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venerdì 31 marzo 2017

Libia, il GNA crea un esercito contro Haftar a Sirte



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Il contingente costituito con il decreto 18 del 2017

In Libia il Consiglio Presidenziale (PC) del Governo di Unità Nazionale (GNA) prova a dotarsi di un esercito anti-Haftar a Sirte. Lo ha fatto con un decreto in cui si ordina la formazione di una forza militare. Questa sarà composta da 3.000 combattenti, che vengono dalle compagini fedeli al governo di Feyez Serraj. In particolare da Al-Bunyan Al-Marsoos, guidata dal colonnello Ahmed Abu Shahma. Il decreto è il 18 del 2017 e assegna compiti specifici al contingente: innanzitutto proteggere le istituzioni nella città. Inoltre, combattere il terrorismo e garantire la protezione dei civili e delle loro proprietà. Infine, permettere alle forze di sicurezza e a quelle militari di svolgere il loro lavoro a Sirte. Nel decreto si specifica anche che la nuova forza sarà schierata a Sirte per 6 mesi. La durata della missione, però, potrà essere estesa su richiesta. I combattenti verranno pagati 2.000 dinari dal ministero della Difesa.

giovedì 30 marzo 2017

Solo Gentiloni crede che Faiez Al-Serraj guidi la Libia



mercoledì 29 marzo 2017

Tripoli, saltato l’accordo fra Italia e Libia sui migranti, ma non fatelo sapere in giro.

Sarebbe privo di valore l’accordo di cooperazione sottoscritto da Libia e Italia per il controllo del flusso di migranti. A dirlo un tribunale di Tripoli.


Secondo alcuni media libici, il tribunale di Tripoli avrebbe bloccato qualsiasi accordo fra Italia e Libia in tema di migranti. Uno stop sul quale non sono arrivate – e forse non arriveranno – notizie ufficiali, a conferma dello stato di caos nel quale ancora versa il Paese, ma che potrebbe rappresentare un serio ostacolo al tentativo di prendere il controllo della cosiddetta rotta mediterranea.

“Un tribunale di Tripoli”, ha scritto nei giorni scorsi il sito Libya Herald, “ha bloccato qualsiasi accordo sui migranti derivante dal memorandum of understanding (MoU)”. La firma apposta dal leader riconosciuto dalla comunità internazionale, Fayez Al Sarraj, risulterebbe quindi priva di valore, stando alla notizia diffusa dal Libya Herald. Il tribunale si sarebbe pronunciato sulla questione a seguito di un esposto presentato da “sei persone fra cui l’ex ministro della Giustizia Salah Al-Marghani”, ha spiegato il sito libico, esposto incentrato sulla verifica di legittimità del Governo di Accordo Nazionale di Al Sarraj (ancora privo dell’appoggio del Parlamento di Tobruk).
La questione politica, in Libia, rimane ancora molto complessa. Al governo sostenuto dalle Nazioni Unite e presieduto, appunto, da Fayez Al Sarraj, si contrappongono le fazioni che vorrebbero attribuire un ruolo centrale anche al generale Khalifa Haftar. Ne è conseguita, all’interno del Parlamento libico, una divisione che, al momento, rappresenta un vero e proprio stallo.


L’Italia, dall’inizio dell’anno ovvero dall’insediamento del nuovo premier Paolo Gentiloni, ha spinto molto per il raggiungimento di un accordo con la Libia finalizzato ad ottenere il coinvolgimento e l’aiuto del Paese nel controllo del flusso di migranti.

Siem Pilot: l’incredibile attività della nave che porta i migranti in Sardegna (Massimo Contini)



Questa l’incredibile attività della nave Siem Pilot, che porta i migranti dalle coste libiche alle coste italiane, campane, siciliane e soprattutto sarde: 456 migranti a luglio 2015 (Cagliari); 963 ad agosto 2015 (Cagliari); 781 a settembre 2015 (Cagliari); 662 ad ottobre 2015 (Cagliari); 925 a dicembre 2015 (Palermo); 545 migranti ad aprile 2016 (Salerno); 1.017 a maggio 2016 (Salerno); 737 a giugno 2016 (Cagliari); 1.040 il 7 luglio 2016 (Palermo); 931 il 24 luglio 2016 (Cagliari). Forse è un resoconto impreciso per difetto (peraltro parte solo dallo scorso luglio), comunque evidenzia numeri molto importanti: 4.530 accompagnati a Cagliari, 1.965 a Palermo e 1.562 a Salerno.

Immigrati_Siempilot_ottobre2
 E’ una nave battente bandiera norvegese con il quartier generale alle
 Cayman (Siem Offshore), ma fa parte del gruppo britannico Subsea-7 del signor Kristian Siem, a cui potremmo chiedere chi paga questi viaggi della fratellanza e dell’amore. A occhio potrebbero essere mecenati disinteressati, tipo Geoge Soros o Bernard Kouchner. Quest’ultimo fondatore di “Medecins sans Frontieres”,

martedì 28 marzo 2017

MAFIA ESERCITO DELLA C.I.A., SPUNTANO LE PROVE

di   Giuseppe Barcellona
22 marzo 2017

Nel 1942 la guerra pendeva dalla parte dei nazifascisti, il presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt non dormiva sogni tranquilli; i sottomarini di Hitler erano appostati poco fuori la baia di Hudson pronti a silurare qualunque convoglio che dall’America partisse a sostegno degli alleati d’oltreoceano, i cittadini della grande mela osservavano preoccupati l’ammasso di ferraglia e residui oleosi che si estendeva lungo tutta la baia, testimonianza dell’efficacia militare dei nazisti probabilmente supportati da un’efficace rete di spionaggio di immigrati tedeschi e soprattutto italiani, specie quelli di origine siciliana che avevano in mano la flottiglia di pescatori del porto.
Quando venne appiccato un incendio all’interno della baia al transatlantico Normandie (foto), il presidente andò su tutte le furie, convocò il comandante della Marina Militare Haffenden e fu categorico: “A qualunque costo dobbiamo cambiare il corso della guerra”.

