Translate

sabato 31 dicembre 2016

Tanto per cambiare: recuperati altri cadaveri di immigrati in Libia.

Libia, recuperati 11 corpi di migranti su spiagge vicino Tripoli

Lo riferisce la Mezzaluna Rossa libica

Tripoli, 28 dic. (askanews) - I corpi di 11 migranti morti durante il tentativo di traversata del Mediterraneo sono stati riportati dalle acque sulle spiagge libiche nei pressi della capitale Tripoli: "Le squadre della Mezzaluna Rossa libica hanno recuperato 11 corpi nei pressi di Tripoli", ha detto un volontario dell'ong, Mohannad al-Fallah.

venerdì 30 dicembre 2016

Un’altra vittima dei Rothschild. L’assassinio di Abraham Lincoln

21/12/2016

Il presidente Lincoln, invece di finanziare la Guerra civile americana ricorrendo ai soliti prestiti dei banchieri internazionali (che pretendevano il pagamento di tassi di interessi tra il 24 e il 36 per cento), fece stampare la moneta di cui aveva bisogno in modo gratuito direttamente allo Stato.
Lincoln evito’ in questo modo di far sprofondare la nazione nella spirale del debito pubblico, provvedendo alla messa in circolazione di oltre quattrocento milioni di dollari non gravati da debito e da interessi, ovvero i cosiddetti ‘green backs’. Con questi soldi vennero pagati i soldati, gli impiegati pubblici e tutte le forniture di guerra.

giovedì 29 dicembre 2016

La NATO ha ucciso Gheddafi per fermare la creazione della moneta basata sull' oro


Nonostante la Francia abbia guidato la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite 1973 per la creazione di una no-fly zone sopra la Libia con l’intento esplicito di "proteggere i civili" , una delle oltre 3.000 email nuove di Hillary Clinton rilasciate dal Dipartimento dello Stato, contiene  prove schiaccianti delle nazioni occidentali che hanno utilizzano la NATO come strumento per rovesciare il leader libico Muammar Gheddafi. Il rovesciamento della NATO non era per la protezione delle persone, ma invece serviva per contrastare il tentativo di Gheddafi di creare una moneta d’oro africana per competere con il monopolio delle banche centrali occidentali.

mercoledì 28 dicembre 2016

Gli uomini mangiavano verdure cotte già 10mila anni fa, trovate le prove nel deserto Libico.

Gli uomini mangiavano verdure cotte già 10mila anni fa
Gli uomini mangiavano verdure cotte già 10mila anni fa
In Nord Africa, già in epoche lontanissime, si usavano pentole di ceramica per cuocere le verdure. (Archivio Getty Images)
La scoperta è stata fatta da un'équipe italoinglese. Su alcuni reperti provenienti da due siti del Sud Ovest della Libia sono state trovate tracce di vegetali cotti all’interno di pentole di ceramica.

martedì 27 dicembre 2016

La favola dell’attacco hacker russo si rivela una totale bufala mediatica…le email provengono da un insider di Bernie Sanders

DI MIKE ADAMS
naturalnews.com
Ed ecco che la gigantesca bufala della delirante teoria del complotto della sinistra ha cominciato a sgretolarsi. Dopo aver assistito per giorni a continue dichiarazioni da parte dei media di sinistra a proposito delle email dei democratici hackerate dai “russi” e consegnate a Wikileaks, risulta che le email in realtà sono state fatte trapelare da una persona interna al partito democratico in collera per l’eliminazione orchestrata di Bernie Sanders da parte degli agenti dei Clinton.
Il UK Daily Mail riporta ora che Craig Murray, ex ambasciatore britannico in Uzbekistan, ha incontrato personalmente il leaker (informatore) che gli ha fornito le email poi pubblicate da Wikileaks. Il leaker di email, una persona della cerchia di Bernie Sanders, sarebbe stato spinto dal “disgusto di fronte alla corruzione della Fondazione Clinton e al ribaltamento delle elezioni primarie contro Bernie Sanders,” scrive il Daily Mail.

lunedì 26 dicembre 2016

“Mered? In Libia è un re”. Pentito racconta il “generale” del traffico di migranti

