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domenica 31 agosto 2014

Noam Chomsky: “Usa, leader mondiali in crimini internazionali”

28 lugkio 2014
Noam Chomsky ci offre una panoramica impietosa delle aggressioni che hanno permesso agli Usa di “guadagnarsi” il titolo di leader mondiali in crimini internazionali. Hanno bevuto nello stesso calice avvelenato “offerto” ai nazisti nel Processo di Norimberga.
di Noam Chomsky

“L’aggressione è il supremo crimine internazionale che differisce dagli altri crimini di guerra in quanto contiene in sé il male accumulato dall’intera guerra”. (Dagli atti del Processo di Norimberga)

La prima pagina del New York Times del 26 giugno mostrava una foto di una donna che piangeva per un iracheno assassinato. Una delle innumerevoli vittime della campagna dell’Isis (Stato islamico di Iraq e Siria) in cui l’esercito iracheno – per tanti anni addestrato e armato dagli Usa – si è rapidamente disciolto, abbandonando gran parte dell’Iraq a pochi militanti, esperienza affatto nuova nella storia imperiale. Appena sopra la foto c’era un titolo: “tutte le notizie che è giusto pubblicare”.

sabato 30 agosto 2014

La Libia alla guerra civile

Posted: 2014-08-26
From: Mathaba
Oramai é guerra totale tra gli Islamisti di Libya Dawn e l'alleanza di Libya Dignity.

Continua a deteriorarsi la situazione nella Jamahiriya occupata, oramai si combatte un po' ovunque una sanguinosa guerra civile.

Dopo la battaglia per la conquista dell'aereoporto di Tripoli da parte dei miliziani islamisti di Misurata la fazione di Libya Dawn ha disconosciuto il nuovo governo "eletto" dal parlamento libico di Tobruk riconoscendo come legittimo il ''vecchio'' GNC e incaricando Omar Al Hassi a formare un nuovo governo di ''salvezza nazionale''.

venerdì 29 agosto 2014

Libia, miliziani islamici: “Preso aeroporto di Tripoli e ministero dell’Interno”

I combattenti di Misurata affermano di essersi impadroniti dello scalo strategico della capitale dopo lunghi combattimenti contro le formazioni nazionaliste. Due raid di aerei non identificati contro il gruppo: "Uccisi 15 dei nostri". Caos politico: ministro della Difesa cacciato e capo di Stato maggiore dell'esercito sostituito. Il Paese non ospiterà la Coppa d'Africa
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 23 agosto 2014
I miliziani di Misurata, considerati filo-islamici, affermano di aver preso il controllo dell’aeroporto di Tripoli. Lo annuncia la stessa formazione citata da Al Arabiya. La presa dello scalo, che si trova a circa 30 chilometri dalla capitale libica, arriva dopo 10 giorni di scontri con i miliziani nazionalisti. Prima dell’aeroporto internazionale, i militari di Misurata hanno affermato di aver riconquistato anche il palazzo del ministero dell’Interno. Lo ha affermato l’agenzia egiziana Mena.

giovedì 28 agosto 2014

Aeroporto agli islamici, il Parlamento è esiliato. La Libia sta esplodendo

Appena arrivata la notizia che gli islamisti avrebbero preso l' aeroporto di Tripoli, tutti a fare a gara per dare la "notizia" per primi, dopo poche ore i RATTI di Misurata hanno dovuto abbandonare l' aeroporto, che adesso è nelle mani di Zintan, ma questo i nostri media hanno "dimenticato" di dirlo. Gli stessi media non dicono che quasi ogni giorno le tribù individuano RATTI psicopatici, mercenari stranieri, nelle file della milizia di Misurata,spesso indicate come fratelli musulmani, o islamisti, sempre con addosso falsi passaporti libici, e molto denaro, Euro.
Coste senza controllo, Tripoli è spettrale.
24/08/2014
guido ruotolo
roma
Terribili le notizie che arrivano dalla Libia. Altri duecento annegati, dispersi, che si erano imbarcati su una bagnarola che si è rovesciata, nel tentativo di raggiungere probabilmente l’Italia. Somali ed eritrei, dovrebbero essere le vittime. Poco sappiamo della dinamica della tragedia, perché questa volta noi non c’eravamo, i nostri mezzi, Mare Nostrum, erano troppo lontani dal luogo del naufragio a poche miglia dal litorale di Tripoli. E sono intervenuti i mezzi libici. Si piangono i morti e si temono altre stragi di innocenti. E tutto questo mentre il Paese continua ad essere dilaniato dai conflitti tra le diverse milizie. Quelle di Misurata, considerate filoislamiche, ieri hanno annunciato di aver conquistato l’aeroporto di Tripoli.