lunedì 27 marzo 2017

Morto David Rockefeller: uno degli architetti della plutocrazia mondialista

David Rockefeller :frase famosa


22 marzo 2017

La morte del re del mondo
Rockefeller e Henry Kissinger sono stati dai loro inizi la colonna vertebrale el Club di Bilderberg, costituendo il terzo livello, la vera direzione del Club. Mentre loro erano a quel livello, personaggi come Donald Rumsfeld o i Clinton hanno sviluppato un fondamentale lavoro interno.
Con i suoi 101 anni, uno degli uomini più possenti del pianeta, David Rockefeller, è morto l’altro giorno nella sua residenza di Pocantico Hills, a NEW York, dove aveva trascorso buona parte della sua infanzia.
Uno degli uomini più potenti del mondo
Rockefeller era nato nel 1915, non molto lontano da dove è morto, in una fastosa mansione di Mannahatan. Nipote del magnate del petrolio John Davidson Rockefeller, fondatore della Standard Oil, David aveva accumulato una fortuna stimata dalla rivista Forbes in 3.300 milioni di dollari.

domenica 26 marzo 2017

La Russia in Libia, per non commettere l’errore dell’Onu e dei Paesi occidentali

di - 20 marzo 2017 - 12:28

È di pochi giorni fa la notizia, di grande rilievo strategico, secondo la quale alcune dozzine di “contractors” militari russi, forniti dalla ditta RSB Group, sarebbe già operante nell’Est della Libia, per sminare le aree attorno a Bengazi, in una zona che è stata recentemente liberata dai jihadisti per mezzo delle armate di Khalifa Haftar, che appare sempre più come il perno della geopolitica russa in Libia.
D’altra parte, Mosca non vuole affatto compiere l’errore primario che hanno fatto l’ONU e i Paesi occidentali, ovvero quello di scegliere fin dall’inizio il loro “cavallo” nella persona del debole Fajez al Serraj.
Ed infatti il leader di Tripoli è stato invitato in Russia all’inizio del mese di Marzo 2017, e in quella occasione Vladimir Putin gli ha detto chiaramente che Mosca è presente in Libia per porre rimedio alla “barbarica aggressione” dell’ONU e della NATO del 2011, e intende aiutare tutte le parti, il GNA di Serraj come il governo di Khalifa al Gwell e le altre fazioni non jihadiste, per “ricostruire lo stato libico”. Mosca non vuole portare fantasiose “democrazie”, ma ricostruire lo stato unitario libico contro il jihad e con un rapporto favorevole, economico e strategico, con la Federazione Russa.

sabato 25 marzo 2017

USA iniziano simulazione di attacco a sorpresa contro Corea del Nord

14 marzo 2017
Gli Stati Uniti e Corea del Sud realizzano movimenti pericolosi in mezzo alla fase attiva delle loro simulazioni nucleari contro la Repubblica Popolare Democratica della Corea (RPDC, Corea del Nord), denunciò oggi il governo di questo paese.
“Dal giorno 10 del mese in corso, inviarono in gran segreto, nel mare orientale della Corea, il gruppo di navi da guerra composto dalla portaerei nucleare Carl Vinson, la nave con proiettili teleguidati e distruttori Aegis conosciuta come Michael Murphy, ed iniziarono l’allenamento di assalto a sorpresa contro la regione della RPDC”, puntualizzarono le autorità della Corea del Nord.
“Un giorno dopo, numerosi aeroplani volarono per una rotta aerea molto vicino al cielo ed alle acque territoriali della Corea Democratica, svolgendo gli allenamenti di lancio di bombe ed assalto a sorpresa contro le postazioni a terra del nostro esercito”, ha denunciato un comunicato dell’ufficio governativo.
Queste azioni, chiaramente, secondo la RPDC, dimostrano un tentativo imprudente di Washington di passare realmente all’azione pratica.
“Tutte gli armamenti strategici della Casa Bianca, perfino le portaerei nucleari, sono nel mirino dei potenti mezzi di attacco molto precisi del nostro esercito”, condannò Pyongyang.

venerdì 24 marzo 2017

Lo scontro di civiltà si combatte sulle donne

‘Lo scontro delle civiltà’ come lo ha definito Huntington nel suo libro anticipatore del 1996 fra Occidente e mondo islamico si gioca in larga misura sul diverso ruolo che la donna ha nelle due culture. Se l’Occidente riesce a convincere la donna islamica a omologarsi a quella occidentale ha vinto la partita senza sparare un solo colpo a parte quelli contro gli estremisti jihadisti dell’Isis che, per quanto valenti, non hanno la forza per opporsi a lungo allo strapotere militare della ‘cultura superiore’. Come spiega il filosofo e antropologo Lévi-Strauss una cultura è fatta di pesi e contrappesi, di misure e contromisure, che la tengono in equilibrio. Se qualcuno degli elementi costitutivi di questa cultura viene eliminato ne modifica anche tutti gli altri e la cultura in questione ne esce disgregata e alla fine distrutta. Come è avvenuto nell’Africa Nera non per motivi legati ai rapporti sessuali (le donne dell’Africa subsahariana sono sempre state sessualmente molto libere fin dai tempi in cui le nostre portavano ancora la cintura di castità) ma per motivi economici.

giovedì 23 marzo 2017

Gli americani che spiano tutti sono i nostri peggiori nemici


Quando gli europei capiranno che il loro principale nemico sono gli americani? Che cosa dovrebbe ancora avvenire perché se ne rendano conto? Pensiamo, per un attimo, a una situazione invertita: che una centrale di spionaggio e di hackeraggio tedesca fosse piazzata se non proprio a Washington a Boston o in qualche altra grande città degli Stati Uniti. Si scatenerebbe immediatamente una bufera e verrebbero riesumati i fantasmi, sempre utili, di Hitler e dei nazisti. Gli americani non sono nazisti, anche se in alcune loro operazioni all’estero vi assomigliano parecchio, ma, come ammette anche Sergio Romano sul Corriere della Sera, sono militaristi e ovviamente imperialisti. Sono insieme all’ex Unione Sovietica i veri vincitori dell’ultima guerra mondiale. L’Europa è stata la sconfitta, colpevolmente sconfitta perché in un secolo è riuscita a farsi due guerre fratricide. Fra i vincitori c’è anche la Gran Bretagna, ma la Gran Bretagna avendo perso il suo impero coloniale ha avuto nel dopoguerra un’importanza decisamente minore e inoltre è europea solo a metà e una sorta di sentinella degli interessi politici e militari degli Usa nel Vecchio Continente (che sia europea a metà l’ha dimostrato la Brexit che invece che come una maledizione dovrebbe essere presa come una benedizione perché ci toglie di torno questo ambiguo coinquilino). In quanto alla Francia, che era stata fascista non meno dell’Italia, la si è fatta sedere al tavolo dei vincitori per salvare le apparenze ma, ad onta dei goffi esercizi muscolari del gollismo, ha contato poco più di nulla.

