Translate

lunedì 31 dicembre 2012

Dopo Gheddafi, l’Occidente lancia sguardi rapaci sulla ricompensa libica

Dopo Gheddafi, l’Occidente lancia sguardi rapaci sulla ricompensa libica

(30 Ottobre 2011)
Il popolo libico deve affrontare sfide importanti per lo sviluppo della democrazia in un paese che è ricco di petrolio, profondamente diviso e dipendente dalla NATO per la sua vittoria contro Gheddafi.

domenica 30 dicembre 2012

La storia della cattura del leader libico

Libia – Il figlio del ministro della Difesa Abu Bakr Younes, racconta la storia della cattura del leader libico
(25 ottobre 2011) trad. di Dixon per GilguySparks
ALGERIA ISP / Secondo Zangetna, da una dichiarazione del figlio del martire Abu Bakr Yunis Jaber, il ministro della Difesa della Jamahiriya. Si tratta di uno dei mujaheddin, che era sul fronte a Sirte, dove ha accompagnato suo padre, Abu Bakr Younes e il leader martire libico Muammar Gheddafi e Moatassem Gheddafi.
Il figlio dell’ex ministro della difesa che è stato catturato dai ribelli, racconta:
Eravamo con il martire mio padre, mio fratello e i martiri Moatassem Gheddafi Muammar Gheddafi nella città di Sirte, il blocco ha raggiunto il suo massimo e le cose sono diventate più complicate quando il bunker dove erano stoccate le armi è stato bombardato dall’aviazione della NATO. Questo bunker si trovava nella zona residenziale n° 2 a Sirte. L’edificio e il bunker erano stati colpiti da più di 6 attacchi aerei della NATO, abbiamo trascorso la notte senza munizioni.
Mercoledì sera, il martire Muammar Gheddafi ha deciso di uscire da Sirte e dirigersi a sud nella sua città natale (Bou Hadi), dove abbiamo preso il resto delle munizioni che rimanevano e abbiamo equipaggiato le nostre vetture.
In quel momento, il ministro della Difesa e Moatassem Gheddafi avevano preparato un piano di evacuazione per il ritiro dalla zona 2 e era ben congegnato il piano, che prevedeva di disperdere nemico con delle esche per ingannare il nemico e portar via il leader libico, sano e salvo.

sabato 29 dicembre 2012

Muʿammar Abū Minyar ʿAbd al-Salām al-Qadhdhāfī

  • Muʿammar Abū Minyar ʿAbd al-Salām al-Qadhdhāfī
    (Orazione funebre di Chavez a Mu’ammar dal Giulio Cesare)
    [24.10.2011] di GilguySparks
Amici, libici, compagni, prestatemi orecchio; io vengo a seppellire Muʿammar, non a lodarlo. Il male che gli uomini fanno sopravvive loro; il bene è spesso sepolto con le loro ossa; e così sia per Muʿammar. Il nobile Jalil v’ha detto che Muʿammar era ambizioso: se così era, fu un ben grave difetto: e gravemente Muʿammar ne ha pagato il fio. Qui, col permesso di Jalil e degli altri – perché Jalil è uomo d’onore; così sono tutti, tutti uomini d’onore – io vengo a parlare al funerale di Muʿammar. Egli fu mio amico, fedele e giusto verso di me: ma Jalil dice che fu ambizioso; e Jalil è uomo d’onore. Molti prigionieri islamisti egli ha riportato a Tripoli, il prezzo del cui riscatto ha riempito il pubblico tesoro: sembrò questo atto ambizioso in Muʿammar?
Quando i poveri hanno pianto, Muʿammar ha versato lacrime: l’ambizione dovrebbe essere fatta di più rude stoffa; eppure Jalil dice ch’egli fu ambizioso; e Jalil è uomo d’onore.

venerdì 28 dicembre 2012

Gangster imperialisti

Gangster imperialisti. di GUILLERMO ALMEYRA
Un video, pubblicato da Le Monde, mostra Muammar Gheddafi catturato vivo e linciato dai suoi nemici. Quindi non è morto in un bombardamento della NATO mentre era in un convoglio in fuga, né in un’ambulanza come conseguenza delle ferite riportate. È stato semplicemente e tranquillamente assassinato, per non portarlo davanti a un qualsiasi tribunale, dato che lì avrebbe potuto raccontare tutto quel che sapeva sulle relazioni tra il suo governo e la CIA, i servizi segreti britannici, Sarkozy e i suoi agenti, o Berlusconi e la mafia; avrebbe potuto anche ricordare chi sono Jibril e Jalil, principali leader attualmente visibili del CNT, e precedentemente suoi fedeli servitori e collaboratori.

giovedì 27 dicembre 2012

Khamis Gheddafi mostra che è vivo

  • Khamis Gheddafi mostra che è vivo
    21 ottobre 2011, 14:57 ["Argumenty.ru" Alexander Grigoriev]
Nei prossimi giorni si prevede che  Khamis Gheddafi tenga un discorso  che mostri che egli è vivo, è in Libia e continua a lottare.
Il canale televisivo Al-Libia nei prossimi giorni mostrerà un video messaggio di Khamis Gheddafi, figlio del leader della Jamahiriya, Muammar Gheddafi, assassinato dai militari statunitensi.
“E’ stato registrato questa mattina. I dettagli di Khamis saranno indiscutibili sul fatto che è vivo e vegeto ed è in Libia per continuare la lotta contro gli invasori e i traditori della loro gente”, promettono dall’emittente televisiva.
“I messaggi video non possono essere convogliati nel solito modo, tramite posta elettronica su Internet, in quanto questo porterà alla divulgazione della posizione di Khamis durante la trasmissione. Esemplari diversi sono stati inviati a noi con persone affidabili, e non appena arriveranno, noi lo mostreremo”- ha detto ad Argomenti.ru  «al-Libia».

mercoledì 26 dicembre 2012

Al Qaeda assassina Gheddafi su delega USA


  • Al Qaeda assassina Gheddafi su delega USA[21.10.2011]
As-Sahab presenta “Abu Yahya al-Libi si congratula con i mujaeeden di AlQaeda in Libia per la loro vittoria e chiama ad un impegno in Algeria”
In un video, Abu Yahya Al-Libi di Al Qeda si è congratulato con il popolo libico per la sua vittoria contro Gheddafi e ha chiesto ai “leoni” d’Algeria di seguire le orme dei loro fratelli in Libia e Tunisia, che hanno rovesciato due tiranni. Al-Libby domanda gli algerini del loro silenzio, mentre vengono stati dati esempi di sacrifici, di resistenza, di jihad e di sfida.
Ha aggiunto che il tiranno di Algeria è contro la sharia islamica e sta comunicando con Israele e servendo gli interessi degli americani e dei francesi. Abu Yahya ha aggiunto che la Ummah islamica aspetta per dare loro un esempio di modello di jihad e di resistenza.

martedì 25 dicembre 2012

Gheddafi e L’Asse del Male

Gheddafi e L’Asse del Male
[21.10.2011] trad. di Vera Zasulich per GilGuySparks
Oggi i media in tutto il mondo sono inondati, o con conferme o confutazioni sulla morte presunta di Muammar Gheddafi. Intenzionalmente o no, i media stanno giocando direttamente nelle mani di quegli interessi che vorrebbero che la narrazione pubblica sull’Africa, la Libia, l’Alleanza del Mediterraneo, e l’avventura neo-coloniale dell’impero anglo-americano si concentri su una sola persona o famiglia, che è stata investita dai media pubblici di termini come canaglia, oppressore dittatoriale che si frappone al progresso dei diritti umani e di una società pluralistica, piuttosto che su questioni più pressanti a portata di mano. La guerra contro la Libia non è stata diretta contro un uomo, ma contro tutto il popolo della Libia, dell’Africa, della Russia e della Cina.