21 dicembre 2016


“Medhane è un re in Libia, è molto rispettato”. A raccontarlo ai magistrati della Procura di Roma è l’eritreo Seifu Haile, 28 anni, estradato nel 2014 dalla Svezia e oggi detenuto a Rebibbia, dove sta scontando una condanna in primo grado a 10 anni e 8 mesi per traffico di esseri umani. La sua collaborazione con la giustizia è alla base dell’indagine romana condotta dal procuratore Carlo Lasperanza, che da diversi anni è alla caccia del ‘generale’ Medhane Yehdego Mered.
Nel corso dell’udienza di lunedì 19 novembre, alla Quarta sezione penale di Palermo, è stato depositato il verbale di Seifu che scagionerebbe il connazionale Medhanie Tesfamariam Berhe, detenuto al Pagliarelli e accusato di essere il vero Mered.
mered-300
Il collaboratore di giustizia, nel verbale del maggio 2015, racconta ai magistrati di essere entrato a far parte dell’organizzazione di Mered dopo un lungo e travagliato viaggio costato 1600 dollari, partendo nel 2013 dall’Eritrea, e passando per Etiopia, Sudan e Libia. Durante un trasferimento insieme ad altri 200 migranti, in un container diretto a Tripoli, alcuni miliziani lo sequestrano a Gasr Garabulli. Chiedono per la liberazione 1200 dollari, chi non può pagare ha la possibilità di chiamare al cellulare uno ‘smuggler’, un trafficante, che faccia da garante per la loro. “Sono stato fortunato che Medhane ha comprato la mia vita, – si legge nella deposizione di Seifu – di tanta gente non si è più saputo nulla a Garabulli, ti torturano fino alla morte o ti rivendono, lascio immaginare a voi cosa fanno alle donne”.

domenica 25 dicembre 2016

Stanno preparando un nuovo colpo di mano come nel 2011. Adesso ve lo dicono anche i bocconiani.

di Claudio Messora
Il Governo, ancora una volta non eletto, ha pronta una richiesta di aiuti al MES, cioè il commissariamento della Troika per tutti i futuri Governi. Adesso ve lo dicono anche i bocconiani. Leggete.
di Alberto Micalizzi
docente, ricercatore, e tante altre cose...
Ci risiamo. La troika sta preparando un altro colpo di mano come quello del 2011. Stavolta cerchiamo di farci trovare preparati.
La sconfitta referendaria ha indebolito Renzi e buona parte della compagine pro-UE che ad oggi con molta probabilità è minoranza nel Paese. Ma è pronto il “Piano B”, preparato da tempo come tutte le scelte importanti promosse dalla Troika che notoriamente non improvvisa mai nulla.

sabato 24 dicembre 2016

Immigrazione: per Frontex le ONG sono colluse con i trafficanti di uomini

L’accusa è molto pesante, sia per chi la lancia sia per chi la riceve: Frontex, l’ente europeo per il controllo delle frontiere, accusa apertamente le organizzazioni non governative che operano per il recupero dei migranti dispersi in mare, di collusione con i trafficanti di uomini.
Mentre le stime parlano di 4.700 persone che hanno perso la vita nel Mediterraneo dall’inizio dell’anno, da parte del Frontex si sono approntati due dossier, uno confidenziale e l’altro pubblico, in cui si afferma che ai migranti sarebbero state ”date chiare indicazioni prima della partenza sulla rotta da seguire per raggiungere le barche delle organizzazioni non governative”.
Addirittura ci sarebbe stato un caso accertato in cui ”le reti criminali hanno adoperato direttamente mezzi navali delle organizzazioni di volontariato per trasportare immigrati”.

venerdì 23 dicembre 2016

Mine, Unmas: “Non solo Libia, è allarme in Africa”


mine

ROMA – “Libia, Mali e Sudan, sono questi i Paesi africani dove bisogna impegnarsi di più“: a parlare con la Dire è Abigail Hartley, capo della sezione politica di Unmas, l’agenzia delle Nazioni Unite che coordina il contrasto alle mine antiuomo. Il colloquio comincia dall’ultimo rapporto dell’International Campaign to Ban Landimines (Icbl).
Un documento allarmante, che conferma un incremento del 25 per cento del numero dei morti e dei feriti causati dalle mine e dagli ‘Ied’, acronimo inglese per ordigni improvvisati. Secondo Hartley, l’incremento è dovuto a più fattori. Pesa anzitutto l’impiego sempre più diffuso degli ‘Ied’, responsabili di circa il 20 per cento delle 6461 vittime del 2015.

giovedì 22 dicembre 2016

Libia: Egitto e Francia concordi su sostegno ai 2 RATgoverni di occupazione, l' un contro l'altro armati

Sembra una contraddizione, un gioco di parole, ed invece:

Speciale difesa: Libia, Egitto e Francia concordi su sostegno a esercito Haftar e Guardia presidenziale
Il Cairo, 12 dic 15:30 - (Agenzia Nova) - Egitto e Francia concordano sulla necessità di sostenere l'autoproclamato esercito nazionale libico (Lna), guidato dal generale Khalifa Haftar, e la guardia presidenziale contro le milizie islamiste in Libia. E' quanto si afferma in un comunicato del ministero degli Esteri egiziano diffuso al termine di un incontro tra il titolare della diplomazia egiziana, Sameh Shoukry e il ministro della Difesa francese, Jean-Yves Le Drian, in Bahrein, a margine del "Manama Dialogue", incontro internazionale dedicato alle sfide regionali. Dopo aver elogiato gli sforzi fatti dall'Egitto per la pace tra le diverse fazioni libiche, Le Drian ha concordato con Shoukry sulla necessità di impedire alle milizie in Libia di ottenere armi attraverso canali internazionali o regionali.

mercoledì 21 dicembre 2016

Il momento più pericoloso nella storia del pianeta

Pubblicato: 08 Dicembre 2016

Qualche giorno fa Stephen Hawking ha pubblicato sul Guardian questo articolo, nel quale lancia l'allarme per le conseguenze causate nel mondo dalla crescente ineguaglianza economica e sociale.
di Stephen Hawking
Come fisico teoretico basato a Cambridge, ho vissuto la mia vita all'interno di una bolla estremamente privilegiata. Cambridge è una città particolare, incentrata su una delle grandi università del mondo. All'interno di questa città, la comunità scientifica di cui sono entrato a far parte quando avevo 20 anni è ancora più rarefatta.
All'interno di questa comunità scientifica, il piccolo gruppo internazionale di fisici teoretici con cui ho lavorato nella mia vita potrebbe esser tentato di considerare se stesso come una vetta inarrivabile. Oltre a questo, grazie alla celebrità che ho raggiunto con i miei libri e all'isolamento che mi deriva dalla mia malattia, mi sembra che la mia torre d'avorio stia diventando sempre più alta.

martedì 20 dicembre 2016

Ue: da espellere l’80 per cento dei clandestini sbarcati in italia

15 dicembre 2016 di
ifrontex
L’8 dicembre Bruxelles ha chiuso la procedura di infrazione contro Roma e Atene sulla registrazione dei migranti illrgali per il sistema Eurodac. Negli ultimi anni Italia e Grecia hanno fatto transitare sul loro territorio centinaia di migliaia di clandestini senza registrarne generalità e un anno or sono la Commissione aveva messo Roma e Atene  “in mora” perché non rilevavano, né trasmettevano alla banca dati Eurodac, le impronte digitali di tutti gli stranieri entrati in modo irregolare nella Ue attraverso le loro frontiere esterne.
Bruxelles ha rimosso la sanzione riconoscendo “i notevoli miglioramenti registrati nelle attività di rilevamento delle impronte digitali a partire dall’inizio del 2016” ma allo stesso tempo il commissario Ue Dimitris Avramopoulos ha sottolineato che l’80% deui clabndestini giunti in Italia  sono “migranti economici” da considerare “irregolari” e come tali da espellere e rimpatriare.
L’Ue, avverte Avramopoulos, non ha intenzione di “cambiare i criteri” per aggiungere nazionalità a quelle che già possono beneficiare dei ricollocamenti, cioè, eritrei e siriani. Al tempo stesso l’Unione non sembra volersi neppure far carico dei costi del rimpatrio di centinaia di migliaia di persone (come aveva chiesto Matteo Renzi) accolte in Europa in modo indiscriminato fino a oggi provenienti dalla rotta libica e da quella balcanica.
Del resto le politiche di immigrazione sono a carico dei singoli Stati membri, non della Ue, come dimostrano i numerosi rifiuti di accogliere clandestini da parte di Malta o dei Paesi mittel-europei.

lunedì 19 dicembre 2016

Non riusciamo neppure a fermare i gommoni sgonfi

3 novembre 2016 di
DSC_01891
Nei giorni scorsi il sito Formiche.net ha pubblicato un illuminante articolo di Pietro Di Michele che riprendeva le dichiarazioni dell’ammiraglio di divisione, Enrico Credendino, comandante della missione EunavFor Med, durante un’audizione informale alle commissioni Esteri e Difesa del Parlamento.
“I gommoni vengono dalla Cina: noi sappiamo benissimo da dove vengono, chi li fabbrica, che strada fanno, vanno in Turchia, poi a Malta, poi in Libia.
“Purtroppo – ha aggiunto Credendino – essendo un commercio legale, non c’è modo di bloccare l’arrivo dei gommoni in Libia.