mercoledì 22 marzo 2017

Ennesimo scontro tra RATTI nella Libia occupata

17 March 2017 - 06:00
Il leader islamista avrebbe trovato riparo a Misurata dopo i pesanti scontri degli ultimi giorni. Al Serraj raggiunge un’intesa per il cessate il fuoco con le milizie di Misurata e con diversi gruppi armati della capitale. Ma non tutti hanno risposto al suo appello




Khalifa Ghwell
di Rocco Bellantone
@RoccoBellantone

Ennesimo capovolgimento di fronte a Tripoli, capitale della Libia. L’ex premier Khalifa Ghwell, capo del Governo di Salvezza Nazionale, l’esecutivo deposto nel marzo del 2016 dalle Nazioni Unite per essere sostituito con il Governo di Accordo Nazionale (GNA) di Fayez Al Serraj, è stato ferito in un scontro a fuoco nella notte tra mercoledì 15 e giovedì 16 marzo. Secondo fonti vicine al suo entourage, non sarebbe però in pericolo di vita e sarebbe riuscito a fuggire verso Misurata.

martedì 21 marzo 2017

ROTHSCHILD NON AMA VLADIMIR PUTIN!... PREFERISCE LA CLINTON!... O MEGLIO ANCORA MCCAIN!...

venerdì 12 giugno 2015


IL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE RUSSA:...
-  AD UN RECENTE CONGRESSO A SOCI PARLA APERTAMENTE IN TERMINI CRITICI DI <> !...
- A CHIUSURA DEL RECENTE INCONTRO CON MERKEL ED HOLLAND, AFFERMA: <>

2015-02-08 17.04

Putin: "La Russia non si sottometterà al nuovo ordine mondiale"

Il Presidente Russo Vladimir Putin, parlando al IX Congresso della Federazione dei sindacati indipendenti tenutosi a Soci, ha parlato della politica estera della Russia.
Ha respinto le accuse di chi dice che la Federazione Russa sia coinvolta in una guerra, ed ha rilevato che in Europa stanno cominciando a capire lo sbaglio delle sanzioni contro la Russia.

"Grazie a Dio non siamo in guerra, ma certamente c'è un tentativo di frenare il nostro sviluppo, guidato da coloro che credono di essere i leader indiscussi dell'ordine mondiale.

Un ordine che secondo loro non può essere discusso e che è volto esclusivamente alla salvaguardia dei loro interessi.

Questo ordine mondiale non è soddisfacente per la Federazione russa.

Se a qualcuno piace, se qualcuno è felice di vivere sotto occupazione, non significa che noi lo seguiremo" - ha detto Vladimir Putin.

Il Presidente della Federazione Russa ha espresso la volontà di collaborare con i partner stranieri.

Putin ha sottolineato il fatto che le sanzioni contro la Russia non stiano producendo l'effetto previsto dai loro promotori e alla fine avranno come conseguenza soprattutto il fatto che imporranno alla Russia di diversificare la sua economia.
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Putin, finito l’ennesimo incontro con i burattini massonici, ebraici, rothschildiani al timone di Francia e Germania, ha ribadito che la Russia non vuole la guerra ed ha ammonito sull’inutilità delle sanzioni economiche per risolvere la crisi Ucraina, crisi che l’UE ha provocato rovesciando un Governo regolarmente eletto (non come gli ultimi tre che abbiamo avuto in Italia) per sostituirlo con un manipolo di sionisti e di neonazisti agli ordini di Bruxelles, di Washington e Tel Aviv i quali a loro volta prendono ordini direttamente dall'ala più guerrafondaia di Casa Rothschild.

Ma la chiave di lettura più importante per comprendere perché l’UE, e i settori più guerrafondai della finanza globale rothschildiana che la controllano in toto, vogliano la guerra con la Russia si fonda su uno dei temi centrali che viene trattato costantemente nei nostri articoli: la sovranità.

In Europa chiedono costantemente all'attuale Stato Coloniale, Massonico, Ebraico, Rothschildiano che domina attualmente l'Italia di cedere anche i rimanenti residui della sua defunta sovranità per porre in essere le "riforme" strutturali che sono state in crescendo il ritornello ricorrente ed ossessivo del monopolio mediatico del regime e, salvo eccezioni, di quasi tutti i governi succedutisi in Italia, come minimo, negli ultimi 150 anni.

Palesemente, a questo coro di aspiranti "sudditi", non manca affatto l'attuale governo Renzi, il quale anzi fa di tutto per far capire ai suoi talmudici e cabalistici signori, padrini e padroni globali che esso, nella rinuncia ai brandelli di alla sovranità rimasti attaccati allo Stato fantoccio che presidia l'Italia, è molto più diligente e zelante di tutti gli altri governi precedenti.

Le cessioni dei rimasugli di sovranità, dell'attuale Stato vigente in Italia,  sarebbero, in teoria, un  fatto illecito, "incostituzionale! ex artt. 1-11 appunto e perfino per la truffaldina, antidemocratica ed antipopolare "Costituzione Italiana".

Di fatto, invece, essendo il Popolo Sovrano Italiano ridotto politicamente molto male ed in stato di quasi catalessi, il progetto di "sterilizzazione della sovranità dell'attuale Regime  procede in maniera molto decisa e  mira ad un’unica "riforma": la cancellazione degli ultimi brandelli e residui di democrazia sostanziale e l’instaurazione di una dittatura ideologica, politica, militare e  finanziaria le cui basi sono codificate nei Trattati Onu, Nato, UE, etc.

Tuttavia, la "Massime Banche Mondiali, ovvero i cosiddetti "mercati", ovvero "la Massima Finanza Monopolistica Mondiale e Globale", ovvero i cosiddetti "Poteri Forti Mondiali", ovvero  il Potere Massonico Ebraico Globale,... che si concentra complessivamente, sostanzialmente e soprattutto nelle mani dei membri della suprema e sovrana Casa Rothschild... mira da secoli al controllo mondiale, globale,... totale,... e non si accontenta solo di qualche paese, ma vuole tutto.

Casa Rothschild, nel complesso ed  in linea di principio, non accetta le posizioni tendenzialmente "autonome" di Russia e Cina, ma, se necessario, è pronta a fare di necessità virtù.