lunedì 24 dicembre 2012

Algeri-ISP insiste Muammar Gheddafi non è morto

Ultime informazioni
Quotidiano algerino: “Gheddafi è ben protetto dai traditori”
20 ott 2011
Il giornale Algeri-ISP dice  Muammar Gheddafi non è morto, ed è invece “ben protetto dai traditori.” Nel frattempo, i media occidentali danno per certa infatti la versione del CNT libica, che presenta parecchie contraddizioni.
Secondo Al Jazeera e i corrispondenti di  Arabiya a Sirte, il leader libico è morto per le ferite da arma da fuoco in entrambe le gambe e il suo corpo è stato portato a Misurata” inizia una storia da copertina nell’edizione online di Algeri-ISP, ma azzera presto questi mezzi di comunicazione “, che hanno vomitato tre bugie in un giorno.”

domenica 23 dicembre 2012

Diversi siti della resistenza negano la notizia della morte di Gheddafi

  • La Resistenza Libica
    “Gheddafi è vivo e determinato a ripulire la Libia da traditori e mercenari”

    Diversi siti della resistenza negano la notizia della morte di Gheddafi

    [20.10.2011]_

sabato 22 dicembre 2012

Le bombe a grappolo della Clinton e le rivendicazioni di vittoria

  • Le bombe a grappolo della Clinton e le rivendicazioni di vittoria
    [19.10.2011] trad. di Vera Zasulich per GilGuySparks
Hillary Clinton è il più alto ufficiale americano a visitare la Libia dopo la caduta del legittimo governo libico. La “visita a sorpresa” della Clinton faceva seguito ad una ancor più “ilare” rivendicazione di vittoria, e all’annuncio della NATO del ritiro della Svezia dalla Libia, per arrivare ai progressi nella sua campagna militare. I media corporati occidentali si concentrano  su Hillary e Mahmud, una foto opportunity in un ospedale, la narrativa umanitaria, e la  dichiarazione di un “Gheddafi, ricercato vivo o morto”, mentre la NATO lanciava bombe al fosforo su Bani Walid.
dal Dr. Christof Lehmann

venerdì 21 dicembre 2012

Pravda: Escremento con volto “umano” va in Libia

  • Pravda: Escremento con volto “umano” va in Libia
    [19.10.2011] di Lisa Karpova, Pravda  trad. di Vera Zasulich per GilGuySparks
L’escremento, con un capo dei crociati, sono arrivati da qualche parte presumibilmente in Libia. La posizione esatta è oggetto di controversia, le affermazioni che la Clinton sia stata a Tripoli sono nel migliore dei casi dubbie. Era sotto stretta sorveglianza e si è trasferita quasi in totale segretezza. E’ stata una disgustosa esibizione di arroganza imperiale roboante e pomposa, di pretenziosa teatralità.
U.S. Secretary of State Hillary Rodham Clinton meets Libyan soldiers at the steps of her C-17 military transport upon her arrival in Tripoli Libya, Tuesday Oct. 18, 2011. The Obama administration on Tuesday increased U.S. support for Libya's new leaders as Secretary of State Hillary Rodham Clinton made an unannounced visit to Tripoli and pledged millions of dollars in new aid, including medical care for wounded fighters and additional assistance to secure weaponry that many fear could fall into the hands of terrorists.

giovedì 20 dicembre 2012

Un progetto grandioso per l’acqua nei villaggi della Libia

Un progetto grandioso per l’acqua nei villaggi della Libia[18.10.2011] trad. di Vera Zasulich per GilGuySparks


Il grande fiume artificiale, il più grande e ambizioso progetto della Jamahiriya, è una rete di condotte che rifornisce aree che prima ne erano prive e la parte settentrionale industriale, dell’acqua potabile più pura della Libia attraverso serbatoi di acque sotterranee dalle oasi, situate nella parte meridionale del paese. Secondo gli esperti indipendenti, è il più grande progetto di ingegneria del mondo attualmente esistente. Misconosciuto progetto, dovuto al fatto che i media occidentali difficilmente hanno riferito su di esso, e nel frattempo, il progetto è giunto al costo di costruzione più grande del mondo: il progetto al termine costerà 25 miliardi di dollari.

mercoledì 19 dicembre 2012

Libia – Le ultime notizie dal fronte

  • Libia – Le ultime notizie dal fronte
    [19.10.2011]  di Allain Jules (trad. di Vera Zasulich per GilGuySparks)
Ah, se i libici sapessero!
Infatti, i finanziamenti per la guerra vengono, non proprio dal Qatar come detto, ma dal Qatar … attraverso il petrolio libico. Sì, sono loro che, per ora recuperano i proventi del petrolio libico. Una vera farsa per i libici che si uccidono  l’un l’altro con la propria ricchezza o causa della propria ricchezza. Che tristezza!
Ma dato che l’estrazione del petrolio non è commisurata alle stime, anche il Qatar ne ha avuto abbastanza. Per quanto riguarda la NATO (Europa e USA), segnali di debolezza stanno emergendo. Devono porvi fine con ogni mezzo. Così soldati assassini di bambini e di civili stanno attaccando Sirte e Bani Walid, giusto per far sembrare che i bastioni di Muammar Gheddafi sono caduti e di conseguenza che hanno meritato di andarsene.

martedì 18 dicembre 2012

Libyan Resistance Chronicles 1.0.1

“Per quanto critiche possano essere la situazione e le circostanze in cui vi trovate, non disperate; è proprio nelle occasioni in cui c’è tutto da temere che non bisogna temere niente; è quando siamo circondati da pericoli di ogni tipo che non dobbiamo averne paura; è quando siamo senza risorse che dobbiamo contare su tutte; è quando siamo sorpresi che dobbiamo sorprendere il nemico.”
(Sun Tzu -L’arte della guerra)
 

“Nella società degli spettacoli il vero non è che un momento del falso.”
(Guy Debord)

“Ci siamo seduti dalla parte del torto perchè tutti gli altri posti erano occupati.” (Bertold Brecht)



lunedì 17 dicembre 2012

La democrazia in Libia dopo la sconfitta dell’opposizione

La democrazia in Libia dopo la sconfitta dell’opposizione
[17.10.2011] trad. di Levred per GilGuySparks
All’inizio di settembre, il presidente del Comitato Esecutivo del Consiglio Nazionale di Transizione (CNT), Mahmud Jibril dichiarò, che il CNT avrebbe portato la democrazia in Libia entro 20 mesi. All’inizio di ottobre, Jibril ha detto ai media del mondo, che la creazione delle istituzioni democratiche in Libia avrebbe dovuto essere ritardata, fino che la guerra contro “la resistenza residua” fosse stata vinta, e che si sarebbe dimesso dal suo incarico una volta che il processo democratico fosse stato instradato. Alla luce del fatto che la campagna in corso della NATO non riesce a spezzare la volontà e la capacità del popolo libico e dei militari a resistere, e che la guerra è destinata a continuare per mesi o addirittura anni, dov’è il mantenimento delle promesse di democrazia, di prospettiva per il domani, di protezione dei civili ora? E gli attori globali che potrebbero porre fine alla strage di libici aumenteranno le loro responsabilità, oppure il teatrino politico contro la NATO continuerà solo con parole a buon mercato.
dal Dr. Christof Lehmann
Non si deve essere duri con il presidente Usa Barak Hussein Obama. Ha infranto una promessa dopo l’altra della campagna elettorale e continua farlo, ma conosciamo qualche presidente che non l’ha fatto. Il fatto è che Obama ha mantenuto i punti principali della sua campagna elettorale, “Yes We Can” e “Possiamo credere nel cambiamento” il problema è semplicemente capire che cosa di questi punti abbia realizzato.
“Sì, noi possiamo iniziare la nuova colonizzazione dell’Africa, e sì, siamo in grado di sostituire Laurent Gbagbo in Costa d’Avorio e Muammar Gheddafi in Libia, sostituendo  entrambi i governi di quelle nazioni con governi delegati.
Sì, noi possiamo minacciare seriamente gli interessi cinesi e russi in Medio Oriente e Africa, perché viviamo in un mondo unipolare con dominio a tutto campo degli USA e della NATO.

