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mercoledì 7 ottobre 2020

Nella Libia del dopo Sarraj spunta Saif al Islam, il figlio di Gheddafi

 

19 settembre 2020.


Conseguenza delle dimissioni due giorni fa di Fayez Sarraj da premier del governo di Tripoli appare quella del momentaneo ritorno in auge di Khalifa Haftar a Bengasi. Ma l’ex «uomo forte» della Cirenaica è troppo debole per capitalizzare politicamente. I russi non lo sostengono più e paiono invece appoggiare discretamente Saif al Islam, il figlio più politico di Muammar Ghaddafi. Putin resta fortemente attratto dai vecchi ghaddafiani duri e puri, mentre è offeso da quelli che considera i voltafaccia altezzosi di Haftar. Fonti tripoline raccontano di un aereo russo che negli ultimi giorni avrebbe condotto Saif da Zintan a Mosca per colloqui riservati. Sono sviluppi caotici e carichi di colpi di scena in questa Libia frammentata, che dalla caduta di Gheddafi nel 2011 è sempre più vittima delle faide interne alimentate dalle ingerenze politiche e militari straniere. Soltanto un paio di settimane fa sembrava che la ripresa del dialogo tra Sarraj e i leader della Cirenaica in vista della creazione di un governo unitario potesse essere garantita dalla marginalizzazione di Haftar. Ma adesso di due governi nemici sono entrambi dimissionari e lacerati dalle lotte interne per la successione. L’Onu e l’Europa provano a ritessere le fila del dialogo con i prossimi incontri di Ginevra assieme al progetto tedesco di una conferenza internazionale virtuale sulla Libia il 5 ottobre. Ma intanto Putin ed Erdogan si parlano direttamente e sono loro a dettare le regole del gioco.

 

Preso da: https://www.msn.com/it-it/news/mondo/nella-libia-del-dopo-sarraj-spunta-saif-al-islam-il-figlio-di-gheddafi/ar-BB19avKO

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