domenica 18 dicembre 2016

“Mio marito ucciso in Libia, io abbandonata dallo Stato”

sabato, 10 dicembre 2016
Rosalba Castro e Salvatore Failla (foto dal web)
Rosalba Castro e Salvatore Failla (foto dal web)

Quattro italiani erano stati rapiti nel luglio scorso in Libia: due di loro, Filippo Calcagno e Gino Pollicardo vennero liberati a marzo, mentre 24 ore prima che i due venissero rilasciati erano stati uccisi i loro colleghi Fausto Piano e Salvatore Failla. Oggi, a distanza di nove mesi da quei tragici fatti, parla la vedova del secondo ostaggio ucciso, Rosalba Castro, la quale ha raccontato al ‘Corriere della Sera’ di come l’Inps abbia respinto la sua domanda per accedere alla pensione garantita per legge ai familiari delle vittime del terrorismo presentata quasi sei mesi prima.

sabato 17 dicembre 2016

L’ultima speranza dell’oligarchia e dell’euro è finita con Renzi, o no?


Dopo la netta ed inequivocabile sconfitta referendaria, un 60-40 reso ancora più doloroso dall’affluenza record, Matteo Renzi ha annunciato l’intenzione di dimettersi. Molti commentari ragionano sulle cause circostanziali del voto referendario: la disfatta del premier era in realtà una “necessità storica” e si inquadra nel più ampio disfacimento della Seconda Repubblica che ha traghettato l’Italia nella moneta unica. La relativa calma con cui è stata accolta la vittoria del “no” ed il boom di Piazza Affari del 6 dicembre indicano che lo scenario di un governo che termini la legislatura, scongiurando così le elezioni anticipate, è sempre più concreto: i problemi che erano sul tavolo il 3 dicembre, sono però ancora lì. Il momento della verità si avvicina.

venerdì 16 dicembre 2016

La Libia cambia e l’Italia non se ne accorge


La crisi di governo ha evidenziato, ma certo non provocato, gli immancabili errori della politica estera italiana. A partire dalla Quarta Sponda, dalla dirimpettaia Libia. Non è bastato il suicidio politico del sostegno a Sarkozy e Cameron per abbattere ed assassinare Gheddafi.
L’Italia, cagnolino al guinzaglio dell’On, ha appoggiato Al Sarraj, il ras di Tripoli, senza la minima capacità di valutazione di ciò che avveniva sul terreno. Così ci siamo persi il rafforzamento, in Cirenaica, del generale Haftar appoggiato dall’Egitto poi dalla Russia e pure dalla Francia che, come di consueto, gioca su due tavoli e sostiene entrambi i concorrenti. E potrebbe vincere su entrambi i fronti. L’alleanza tra Russia ed Egitto ha portato il Cairo (sunnita) a sostenere Assad in Siria, in contrasto con i sunniti sauditi. D’altronde la Russia era alleata dell’Egitto ai tempi dell’URSS ed è interessata ad avere una nuova base nel Mediterraneo, oltre a quella in Siria.

giovedì 15 dicembre 2016

India: Milioni di manifestanti contro il Nuovo Ordine Mondiale che vuole eliminare il contante

2 dicembre 2016
Baxter Dmitry – yournewswire.com

Attaccate le banche , bloccate da folle inferocite il  governo indiano vacilla sull’orlo del collasso dopo la rivolta dei cittadini contro le draconiane leggi anti-contanti che hanno gettato il paese nel caos
Milioni di manifestanti in India contro una classe dirigente determinati a portare avanti i loro diritti. C’è l’anarchia nelle strade, il governo indiano continua ad appoggiarsi ai media mainstream per sopprimere la portata degli eventi e coprire il caos causato dal divieto draconiano sui contanti.
Milioni di indiani – secondo paese più popoloso del mondo – sono in rivolta contro le nuove leggi anti-contanti che sono state progettate per proteggere e arricchire i ricchi dell’élite globale a spese della gente comune. Il paese è nel caos, con centinaia di milioni di persone comuni che non sono in grado di accedere ai propri risparmi. In un paese dove il 98% delle operazioni sono effettuate in contanti, il divieto improvviso sulle transazioni in contanti, e il ritiro di denaro dalla circolazione, ha creato indignazione.
I manifestanti in India rappresentano la classe operaia unita, mobilitata, e resistente contro l’avidità della élite globalista. Ci sono rapporti di banchieri ” rinchiusi ” dalla folla inferocita e istituzioni finanziarie in tutto il paese hanno lanciato un appello per farsi proteggere dalla polizia dai cittadini.
C’è l’anarchia nelle strade, le forze dell’ordine non sono in grado di contenere la portata e l’intensità delle proteste. La polizia coinvolta in scontri violenti contro la popolazione che vuole tutelarsi dagli interessi della classe dominante. Secondo un sondaggio pubblicato Lunedi, il 98% della popolazione è contraria alle nuove leggi.