domenica 16 dicembre 2012

Libyan Resistence Chronicles 1.0

“Per quanto critiche possano essere la situazione e le circostanze in cui vi trovate, non disperate; è proprio nelle occasioni in cui c’è tutto da temere che non bisogna temere niente; è quando siamo circondati da pericoli di ogni tipo che non dobbiamo averne paura; è quando siamo senza risorse che dobbiamo contare su tutte; è quando siamo sorpresi che dobbiamo sorprendere il nemico.” (Sun Tzu -L’arte della guerra)
“Nella società degli spettacoli il vero non è che un momento del falso”
(Guy Debord)
“Ci siamo seduti dalla parte del torto perchè tutti gli altri posti erano occupati”(Bertold Brecht)


Libyan Resistence Chronicles 1.0
[17.10.2011]
Tripoli – Il ministro del petrolio dei ribelli, Mahmoud al Badi ha rassegnato le dimissioni, dicendo: “C’è una grave corruzione. Non posso continuare a svolgere le mie funzioni.
Le forze della Nato stanno tentando di mettere in sicurezza un’area attorno al porto per la probabile visita del segretario di stato americano Hillary Clinton che si trova ad aver programmato una visita a Tripoli nel bel mezzo dell’Intifada popolare delle forze lealiste. Secondo i piani originari lunedì sera [17 ottobre] la Clinton sarebbe dovuta atterrare a Roma. Avrebbe dovuto dormire a Napoli, poi la mattina successiva salutare i soldati in servizio nella base americana di Capodichino e in quella della Nato e ripartire in giornata per Tripoli. Ma la scaletta è stata già modificata diverse volte. Si è ritenuto da parte dell’entourage della sicurezza del sottosegretario di stato americano di eliminare la tappa italiana e far slittare forse a mercoledì la visita a Tripoli, se le forze speciali americane e la CIA riusciranno a ritagliare un fazzoletto di terra sicuro per far accomodare la signora, inviata da Obama che il 20 settembre aveva lodato Francia, Regno Unito, Danimarca e Norvegia, sottolineandone il merito di aver difeso con gli attacchi aerei i ribelli libici. (con una svista da psicanalizzare, sfugge questa verità al Corriere della Sera…
il
merito di aver difeso con gli attacchi aerei i ribelli libici …non il popolo libico dunque!).

- Allo scopo di portare ordine e disciplina a Tripoli circa 10000 soldati della Nato si stima stiano in queste ore combattendo i 25/50 sostenitori della Jamahiyria (numero redatto dalla cancelleria della Nato e rimandato dai belanti media occidentali gli scorsi giorni) che stanno portando attacchi in tutti i quartieri di Tripoli dal centro alla periferia.
La tv France24 ha ammesso in diretta che ci sarebbero all’interno di Tripoli 5000 soldati francesi e non meno di 3000 soldati statunitensi.
Nel pomeriggio di oggi sono stati registrati violenti scontri tra le truppe mercenarie di alcuni paesi Nato e i lealisti nella capitale Tripoli. Molte armi sono cadute nelle mani della resistenza partigiana libica. Un Comandante dei ribelli, sconsolato, ammette: “Ci sono sostenitori di Gheddafi dovunque in Libia“.

- Gli scorsi giorni si era data la notizia della scomparsa dell’ambasciatore americano e di un comandante delle forze di sicurezza statunitense, ebbene non sarebbero scomparsi ma nel quadro di specifiche procedure di sicurezza sarebbero stati fatti evacuare in maniera discreta ritenendo fossero un obiettivo privilegiato della resistenza lealista libica. Al momento l’ambasciatore è nascosto come i dirigenti del CNT in un luogo sicuro; secondo alcune fonti sarebbero stati, in segretezza, dapprima trasportati , secondo le procedure di un piano approntato in precedenza per lo scopo, in un’area protetta dell’aeroporto, pensando di farli evacuare con qualche mezzo aereo ma poi temendo un attacco con missili a ricerca di calore hanno preferito esfiltrarli via mare; i diplomatici e i dirigenti del CNT durante la sollevazione di Tripoli sarebbero, opportunamente, stati fatti riparare su una portaerei al largo di Tripoli.
- Secondo il CNT la mancanza di acqua a Tripoli si protrarrà per almeno due settimane.
Bani Walid – Durante la giornata di oggi i ribelli hanno attaccato la roccaforte lealista con mortai dalla distanza mentre la NATO procedeva ad uno dei suoi famigerati bombardamenti massicci sui civili allo scopo di salvarli.
I tentativi di sfondare le linee nella periferia sono stati respinti, mentre ieri pomeriggio ambulanze portavano agli ospedali di Tripoli da Bani Walid decine di ribelli in gravissime condizioni dopo due imboscate tese dai partigiani della Jamahiriya nelle valli attorno all’indomita città libica.
Molti ribelli oggi sono caduti in un’altra trappola mortale, tesa dai partigiani della resistenza Verde; sono morti in gran numero, almeno 200 golpisti sono stati trasportati a Zawiyah and 350 a Misrata, mentre oltre 460 è il totale dei feriti.

Zawiyah – Sono stati segnalati scontri dentro Zawiyah tra nuove truppe mercenarie arrivate al porto dopo che le forze lealiste avevano gli scorsi giorni fatto piazza pulita dei ribelli golpisti nella cittadina, uccidendone molti.

___________________________________________________________________________
I canale della resistenza verde  hanno ripetutamente  riferito che la NATO stava bombardando i civili a Sirte invece di “proteggere i civili.”
La cinese CCTV ha visitato ora un condominio bombardato dalla NATO , dove ha trovato giocattoli nelle camere da letto bombardate, and un comandante del CNT ha detto che era stata la NATO a bombardare quello stabile.

Ecco alcuni video girati nel periodo subito dopo che la NATO colpì gli edifici a settembre. Parte 1:

Parte 2:
Vista esterna:

http://nocheinparteibuch.wordpress.com/2011/10/17/crimes-of-nato-in-sirte-uncovered-by-cctv/
______________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

Fonte:http://gilguysparks.wordpress.com/2011/10/17/libyan-resistance-chronicles-1-0/

venerdì 14 dicembre 2012

Libyan Resistence Chronicles

“Per quanto critiche possano essere la situazione e le circostanze in cui vi trovate, non disperate; è proprio nelle occasioni in cui c’è tutto da temere che non bisogna temere niente; è quando siamo circondati da pericoli di ogni tipo che non dobbiamo averne paura; è quando siamo senza risorse che dobbiamo contare su tutte; è quando siamo sorpresi che dobbiamo sorprendere il nemico.” (Sun Tzu -L’arte della guerra)
“Nella società degli spettacoli il vero non è che un momento del falso”
(Guy Debord)
“Ci siamo seduti dalla parte del torto perchè tutti gli altri posti erano occupati”
(Bertold Brecht)

giovedì 13 dicembre 2012

La Libia e le narrazioni assassine della NATO

  • La Libia e le narrazioni assassine della NATO
    [16.10.2011] trad. di Vera Zasulich per GilGuySparks
Le parole possono uccidere. La prima vittima della guerra è la verità. Conosciamo i proverbi, ma tendiamo a dimenticare che la forza assassina delle narrazioni è mille volte potenziata quando c’è la guerra, e la forza della penna è combinata con la forza della spada. Vari media, tra cui Arrai TV, hanno riportato ieri e oggi della morte di Khamis Gheddafi, comandante della 32° Brigata d’Elite che era impegnato ad attuare la strategia a seguito della quale è stata causata alla Nato un’ammaccatura seria nella sua armatura, ed è stato decimato l’esercito NATO fatto di mercenari, terroristi jihadisti indottrinati e avvoltoi opportunisti, assunti da imprenditori come XE (n.d.t. ex Black Water). Finora, la morte di Khamis Gheddafi non ha potuto essere confermata da nsnbc, e anche i media alternativi sembrano essere mancanti su questo punto. La liberazione libica è una lotta contro il nuovo colonialismo che non è diretto contro una famiglia, ma contro tutti gli africani. La resistenza non è una famiglia o persona, ma il Popolo Africano che si stanno svegliando all’aggressione dell’impero anglo americano. Le parole possono uccidere anche se trascurano di concentrarsi sulle questioni centrali.
dal Dr. Christof Lehmann

