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lunedì 18 maggio 2020

Covid19: Non andrà tutto bene.


28 aprile 2020.
L’emiliano Davide Baruffi, sottosegretario alla Presidenza: “Abbiamo detto no all’attività motoria in generale, non perchè rappresenti il primo fattore di rischio per il contagio, ma perchè volevamo dare il senso che il regime delle restrizioni in cui eravamo doveva essere molto severo
L’attività motoria, oltre alle vitamine (C in particolare ) è il principale aiuto alle difese immunitarie dell’organismo, su questo anche i medici della rete vaccinista PD/Big Pharma dovrebbero concordare , e invece il piddino Baruffi fa questa arrogante e dispotica confessione.
Il dispotismo e l’arroganza fanno parte della natura delle bande che hanno preso il controllo del PD e sono il frutto della loro visione/bisogno di un popolo da tenere al guinzaglio e manovrare a proprio piacimento.

domenica 17 maggio 2020

Dal Bilderberg alle nostre tasche, senza passare per la prigione

24 aprile 2020.
Il saggio/racconto di Michele Ruggiero, “Sotto attacco”, ha molti passaggi interessanti, utili per arricchire la propria conoscenza della fase politica che portò alle dimissioni del Governo Berlusconi, ma anche a comprendere, attraverso l’intreccio tra banchieri, speculatori e agenzie di rating,  come viene governato il mondo, cosiddetto ‘libero’.
Standard & Poor’s diede valutazioni catastrofiche sulla situazione finanziaria ed economica dell’Italia, inventandosi elementi negativi inesistenti, anche rispetto a dati che invece erano tra i più positivi in Europa, come quello della minor percentuale di debito detenuta da investitori stranieri. Va detto che investitori istituzionali, fondi pensione e fondi assicurativi sono obbligati a disinvestire nei paesi, banche o società a cui le agenzie di rating assegnano valutazioni negative e declassamenti.

lunedì 11 maggio 2020

La polizia chiede agli inglesi di avvisarla se “amici o familiari” ripetono le teorie della cospirazione

1 maggio 2020
La polizia del pensiero controlla le teorie della cospirazione.
Chiedere alle persone di chiamare la polizia per membri della famiglia che siano impegnati nelle “teorie della cospirazione” è un’idea che sembra provenire dal sistema di controllo sociale cinese.
Ma non lo è. Questo si sta verificando nel Regno Unito.
La polizia di Manchester, in Inghilterra, è impegnata in una campagna sui social media, chiedendo ai residenti locali di chiamare la polizia se qualcuno dei loro amici e familiari si dimostra impegnato in “teorie della cospirazione”.
“Le piattaforme online possono essere un mondo divertente. Sfortunatamente, possono anche essere utilizzati per sfruttare le persone vulnerabili. Se sei preoccupato che uno dei tuoi amici o familiari mostri segni di radicalizzazione, chiedi consiglio o chiama la polizia al 101 “, ha detto la polizia di Manchester su Facebook. ( Archivio )
101 è il numero non di emergenza per contattare la polizia locale nel Regno Unito.
Avviso della Polizia di Manchester

domenica 10 maggio 2020

New York, morti perchè? IL VIRUS SIAMO NOI ! Eliminare i vecchi, neutralizzare i giovani, domare il resto