mercoledì 27 agosto 2014

CHE COS'E' QUESTA TERZA GUERRA MONDIALE...

Postato il Mercoledì, 20 agosto @ 13:03:21 BST di davide
DI HS

comedonchisciotte.org

La premessa

"Il ritmo generale del cambiamento ci sommerge. In ogni paese coloro che non sono in grado di comprendere il nuovo mondo, di adattarsi alla sua dinamica, diverranno i nemici violenti dei loro governi, dei loro vicini più fortunati e, in ultima istanza, degli Stati Uniti. Stiamo entrando in un nuovo secolo americano nel corso del quale diverremo ancora più ricchi, ancora più preponderanti dal punto di vista culturale e sempre più potenti. Susciteremo odi senza precedenti Non ci sarà la pace. Il ruolo che dovranno svolgere le forze armate americane sarà quello di rendere il mondo un luogo sicuro per la nostra economia. Per ottenere simili risultati ci toccherà assumerci la responsabilità fi un certo numero di massacri. Stiamo costruendo un sistema militare in grado di realizzare questi massacri."

Generale Ralph Peters
in un articolo dell'estate 1997 su "Parameters", trimestrale dello US Army Ar College

martedì 26 agosto 2014

ECCO PERCHE' OBAMA STA BOMBARDANDO IL CALIFFO

Postato il Mercoledì, 13 agosto @ 19:44:41 BST di davide
DI PEPE ESCOBAR

rt.com

Questo è il modo in cui la multi-trilionaria Guerra Globale al Terrore (GWOT) vede la sua fine: non con uno scoppio, ma con uno scoppio veramente enorme.

La GWOT, fin dal suo concepimento 13 anni fa, negli attimi subito dopo l'11 settembre, è un regalo che continua ad essere distribuito. E non c'è regalo più grande di un Transformer di Al Qaeda strafatto di steroidi – più grande, più impertinente e più in salute di qualsiasi cosa Bin Laden e Ayman al-Zawahiri abbiano mai sognato; l'IS (Stato Islamico, precedentemente conosciuto come ISIS [o ISIL NdT]) del Califfo Ibrahim, prima conosciuto come Abu Bakr al-Baghdadi.

lunedì 25 agosto 2014

Hillary Clinton: L’Isil è roba nostra, ma ci è sfuggita di mano

11 agosto 2014
L’ex segretario di Stato Usa rivendica la creazione della guerriglia islamista, in funzione anti Assad. Poi accusa Obama di averne perso il controllo a causa della sua posizione troppo attendista. «Avrebbe dovuto fare come Netanyahu, affondando il colpo».


di Franco Fracassi

«È stato un fallimento. Abbiamo fallito nel voler creare una guerriglia anti Assad credibile. Era formata da islamisti, da secolaristi, da gente nel mezzo. Il fallimento di questo progetto ha portato all’orrore a cui stiamo assistendo oggi in Iraq». L’ex segretario di Stato Usa Hillary Rodham Clinton ha rilasciato un’intervista a Jeffrey Goldberg del giornale web “The Atlantic”. «In un’intervista che risale allo scorso febbraio il presidente Obama mi disse: “Quando hai un esercito di professionisti che combatte contro contadini, falegnami e ingegneri che iniziano una protesta devi fare qualcosa. Purtroppo modificare l’equazione delle forze in campo è difficile, e quasi mai ci si riesce. All’epoca non capii. Oggi mi è tutto chiaro», scrive Goldberg.