mercoledì 12 dicembre 2012

Khamis Gheddafi: un morto che gode di ottima salute

  • Libia – Il generale Khamis Gaddafi non è morto (16 ottobre 2011)
ALGERIA ISP / Secondo l’agenzia di notizie SevenDays, una fonte vicina a Khamis ha spiegato che la segretezza adottata dal generale Khamis Al-Gaddafi nelle sue operazioni e i suoi viaggi spingono i membri della NATO-CNT ad annunciare la morte di Khamis.
La stessa fonte ha detto che i membri del CNT hanno istituito un sistema di spionaggio per monitorare e intercettare le chiamate di tutti i leader della resistenza libica alla TV via satellite la televisione El Rai. Ciò ha indotto il leader libico ad inviare messaggi registrati in televisione per evitare la diretta.
Per individuare il figlio della guida Gheddafi. La NATO-CNT trasmette bugie affinchè uno dei figli di Gheddafi telefoni ad El Rai e così venga localizzato.
La fonte ha aggiunto che il CNT ha adottato questo metodo con l’arresto falso di Seif El Islam Gheddafi e di Moatassem Gheddafi e poi ancora con Khamis  Gheddafi, poiché delle informazioni confermano che Khamis, che sta per aprire nuovo fronte contro i ribelli.
Con questo tipo di menzogne vogliono individuare la posizione della guida Muammar Gheddafi. Sanno che Khamis Gheddafi e primi ufficiali militari supervisionano la protezione della guida Gheddafi.
Pertanto, la fonte, vicina a Khamis conferma che Khamis Gheddafi è ancora vivo.
Dio lo protegga, Insh’Allah.
http://www.algeria-isp.com/actualites/politique-libye/201110-A6530/libye-general-khamis-kadhafi-est-pas-mort-octobre-2011.html

martedì 11 dicembre 2012

Libyan Resistence Chronicles – La sollevazione è iniziata

  • Libyan Resistence ChroniclesLa sollevazione è iniziata
[15.10.2011]  di GilGuySparks
I media italiani all’unisono riprendono la narrazione dei grandi monopolisti dell’informazione del grande capitale multinazionale che sostengono, costretti dall’evidenza che gli scontri della giornata di ieri in Libia fossero limitati a sparuti gruppi di nostalgici di Gheddafi.
Le cose stanno diversamente, visto che attraverso canali alternativi filmati e testimonianze oculari documentano una narrazione autentica di lotta di liberazione popolare, tanto a Tripoli quanto in numerosissime località della Libia occidentale e orientale. La dittatura dell’informazione delle demo-pazzie occidentali affermano costantemente una realtà manipolata e volutamente mistificata che viene concertata attraverso apparati specializzati nell’alta ingegneria del consenso verso “pacifiche guerre”, “bombardamenti umanitari” e “difesa dei diritti umani dei popoli attraverso il genocidio”.
La resistenza libica Verde è entrata in una nuova fase dove il modello che viene richiamato insistentemente è quello del comandante supremo dell’esercito vietnamita comunista Võ Nguyên Giáp, esperto di tattiche di guerriglia, padre dell’Offensiva del Tet  che portò alla caduta di Saigon e alla vittoria della guerra del Vietnam e alla sconfitta degli Usa da parte del popolo vietnamita, nonostante la sproporzione delle forze in campo.

domenica 9 dicembre 2012

Hermann Morris: la sollevazione della Libia.


  • Hermann Morris: la sollevazione della Libia
[datato 14.10.2011 ma si riferisce a fatti avvenuti il 13 ottobre o per pochi avvenimenti a fatti accaduti nei giorni immediatamente precedenti]
trad. Levred per GilGuySparks
C’erano violenti combattimenti durante tutto il giorno nella città di Tripoli e in molti quartieri. La resistenza verde ha combattuto contro i ribelli al centro della città.
Durante  questi fatti la brigata Zintan del CNT ha ucciso decine di combattenti della brigata del CNT di Belhaj e ci sono stati pesanti scambi tra loro. La brigata di Belhaj ha giurato che si vendicherà. I ribelli sono arretrati verso l’area del porto della città, alcuni della resistenza verde si sono vestiti come i ribelli ed sono entrati nell’area del porto, poi hanno piazzato molti esplosivi  e numerosi ribelli sono morti.
Durante la stessa giornata false notizie dell’arresto di Moutassim ( figlio di Gheddafi) hanno portato i ribelli a celebrare a Tripoli, 7 ribelli sono morti e 64 sono stati feriti dal fuoco delle celebrazioni. Le persone lungo la città si lamentano delle orribili condizioni di vita e c’è una parola che corre in città che ci sarà una sollevazione maggiore il 14 ottobre.

sabato 8 dicembre 2012

Libia – Mappa illustra la situazione militare di Sirte

  • Libia – Mappa illustra la situazione militare di Sirte
    [13.10.2011] trad. di Levred per GilGuySparks
ALGERIA ISP / Secondo Zangetna (il sito della resistenza libica), i ribelli si sono infiltrati ieri nella città di Sirte a seguito di un pesante bombardamento di aerei della NATO. Sparavano come pazzi sugli edifici ed i civili con la copertura mediatica dei mezzi forieri di bugie.
Questa mattina, i ribelli si sono ritirati dalla città di Sirte, dopo pesanti perdite di uomini e di materiali dalla loro parte. Erano sotto un diluvio senza precedenti di fuoco della resistenza libica.
Hanno subito capito che nonostante le loro armi e il supporto aereo della NATO e le loro bugie, allestite dal CNT e amplificate dai media, circa l’arresto di Gheddafi Moatassem, ciò non sarebbe stato sufficiente a piegare la resistenza libica.
Combattenti uomini, donne e bambini hanno lottato, resistendo ferocemente  contro gli invasori di Bengasi.

venerdì 7 dicembre 2012

La Nato stermina il 2 per cento di una città popolata

  • La Nato stermina il 2 per cento di una città popolata
    [13.10.2011] di Lisa Karpova Pravda.Ru (trad. di Vera Zasulich per GilGuySparks)
Il continuo bombardamento genocida della NATO è riuscito a sterminare il 2 per cento della popolazione della città di Sirte, tra cui 1.000 bambini. Come può questo, nell’opinione di qualcuno, essere considerato “proteggere” i civili?
In verità, gli unici che la Nato sta “proteggendo” sono i suoi scagnozzi criminali terroristi in modo che essi possano creare scompiglio e disastro totale su una popolazione ostile che li odia e odia tutto quello che rappresentano: terrorismo, omicidio, distruzione, crimine, stupro, furto, tradimento e che invitano le potenze coloniali crociate ad impadronirsi del paese in modo che possano ottenere un guadagno economico personale.

giovedì 6 dicembre 2012

Libyan Uprising: Venerdì 14 ottobre 2011, il giorno della sollevazione libica?

  • Libyan Uprising: Venerdì 14 ottobre 2011, il giorno della sollevazione libica?[13.10.2011]
Domani venerdì 14 la resistenza libica, lo riferisce il sito http://www.zangetna.com, ha indetto una giornata di sollevazione popolare contro il colpo di stato che ha portato l’occupazione militare della Libia da parte delle forze prezzolate del Consiglio Nazionale di Transizione, spalleggiato dalle forze imperialiste della NATO e di altri paesi come Israele e quelli arabi come il Qatar e la Giordania.