All'interno della Famiglia Rothschild, comunque e come sempre nella sua plurisecolare storia, vi sono costantemente ed immancabilmente più tendenze, ovvero, vi è:

- un momento di comune unità familiare sul progetto millenaristico della Grande Israele, che permetterebbe alla famiglia un notevole salto di qualità nel controllo diretto e completo del mondo intero come mai in precedenza.

Infatti, fin qui, la Famiglia Rothschild  ha avuto per secoli  il controllo del mondo intero, ma in termini solo spirituali diretti ed economici diretti,  e mai anche in termini militari... diretti.

In realtà, per la famiglia Rothschild, solo delle forze armate... ebraiche,... ovvero ideologicamente omogenee rispetto alla altrettanto... ebraica... famiglia Rothschild, potrebbero garantire il massimo  tasso di lealtà e fedeltà possibile e necessario a detta famiglia per dominare, finalmente anche in modo militare diretto, il mondo intero.

Infatti, è ovvio anche per degli sprovveduti, che delle forze armate non ebree, difficilmente si sentirebbero legate in termini ideali e materiali "usque ad sanguinem" alla ebraica famiglia Rothschild, ma riuscirebbero al massimo ad avere con essa un vincolo mercenario che le renderebbe leali al loro pagatore  solo fintantoché ben pagate.

Insomma delle Forze Amate Ebraiche sarebbero ovviamente  il supporto migliore su cui fondare il progetto di Nuovo Ordine Mondiale e di Governo Unico Mondiale della Famiglia Rothschild.

 Attualmente tale aspirazione, ad un governo unico mondiale anche militare,  si concretizza politicamente nell'Onu; ma il sopraddetto progetto è un obbiettivo del popolo ebraico da ben più di cinquemila anni e  trascende quindi la stessa limitata storia della suddetta famiglia Rothschild che sembra abbia iniziato a concentrare progressivamente nel suo ambito il potere egemone sull'intera comunità ebraica mondiale  solo a cominciare da cinque secoli fa.

- dopo questo fattore di unità nella Famiglia Rothschild, vi è però in essa un inevitabile momento di divisione, o meglio di "polarizzazzione", più che altro sui tempi e sui modi per perseguire l'obbiettivo della Grande Israele e con essa il dominio anche militare diretto del Mondo intero.

L'egemonia anche militare mondiale  dei Rothschild, se tanto dà tanto, è estremamente probabile che per ora sia solo embrionale e di fatto coincida con quella che è l'attuale egemonia militare ebraica in Palestina.

Ovvero, dai dati a disposizione potremmo arguire che in prospettiva il Mondo Intero sarebbe trattato e ridotto dai Rothschild  in termini identici:  a quelli in cui è adesso trattata La West Bank, altrimenti detta a suo tempo Cisgiordania,  ed a quelli in cui è  peggio ancora ridotta la Striscia di Gaza in Palestina.

Queste polarizzazioni o vere e proprie divisioni interne alla Dinastia dei Rothschild, ordinariamente rimangono un fatto appunto interno alla Famiglia in termini ordinariamente molto riservati, anche se, a tratti, esse emergono e vengono fuori dal ristretto perimetro familiare, perfino in forme... "esplosive", ragion per cui potremmo distinguere in detta famiglia:

-- una "destra" rothschildiana di chi nella Famiglia Rothschild punta le sue fortune ed i suoi cespiti in modo tale che:

--- per quanto riguarda i "gentili", questa fazione è incline prevalentemente e comunque ad appoggiarsi, come tradizionalmente hanno fatto la maggior parte degli ebrei negli ultimi cinquecento anni, soprattutto sulla etnia anglosassone e Wasp!... e cioè attualmente sul braccio armato della Nato, ovvero  sugli Usa ed in subordine sulla Eu!... e fa più volentieri riferimento al "Partito Repubblicano" degli Usa.

Questa "destra" rothschildiana spinge molto in effetti per una Terza Guerra Mondiale guerreggiata, a breve, nella prima metà di questo secolo, contando e sperando molto sul fatto che sarebbero gli Usa a vincere e conquistare militarmente il mondo intero permettendo alla Famiglia Rothschild, la quale controlla saldamente gli Usa, la conseguente schiavizzazione e la eventuale cannibalizzazione indiretta di tutto il resto dell'umanità;

--- detta destra rothschildiana è comunque in buona parte anche pronta alla eventualità che, anche se non fossero gli Usa a vincere lo scontro globale, in compenso però tutte le potenze in gioco, ovvero soprattutto Usa, Russia e Cina, si ridurrebbero a vicenda  talmente a mal partito che, tra tutti questi contendenti, avrebbe migliori possibilità alla fine di emergere, come quarto incomodo, appunto la nuova superpotenza militare nettamente egemone su tutto e tutti a livello  mondiale, che... guarda "caso", nei suoi disegni dovrebbe essere proprio quella  Grande Israele, che attualmente sembra essere nel corso di una più o meno concitata, ma veloce e drastica gestazione.

--- per quanto riguarda infine il modello di struttura organizzativa della "nazione ebraica", detta destra rothschildiana si basa ideologicamente soprattutto sulla visione ideologica e politica tradizionale della destra nazionalista del sionismo che storicamente si rifà soprattutto alla figura di Zev Jabotinsky;


- chi invece nella Famiglia  è per così dire "a sinistra", si muove su tempi più lunghi e punta i suoi averi  prevalentemente sul "Brics", ovvero soprattutto sulla Cina come futura massima potenza egemone mondiale!...

Ovviamente, per contrappasso, quest'altra ala politica di "sinistra" interna a Casa Rothschild, si appoggia più volentieri ai "democratici " americani e fa riferimento storico ai socialdemocratici di quello che fu il "bund" ebraico e socialista ed a quello che rimane della più che collaudata Seconda Internazionale Socialista.

A differenza dell'ala nettamente guerrafondaia precedentemente  soprammenzionata, la Sinistra Rothschildiana, almeno per ora, non vuole affatto la Terza Guerra Mondiale... subito!... ma cerca di guadagnare tempo in tutti i modi in quanto valuta che la sua Grande Israele è ancora molto al di là da venire; e che quindi le conviene puntare sulla pace e sullo sviluppo della Cina in particolare e dell'Oriente più in generale!