domenica 24 agosto 2014

Violenza in Libia, sospeso il campionato

19 agosto 2014
Secondo African Soccer Weebly, la federcalcio libica ha sospeso il campionato almeno fino al gennaio del 2015 dopo l’ondata di violenza armata che ha colpito il paese nordafricano. La nuova stagione doveva iniziare ad agosto, ma secondo la federcalcio gli scontri tra le fazioni ribelli a Tripoli e Bengasi hanno reso impossibile l’organizzazione del torneo. Anche l’assemblea generale della federcalcio, prevista per il 18 agosto nella città orientale di Bayda, è stata rinviata a data da destinarsi.

sabato 23 agosto 2014

Spunta un giro di cavalli da corsa destinato alla Libia

18 agosto 2014
Farebbe capo a una ditta del Ternano il camion che trasportava 15 cavalli purosangue, sprovvisti in parte della certificazione sanitaria obbligatoria e diretti in Libia.
La scoperta era avvenuta quasi per caso il mese scorso quando la polizia stradale di Ladispoli aveva fermato per un controllo un tir carico di cavalli da corsa.
I successivi accertamenti avevano permesso di riscontrare la presenza di certificati sanitari falsificati per almeno 5 purosangue di razza inglese e di età compresa tra i 3 e i 5 anni.
L’autista, un 39enne del Viterbese, era stato denunciato e sanzionato con una multa. Nel frattempo gli inquirenti avevano continuato a indagare, scoprendo che la destinazione finale del carico, partito da Varese, era Tripoli.

venerdì 22 agosto 2014

Fuga dalla Libia in Tunisia, al valico Ras Jedir in migliaia ogni giorno

18 agosto 2014
(ANSAMED) - ROMA - La crisi libica continua a riversare i suoi effetti sulla Tunisia, con masse di persone che fuggono dalla guerra civile. Il valico frontaliero di Ras Jedir continua a registrare un forte afflusso in entrata verso la Tunisia, di 5-6000 persone al giorno. Si tratta in gran parte di cittadini libici, mentre è diminuito il ritmo degli arrivi di residenti di altre nazionalità, pochissimi ormai gli asiatici.

giovedì 21 agosto 2014

Libia: profughi 'neri' trasformati in portatori-schiavi dalle milizie


11 agosto 2014
(ANSAmed) - ROMA - "Dilaga in Libia la tragedia dei profughi sequestrati da miliziani delle varie fazioni in lotta e costretti come schiavi a trasportare in battaglia armi, munizioni e rifornimenti fin sulla linea del fuoco". L'allarme viene da don Mussie Zerai, sacerdote di origine eritrea e presidente dell'Agenzia Habeshia, che da anni si occupa di profughi, migranti e vittime della tratta di essere umani che dall'Africa raggiungono le coste del Mediterraneo. Potenziali vittime di questo orrore sono, scrive in una nota, "tutti gli africani neri rimasti intrappolati nella guerra che sta travolgendo il paese: eritrei, somali, etiopi, sudanesi, maliani… Chiunque, insomma, arrivi da paesi del Corno d'Africa o dall'Africa sub sahariana".

mercoledì 20 agosto 2014

Il Qatar ha inviato 5000 terroristi del SIIL in Libia

Nabil Ben Yahmad, Tunisie Secret 9 agosto 2014

L’afferma Rafiq Shely, ex-direttore della sicurezza presidenziale (1984-1987), ex-alto ufficiale dei servizi segreti tunisini e attuale Segretario Generale del “Centro Studi sulla Sicurezza Globale” tunisino, in un’intervista al quotidiano arabo al-Tunisya. Ciò significa che dopo il ruolo attivo nei disordini in Siria e Iraq, il Qatar vuole incendiare con le fiamme della guerra civile e la barbarie in Libia inevitabilmente Tunisia e Algeria.