mercoledì 5 dicembre 2012

La stampa imperialista riconosce che i ratti retrocedono a Sirte

  • La stampa imperialista riconosce che i ratti retrocedono a Sirte
    [13.10.2011] trad. di Levred
Il quotidiano parigino Le Monde, organo della grande borghesia francese che già accarezza succulenti affari con la divisione del bottino libico, riconosce che la difesa straordinaria del popolo e dell’esercito libico della Sirte sta facendo retrocedere l’orda degli attaccanti, e sta soprattutto distruggendo la loro mortale propaganda di guerra che si basa su un’imminente caduta della città. Le Monde ha riconosciuto che la città è in rovina, ma non dice che è a causa dei cannoneggiamenti dei terroristi e degli intensi attacchi aerei dei loro amici della NATO diurni e notturni da agosto. Si riconosce che i terroristi hanno avuto in una settimana un centinaio di morti e centinaia di feriti, una cifra che dovrebbe essere aumentata per avvicinarsi alla verità. Inoltre i rinforzi inviati da Misurata vengono attaccati sulla strada dalle forze patriote.
http://resistencialibia.info/?p=1366

martedì 4 dicembre 2012

Truppe di terra del CNT-NATO commettono a Sirte esecuzioni sommarie

Truppe di terra del CNT-NATO commettono a Sirte esecuzioni sommarie  
[12.10.2011] trad. di Levred
Non c’è dubbio che le truppe di terra del CNT, le quali sono state riconosciute forze governative della Libia dai paesi occidentali, hanno commesso gravi crimini di guerra nel ​​loro assalto alla città libica di Sirte.
Molti video e immagini mostrano le truppe di terra del CNT che sparano con armi pesanti sulla città di Sirte, prendendo di mira indifferentemente le forza avversarie e i civili. In questo modo stanno commettendo un crimine di guerra per utilizzo indiscriminato della forza contro aree popolate.

lunedì 3 dicembre 2012

Gheddafi Mu’tassim invia messaggio per radio da Bani Walid

  • Gheddafi Mu’tassim invia messaggio per radio da Bani Walid
    [12.10.2011]
Al-Mu’tassim-Billah al-Gaddafi, figlio del leader libico è sempre libero come il vento. Sfida i traditori della NATO, diffondendo un messaggio sulla stazione radio locale a Bani Walid. Le informazioni circa il suo arresto sono semplicemente una menzogna della CNT tra le altre falsità.
Egli invia un messaggio alla tribù dei Warfala per incoraggiarei giovani a combattere furiosamente per liberare il paese.
http://www.algeria-isp.com/actualites/politique-libye/201110-A6509/libye-moatassem-kadhafi-sur-radio-bani-walid-now.html
http://resistencialibia.info/?p=1360

domenica 2 dicembre 2012

Come gli Usa nascondono le proprie perdite in Libia

Come gli Usa nascondono le proprie perdite in Libia
[12.10.2011] trad. Vera Zasulich per GilGuySparks
L’esercito americano subisce perdite in Libia, ma li nasconde sotto l’apparenza di incidenti durante esercitazioni.
Secondo esperti militari, il comando degli Stati Uniti nasconde le perdite in Libia sotto la maschera di incidenti nelle esercitazioni. Presumibilmente durante le recenti esercitazioni in Germania di paracadutismo avrebbero subito la perdita di oltre 50 soldati dell’82° divisione d’elite dell’esercito statunitense.  Tuttavia nessun militare delle Forze Armate della Germania, né di altri paesi NATO che hanno partecipato alle esercitazioni hanno subito la minima perdita. Secondo alcune fonti, questi 50 soldati e sergenti sono caduti durante un atterraggio fallito all’inizio di ottobre in Libia. Cercavano di prendere il controllo della raffineria di petrolio di Ras Lanuf.
http://www.argumenti.ru/world/n309/129812

sabato 1 dicembre 2012

Il museo islamico di Tripoli saccheggiato.


Il Museo Islamico di Tripoli che era stato affidato dalla caduta di Tripoli nelle mani delle milizie del CNT perchè lo proteggessero, è stato saccheggiato completamente. Nulla di quello che si poteva ammirare in precedenza è rimasto nelle stanze che nell’800 facevano parte di un palazzo che era residenza estiva dell’ottomano Yusuf Pasha.
Il museo era in via di allestimento quando sono emerse le prime avvisaglie del colpo di stato contro lo stato e il popolo libico.
La ristrutturazione del palazzo era stata affidata da Saif Gaddafi ad una ditta italiana, la Studio Italia Costruzioni, che ne aveva avviato i lavori poi interrotti; l’inaugurazione sarebbe stata inizialmente prevista per settembre ma gli sconvolgimenti a seguito della rivolta sponsorizzata dagli stati occidentali avevano rappresentato la fine dei lavori.

venerdì 30 novembre 2012

L’Alleanza dei Tuareg del Mali entra ufficialmente in guerra per la Libia

  • L’Alleanza dei Tuareg del Mali entra ufficialmente in guerra per la Libia
    [12.10.2011]

Il portavoce dell’Alleanza democratica del 23 maggio per il Cambiamento (ADC) che comprende le tribù tuareg del Mali, Sid’Ahmed Hama Haj ha rilasciato la seguente dichiarazione ufficiale: “I ​​Tuareg politicamente e militarmente sono pronti a unirsi alla resistenza libica. E i combattenti tuareg già fluiscono in Libia per combattere l’occupazione della NATO e aiutare i loro fratelli libici nel processo di liberazione nazionale“.
I Tuareg assieme alla maggior parte del popolo libico e al popolo algerino stanno conducendo una guerra eroica di liberazione nazionale che si concluderà con la vittoria.
http://news.stcom.net/
http://resistencialibia.info/?p=1344

giovedì 29 novembre 2012

Libia, catturati 16 paracadutisti delle SAS e 44 uccisi

  • Libia,  catturati 16 paracadutisti delle SAS e 44 uccisi
    [11.10.2011] trad. di Vera Zasulich per GilGuySparks
Dopo che Mahmud Jibril ieri ha ritirato i combattenti a lui fedeli da Sirte, chiamando senza senso la morte di 200 combattenti per un 1 minuto di vittoria televisiva, l’irlandese Mahdi AL-Harati, il secondo in comando del consiglio militare di Tripoli, guidato da Abdelhakim Belhadj, ha lasciato il suo incarico. L’esaurimento dei combattenti del CNT di importazione, e la resistenza contro i pesanti attacchi sulla Sirte costringe la NATO ad incrementare l’utilizzo di unità di operazioni speciali. Stasera 16 paracadutisti delle SAS sono stati catturati e 44 uccisi durante un’operazione all’interno di Sirte.
dal Dott. Christof Lehmann
Il Consiglio Nazionale di transizione della Libia è nel caos. Nelle ultime settimane sono fuoriusciti il 90% dei suoi membri, e i tentativi di assassinio di entrambi, il presidente del CNT, Mahmud Jibril e il Comandante del Consiglio Militare di Tripoli (CMT), alias Gruppo combattente islamico libico, Abdelhakim Belhadj, sono stati seguiti dalle dimissioni del libico-irlandese Mahdi Al-Harati, secondo in comando presso il CMT. La decisione di al-Harati è tra i libici ampiamente percepita come il ratto proverbiale che abbandona la nave che affonda. E’ inoltre ancora una volta mette in luce che il racconto ufficiale della rivoluzione libica copre il fatto che la stragrande maggioranza di tutti i combattenti alleati della NATO sono reclutati da Al Qaeda, Talebani, e da varie organizzazioni terroristiche e dalle milizie dei signori della guerra nelle ex repubbliche sovietiche al confine con il Pakistan, Cina, Afghanistan e Russia.

mercoledì 28 novembre 2012

Si dimette il comandante libico-irlandese da vice capo del consiglio militare di Tripoli

  • Si dimette il comandante libico-irlandese da vice capo del consiglio militare di Tripoli [11.10.2011]
    di Mary Fitzgerald – Corrispondente affari esteri (trad. di Levred per GilGuySparks)
Il comandante libico-irlandese che guidava l’intera brigata anti-Gheddafi a Tripoli durante il mese di agosto, si è dimesso dal suo incarico di vice capo del consiglio militare di Tripoli. La decisione di al-Mahdi Harati di dimettersi dal consiglio nel quale aveva lavorato per ristabilire il controllo della capitale libica, dopo che era caduta in mano alle forze rivoluzionarie, arriva tra crescenti tensioni sopra la sicurezza a lungo termine nella città.
Il consiglio militare di Tripoli è guidato dal controverso Belhaj Abdel Hakim, ex leader dell’ora defunto Gruppo Combattente Islamico Libico, un’organizzazione militante che rappresentò la più grande minaccia al colonnello Gheddafi negli anni 90.
Combattenti di alcune Brigate Rivoluzionarie, la maggior parte dei quali provenienti dal di fuori di Tripoli, che sono rimasti in città dalla fine di agosto, dicono che non sono disposti a riconoscere il consiglio o il signor Belhaj.