La Cina, però, per quanto del tutto sotto controllo rothschildiano, come abbiamo già sopra accennato, non è ancora una superpotenza militare "matura", ed ovvero in grado di esprimere appieno l'immenso potenziale connesso ad un suo grande sviluppo tecnologico militare che però non è ancora arrivato a tali livelli avanzati ed estesi che, coniugato con l'altro enorme potenziale di suoi quasi due miliardi di abitanti, ferreamente inquadrati dalla più che robusta struttura di contenimento, di controllo e di guida  dello Stato della Repubblica Popolare Cinese, possano permettere alla Cina di surclassare gli Usa nella posizione di Prima Superpotenza Mondiale non solo sul piano economico, ma anche sul piano militare .



Comunque, ritornando a Putin, oggi, finito l’incontro con Hollande e Merkel, egli ha espresso in termini chiarissimi i suoi intenti politici ed economici generali per quanto riguarda la Russia nel suo complesso: “Dobbiamo aumentare il nostro livello di sovranità, anche nella sfera economica“.

Questa frase, per la finanza rothschildiana che controlla i nostri paesi equivale ad una dichiarazione di guerra.

Il concetto stesso di Stato sovrano è per essa inaccettabile.

Ed è sempre di meno il tempo a disposizione per fermare la follia apocalittica dei disegni egemonici della Estrema Destra Rothschildiana la cui rotta catastrofica  per tutto il resto del genere umano sembra essere sintetizzata nel criminale e diabolico sterminio di massa del 99% dell'Umanità implicito nel programma maltusiano scolpito sulle lastre delle "Georgia Guidestones".

Conviene, svegliarsi e riscuotersi prendendo atto che se rimarremo inerti di fronte a tal immani minacce allora sarà estremamente difficile per noi avere un futuro di salvezza!.

Il fatto è che neppure durante la peggiore guerra fredda, il Popolo Italiano, e tutti gli altri Popoli di tutto il Mondo hanno mai rischiato così tanto di essere spazzati via dalla faccia del pianeta da un conflitto totale, mondiale, nucleare, biologico e chimico.

In particolare è estremamente drammatico:

- prendere atto che, appunto nel momento in cui a presente si scatenasse una simile minaccia di vera e propria Terza Guerra Mondiale, per converso al Popolo Italiano mancherebbe di fatto e quasi totalmente la sovranità nazionale per potere effettivamente fare ciò che è necessario per salvare la maggior parte della popolazione!...

- e notare che, altrettanto di fatto, al Governo dello Stato degenere attualmente vigente in Italia, siedono dei pupazzi come ad esempio l'attuale Renzi ed i suoi compari! ovvero personaggi la cui consistenza politica dal punto di vista degli interessi popolari,  è quella del nulla più assoluto od anzi ed  addirittura quella dei peggiori nemici del popolo!

D'altra parte, come fare a classificare diversamente soggetti privi di pensieri propri e che eseguono ciecamente gli ordini, anche se sono di fatto suicidi, che gli vengono impartiti più meno direttamente dall'alto della corte imperiale mondiale rothschildiana?...

Comunque è ormai inderogabilmente necessario far crescere una alternativa ideologica e politica che metta di nuovo in moto le masse popolari italiane e mondiali contro chi vuole la guerra, attivandole in senso veramente democratico nel significato migliore del termine, in quanto esse sono di fatto inibite, ferme ed ormai da quasi mezzo secolo come minimo, sempre più tiranneggiate da loro peggior nemico di sempre in questi ultimi tre secoli: l'abominevole Rothschild!...

Questo punto testé sopra illustrato è assolutamente prioritario per tutti noi che cerchiamo di amare il nostro prossimo come noi stessi,... perché, purtroppo, se sarà il solito vertice della "finanza" globale di questi ultimi tre secoli e non le masse popolari di tutto il mondo a decidere il destino di questo nostro mondo, allora stavolta il bottone della Terza Guerra Mondiale sarà premuto molto presto ed in maniera tale che il sipario calerà in modo pesantemente negativo sulle sorti del resto della nostra sfortunata umanità, con conseguenze nefaste che peseranno sicuramente  in modo estremamente negativo non solo immediatamente su di noi stessi, ma anche per centinaia di anni,  ed eventualmente e perfino per migliaia di anni, sulle nostre particolarmente rarefatte quanto sventurate generazioni future.


Fonti:
- https://www.facebook.com/725233754212794/photos/pb.725233754212794.-2207520000.1423410153./775367335866102/?type=3&src=https%3A%2F%2Ffbcdn-sphotos-d-a.akamaihd.net%2Fhphotos-ak-xap1%2Fv%2Ft1.0-9%2F10491086_775367335866102_8956772029650701313_n.jpg%3Foh%3D3cd62b464c9343a8c570c15d23946945%26oe%3D5555DC97%26__gda__%3D1431314507_bf412157c048b6e90b2cf33a50649a2c&size=655%2C425&fbid=775367335866102

- http://lifenews.ru/news/149538

lunedì 20 marzo 2017

DIO IN TERRA ED IMPERATORE DEL MONDO

martedì 10 dicembre 2013

Nathaniel Charles Jacob 4° Barone De Rothschild


L'Imperatore del Mondo è... Jacob Rothschild!..

Jacob Rothschild, in realtà si chiama per esteso: Nathaniel Charles Jacob 4° Barone De Rothschild!

Nathaniel Charles Jacob 4° Barone De Rothschild, massimo esponente del Ramo Inglese del Casato della Famiglia Rothschild, è l'attuale Capo Supremo della Dinastia Rothschild ! ...