In primo luogo va chiarito, contrariamente a quanto è stato detto in qualche media tunisino, che l’intervista di Rafiq Shely non è stata pubblicata dal quotidiano algerino “al-Qabar”, ma dal giornale tunisino al-Tunisya il 4 agosto 2014.

martedì 19 agosto 2014

Cos’hanno in comune le guerre in Ucraina, Gaza, Iraq, Siria e Libia?

Alfredo Jalife-Rahme, Rete Voltaire Città del Messico (Messico) 7 agosto 2014

Per il geopolitico messicano Alfredo Jalife-Rahme, la simultaneità degli eventi ne illumina il senso: dopo aver annunciato la creazione di una alternativa al Fondo Monetario Internazionale e alla Banca Mondiale, così come al dollaro, la Russia affronta contemporaneamente l’accusa di aver distrutto il volo delle Malaysian Airlines, l’attacco a Gaza d’Israele sostenuto dall’intelligence militare di Stati Uniti e Regno Unito, il caos in Libia e l’offensiva dell’emirato islamico nel Levante. Inoltre, su ciascuno di tali teatri operativi, i combattimenti ruotano intorno al controllo degli idrocarburi, il cui mercato utilizza esclusivamente dollari.

lunedì 18 agosto 2014

Tripoli: ucciso il capo della Polizia

Posted: 2014-08-12
From: Mathaba
Mohamed Sweisi crivellato di colpi mentre si trovava alla guida della sua auto nella capitale della Libia.


Sanguinoso agguato al capo della Polizia della capitale libica Tripoli.

domenica 17 agosto 2014

Il nuovo sindaco di Tripoli: un traditore della prima ora

Ha giurato lunedì il nuovo sindaco di Tripoli, Mahdi al-Harati, che per vent'anni ha vissuto in Irlanda dove era insegnante di lingua araba per poi tornare in Libia durante la falsa rivoluzione del 2011.
Lo hanno dichiarato fonti a Tripoli contattate telefonicamente da Aki - Adnkronos International. Doppia cittadinanza libica e irlandese, al-Harati è stato ""eletto"" dal consiglio municipale della capitale uscito dalle elezioni del 17 maggio. Prima di diventare il primo cittadino della capitale libica, al-Harati, 41 anni e moglie irlandese, nel 2011 aveva fondato la 'Brigata rivoluzionaria di Tripoli' operativa nell'ovest del Paese. Da qui aveva poi partecipato alla occupazione della capitale nell'agosto di tre anni fa.

sabato 16 agosto 2014

Libia: piccole notizie di ordinaria follia

Libia: atterrati a Pisa gli ultimi italiani, 'nel Paese regna il caos'

Le testimonianze di chi torna. A Misurata meglio che a Tripoli
07 agosto, 19:42

(ANSAmed) - PISA - ''Non era più possibile restare, la Libia è un Paese fantasma con appena 3-4 ore di erogazione di energia elettrica al giorno e con la guerra tra le milizie che impazza a Tripoli. Ho temuto per la mia vita. Per fortuna abbiamo avuto una magnifica assistenza da parte della Farnesina e ci hanno riportato in Italia''. Lo ha detto Donato Giovannini, ingegnere di Sansepolcro (Arezzo), ma da tempo residente a Milano, appena sbarcato a Pisa dal volo dell'aeronautica militare che lo ha riportato a casa. ''Ero in Libia da 57 giorni e ho girato 91 Paesi nel mondo per il mio lavoro - ha aggiunto - ma adesso la situazione era davvero diventata insostenibile. Per fortuna l'assistenza dell'ambasciata italiana è stata perfetta. Ci contattavano 3-4 volte al giorno. Chapeau''.