mercoledì 14 dicembre 2016

Le ONG stanno contrabbandando migranti in Europa su scala industriale

8/12/2016

FONTE: GEFIRA .ORG
Per due mesi abbiamo monitorato i movimenti di imbarcazioni registrate a nome di un paio di ONG servendoci di marinetraffic.com ed al tempo stesso, servendoci dei dati disponibili su data.unhcr.org , siamo stati in grado di calcolare gli arrivi giornalieri di migranti Africani in Italia.
Ci siano ritrovati così spettatori di una truffaldina operazione di traffico illegale di esseri umani.
I contrabbandieri delle ONG, mafia che agisce con il beneplacito dell’Unione Europea hanno sbarcato migliaia di migranti illegali in Europa dietro il pretesto di salvare la gente, tutto ciò con l’assistenza della guardia costiera Italiana che ne ha coordinato l’attività.

martedì 13 dicembre 2016

Nella Libia "liberata" dall’Isis resa dei conti tra RATTI

Gli islamisti cacciati da Sirte. Al Sarraj dovrà trattare con Haftar

L’ultimo blocco di edifici nel quartiere di Ghiza Bahriya è stato espugnato, Sirte è stata riconquistata e l’Isis non governa più neanche un metro quadrato della Libia. Le battaglie di Aleppo e in Iraq hanno fatto passare in secondo piano la fine di una lotta durata sette mesi, condotta dalle milizie di Misurata alleate del governo di Fayez al-Sarraj. Ma l’eliminazione della provincia libica è il primo passo verso la distruzione del Califfato. Restano la capitale siriana, Raqqa, e quella irachena, Mosul.

Ascesa e caduta
L’ascesa dei seguaci di Abu Bakr al-Baghdadi è stata folgorante, la loro caduta lentissima. Gli islamisti hanno preso Sirte nel febbraio del 2015, nel vuoto di potere che aveva creato lo scontro fra i governi di Tripoli e Tobruk.
Poi hanno imposto il loro regime del terrore. Hanno cercato di conquistare i terminal petroliferi verso Est e poi hanno attaccato Misurata, lo scorso maggio. Sono stati fermati a 90 chilometri dalla città. Ed è stato l’inizio della loro fine. 

lunedì 12 dicembre 2016

Sirte "liberata" dall' ISIS per finire nelle mani dell' LIFG


La fine della battaglia di Sirte, la vittoria nell’offensiva contro lo Stato Islamico in Libia era già stata annunciata altre volte. Ma nelle ultime ore i soldati di Tripoli e Misurata hanno conquistato l’ultimo quartiere in cui si nascondevano i jihadisti del califfato. Dice una fonte italiana che “possono esserci rimasti ancora 30 o 40 militanti del Daesh, ma di fatto Sirte è sotto il controllo del governo riconosciuto dall’Onu”. Gli annunci dei portavoce dell’operazione “Bunian al Marsus” (edificio solido) sono stati rafforzati dalle feste, dai caroselli che i combattenti hanno messo in scena proprio a Sirte. Per esempio alla rotonda di Zaffran (zafferano) dove i terroristi dell’Isis impiccavano e decapitavano le loro vittime, lasciando i corpi esposti al pubblico per giorni e giorni.