La Dinastia Rothschild, detta anche Casa Rothschild o anche più semplicemente Famiglia Rothschild, è la Famiglia che detiene le più grandi ricchezze del mondo in quanto è al vertice di una piramide finanziaria  che:
- in modo diretto od indiretto è l'azionista di maggioranza della Bis di Basilea, che è la Banca Centrale di quasi tutte le banche centrali del Mondo,
- è in modo diretto od indiretto l'azionista di maggioranza di tutte le principali banche centrali del mondo comprese lo Fmi, la Bm, la Fed, la Bce, la Banca d'Inghilterra, la Banca di Francia, la Banca d'Italia, la Banca di Germania, etc., etc., etc., che, benché figurino apparentemente come banche "pubbliche", sono in realtà sostanzialmente ed anche formalmente delle banche <>, in cui i rispettivi governi e stati, di regola, non sono gli azionisti di maggioranza ed anzi contano meno di niente.

domenica 19 marzo 2017

“Migranti non partite, rischiate la vita”. Tra video virali e campagne ufficiali, quella per limitare le partenze

Violenze e fucilazioni che circolano su Whatsupp, senza possibilità di verificarne l'autenticità. Ma anche la campagna ufficiale Aware Migrants in 15 paesi africani, in cui il nostro governo ha investito un milione e mezzo di euro. I messaggi sottolineano in particolare i rischi letali del passaggio in Libia. Mentre l'Ue pensa di affidarsi alle autorità locali
di | 11 marzo 2017 
 “Migranti non partite, rischiate la vita”. Tra video virali e campagne ufficiali, quella per limitare le partenze
“Amici che state per raggiungere la Libia per andare in Europa. Fate molta attenzione, hanno cominciato a uccidere e massacrare senza pietà tutti i neri e i migranti. Tornate indietro, rischiate di essere uccisi come animali”. A un mese dagli accordi tra il governo italiano e quello libico di unità nazionale di Fayez al Sarraj, siglati per ridurre il flusso di migranti verso l’Europa, sui canali di comunicazione utilizzati dai profughi in viaggio, si moltiplicano messaggi come questo, accompagnati da immagini e video virali che documentano torture e fucilazioni. Non è semplice risalire alla reale origine delle immagini messe in circolazione, e in alcuni casi si tratta di immagini drammatiche provenienti da altri scenari di conflitto.

sabato 18 marzo 2017

Deputato libico: dietro attacchi a porti petroliferi ci sono Italia e Regno Unito

13/3/2017

Il parlamento libico, riunito nella parte orientale del paese, martedì ha votato per l’annullamento degli accordi di pace di Skhirat che prevedevano una soluzione politica in Libia.
Alla vigilia dell'accordo, 70 deputati del parlamento hanno dichiarato di voler cessare dialogo politico dopo gli attacchi di gruppi armati in zone petrolifere. L'esercito libico continua a combattere contro le "Brigate di difesa di Bengasi" e contro altri gruppi per riprendere il controllo sulle aree dei porti di Ras Lanuf e Es Sidr.
"Come possiamo dialogare con chi combatte contro i libici, distrugge i pozzi petroliferi e i porti? Per questo motivo abbiamo deciso di sospendere il dialogo politico" ha detto il capo del consiglio di sicurezza nazionale del parlamento libico Tarik al-Jarushi. In una intervista con l'agenzia Sputnik ha detto che i militanti dei "Fratelli musulmani", "Al-Qaeda" e delle "Brigate di difesa di Bengasi" hanno unito le forze per attaccare le aree petrolifere del paese.
Abbiamo richiesto al Consiglio Presidenziale della Libia di fermare questi attacchi, ma ci hanno detto che questo problema non li riguarda. Ma questo è chiaramente in contrasto con il loro comportamento, perché all'inizio degli attacchi il governo di unità nazionale ha nominato il generale di brigata Idris Buhmada a capo della squadra di protezione degli impianti petroliferi. Dopo la conferenza stampa tenutasi dopo la presa di Ras Lanuf, i terroristi hanno passato la gestione del porto a Buhmada. Questo è una contraddizione molto strana".

venerdì 17 marzo 2017

Preve: “Femminismo organico al capitalismo”



9 marzo 2017
Il patriarcalismo in Europa esiste solo come residuo di un tempo ormai trascorso, al di fuori forse di alcune comunità musulmane immigrate in cui padri-padroni cer­cano di imporre alle mogli e alle figlie le loro scelte reli­giose e matrimoniali. La tendenza generale della società capitalistica è quella del superamento del patriarcalismo, che pure ha caratterizzato non solo le società precapitali­stiche, ma anche la prima fase proto-borghese del capita­lismo stesso, in cui ci imbattiamo nel sospetto positivistico verso le donne (Comte, Nietzsche, Weininger), seguito dalla sistematizzazione psicoanalitica di Freud, che sareb­be stata impossibile al di fuori del contesto borghese e patriarcale in cui è stata concepita. Ma oggi il patriarcalismo, appunto per la sua natura vetero-borghese, è del tutto incompatibile con un dominio integrale della forma di merce, che non sopporterebbe tabù sorti in un’epoca precedente.

giovedì 16 marzo 2017

L’accordo sui migranti con l’Italia crea una Guantanamo in Libia

Il 2 febbraio il primo ministro italiano e il primo ministro del governo di unità nazionale libico Fayez al Serraj hanno firmato un memorandum d’intesa per fermare l’arrivo dei migranti in Europa. Nel memorandum si dichiara l’intenzione di rinchiudere i migranti in centri di detenzione di prossima costruzione in Libia e di offrire sostegno finanziario e addestramento alle forze di sicurezza libiche affinché sorveglino i confini della Libia.
Una volta tanto i libici si trovano d’accordo su qualcosa: molti giornalisti, blogger, leader di milizie e politici hanno condannato il memorandum, tutti per motivi diversi e da diversi punti di vista. Permettetemi di condividere con voi alcune delle opinioni espresse su questa sponda del Mediterraneo.

mercoledì 15 marzo 2017

La denuncia di Striscia la Notizia: così le navi vanno a prendere i migranti a poche miglia dalla Libia

Il diritto del mare prevede che se soccorsi in acque internazionali debbano essere sbarcati nel porto più vicino: in questo caso Zarzis in Tunisia, che dista 90 miglia nautiche, o a Malta, che ne dista 180, anziché in Sicilia che è lontana 250 miglia
La denuncia si Striscia la Notizia: così le navi vanno a prendere i migranti a poche miglia dalla Libia 
 
Su Striscia la notizia, su canale 5, l’inviata Rajae Bezzaz intervista il video blogger Luca Donadel, che seguendo le tracce satellitari delle navi (spesso di organizzazioni umanitarie) che vanno a soccorrere i migranti in mare, ha scoperto che «si dirigono tutte nello stesso punto, ovvero a poche miglia dalla costa libica».

martedì 14 marzo 2017

Prima la guerra al contante, poi la guerra all'oro


di James Rickards


Le élite globali stanno utilizzando i tassi d'interesse negativi e l'inflazione per sottrarre il vostro denaro. L'idea dietro la guerra al contante è quella di convogliare i risparmiatori nei conti bancari digitali in modo che il denaro possa essere sottratto loro sotto forma di tassi d'interesse negativi.