venerdì 15 agosto 2014

Libia, ecco il pensiero dell’inviato Onu Bernardino Leon

09 - 08 - 2014Giacomo Pugliese

In Italia quasi non se ne parla ma, come annunciato ieri da Formiche.net, il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, ha nominato un inviato speciale per la Libia. Si tratta dello spagnolo Bernardino Leon, esperto europeo delle questioni del mediterraneo e già scelto da Lady Ashton quale rappresentante della Commissione Europea. Ieri mattina, prima della ufficializzazione della sua nomina (avvenuta attraverso un tweet dell’ambasciatore UK in Libia), era apparsa una sua intervista dedicata proprio al Paese nord africano. Sulla testata tedesca Deutsche Welle, Leon aveva spiegato il suo punto di vista che adesso, evidentemente non rappresenta solo quella europea ma quella più ampia dell’ONU. Il problema principale della Libia, secondo lo spagnolo, sta nella fragilità delle sue istituzioni, praticamente inesistenti , e quindi nel ruolo delle milizie e più in generale nel rapporto – sin qui contrastante – fra governo e parlamento.

giovedì 14 agosto 2014

Caos in Libia, guerra, migranti ed Ebola

1 agosto 2014
Biffani, esperto in private security: "Italia mai così vicina al centro della criticità"
@semprinif
La Libia è di nuovo nel caso, o forse non ne è mai uscita. E questa volta i rischi specie per il nostro Paese sono ancora più elevati, come il rischio di un conflitto a lunga durata a un passo da casa, l’emergenza migranti, i traffici illeciti, il petrolio e ora anche l’Ebola. Ospitiamo ancora una volta Carlo Biffani, un esperto di territorio e questioni libiche. Biffani è un ufficiale in congedo della Brigata Paracadutisti, esperto di operazioni di forze speciali, security e intelligence privata, attualmente direttore generale di Security Consulting Group, azienda leader della sicurezza privata.

mercoledì 13 agosto 2014

Mare Nostrum, poliziotti in rivolta: il 90% si ‘ammutina’

7 agosto 2014
E’ terrore da infezione tra i poliziotti della questura di Palermo, in un comunicato, il sindacato autonomo di polizia, Consap ha annunciato che gli agenti di polizia temono la possibilità di venire contagiati dagli immigrati in arrivo dal nord Africa e si stanno rifiutando di partecipare alle operazioni di sbarco.
Così, l’ultimo carico di mezzo migliaio di clandestini potenzialmente infetti, scaricati questa mattina dalla nave Urania con improvvisate mascherine da imbianchino, è andato in scena senza un numero record di agenti.

Il 90% di loro si è rifiutato di partecipare e ha presentato ‘certificati di malattia’ per i malanni più disparati.

martedì 12 agosto 2014

LA RABBIA DELL’IMPERATORE: LASCIAMO CHE IL CAOS AVVOLGA IL MONDO!

Postato il Mercoledì, 06 agosto @ 23:10:00 BST di davide

DI JAMES PETRAS

globalresearch.ca

Man mano che i leaders statunitensi ed europei, insieme ai loro alleati, perseguono guerre di sterminio, il caos si diffonde e regna nel mondo.

Guerre mercenarie in Siria, terrore e bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza, guerre per procura in Ucraina, Pakistan, Iraq, Afghanistan, Libia e Somalia.

Decine di milioni di profughi fuggono dalla distruzione totale. Niente più è sacro. Non ci sono più santuari. Case, scuole, ospedali ed intere famiglie sono obiettivo di distruzione.

lunedì 11 agosto 2014

Libia, “Non aspettatevi niente di buono per il futuro”

5 agosto 2014
Varvelli spiega il caos libico: in Parlamento solo candidati indipendenti, nessuna forza politica
Silvia Favasuli

Se potesse rispondere solo Sì o No e gli chiedessero: «Il nuovo Parlamento libico risolverà la situazione?», lui risponderebbe un secco No. Arturo Varvelli, ricercatore Ispi e uno dei principali esperti in Italia di Libia, è convinto che nemmeno questi nuovi deputati (ieri la prima seduta a Tobruk) possano risollevare le sorti di un Paese crollato nel caos totale.

