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mercoledì 5 febbraio 2020

Civili di Abu Qurain denunciano crimini e violazioni delle milizie


Di Vanessa Tomassini.
“Le milizie di Misurata sono entrate nel villaggio di Abu Qurain, costringendo i civili ad uscire. Hanno rotto una mano ad una ragazza quando ha provato ad impedire loro di arrestare suo fratello, Souad Mohamed al-Senussi”. Ci raccontano alcuni civili in fuga dagli scontri armati tra i gruppi armati di Misurata, affiliati al Governo di Accordo Nazionale (GNA) e il Libyan National Army (LNA) sotto il comando del feldmaresciallo Khalifa Haftar.
Ad Abu Qurain diverse case sono state danneggiate dai combattimenti, alcune sono state bruciate per via dell’orientamento politico dei proprietari. Secondo il racconto dei residenti, con l’esplosione della violenza che ha raggiunto i quartieri residenziali, si sono verificati diversi crimini, compresi furti ed episodi di sciacallaggio, mentre i civili continuano a non avere accesso ai beni esistenziali di base.

“La famiglia di Suleiman Jibril ha perso 3 figli durante gli eventi di Febbraio 2011, oggi altri due fratelli sono stati arrestati e portati forzatamente nella città di Misurata. Uno di loro è Ali Suleiman Jibril, ufficiale dell’LNA, il cui destino resta sconosciuto fino ad ora”. Raccontano le stesse fonti, aggiungendo che un uomo sarebbe stato punito a morte per la sua affiliazione all’LNA e i gruppi armati di Misurata ne avrebbero imposto la sepoltura senza un referto medico. Tra le persone catturate ad Abu Qurain ci sarebbe anche Mohamed al-Sharif, il cui amico Murad Jibril Rajab sarebbe già stato ucciso.

Originale con videohttps://specialelibia.it/2020/02/02/civili-di-abu-qurain-denunciano-crimini-e-violazioni-delle-milizie/

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