martedì 27 novembre 2012

Sirte 200 morti per 1 minuto di vittoria televisiva; Jibril ritira i suoi combattenti del CNT da Sirte

  • Sirte 200 morti per 1 minuto di vittoria televisiva; Jibril ritira i suoi combattenti del CNT da Sirte[10.10.2011]
Un massiccio assalto su Sirte ha portato alla breve occupazione di un campus universitario e dell’ospedale nei sobborghi sud-orientali. Dopo che la battaglia ha infuriato avanti e indietro tutto il giorno, un massiccio contrattacco che ha lasciato 200 combattenti del CNT morti e innumerevoli feriti è stato abbastanza per Mahmud Jibril che sta ritirando “i combattenti a lui fedeli” fuori dalla battaglia, dichiarando “insensata la morte di oltre 200 combattenti per un minuto di vittoria su Al-Jazeera”. La decisione di Jibril è un ulteriore esempio del fatto che la narrativa della NATO sia screditata e dell’intrinseca instabilità e delle lotte interne nel regime a delega NATO. La guerra libica è ferma in una posizione di stallo, mentre la crisi umanitaria continua.

lunedì 26 novembre 2012

Libyan Chronicles 13.3.4

“Per quanto critiche possano essere la situazione e le circostanze in cui vi trovate, non disperate; è proprio nelle occasioni in cui c’è tutto da temere che non bisogna temere niente; è quando siamo circondati da pericoli di ogni tipo che non dobbiamo averne paura; è quando siamo senza risorse che dobbiamo contare su tutte; è quando siamo sorpresi che dobbiamo sorprendere il nemico.” (Sun Tzu -L’arte della guerra)
“Nella società degli spettacoli il vero non è che un momento del falso”
(Guy Debord)
“Ci siamo seduti dalla parte del torto perchè tutti gli altri posti erano occupati” (Bertold Brecht)

domenica 25 novembre 2012

Libyan Chronicles 13.3.3

“Per quanto critiche possano essere la situazione e le circostanze in cui vi trovate, non disperate; è proprio nelle occasioni in cui c’è tutto da temere che non bisogna temere niente; è quando siamo circondati da pericoli di ogni tipo che non dobbiamo averne paura; è quando siamo senza risorse che dobbiamo contare su tutte; è quando siamo sorpresi che dobbiamo sorprendere il nemico.” (Sun Tzu -L’arte della guerra)
“Nella società degli spettacoli il vero non è che un momento del falso”
(Guy Debord)
“Ci siamo seduti dalla parte del torto perchè tutti gli altri posti erano occupati” (Bertold Brecht)
____________________________________________________________________________
  • Libia – Notizie da Zawiya
    [10.10.2011]
ALGERIA ISP / Secondo il sito Zangetna ieri, l’ospedale di Zawiya ha ricevuto 30 corpi di ribelli uccisi sul fronte di Bani-Walid.
Quando i ribelli di Zawiya hanno visto i corpi, si sono diretti direttamente alla prigione di Godaúm e si sono vendicati, uccidendo 30 prigionieri fedeli a Gheddafi e gettando i loro corpi sulla strada.
Lo stesso giorno, l’arrivo all’ospedale di Zawiya di un gran numero di vittime di ribelli portati dal fronte da sei ambulanze.
Durante l’arrivo dei ribelli morti e feriti in ospedale, c’era un volontario fedele a Gheddafi portato per le cure, una volta che hanno visto l’arrivo dei 30 corpi di ribelli, si sono vendicati uccidendolo a bruciapelo davanti ad un suo amico, quest’ultimo ha avuto un attacco di cuore ed è attualmente in terapia intensiva.
I ribelli hanno trascorso la giornata visitando la città in auto con altoparlanti chiedendo alle persone di donare sangue a causa dell’aumento del numero di feriti.
______________________________________________________________________

sabato 24 novembre 2012

Libyan Chronicles 13.3.2

“Per quanto critiche possano essere la situazione e le circostanze in cui vi trovate, non disperate; è proprio nelle occasioni in cui c’è tutto da temere che non bisogna temere niente; è quando siamo circondati da pericoli di ogni tipo che non dobbiamo averne paura; è quando siamo senza risorse che dobbiamo contare su tutte; è quando siamo sorpresi che dobbiamo sorprendere il nemico.” (Sun Tzu -L’arte della guerra)
“Nella società degli spettacoli il vero non è che un momento del falso.”
(Guy Debord)
“Ci siamo seduti dalla parte del torto perchè tutti gli altri posti erano occupati.” (Bertold Brecht)
  • I lealisti di Sirte resistono asserragliati sotto una pioggia di fuoco[09.10.2011]
Forze ribelli libiche hanno lanciato una sanguinosa offensiva”finale”sulla roccaforte lealista di Sirte, combattendo per cancellare la città degli uomini in lotta per la Jamaihiria.
”Stiamo per porre fine a questa resistenza. Sirte è nostra!”
Aveva gridato il comandante Amin El Turki ai suoi uomini ieri, mentre tra le loro fila si stagliavano le mitragliatrici pesanti.

L’ennesima offensiva finale con carri armati T55, camion lanciarazzi e combattenti, aiutati nell’avanzata dai bombardamenti della Nato con jet ed elicotteri, è stata lanciata ancora più feroce nelle ultime ore.
Nel più grande attacco coordinato della campagna ribelle fino ad oggi, migliaia di combattenti armati e camion pick-up delle brigate sono stati raccolti sulle strade intorno alla città assediata prima dell’alba. In un attacco simultaneo, brigate dalla Libia orientale spingono assieme ad altre sul versante sud, mentre un’altra brigata avanza lungo la costa. Nelle prime ore del mattino decine di edifici erano in fiamme, e un denso fumo nero avvolgeva la città. La battaglia per Sirte è il culmine di otto mesi di guerra civile libica. Mustafa Abdul Jalil, il presidente del Consiglio nazionale di transizione, ha detto che il successo della campagna sarà ufficiale solo quando la città cadrà. Ma i combattenti del CNT hanno incontrato una dura resistenza all’interno della città. I lealisti hanno colpito di nuovo all’ingresso del centro conferenze Ouagadougou, una fortezza militare a due chilometri dal centro.
La feroce battaglia è in corso.  I proiettili dei cecchini volano fitti e veloci attraverso l’aria da tutte le direzioni mentre granate e razzi esplodono sopra le teste.
I lealisti possono contare sulla conoscenza precisa dei luoghi che sono stati disseminati di trappole; se l’artiglieria non piegherà la resistenza, le forze golpiste del CNT saranno costrette ad una avanzata casa per casa che li esporrà enormemente al fuoco delle difese della città, con un numero di perdite ancora maggiore di quelle che hanno subito in queste ultime settimane. Solo ieri sono stati restituiti ai familiari a Bengasi 200 cadaveri di combattenti ribelli che sono caduti sul fronte di Sirte, mentre centinaia sono i feriti gravi che stanno per essere trasferiti in stati esteri per le cure; i costi dei trattamentei sanitari, lo ha chiesto il CNT, dovrebbero essere stornati dai fondi esteri congelati dello stato libico.
Ambulanze sono avanzate per evacuare i feriti, e un paramedico è morto, colpito alla testa mentre caricava un ferito. Molti ribelli sono terrorizzati, mentre accovacciati, rimangono intrappolati e sotto i loro occhi cadono i loro compagni e la loro caduta porta al fallimento della nuova offensiva.
Fonti ribelli, la cui inattendibilità è divenuta proverbiale, sostengono di avere circondato 2000 lealisti nel centro congressi di Ouagadougou, trasformato dai lealisti in un fortino militare e di controllare le principali arterie della città.
Quel che è certo da fonti sanitarie dei ribelli è che oggi in quattro ore di attacco i golpisti hanno guadagnato più di 227 feriti mentre 17 erano i morti accertati, tra cui il colonnello Amin El Turki che aveva, solo poche ore prima, cantato vittoria …troppo presto.

