro ecc. In altre parole, è più una lotta di potere tra Paesi rivali nella regione che un tentativo di ristabilire un “impero”. Le ambizioni della Turchia sono ulteriormente ridotte dal fatto che l’unico alleato nella regione, il GNA, controlla meno del 30% del territorio libico e circa la metà della popolazione, ed affronta l’assalto di Qalifa Haftar, che ha il sostegno dei rivali dei turchi. Sulla questione della legittimità dell’intervento della Turchia, il GNA essendo un governo riconosciuto internazionalmente, può teoricamente “chiedere” alla Turchia di intervenire. Tuttavia, se questo porterà a un massiccio cambiamento dell’equilibrio di potere nella Libia è un’altra domanda, evidente dall’uscita di Qalifa Haftar fuori dal vertice, che sarebbe stato altrimenti uni successo turco imponendo all’opposizione le trattative col GNA.

mercoledì 5 febbraio 2020

Civili di Abu Qurain denunciano crimini e violazioni delle milizie


Di Vanessa Tomassini.
“Le milizie di Misurata sono entrate nel villaggio di Abu Qurain, costringendo i civili ad uscire. Hanno rotto una mano ad una ragazza quando ha provato ad impedire loro di arrestare suo fratello, Souad Mohamed al-Senussi”. Ci raccontano alcuni civili in fuga dagli scontri armati tra i gruppi armati di Misurata, affiliati al Governo di Accordo Nazionale (GNA) e il Libyan National Army (LNA) sotto il comando del feldmaresciallo Khalifa Haftar.
Ad Abu Qurain diverse case sono state danneggiate dai combattimenti, alcune sono state bruciate per via dell’orientamento politico dei proprietari. Secondo il racconto dei residenti, con l’esplosione della violenza che ha raggiunto i quartieri residenziali, si sono verificati diversi crimini, compresi furti ed episodi di sciacallaggio, mentre i civili continuano a non avere accesso ai beni esistenziali di base.

martedì 4 febbraio 2020

Bani Walid. La riunione delle tribù libiche riassunta in 6 punti

Di Vanessa Tomassini.
Martedì 28 gennaio 2019 si sono riuniti a Bani Walid, su invito del Consiglio Sociale della tribù Warfalla, gli sceicchi e i dignitari di diverse tribù libiche. La riunione, per cui si è adoperato lo sceicco Mohammed al-Barghouti, figura chiave nel raggiungimento del cessate il fuoco a sud di Tripoli nel 2018, ha rilasciato una dichiarazione d’intenti che verranno condivisi e discussi nei prossimi giorni con le tribù dell’est, Maslata e Zliten.
I notabili, i rappresentanti e i leader delle tribù, delle città e delle componenti sociali libiche hanno concordato:

mercoledì 29 gennaio 2020

Agela Algaml presidente del Consiglio sociale Werfalla: “La Libia non ha bisogno di una soluzione esterna”


Di Vanessa Tomassini.
“Ciò che è importante per i cittadini libici che soffrono delle complicazioni delle guerre, in particolare per coloro che sono stati costretti a lasciare le proprie case, è un cessate il fuoco di fatto. E’ importante l’impegno dei partiti nell’annunciare la loro decisione di cessare il fuoco. Crediamo in una soluzione raggiunta dai libici, dalla volontà libica, senza internazionalizzazione o dettatura di Paesi stranieri”. A dirci questo è Agela Algaml, presidente del Consiglio sociale della tribù Werfalla, una delle più grandi in Libia. Algaml parlando del vertice di Berlino ci dice: “Una soluzione che sia motivata dall’interesse libico e non basato sull’accordo e l’armonia degli interessi dei paesi stranieri. In ogni caso, speriamo che Berlino non sia un incontro come Roma e Parigi. Speriamo che riesca a frenare come minimo gli interventi stranieri, e che la Libia venga lasciata ai libici, e che non sarà limitato a coloro che si sono incontrati a Skhirat e nelle asce da combattimento altre volte, poiché un ampio segmento del popolo libico è stato assente a Skhirat ed è stato però gettato dai partecipanti nelle guerre e nel loro flagello”.

martedì 28 gennaio 2020

Moussa Ibrahim: “Siamo contrari alla Conferenza di Berlino, è il gioco del caos”