La Libia è il Paese dei continui e violenti scontri tra milizie ribelli all’aeroporto di Tripoli. Del ritiro dei diplomatici delle ambasciate occidentali. Dell’allarme lanciato solo pochi giorni fa da Abdul Rauf, capo della Commissione per le crisi e le emergenze del ministero della Sanità di Tripoli: «Il sistema sanitario rischia il collasso totale». In una Nazione che non è più nazione, la notizia che ieri, 4 agosto, il Parlamento ha eletto il Presidente della Camera non scalda granché. Non dà nessuna speranza. «Togliamoci subito l’idea che questo Parlamento possa cambiare qualcosa», interrompe Varvelli dopo pochi minuti di conversazione telefonica. «La Libia è in stato di anarchia e le istituzioni non hanno potere reale perché sono prive dell’uso della forza, ancora nelle mani di centinaia di milizie ribelli».

domenica 10 agosto 2014

In Libia proclamato l’emirato Islamico. Ecco quando il Pd esultava per la caduta di Gheddafi

4 agosto 2014
Non so se lo sapete, ma in Libia, e più precisamente a Bengasi, i jihadisti hanno avuto la meglio su quello che resta dello Stato libico post-Gheddafi (nulla, praticamente), proclamando l’Emirato Islamico. Qualcosa di estremamente pericoloso. Ciò significa che se prima ci atterriva l’idea di un qualcosa di simile in Afghanistan o Iraq, ora ce l’abbiamo dietro casa. In pratica il fondamentalismo islamico è arrivato in Sicilia, dove si sta espandendo a macchia d’olio anche grazie a coloro che si infiltrano sui barconi pieni di profughi e clandestini che arrivano sulle nostre coste.

sabato 9 agosto 2014

Come i collaborazionisti informatici della CIA hanno distrutto il mondo arabo

2 agosto 2014
In esclusiva, pubblichiamo questo capitolo del libro capitale sulle “rivoluzioni” arabe e le conseguenze caotiche che ora misuriamo. Il titolo di questo libro collettivo è “Il volto nascosto delle rivoluzioni arabe” e il capitolo in questione s’intitola “ONG e reti sociali al cuore delle rivoluzioni arabe”. Mentre di venti cyber-collaborazionisti tunisini, l’unico nome citato è Salim Amamu, abbiamo però un altro nome della massima importanza, Alec Ross, giovane consulente di Hillary Clinton, passato al dipartimento della Difesa dal gennaio 2011 per guidare il suo esercito virtuale. Secondo la stessa confessione di Sami Ben Gharbia, in un articolo pubblicato nel settembre 2010, Alec Ross era suo amico e “grande capo”. Oltre ai famigerati cyber-collaborazionisti, tra i gruppi che parteciparono attivamente alla destabilizzazione della Tunisia, in particolare vanno inclusi “Anonymous”, “Wikileaks”, “Telecomix”, “Pirates” e “Nawaat”, che Sami Ben Gharbia ha co-fondato e che fu finanziato da Freedom House e Open Society Institute. Documento da leggere e archiviare per la Storia.

venerdì 8 agosto 2014

La distruzione della Libia, un avvertimento per Egitto, Siria ed Ucraina

Tony Cartalucci New Oriental Outlook 27/07/2014

L’articolo di RT, “Con il 90% degli aerei distrutti nell’aeroporto di Tripoli, la Libia può chiedere l’assistenza internazionale“, riferisce che: “La Libia valuta il dispiegamento di una forza internazionale per ristabilire la sicurezza, tra l’ondata di violenze a Tripoli che ha visto decine di razzi distruggere la maggior parte della flotta aerea civile nel suo aeroporto internazionale. “Il governo esamina la possibilità di un appello alle forze internazionali per ristabilire la sicurezza sul terreno e aiutare il governo ad imporre la sua autorità”, ha dichiarato il portavoce del governo, Ahmad Lamin”. Il “domani democratico” promesso dalla NATO nel 2011 s’è realizzato, sotto forma di brogli elettorali prevedibilmente da nessuno accettati, lasciando un vuoto di potere che chiaramente sarà risolto con conflitti armati sempre più violenti. Forse la cosa più ironica di tutte è che tali conflitti sono intrapresi dai vari fantocci armati che la NATO ha usato per la guerra terrestre, mentre bombardava la Libia per quasi tutto il 2011.