L’ultimo distretto ad essere stato conquistato è quello di Ghiza Bahriya, una zona in cui si è combattuto ferocemente per settimane, in cui alcune decine di donne e bambini erano rimasti prigionieri per settimane durante i combattimenti. Il 12 maggio, quando lanciarono l’attacco, i portavoce di Misurata annunciarono che la battaglia sarebbe stata vinta in poche settimane. Nei mesi di luglio e agosto, quando arrivò il sostegno dell’aeronautica americana deciso dal presidente Obama, la battaglia divenne davvero massiccia. Ma i terroristi sono riusciti a resistere per settimane,( non vi pare strano?)  ricorrendo a tutte le tecniche possibili della guerriglia urbana: innanzitutto i kamikaze, poi cecchini e mine disseminate ovunque per rallentare l’avanzata degli attaccanti.

domenica 11 dicembre 2016

Petrolio. L'impero del petrolio di Rockfeller

I primi passi verso il potere

Il 27 agosto 1859 ebbe inizio la "grande corsa al petrolio". Le tecniche di perforazione sperimentate a Titusville avevano dato il risultato sperato di estrarre petrolio in profondità a costi competitivi. Come spesso accade in questi casi, i capitalisti pionieri che dominarono la scena nela fase iniziale furono rapidamente sostituiti da altri personaggi. Tra questi nuovi capitalisti si distinse rapidamente John D. Rockefeller.

sabato 10 dicembre 2016

“Pizzagate”, la Rete Pedofilo-Satanica attorno a Hillary Clinton

30 novembre 2016

Qualcuno mi manda per mail una copertina di Uomo Vogue Italia: ritrae James Franco,un attore di qualche notorietà, insieme a Marina Abramovic.  Questa, il lettore ricorderà, è la ‘artista’ e strega  che invitò  John Podesta, il capo della campagna di Hillary,  a un “cooking spirituale”  con sangue e sperma.
 
Mi mandano anche un’altra foto:  Riccardo Tisci, uno stilista italiano di  successo  (ha realizzato costumi per Madonna) che  si fa’allattare al seno della Abramovic.
  • riccardo-tisci-abramovic

venerdì 9 dicembre 2016

Ecco perchè i padroni del mondo hanno bisogno di una guerra per”resettarci”e dominarci

30 novembre 2016

L’elite finanziaria globalista ha bisogno di creare e finanziare guerre per affermare il proprio dominio globale, infatti l’ISIS (il califfato islamico) è stato creato e finanziato dai servizi segreti USA e isreaeliani, per poi poter adottare misure repressive e militari, per invadere paesi liberi e sovrani. Queste tecniche sono conosciute come problema-reazione-soluzione o tesi-antitesi-sintesi, usate da sempre dal potere elitario per sottomettere i popoli, sono sempre la stessa cricca ebrea, che tramite la finanza usuraia mondialista gestisce e crea guerre, finte rivoluzioni e ogni tipo di sovversioni contro gli stati presi di mira, perchè non allineati ai loro piani. Sempre gli stessi hanno creato la 1 e la 2 guerra mondiale, e ora gli serve la 3 guerra mondiale contro sicuramente contro la Cina e la Russia, affinche le nazioni si distruggano a vicenda, e poi stremate si sottomettano al nuovo ordine mondiale ebraico, come descritto nei protocolli dei savi di sion,una tirannia globale che portera l’umanità alla totale schiavitù.

giovedì 8 dicembre 2016

Libia: le molte facce del caos

1 dicembre 2016

Se ci si interroga sulla situazione della Libia la parola che emerge immediatamente nel pensiero è “caos” ma questo caos ha molteplici facce e migliaia di attori interni, esterni , palesi e occulti che muovendosi disordinatamente, spesso sotto la pressione di fatti contingenti e apparentemente senza un progetto, sia pur di massima, contribuiscono a che nessuna possibilità di stabilizzazione del paese possa intravedersi, nemmeno in un lontano orizzonte.
Quando ci siamo riproposti di dare un quadro della situazione nella nostra Ex colonia, dirimpettaia a sud della Sicilia, l’intenzione era quella di risalire alla fine dell’aggressione occidentale, conclusasi con la tragica morte del colonnello Gheddafi, per ripercorrere poi l’evoluzione del quadro in questi 5 anni.
Ben presto però ci siamo resi conto che la complessità del panorama militare e politico, stante i continui voltafaccia  degli attori, la nascita di nuovi protagonisti, la moltitudine dei comprimari e delle comparse, che apparivano e scomparivano dalla scena, avrebbe richiesto, per dare un quadro della evoluzione durante 5 anni, ben più di un articolo, ma diversi volumi, solo a voler  fare una analisi molto superficiale.