Un modo per evitare i tassi d'interesse negativi è quello di detenere contanti. Non si può imporre i tassi d'interesse negativi sui contanti.

Al fine d'impedire alle persone d'utilizzare questa opzione, le élite hanno dichiarato guerra al contante, come hanno confermato gli eventi recenti. La guerra al contante è una vecchia storia, ma si sta diffondendo rapidamente...

La decisione dell'India di bandire le banconote da 1,000 e 500 rupie sta avendo effetti a catena devastanti per l'economia indiana e per il mercato dell'oro.

lunedì 13 marzo 2017

Il trucco per cui i francesi voteranno di nuovo un socialista. Dei Rotschild.

Maurizio Blondet, 7 febbraio 2017

Sembrava impossibile,   dopo  l’esperienza tristissima di Hollande,  ormai al 4% dei sondaggi tanto che non s’è  ripresentato, e la gauche spaccata  fra quattro  candidati.  Era uscito il libro “Gli ultimi 100 giorni del Partito Socialista”; dove l’umorista Bruno Gaccio riferiva che la morte imminente era dovuta alle malattie che lo rodevano da 35 anni: Liberoencefalite degenerativa, Bordelloplastia, Debussolite Retrattile, Sindrome di Valls-sette,  Sordità profonda, Cecità totale”.  La sepoltura era prossima.

Il ritorno al potere del centro-destra sembrava ormai certo.  Il vincitore a  mani  basse  era  dato Francois Fillon: scelto alle primarie,  centro-destra, abbastanza a  destra per raccattare  al ballottaggio i voti di Marine Le Pen,    pro-Ue  è vero, ma anche filo-Putin. I sondaggi  lo favorivano.

domenica 12 marzo 2017

Libia, la guerra (silenziosa) per i pozzi di petrolio

A rischio i successi ottenuti dalla Compagnia petrolifera nazionale negli ultimi mesi
 
Pubblicato il 06/03/2017
Ultima modifica il 07/03/2017 alle ore 07:30

sabato 11 marzo 2017

George Soros, l'uomo che paga ​l'invasione dell'Europa

Gli amici degli scafisti: il magnate investirà 500 milioni nelle ong per creare una flotta di navi per salvare i migranti

venerdì 10 marzo 2017

Chernobyl, sabotaggio imperialista?


20 febbraio 2017 Luca Baldellichbvioqwuaavqfk 

La data del 26 aprile 1986 è entrata nella storia, e ci rimarrà per sempre, per il tragico incidente di Chernobyl: la “Chernobilskaja Avarija” o “ Chernobilskaja Katastrofe“, nell’accezione ucraina ancora più incisiva e forte, è da più di 30 anni, e lo sarà ancora per molti anni, il simbolo dei rischi connessi al nucleare e al suo sviluppo. La versione ufficiale ci ha informati, e continua a ripeterci, che in quel giorno, alle ore 1:23, presso la centrale nucleare situata a 3 km da Prypjat e a 18 km da Chernobyl, avvenne il fatale incidente: il personale, in maniera inopinata ed irresponsabile, in violazione di numerosi protocolli e allo scopo di eseguire un test per saggiare la sicurezza complessiva dell’impianto, avrebbe aumentato repentinamente la temperatura nel nocciolo del reattore numero 4. La scissione dell’acqua in idrogeno ed ossigeno, determinata da quella dinamica, avrebbe provocato la rottura delle tubazioni del sistema di raffreddamento del reattore, con esplosione, scoperchiamento dello stesso e conseguente, vasto incendio della grafite, minerale presente, negli impianti nucleari, in barre per assorbire le radiazioni. Una nuvola di materiale radioattivo, sprigionandosi, avrebbe esteso la sua mortifera ombra su un’area sterminata.

giovedì 9 marzo 2017

Come Soros controlla la censura sulle ‘Fake News’


Thibault Kerlirzin Soros Connection 18 febbraio 2017soros-foundations 
L’articolo di Jerome Corsi d’Infowars può sembrare incompleto per il lettore italiano, in genere meno informato di quello di Infowars su George Soros, le sue azioni e reti. Definiamo alcuni punti sui nomi citati. Qui, First Draft (Prima bozza).
L’articolo d’Infowars riporta la partnership tra Google News Lab e First Draft (First Draft News): “In un comunicato stampa del 6 febbraio 2017, Google annuncia a Parigi la partnership tra Google News Lab e First Draft per aiutarel’elettorato francese a capire a chi e cosa credere nel flusso sui loro social network, ricerche sul web e consumo di notizie in generale nei prossimi mesi“. First Draft è una società di tecnologia, finanziata da Google News Lab dal giugno 2015, con l’obiettivo di monitorare le informazioni on-line “per sensibilizzare l’opinione pubblica e far fronte alle sfide a fiducia e verità nell’informazione digitale”. E’ interessante, soprattutto se ci si riferisce (a condizione d’integrarlo sistematicamente) alla rete dei partner di First Draft. [1] Il lettore curioso sarà interpellato dalla presenza dei decoder, iniziativa censorea (con il loro “Decodex” lungi dal rispettare il Codice Etico del Giornalismo del 2011), già colti a spacciare “notizie false”, officianti nel giornale Le Monde, la cui sezione africana, si ricordi, è un partner dell’Iniziativa Open Society per l’Africa occidentale (OSIWA). [2] Vi sono inclusi anche AFP e France Télévisions. In altre parole: fino a che punto il “giornalismo” francese è in combutta con la rete di Soros, e quanto rischierà d’influenzare la campagna presidenziale? Se non si abbiamo la pretesa di rispondere, segnaliamo la presenza di organizzazioni partner di First Draft legate all’Open Society, che non fa parte della rete di First Draft. Tuttavia, vi sono diverse organizzazioni sorosiane o finanziate da George Soros (alcune possono esserci sfuggite).

mercoledì 8 marzo 2017

La " democrazia" secondo i RATTI: a Zawiya il capo della Guardia costiera è il boss del traffico di migranti

Libia, a Zawiya il capo della Guardia costiera è il boss del traffico di migranti

Inchiesta pubblicata su TRT World: "Anche l'Ue dovrebbe sapere"

Libia, a Zawiya il capo della Guardia costiera è il boss del traffico di migranti
Roma, 2 mar. (askanews) - Il boss della tratta di migranti nella città libica di Zawiya è Abdurahman Al Milad Aka Bija, o semplicemente Al Bija, 28 anni, che è anche il nuovo comandante della Guardia costiera della città situata a circa 45 chilometri a Ovest di Tripoli, diventata da tempo "il quartier generale" del traffico di esseri umani e del contrabbando di petrolio lungo la costa occidentale della Libia.