venerdì 23 novembre 2012

Libyan Chronicles 13.3.1

“Per quanto critiche possano essere la situazione e le circostanze in cui vi trovate, non disperate; è proprio nelle occasioni in cui c’è tutto da temere che non bisogna temere niente; è quando siamo circondati da pericoli di ogni tipo che non dobbiamo averne paura; è quando siamo senza risorse che dobbiamo contare su tutte; è quando siamo sorpresi che dobbiamo sorprendere il nemico.” (Sun Tzu -L’arte della guerra)
“Nella società degli spettacoli il vero non è che un momento del falso.”
(Guy Debord)
“Ci siamo seduti dalla parte del torto perchè tutti gli altri posti erano occupati.” (Bertold Brecht)
_____________________________________________________________________

giovedì 22 novembre 2012

Dietro le quinte del colpo di stato libico: l’aiuto russo alla Jamahiriya

  • Dietro le quinte del colpo di stato libico: l’aiuto russo alla Jamahiriya
    (II parte)
    [07.10.2011] di GilGuySparks
    Continua da http://gilguysparks.wordpress.com/2011/10/06/dietro-le-quinte-del-colpo-di-stato-libico-laiuto-russo-i-parte/
    Ilya Korenev, ufficiale dell’ex Unione Sovietica, poi tenente colonnello nella Russia odierna, ufficialmente in pensione, ha sostenuto l’incarico, durante il colpo di stato dei paesi occidentali contro la Libia, di consulente militare per la  Jamahiriya con una squadra di collaboratori russi e delle ex repubbliche sovietiche. Dall’intervista rilasciata nelle scorse settimane e pubblicata il 5 ottobre dal sito Argumenti.ru, vicino ai servizi segreti russi, apprendiamo diversi dettagli inediti della sporca guerra contro il popolo libico per il controllo delle sue ingenti risorse petrolifere, delle sue falde acquifere e della sua importante posizione nel Mediterraneo. Dal racconto di un testimone di prima mano come il colonnello Korenev si è avuto per la prima volta un punto di vista interno ai fatti libici ma da una prospettiva differente rispetto alla “vulgata” proposta dai media corporati internazionali che hanno trasmesso solo veline che, attraverso Aljazeera, provenivano dai centri di controllo delle informazioni NATO e da quelle per le operazioni di psycological warfare del 4º Gruppo Operazioni Psicologiche statunitense di Fort Bragg nella Carolina del Nord.
    Я обязательно вернусь в Ливию.  Хамис и наши ждут

mercoledì 21 novembre 2012

Libyan Chronicles 13.3.0

“Per quanto critiche possano essere la situazione e le circostanze in cui vi trovate, non disperate; è proprio nelle occasioni in cui c’è tutto da temere che non bisogna temere niente; è quando siamo circondati da pericoli di ogni tipo che non dobbiamo averne paura; è quando siamo senza risorse che dobbiamo contare su tutte; è quando siamo sorpresi che dobbiamo sorprendere il nemico.” (Sun Tzu -L’arte della guerra)
“Nella società degli spettacoli il vero non è che un momento del falso.”
(Guy Debord)
“Ci siamo seduti dalla parte del torto perchè tutti gli altri posti erano occupati.” (Bertold Brecht)
___________________________________________________________________

  • Herman Morris sulla situazione a Tripoli, Sirte e Bengasi
    [06.10.2011] 

martedì 20 novembre 2012

Dietro le quinte del colpo di stato libico: l’aiuto russo alla Jamahiriya

  • Dietro le quinte del colpo di stato libico: l’aiuto russo alla Jamahiriya
    (I parte)
    [06.10.2011] di GilGuySparks
Ex maggiore delle forze speciali della Armata Rossa, Ilya Korenev, ufficiale dell’ex Unione Sovietica, divenuto tenente colonnello nella Russia odierna, ufficialmente in pensione, ha rilasciato nelle scorse settimane un’intervista preziosa pubblicata ieri dal sito Argumenti.ru, vicino ai servizi segreti russi.
Koronev ha trascorso quasi sei mesi accanto al colonnello Gheddafi e alla sua famiglia con il compito di supportare con la sua esperienza maturata tra Caucaso e Russia, le difese delle forze lealiste della Jamaijria libica.
Ilya Koronev è stato intervistato dopo aver passato una settimana in America Latina per le cure di ferite e contusioni procuratesi nel deserto libico, vicino al confine con l’Algeria.

lunedì 19 novembre 2012

Libyan Chronicles 13.2.0

“Per quanto critiche possano essere la situazione e le circostanze in cui vi trovate, non disperate; è proprio nelle occasioni in cui c’è tutto da temere che non bisogna temere niente; è quando siamo circondati da pericoli di ogni tipo che non dobbiamo averne paura; è quando siamo senza risorse che dobbiamo contare su tutte; è quando siamo sorpresi che dobbiamo sorprendere il nemico.” (Sun Tzu -L’arte della guerra)
“Nella società degli spettacoli il vero non è che un momento del falso.”
(Guy Debord)
“Ci siamo seduti dalla parte del torto perchè tutti gli altri posti erano occupati.” (Bertold Brecht)



  • Le fila della resistenza si rafforzano velocemente
    [05.10.2011]
Notizie dell’ultima ora, la cui fonte citiamo in basso, e che si basano su dati della tv Arrai menzionano i piani in atto per il rafforzamento delle unità da combattimento della resistenza formate da militari e civili motivati, formati ed esperti che vanno ad intensificare l’efficacia della difesa della Yamahiriya:
- Un esercito formato da tuareg tra i 10 e i 15 mila appoggiati da civili armati ha liberato completamente Sabha e le città e i villaggi vicini.

domenica 18 novembre 2012

Libia il fallito assalto a Sirte getta in un caos disperato il CNT

Libia il fallito assalto a Sirte getta in un caos disperato il CNT
[04.10.2011] trad. di Levred per GilGuySparks

Ieri Mercenari NATO e del CNT hanno avviato un ancor più pesante attacco alla città, strategicamente ed economicamente importante, di Sirte, avanzando nei sobborghi della città. Dopo pesanti combattimenti l’attacco è stato fermato con la battuta d’arresto di questa mattina. Anche se pesanti combattimenti sono continuati in altre città i fronti erano relativamente tranquilli, cosa che indica che il CNT sta esaurendo le riserve. È tutto un assalto disperato nel tentativo di registrare una vittoria prima della riunione della NATO tra due giorni, intelligence vicina al CNT riferisce che il Consiglio nazionale di transizione è nel caos totale. Questa mattina in una conferenza stampa, Abdelhakim Belhadj ha “supplicato” la popolazione a Tripoli di aiutare a riportare “stabilità, legge e ordine” e restituire le proprie armi al Consigliere Militare Tripoli.
dal Dott. Christof Lehmann
Tra due giorni, il 6 ottobre, i leaders della Nato si incontreranno per discutere su come hanno intenzione di procedere con il loro, moderno, Vietnam nord africano. Mentre la situazione nel sud della Libia è relativamente stabile, e pesanti combattimenti sono continuati all’interno di Bengasi e di altre città del nord, come riportato ieri, la situazione era relativamente calma. A Bengasi, che è stata liberata con l’eccezione del centro città dove combattenti del CNT sono fortemente radicati, un gruppo di anziani della tribù ha promesso eterna vendetta dopo aver esaminato le prove video di oltre 200 omicidi commessi dalle truppe del CNT di Al Qaeda.
Sembra come se il CNT avesse ieri concentrato tutte le truppe disponibili in tutti gli assalti su Sirte. Sotto la copertura di sbarramento dell’artiglieria pesante e leggera da terra e da mare, così come sotto la copertura del supporto aereo, i combattenti del CNT si stavano avvicinando verso posizioni avanzate, prendendo alcuni dei sobborghi di Sirte, pagando il prezzo di pesanti perdite. Quanto fosse fluida la situazione per i combattenti del CNT è divenuto chiaro quando il comandante dei ribelli, che di recente aveva sostituito un altro comandante ribelle che era caduto in un’imboscata, è stato ucciso da una speciale operazione di stanotte dall’esercito libico. A dispetto di un forte investimento in risorse umane e materiali, questa mattina l’assalto a Sirte ha macinato una battuta d’arresto, e le truppe TNC attaccando in massa si sono rese disponibili come obiettivo per operazioni speciali dei militari libici, le milizie tribali e le altre forze alleate provenienti da tutto il Nord Africa.
Colpo di ritorno francese – Mine francesi distruggono 35 veicoli della NATO

sabato 17 novembre 2012

Libyan Chronicles 13.1.0

“Per quanto critiche possano essere la situazione e le circostanze in cui vi trovate, non disperate; è proprio nelle occasioni in cui c’è tutto da temere che non bisogna temere niente; è quando siamo circondati da pericoli di ogni tipo che non dobbiamo averne paura; è quando siamo senza risorse che dobbiamo contare su tutte; è quando siamo sorpresi che dobbiamo sorprendere il nemico.” (Sun Tzu -L’arte della guerra)
“Nella società degli spettacoli il vero non è che un momento del falso.”
(Guy Debord)
“Ci siamo seduti dalla parte del torto perchè tutti gli altri posti erano occupati.” (Bertold Brecht)