mercoledì 7 dicembre 2016

Il maggiore propalatore di ‘notizie fasulle’ è la CIA

29 novembre 2016
Wayne Madsen Strategic Culture Foundation 28/11/201612207019726_e1d302934f_o 
I media corporativi statunitensi, manovrati dall’ultima versione della vecchia operazione d’influenza dei media della CIA Mockingbird, ridicolmente accusano la Russia di generare “false notizie” per influenzare le elezioni presidenziali degli USA. In un articolo sul Washington Post collegato alla CIA, del 24 novembre 2016, il giornalista Craig Timberg affermava: “la sempre più sofisticata macchina della propaganda della Russia, tra cui migliaia di botnet, squadre di ‘troll’ e reti di siti web e account sui social-media, ripresa e amplificata dai siti di destra su Internet, ritrae Clinton come una criminale affetta da problemi di salute potenzialmente fatali che si preparava a cedere il comando della nazione a un’oscura cabala di finanzieri globali”. L’articolo del Post è degno della propaganda della CIA generata al culmine dell’operazione Mockingbird, durante la Guerra Fredda. Contrariamente a ciò che il Post riferiva sugli account di destra sui legami di Hillary Clinton con “un’oscura cabala di finanzieri globali”, la candidata democratica alla presidenza e suo marito, tramite il fondo oscuro noto come Fondazione Clinton, è strettamente legata a vari “oscuri finanzieri globali”, tra cui dirigenti di Goldman Sachs e JP Morgan Chase. La cabala dei Clinton era più a suo agio nelle riunioni segrete di gruppi come Bilderberg, Bohemian Club e Council on Foreign Relations, di quanto non lo fosse con i sindacati e gli studenti. Il Post chiaramente alimenta il suo scadente articolo sulle “notizie false” russe con i soliti noti detrattori della Russia e bocchini della CIA, tra cui The Daily Beast; l’ex-ambasciatore a Mosca Michael McFaul; Rand Corporation (per cui scriveva ponderose analisi un certo Giulietto Chiesa. NdT); Elliott School of International Affairs della George Washington University; Foreign Policy Research Institute di Philadelphia e un sito chiamato “PropOrNot.com”, o “Is It Propaganda o no?”, collegato non solo ai siti russofobi finanziati da George Soros, ma anche ad agenti della disinformazione della CIA come Snopes.com (il sito-faro del CICAP e dei “cacciatori di bufale” in Italia. NdT). L’articolo del Post non è altro che pubblicità per PropOrNot.com, che si autodefinisce “Servizio d’identificazione della Propaganda dal 2016”.

martedì 6 dicembre 2016

LE CONSIDERAZIONI DI KARL MARX SUL POTERE DELL'ALTA FINANZA: IL CONCETTO DI "ARISTOCRAZIA FINANZIARIA"


Risultati immagini per BANCHIERI

Di Salvatore Santoru

Al giorno d'oggi si sente dire spesso che la politica e l'economia globale dipendano troppo dal potere dell'alta finanza, specialmente da quello delle grosse banche d'affari.
A tal proposito, è interessante citare un passo relativamente poco conosciuto e ancora attuale del grande filosofo e pensatore Karl Marx.
Sul potere dell'alta finanza,o"aristocrazia finanziaria", Marx scrisse che :

Quando non regna la borghesia, ma una frazione di essa, i banchieri, i re della borsa – la cosiddetta aristocrazia finanziaria – questa dètta leggi nelle Came­re, distribuisce gli incarichi dello stato, dal ministero allo spaccio dei tabac­chi. La borghesia industriale propriamente detta forma una parte dell’opposi­zione ufficiale, è cioè rappresentata nelle Camere solo come minoranza. Sotto il nome di aristocrazia della finanza non si devono comprendere soltanto i grandi imprenditori di prestiti e gli speculatori sui titoli di stato, l’interesse dei quali, non occorre dirlo, coincide con l’interesse del potere. Tutto il mo­derno traffico del denaro, tutta l’economia della banca, è intimamente legata al credito pubblico. Se in ogni tempo la stabilità del potere è stata “la legge e i profeti” del mercato monetario e dei suoi pontefici, ciò è tanto più vero oggi in cui ogni diluvio minaccia di inghiottire tutti gli antichi debiti di stato insie­me con i vecchi stati. "

lunedì 5 dicembre 2016

Tutti gli affari (e i segreti) delle coop rosse

 
COPCoop.indd























Intervista di Federico Bisceglie a Antonio Amorosi
Di Federico Di Bisceglie
Non ci immaginiamo neanche quanto il business delle coop sia ampio e quanti soldi si muovano attorno a queste vere e proprie holdingche dietro alla bella faccia pulita dell’agire sociale e del mutualismo maneggiano risorse economiche impressionanti. Ma impressionanti è dir poco. Infatti come si evince dal libro di Antonio Amorosi “Coop Connection” presentato mercoledì sera a Ferrara, su iniziativa dell’associazione “Attiva Ferrara”, il fatturato complessivo ammonterebbe a 151 miliardi, vale a dire l’8% del Pil, ovvero più del Pil complessivo dell’Ungheria e come la somma dei Pil di Slovacchia, Croazia e Bulgaria. Un impero da più di un milione e duecentomila dipendenti.