Fulvio Grimaldi
3 maggio 2020
New York, morti perchè?
IL VIRUS SIAMO NOI !
Eliminare i vecchi, neutralizzare i giovani, domare il resto
Hanno sbagliato, o voluto sbagliare, tutto
“ I pazienti deceduti avrebbero sofferto le conseguenze delle prime diagnosi sbagliate. Covid 19 è una malattia infiammatoria vascolare sistemica… addirittura i respiratori avrebbero peggiorato l’esito della malattia…” (Maria Rita Gismondo, direttore microbiologia clinica e virologia del ‘Sacco’ di Milano)
New York: intubati da morire
Ma forse si va oltre al sadismo. Da New York arrivano testimonianze raggelanti su cosa succede in certi ospedali ad anziani intubati e ventilati. Siamo all’orrore. Già da varie fonti mediche, che nessuno ha potuto accusare di fake news, erano arrivati dubbi sulle terapie applicate a chi veniva sospettato di covid-19 e quindi di patologia polmonare. Diversi professionisti avevano asserito che si trattava invece di malattia del sangue con l’esito frequente di trombi letali, contro la quale la ventilazione forzata non era idonea, anzi poteva, con l’eccesso della pressione, provocare danni e perfino morte.
Ora, a partire da un’infermiera che, per non subire rappresaglie nel proprio ospedale, ha chiesto a una collega, Sara N.P., di un’altra struttura, di denunciare quanto ha visto con i propri occhi, la vicenda ha atterrito gli Stati Uniti. Secondo il suo racconto i pazienti anziani venivano fatti morire in massa proprio per l’errata applicazione del ventilatore, nei termini illustrati anche in Italia. La denuncia è stata ripresa dal dr. Cameron Kyle-Sydell del Maimonides Medical Center di N.Y., che ha confermato come i respiratori artificiali provocassero gravi danni ai pazienti, stroncando gli alveoli dei polmoni. Una nota di sospetta corruzione arriva dal dr. Scott Jensen, senatore del Minnesota, secondo cui gli ospedali che impiegano i respiratori ricevono dal ministero il triplo dei fondi rispetto agli altri.

sabato 9 maggio 2020

Lo stupro di una donna non ebrea è bottino di guerra.


Lo stupro di una donna non ebrea è bottino di guerra.

Copertina: Shmuel Eliyahu, il rabbino capo di Safad (al centro), ha giustificato la violenza sulle donne non ebree e il massacro di civili palestinesi durante la guerra. (Mercaz HaRav)
David Sheen (*), The Electronic Intifada 1 settembre 2017
É emerso che un importante rabbino israeliano abbia sostenuto il genocidio a Gaza affermando  inoltre che i soldati possono stuprare durante la guerra.
Shmuel Eliyahu, capo rabbino di Safad nel presente d’Israele, approvò lo stupro da parte delle forze armate in un articolo del 2002 che è passato in gran parte inosservato.
Scrivendo su Kipa.co.il, un popolare sito di lingua ebraica per gli ebrei religiosi, Eliyahu ha sostenuto che i soldati israeliani perderebbero la loro motivazione a vincere la guerra se non autorizzati a violentare le donne non ebree.
I commenti furono fatti cinque anni prima che Eliyahu raccomandasse a Israele di usare una forza massiccia a Gaza.
Nel 2007 ha affermato che Israele “deve uccidere 100.000, anche un milione” di persone a Gaza se fosse necessario per impedire ai combattenti palestinesi della resistenza di sparare i razzi.

venerdì 8 maggio 2020

Agnelli segreti, la storia d’Italia mai raccontata


Gli Agnelli sono stati la vera famiglia regnante del Novecento italiano, con buona pace dei Savoia e della Repubblica, ma raramente nel nostro paese si è scritto di loro con schemi diversi da quelli dell’agiografia lecchina. Del resto il mito piccolo borghese dell’Avvocato era troppo evidente per essere ignorato da giornalisti in fondo alla caccia soltanto di una battuta da titolo, se non di una FIAT in comodato d’uso.
Di qui milioni di articoli e servizi su Ferrari, Juventus, nuovi straordinari modelli di auto, quadri, tendenze della moda, eccetera, e un po’ meno sull’onnipresenza di Agnelli nel mondo finanziario e politico. In altre parole, per decenni invece di parlare del principale gruppo finanziario italiano e della principale industria si è trovato più facile parlare della figura di Gianni Agnelli.
Gigi Moncalvo nel suo Agnelli segreti, uscito nel 2012 per Vallecchi e omaggiato di poche recensioni (leggendolo si capisce anche il perché), prova ad andare oltre i simboli esteriori del potere o le storie da copertina, per condurci attraverso una grande inchiesta nei meandri del potere vero. Quello che non viene mai fotografato allo stadio, in barca, alle mostre.