Di Vanessa Tomassini.
Berlino – Tunisi, 19 gennaio 2019. Mentre vanno avanti proprio in queste ore i colloqui tra il premier del Governo libico di Accordo Nazionale, Fayez al-Serraj, e il comandante in capo del Libyan National Army (LNA), Khalifa Haftar, con i capi di Stato e di Governo che li sostengono, abbiamo raggiunto Moussa Ibrahim, politico libico nominato Ministro dell’Informazione nel marzo 2011 da Muammar Gheddafi e portavoce delle forze pro-Gheddafi durante la guerra civile del 2011.
Comment of Moussa Ibrahim, Gaddafi Government Spokenperson in 2011, to Speciale Libia in occasion of the Berlin Conference on Libya (ENG)
“Noi in Libia siamo contrari alla Conferenza di Berlino, perchè crediamo che sia solamente un gioco che l’Occidente sta portando avanti per prolungare la crisi in Libia. L’occidente fa sempre lo stesso gioco, introducendo il caos nel Paese attraverso l’invasione militare o le sanzioni economiche, o attraverso le pressioni politiche, o approfittando del conflitto religioso e tribale. L’occidente ha lavorato per anni per gestire questa crisi per salvare la sua agenda, di egemonia politica e sfruttamento economico. Potete pensare a quello che è accaduto in Iraq, Siria, Somalia, Venezuela e in Libia. E’ lo stesso gioco ovunque. Lo abbiamo chiamato il gioco del caos: introdurre il caos e gestire il caos”. Ha detto Moussa Ibrahim.

lunedì 27 gennaio 2020

Libia, a Sirte tra i nostalgici di Gheddafi (e tifosi di Haftar: «Ci ha liberato»)

Viaggio nella roccaforte del clan del Colonnello, che vorrebbe al governo il figlio Saif al Islam. E che è controllata dalle truppe dell’uomo forte della Cirenaica, ma è ancora divisa fra tre tribù

Libia, a Sirte tra i nostalgici di Gheddafi (e tifosi di Haftar: «Ci ha liberato»)
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«Grazie Khalifa Haftar, che ci hai liberato dalle milizie di Misurata. Ma adesso aspettiamo Saif al Islam Gheddafi al governo». Non c’è voluto molto tempo prima che tanti tra gli abitanti di Sirte cominciassero a dire ad alta voce ciò che per otto lunghi anni aveva covato nel loro cuore, alimentato dal desiderio faticosamente represso di liberarsi.

martedì 21 gennaio 2020

Truppe, mercenari, ribelli e migranti. Tutti gli stranieri che combattono in Libia

Di Vanessa Tomassini.
Nelle ultime settimane si è ampiamente discusso della presenza di ribelli siriani al fianco delle milizie affiliate al Governo di Accordo Nazionale, rappresentato dal premier Fayez al-Serraj. Non ultimo a parlarne è stato il quotidiano britannico “The Guardian”, che citando l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani ha confermato che 2000 ribelli sarebbero stati trasferiti in Libia dalla città siriana di Idlib, e starebbero combattendo al soldo di al-Serraj. Ancora prima, a rivelare il convolgimento di attori esterni nel conflitto libico era stato il New York Times, che riportando le dichiarazioni delle forze appartenenti alla Tripoli Protection Force e il racconto di medici e paramedici impegnati negli ospedali libici, aveva rivelato la presenza a fianco dell’esercito nazionale libico di centinaia di cecchini russi, presumibilmente appartenenti alla compagnia Wagner.

lunedì 20 gennaio 2020

Appello del Consiglio della tribù Gheddafi al Governo di Accordo Nazionale

Di Vanessa Tomassini.
Il Consiglio sociale della tribù Gheddafi (o Qaddafha) ha emesso un comunicato l’11 gennaio 2020 indirizzato al Governo di Accordo Nazionale, con base a Tripoli, con cui chiede alle autorità libiche di rispettare i giudizi e gli accordi intercorsi per il rilascio dei propri giovani detenuti nelle prigioni di Tripoli. “Possa Dio onnipotente testimoniare la nostra sincerità nel momento in cui affermiamo la nostra fiducia nell’integrità della magistratura libica, nonostante tutto ciò che è accaduto e sta accadendo, nonchè la nostra dipendenza dalla magistratura per accertare la verità, in particolare per quanto riguarda i casi dei detenuti che erano stati arrestati, sullo sfondo degli eventi del 2011. Grazie a Dio non siamo rimasti delusi da questa istituzione”.

mercoledì 15 gennaio 2020

L’UE vede il coinvolgimento degli Stati Uniti nella distruzione del Boeing ucraino