martedì 7 marzo 2017

Le colombe armate dell’Europa

L’arte della guerra

lunedì 6 marzo 2017

Otto miliardari ricchi quanto mezzo pianeta. L’incubo del capitalismo è realtà

 Diego fusaro 16 gennaio 2017
Otto miliardari ricchi quanto mezzo pianeta. L’incubo del capitalismo è realtà
Il noto non è conosciuto. Così diceva Hegel. E non è conosciuto perché lo diamo per scontato o rinunciamo a ragionarvi serenamente, complice la distrazione di massa che regna a ogni latitudine. Lo sappiamo da anni. Anche da prima che ce lo ricordasse Thomas Piketty nel suo studio sul capitalismo nel ventunesimo secolo.
Il mondo post-1989 non è il mondo della libertà, come ripetono i suoi ditirambici cantori: a meno che per libertà non si intenda quella del capitale e dei suoi agenti. Per il 99% della popolazione mondiale il post-1989 è e resta un incubo: un incubo di disuguaglianza e miseria.

domenica 5 marzo 2017

Perché il sistema vuole far passare Marine Le Pen

DI NICOLAS BONNAL
dedefensa.org
La rapidità della sottomissione di Trump al sistema è stata ammirabile, come la sottomissione di Syriza in Grecia o la rapidità dell’annullamento della Brexit! Come direbbe Céline, la resistenza populista non chiede altro che far sloggiare qualcuno – o cliccare furiosamente sul proprio mouse…
Vediamo il caso dell’elezione di Marine.
La Francia avrebbe i tassi d’interesse per rimborsare il proprio debito che ammonterebbero la sera stessa al 10%. La Francia avrebbe una sua rivoluzione arancione per strada. La Francia si ribellerebbe alla funzione pubblica. La Francia avrebbe una fuga di capitali. Avrebbe i borghesi disperati per il crollo dei prezzi degli appartamenti parigini e dei castelli antichi. La Francia si farebbe bloccare dalla NATO anche più velocemente della Serbia. La Francia subirebbe gli attentati più rapidi della sua storia… Per tutte queste ragioni, il sistema vuole Marine.

sabato 4 marzo 2017

La Repubblica pubblica fake news

19 Febbraio 2017

Nella versione online di oggi La Repubblica ha publicato la seguente notizia, intitolando: "Usa, morto lo "sceicco cieco": la mente dell'attentato alle Torri Gemelle del '93 - È MORTO in un carcere di massima sicurezza in North Carolina lo "sceicco cieco" egiziano Omar Abdel Rahman. Era considerato la mente del primo attentato al World Trade Center, quello compiuto il 26 febbraio del 1993, quando nel parcheggio sotterraneo di una delle Torri gemelle fu fatto esplodere un pulmino imbottito con oltre 600 chili di esplosivo che provocò la morte di 6 persone."

venerdì 3 marzo 2017

In Libia sbarcano i russi e riappare l’IS

25 febbraio 2017
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Mentre Italia ed Europa chiacchierano di stabilizzazione della Libia e di stop ai flussi migratori illegali, i russi consolidano le loro posizioni nella nostra ex colonia anche sul fronte energetico e le milizie dello Stato Islamico tornano a “mostrar bandiera” dopo la sconfitta subita a Sirte.
“Ci vogliono le condizioni per lo schieramento di una forza multinazionale sul territorio nazionale. In Libia può essere fatta solo su richiesta del governo locale” ha detto il generale Claudio Graziano, capo di Stato Maggiore della Difesa italiano, in un’intervista a La Stampa.

giovedì 2 marzo 2017

Libia, la cellula tunisina guida la riscossa dell’Isis

Dopo la fuga da Sirte, i jihadisti si riorganizzano a Sud e nell’Ovest. Patto con Al Qaeda , sabotaggi e guerriglia per minare la sicurezza
AFP
Truppe fedeli al governo di unità nazionale guidato dal premier Fayez al-Sarraj durante l’assalto a Sirte lo scorso novembre. Dal 2015 la città era in mano agli jihadisti dello Stato islamico, che ora si sono ritirati sulle montagne nell’entroterra della Libia

23/2/2017
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Ritirata nell’entroterra, infiltrazione di traffici illeciti, attentati circoscritti e rimescolamento con Al Qaeda. Dopo la caduta di Sirte lo Stato islamico in Libia ha cambiato strategia luoghi e forse pelle. Il 18 gennaio scorso caccia americani B-2, sotto la regia di Africom e in cooperazione col Governo di accordo nazionale, hanno bombardato un campo di addestramento a 45 km a Sud-Ovest di Sirte uccidendo almeno 85 terroristi dell’Isis. È stata la prima azione dopo i quattro mesi di raid sulla capitale del Califfato nero nel Maghreb, capitolata la quale i terroristi di Abu Bakr al-Baghdadi sono fuggiti a Sud, nelle aree di Bani Walid, Skhir, Ghariyat, Ghirza, alterando sembianze e spostandosi da un luogo all’altro per non essere individuati. Tra loro c’è una prevalenza dei soliti tunisini, poi algerini, yemeniti, sauditi, bahreiniti (attenzione a questa componente), anche europei, e per quanto riguarda l’Africa somali, nigeriani, chadiani, e infine alcuni elementi cinesi particolarmente esperti nell’uso di esplosivi.

mercoledì 1 marzo 2017

Usa, con McMaster la Russia rimane il nemico

L'ultimo di una lunga serie di segnali che il disgelo con Mosca è ancora lontano è la nomina di Herbert McMaster al posto di Michael Flynn. Un generale non proprio conciliante nei riguardi della Russia

22/2/2017
WASHINGTON - Il Cremlino nega, ma è probabile che il sentimento che in queste ore prevale, a Mosca, in merito ai rapporti con gli Stati Uniti sia la delusione. Donald J. Trump, grazie a numerose e contestate affermazioni, si era presentato come il Presidente del disgelo, colui che avrebbe messo un «punto e a capo» nelle turbolente relazioni tra le due potenze, nettamente peggiorate dopo la crisi ucraina. E invece, nelle ultime ore diversi segnali contrastanti hanno fatto pensare che quel «reset» rimarrà ancora per un po' un'oasi nel deserto.