domenica 4 dicembre 2016

Muammar Gheddafi su democrazia e referendum

                                                   I PARLAMENTI
I parlamenti sono la spina dorsale della democrazia tradizionale moderna,
regnante oggi nel mondo. Il parlamento è una rappresentanza ingannatrice del
popolo ed i sistemi parlamentari costituiscono una falsa soluzione del
problema della democrazia. Il parlamento è costituito fondamentalmente
come rappresentante del popolo, ma questo principio è in se stesso non
democratico, perché democrazia significa potere del popolo e non un potere
in rappresentanza di esso. L’esistenza stessa di un parlamento significa
assenza del popolo. La vera democrazia, però, non può esistere se non con la
presenza di rappresentanti di questo. I parlamenti, escludendo le masse
dall’esercizio del potere, e riservandosi a proprio vantaggio la sovranità
popolare, sono divenuti una barriera legale tra il popolo e il potere. Al popolo
non resta che la falsa apparenza della democrazia, che si manifesta nelle
lunghe file di elettori venuti a deporre nelle urne i loro voti.

sabato 3 dicembre 2016

Accorato appello di Armando Manocchia ai Cittadini dotati di buon senso, di fede e Ragione.

26 novembre 2016

Accorato appello di Armando Manocchia ai Cittadini dotati di buon senso, di fede e Ragione. Ai Cittadini per la trasparenza, per la Democrazia, per la Sovranità!

bandiera-italiana-2
Uniamoci contro l’€urosistema, contro i poteri sovranazionali e contro il nuovo ordine mondiale. Ma uniamoci anche contro quei Partiti o Movimenti italiani che con un piede stanno con la finanza mondialista, con l’altro con i Cittadini e col culo non si schiodano dalla poltrona.

venerdì 2 dicembre 2016

La menzogna libica


Il golpe del 2011 in Libia sarà ricordato in due modi. In primo luogo, ha segnato l’usurpazione e l’infiltrazione della primavera araba da parte delle agenzie d’intelligence occidentali e del Consiglio di cooperazione del Golfo. In secondo luogo, e peggio, rappresenta la distruzione della nazione più moderna e riuscita dell’Africa, nota dal 1977 al suo popolo come Jamahiriya Araba Socialista del Popolo Libico. Mentre ancora la propaganda degli illuminati si crogiola tra notizie fasulle che fanno rivivere la caricatura del “pazzo Gheddafi”, i loro giornalisti rigurgitato le psyops della CIA, i noti falsi sui “massacri e bombardamenti”. L’elemento più significativo del loro misero repertorio erano le bandiere rosse, verdi e nere tirate fuori dai “ribelli” di Bengasi, la bandiera della monarchia di re Idris. Ben presto nacque anche una banca centrale privata. La Libia era una colonia italiana dal 1911 fino al 1951, quando re Idris fu messo sul trono dagli inglesi. Firmò trattati con Gran Bretagna (1953), Stati Uniti (1954) e Italia (1956) permettendo a questi Paesi di stabilire basi militari, come la base aerea Wheelus nei pressi di Tripoli.

giovedì 1 dicembre 2016

La maggior parte dei migranti in Libia non vuole venire in Europa

24/11/2016 di  

“Te l'assicuro, la maggior parte di loro sarebbe rimasta molto volentieri in Libiadice mentre inforchetta un boccone di bucatini. Via di Torre Argentina, Roma, nel palazzo di fronte c'è la sede di una congregazione ecclesiastica e, al piano superiore, del Partito Radicale.
Nonostante il mese di novembre sia già quasi finito fa un caldo primaverile. Un caldo quasi africano. E noi, chi scrive e il suo amico che di mestiere fa l'operatore umanitario in una città del nord-Italia, ci ritroviamo così, a mangiare bucatini all'amatriciana parlando di Africa, di conflitti, di migranti e di lavoro. “Finché c'era Gheddafi era facile, la Libia era ricca e gli stranieri lavoravano alla grande. Gheddafi non bloccava i barconi, semplicemente non c'erano i barconi carichi di disperati perché la Libia dava lavoro a tutti.