 

I leader europei ritengono che l’incidente della distruzione dell’aereo passeggeri ucraino nel cielo della capitale iraniana non sia motivo d’imporre sanzioni a Teheran. Il motivo è principalmente nel fatto che attualmente è in corso un’indagine, indicando ovviamente il fatto che l’UE non vede colpa dell’Iran nell’abbattimento dell’aereo di linea passeggeri Boeing 737. “Si noti che l’unione (UE) non introdurrà sanzioni anti-iraniane per il disastro dell’aereo passeggeri ucraino. Ciò è dovuto al fatto che ora l’UE aspetta i risultati dell’indagine. La fonte osservava che, a seconda di esse, verrà presa una decisione sulle sanzioni. La discussione si svolgerà il 20 gennaio in una riunione dei ministri degli Esteri dell’UE. Si prevede inoltre di discutere del futuro del piano d’azione globale congiunto (JCPOA) sul programma nucleare iraniano. L’accordo prevede la revoca delle sanzioni all’Iran in cambio della limitazione del programma nucleare “, riferiva Lenta.ru.

martedì 14 gennaio 2020

Sirte è libera, la Turchia ed i suoi mercenari saranno sconfitti dall’esercito libico


Al-Marsad, 8 gennaio 2020

Il Dott. Arif Ali Nayad, presidente dell’Istituto libico di studi avanzati (LIAS), commentava la liberazione per mano delll’Esercito nazionale libico (LNA) della città di Sirte in un’operazione che non richiese più di 3 ore per essere completata.
Il Dott. Arif Ali Nayad confermava in un’intervista a Sputnik che la città di Sirte e tutte le aree circostanti erano ora sotto il pieno controllo dell’Esercito nazionale libico (LNA) guidato dal Feldmaresciallo Qalifa Haftar, affiliato al parlamento libico di Bengasi. Affermava che la rapida liberazione di Sirte era stata incredibile e “risultato di operazioni combinate di terra, mare e aria da parte dell’esercito”. Affermava che l’operazione riuscita fu il culmine di “vaste reti e operazioni d’intelligence oltre ad accordi” con le tribù libiche e le componenti sociali di Sirte,

venerdì 10 gennaio 2020

La ricostituzione del Partito Coloniale francese

Eletto presidente per ripiego dopo l’arresto di Dominique Strauss-Khan, François Hollande ignorava le funzioni proprie del presidente della repubblica, sicché si affidò agli alti funzionari. Seguendo le loro istruzioni proseguì la politica del predecessore. In politica estera riprese i dossier in corso senza però tener conto della svolta di fine mandato di Nicolas Sarkozy. I fautori di una nuova epopea coloniale si compattarono al suo seguito.
| Damasco (Siria)
Questo articolo è estratto dal libro Sotto i nostri occhi.
Si veda l’indice.
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François Hollande pone il proprio quinquennato sotto gli auspici di Jules Ferry (1832-1893), il socialista teorico della colonizzazione francese.

FRANÇOIS HOLLANDE E IL RITORNO DEL PARTITO DELLA COLONIZZAZIONE

Ma Sarkozy perde le elezioni presidenziali. Quando lascia l’Eliseo, comincia a essere stipendiato dal Qatar con 3 milioni di euro l’anno e lo rappresenta, per esempio, nel consiglio di amministrazione del gruppo alberghiero Accor.
Benché sia stato eletto sotto l’egida del partito socialista, François Hollande governa a nome del “partito della colonizzazione” [1]. Dopo un anno e mezzo di mandato, annuncia ai suoi elettori – lasciandoli a bocca aperta – che non è un socialista, bensì un socialdemocratico. In realtà tutto è chiaro fin dal giorno in cui assume la carica: come i suoi predecessori, sceglie per la propria cerimonia d’investitura gli auspici di una personalità storica, nello specifico Jules Ferry (1832-1893). Certo, quest’ultimo aveva reso gratuita la scuola primaria, ma al tempo era estremamente impopolare ed era soprannominato “il Tonchinese”. Ferry difese infatti gli interessi dei grandi gruppi industriali in Tunisia, in Tonchino e in Congo, trascinando la Francia in avventure razziste e coloniali. Contrariamente all’opinione comune, il suo interesse per l’istruzione primaria non era rivolto all’educazione dei bambini, ma alla loro preparazione come soldati per la colonizzazione. È per questo che i suoi insegnanti erano definiti “hussard noirs”.