  • Herman Morris – Libya News Updates “Il CNT è in rotta”
    [03-04.10.2011]

venerdì 16 novembre 2012

I Tuareg hanno inferto un duro colpo ai nemici di Gheddafi

  • I Tuareg hanno inferto un duro colpo ai nemici di Gheddafi
    [03.10.2011] di Alexander Grigoriev – tradotto da Vera Zasulich per GilGuySparks
Secondo le intercettazioni radiofoniche dei piloti della NATO, la scorsa notte l’allarme è stato elevato da 4 aerei AV-8B Harrier II e 2 Eurofigher della portaerei italiana Giuseppe Garibaldi (Nave ammiraglia italiana GARIBALDI).

giovedì 15 novembre 2012

La liberazione libica continua con l’ingresso in guerra delle tribù algerine

La liberazione libica continua con l’ingresso in guerra delle tribù algerine
[03.10.2011] trad. di Vera Zasulich per GilGuySparks
Le zone più a sud della Libia sono saldamente sotto il controllo delle forze libiche e alleate. Combattimenti continuano a Tripoli, nel nord-est e nel nord-ovest della Libia. Tribù algerine sono entrate in ciò che i capi delle tribù algerine chiamano “La guerra per la liberazione del Nord Africa”. Le corporation degli organi d’informazione occidentali continuano il loro blackout dei media, mentre la NATO riferisce di avere svolto 40 sortite aeree.
dal Dott. Christof Lehmann
Nsnbc sta cercando di portare ai suoi lettori un informazione equilibrata sulla guerra di Libia, che contiene sia un’analisi approfondita e giorno per giorno i rapporti. Ieri nsnbc ricevuto una e-mail da una famiglia libica espatriata in Europa, che ringraziava nsnbc per la consegna di giorno in giorno degli aggiornamenti sulla situazione sul terreno in Libia. Con la comunicazione tra Europa e Libia che sta diventando problematica nel migliore dei casi e elementare o inesistente nel peggiore dei casi, i nostri rapporti giornalieri sono spesso tutta l’informazione che le famiglie hanno a disposizione che può dare almeno qualche indicazione sulla situazione dei loro cari. Abbiamo promesso di trasmettere questa grazie a tutti gli altri media indipendenti che coprono il conflitto.
Xavier Driencourt

mercoledì 14 novembre 2012

Libyan Chronicles 13.0.9

“Per quanto critiche possano essere la situazione e le circostanze in cui vi trovate, non disperate; è proprio nelle occasioni in cui c’è tutto da temere che non bisogna temere niente; è quando siamo circondati da pericoli di ogni tipo che non dobbiamo averne paura; è quando siamo senza risorse che dobbiamo contare su tutte; è quando siamo sorpresi che dobbiamo sorprendere il nemico.” (Sun Tzu -L’arte della guerra)
“Nella società degli spettacoli il vero non è che un momento del falso.”
(Guy Debord)
“Ci siamo seduti dalla parte del torto perchè tutti gli altri posti erano occupati.” (Bertold Brecht)

NOTIZIE DALLA RESISTENZA LIBICA [03.10.2011]
__________________________________________

News from Libya Oct 3 2011


martedì 13 novembre 2012

Ultime notizie del fronte (03-10-2011)

  • Ultime notizie del fronte (03-10-2011) di Allain Jules
    trad. di Anita G. per GilGuySparks
I media “meanstream” non ne parleranno affatto. La Libia è un paese non facilmente afferrabile. Alcune piccole osservazioni meritano di essere evidenziate, perchè gli uni e gli altri sappiano che, Tripoli o la stessa Bengasi, anche oggi, non sono interamente nelle mani dei rinnegati di Bengasi.
THE BOSS

lunedì 12 novembre 2012

Libyan Chronicles 13.0.8

“Per quanto critiche possano essere la situazione e le circostanze in cui vi trovate, non disperate; è proprio nelle occasioni in cui c’è tutto da temere che non bisogna temere niente; è quando siamo circondati da pericoli di ogni tipo che non dobbiamo averne paura; è quando siamo senza risorse che dobbiamo contare su tutte; è quando siamo sorpresi che dobbiamo sorprendere il nemico.” (Sun Tzu -L’arte della guerra)
“Nella società degli spettacoli il vero non è che un momento del falso.”
(Guy Debord)
“Ci siamo seduti dalla parte del torto perchè tutti gli altri posti erano occupati.” (Bertold Brecht)

_________________________________________________________________________________
  • La Resistenza controlla gran parte dei 5.000 missili antiaerei SAM-7[02.10.2011]
La NATO è preoccupata perché sa che le forze patriote libiche controllano gran parte dei 5.000 missili Sam-7 posti negli arsenali militari che sono scomparsi. Una buona logistica permetterà che queste armi giungano su tutti i fronti e servano all’autodifesa del paese.

domenica 11 novembre 2012

La Tribù del Generale Younes grida al complotto e giura vendetta

La Tribù del Generale Younes grida al complotto e giura vendetta
(BBC – trad. levred)
Head of the NTC Mustafa Abdul JalilI leaders di una delle tribù più grandi e potenti della Libia hanno detto alla BBC Newsnight che si prenderanno la loro rivincita proprio sugli assassini del comandante dei ribelli, il generale Abdel Fattah Younes, se i nuovi governanti del paese non riescono a risolvere il caso. Il capo del CNT, il nuovo leader libico Mustafa Abdul-Jalil nega qualsiasi ipotesi di complotto. Gli anziani della tribù Obeide di Younes hanno detto che alti funzionari del Consiglio nazionale di transizione (NTC) hanno cospirato con gli estremisti islamici per uccidere il generale, il cui corpo mutilato è stato trovato insieme a quello di due alti assistenti in una valle nei pressi della città ribelle di Bengasi il 28 luglio 2011. Molte delle sue dita erano state tagliate, un occhio cavato, lo stomaco squarciato e il suo corpo bruciato.
Il giorno prima che il suo corpo fosse trovato, Younes – il disertore più eminente [passato] dal governo del colonnello Muammar Gheddafi ai ribelli  – era stato arrestato su ordine di CNT, apparentemente sotto il sospetto che egli non riuscisse a portare avanti le operazioni militari con sufficiente vigore.

sabato 10 novembre 2012

Libyan Chronicles 13.0.7

“Per quanto critiche possano essere la situazione e le circostanze in cui vi trovate, non disperate; è proprio nelle occasioni in cui c’è tutto da temere che non bisogna temere niente; è quando siamo circondati da pericoli di ogni tipo che non dobbiamo averne paura; è quando siamo senza risorse che dobbiamo contare su tutte; è quando siamo sorpresi che dobbiamo sorprendere il nemico.” (Sun Tzu -L’arte della guerra)
“Nella società degli spettacoli il vero non è che un momento del falso.”
(Guy Debord)
“Ci siamo seduti dalla parte del torto perchè tutti gli altri posti erano occupati.” (Bertold Brecht)

_________________________________________________________________________________
  • Mappa riassuntiva della resistenza libica al colpo di stato [01.10.2011]