giovedì 7 agosto 2014

La situazione in Libia dal 20 maggio al 9 luglio 2014

Alessandro Lattanzio, 9/7/2014
Il 20 maggio, quattro massicce esplosioni colpivano la zona residenziale vicino alla strada per l’aeroporto di Tripoli, causando 4 morti e 7 feriti. La maggior parte delle forze del cosiddetto Scudo centrale della Libia era tornata a Misurata mentre un contingente era diretto verso Tripoli. L’Unione delle Famiglie dei Martiri di Misurata condannava le operazioni del generale Qalifa Haftar contro gli islamisti. Una milizia islamista aveva attacco l’ospedale di Derna. Uomini armati attaccavano anche la residenza del nuovo primo ministro libico Ahmad Mitiq. Le guardie di Mitiq risposero al fuoco ferendo e arrestando due aggressori.
Il 25 maggio gli Stati Uniti inviavano 1000 marine della nave d’assalto anfibio USS Bataan presso le coste Libiche, in vista dell’evacuazione dell’ambasciata degli Stati Uniti. Washington aveva suggerito ai suoi concittadini in Libia “di partire immediatamente“. Gli Stati Uniti dispiegavano a Sigonella 250 marine, 7 velivoli Osprey e 3 aerei da rifornimento. Muhammad Zahawi, capo di Ansar al-Sharia, avvertiva contro qualsiasi interferenza degli Stati Uniti nella rivolta in Libia, “Ricordiamo all’America le sconfitte in Afghanistan, Iraq e Somalia; dovrebbe affrontare qualcosa di molto peggio in Libia. E’ stata l’America ad inviare Haftar a portare il Paese verso la guerra e lo spargimento di sangue“. Un ufficiale delle forze speciali degli Stati Uniti affermava che il dispiegamento di droni e 80 soldati statunitensi in Ciad era volto ad intensificare le operazioni regionali, “E’ un’operazione che comprende le cosiddette operazioni antiterrorismo in Nigeria, Ciad, Niger, Mali, Libia e Algeria“.

mercoledì 6 agosto 2014

VI SIETE MAI CHIESTI PERCHE' IL MONDO E' UN SIMILE CAOS ?

Postato il Giovedì, 24 luglio @ 07:25:00 BST di davide
DI ROBERTO SAVIO

informationclearinghouse.info


Dedicato alle generazioni dei più giovani

Mentre la terza guerra mondiale non è stata formalmente dichiarata, i conflitti di tutto il mondo stanno raggiungendo livelli mai visti dal 1944.

Naturalmente, per la grande maggioranza di persone in tutto il mondo, le notizie su questi conflitti sono solo parte della cronaca quotidiana, ma un'altra quota di essa verte sul caos esistente nei nostri paesi.

Esso è così complesso e confuso che molte persone hanno rinunciato al tentativo di tentare qualsiasi forma di comprensione profonda, così ho pensato che sarebbe stato utile offrire dieci spiegazioni di come siamo riusciti a creare questo caos.

martedì 5 agosto 2014

UN PERIODO DI INSTABILITA’ SENZA PRECEDENTI?

Postato il Lunedì, 28 luglio @ 23:10:00 BST di davide DI DAVID ROTHKOPF

foreignpolicy.com

Intervista a Zbigniew Brzezinski

Una conversazione con Zbigniew Brzezinski sul trambusto politico di questi giorni, enfatizzando la minaccia nucleare iraniana ormai prossima e perché un ritorno all’ordine globale potrebbe andare in stallo sulle relazioni USA-Cina.
Zbigniew Brzezinski, consigliere per la sicurezza nazionale durante la presidenza di Jimmy Carter, è tuttora uno dei più eminenti strateghi degli Stati Uniti per le successive tre decadi e mezzo. Recentemente, durante una chiacchierata con il CEO del FP Group ed editore David Rothkopf, ha espresso la sua preoccupazione circa il fatto che potremmo vivere un periodo di instabilità senza precedenti in tutto il mondo. Quando gli è stato chiesto di sviluppare il suo pensiero, ha proposto di discutere sul punto, a seguire una trascrizione della conversazione.

lunedì 4 agosto 2014

Da Paesi europei 100 milioni di euro ad Al Qaida

29 luglio 2014
LO RIVELA INCHIESTA DEL NYT

BAMAKO, Mali – Il denaro riempiva tre valigie: 5.000.000 di euro.

Il funzionario tedesco incaricato di consegnare questo carico è arrivato a bordo di un aereo militare quasi vuoto ed è stato portato ad un incontro segreto con il presidente del Mali.

Ufficialmente, la Germania aveva stanziato il denaro come aiuto umanitario per i poveri del Mali.

domenica 3 agosto 2014

Libia, rapito per alcune ore l'ex premier Abushagur. Stava mediando una tregua fra le milizie

29 luglio 2014
Ripresi gli scontri all'aeroporto, islamisti all'attacco a Bengasi. Continua l'incendio del deposito di carburante, ma adesso è sotto controllo. Le forze islamiste conquistano la più importante base militare della città.

di VINCENZO NIGRO
LA crisi libica continua ad avvitarsi in maniera veloce e imprevedibile: mentre il problema del pericoloso incendio di un deposito di benzina potrebbe risolversi da solo nelle prossime ore (i milioni di litri di carburante stanno bruciando del tutto), lo scontro fra milizie rivali è sempre più duro. E adesso qualcuno prova anche a far ricorso ai rapimenti politici: in mattinata a Tripoli è scomparso l'ex primo ministro Mustafà Abushagur, un moderato che era stato premier per poche ore nel settembre del 2012, ma poi si era vista bocciare la lista dei suoi soli 10 ministri perché non aveva accontentato gli interessi di tutte le fazioni e delle varie città e comunità di Libia. L'ex primo ministro è stato liberato alcune ore più tardi. Nessuna organizzazione ha rivendicato il rapimento, ma è probabile che l'uomo sia stato sequestrato proprio perché stava mediando una tregua tre le diverse fazioni in lotta.

sabato 2 agosto 2014

Strage di egiziani a Tripoli

Posted: 2014-07-27
From: Mathaba
Colpita una fattoria alla periferia di Tripoli, tutti morti gli occupanti.
Un nuovo bagno di sangue é avvenuto oggi nei pressi della capitale della Jamahiriya occupata, Tripoli.

Un missile Grad ha colpito una casa rurale nella zona di Kremia, a sud di Tripoli, distruggendo l'edificio.

venerdì 1 agosto 2014

Libia nel caos, la peggiore situazione dalla caduta di Gheddafi

Di Stefano Consiglio | 25.07.2014 16:07 CEST


La Libia è nel caos. Continui scontri vengono combattuti quotidianamente tra le varie milizie presenti nella regione, il tutto in un contesto caratterizzato da un'estrema instabilità politica e da blandi interventi da parte delle Nazioni Unite.


Il 22 luglio l'Alta commissione elettorale della Libia ha annunciato i nomi dei candidati usciti vincitori alle elezioni parlamentari dello scorso 25 giugno. Molti dei partiti che avevano governato il paese nella fase di transizione sono stati messi al bando. Il 24 aprile il Consiglio nazionale di transizione ha infatti adottato due leggi con le quali ha impedito la candidatura a quei partiti che basano i loro programmi su piattaforme religiose, tribali o regionali.