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venerdì 3 aprile 2015

Onu sulla Libia: Sarà esteso di sei mesi il mandato di Léon»

Giuseppe Acconcia, 28.3.2015
Libia. Confermate le sanzioni, prorogato l'embargo

Il Con­si­glio di sicu­rezza delle Nazioni unite ha appro­vato ieri due bozze di riso­lu­zione sulla Libia. La prima, di natura tec­nica, sta­bi­li­sce la pro­roga della mis­sione Unsmil per sei mesi fino al 15 set­tem­bre 2015. Si tratta di un’estensione ben più lunga del pre­vi­sto (le pre­ce­denti mis­sioni veni­vano pro­ro­gate di trenta giorni in trenta giorni).

Il docu­mento, oltre a con­fer­mare le san­zioni inter­na­zio­nali alla Libia, pro­ro­gando l’embargo con­tro le armi, il con­ge­la­mento degli asset finan­ziari per entrambe le fazioni libi­che in con­flitto, con­ferma il man­dato del rap­pre­sen­tante spe­ciale del Segre­ta­rio gene­rale Onu Ban Ki-Moon in Libia, lo spa­gnolo Ber­nar­dino Léon. Il diplo­ma­tico è impe­gnato nel favo­rire un dia­logo impos­si­bile tra par­la­menti di Tobruk e di Tri­poli per la for­ma­zione di un governo di unità nazio­nale, in corso in Marocco. Il ten­ta­tivo sem­bra non andare a buon fine anche a causa dei con­ti­nui attac­chi dei mili­tari filo-Haftar, il gol­pi­sta che da un anno cerca di pren­dere il con­trollo del paese, con­tro la Tripolitania.

La seconda bozza con­tiene invece una serie di dispo­si­zioni per fer­mare i jiha­di­sti dello Stato isla­mico (Is), pre­senti a Derna e Sirte, di Ansar Al-Sharia e affi­liati, che spa­dro­neg­giano per le vie di Ben­gasi, ma non revoca l’embargo alle armi per i mili­ziani pro-Haftar, come richie­sto da Egitto e Gior­da­nia. Nella riso­lu­zione si esprime poi grave pre­oc­cu­pa­zione sul rischio che si estenda il feno­meno dei foreign fighters, adde­strati in Libia. Con que­ste riso­lu­zioni, il governo ita­liano ha perso un’altra occa­sione. Ancora una volta non si è impe­gnato nel soste­nere una figura poli­tica forte, come poteva essere l’ex pre­mier Romano Prodi, per rin­vi­go­rire il ruolo ita­liano di media­zione in Libia. La Far­ne­sina si è limi­tata ad acco­gliere favo­re­vol­mente le deci­sioni delle Nazioni unite. Il pre­mier Mat­teo Renzi si è più volte detto favo­re­vole ad un attacco ita­liano in Libia, anche al fianco di Egitto e Ara­bia Saudita.

Pro­prio sulla que­stione della fine all’embargo delle armi per Tobruk aveva pun­tato il pre­si­dente egi­ziano Abdel Fat­tah al-Sisi che nel sum­mit della Lega araba in corso a Sharm el-Sheykh ha riba­dito la neces­sità di esten­dere l’influenza del Cairo in Libia. «Chie­diamo di aiu­tare il governo legit­timo affin­ché possa assi­cu­rare la pro­pria auto­di­fesa e lot­tare con­tro il ter­ro­ri­smo», è arri­vato a dichia­rare al-Sisi dimen­ti­cando che il par­la­mento di Tobruk è costretto su una nave ormeg­giata a largo di Ben­gasi e non ha alcuna legit­ti­mità elet­to­rale per­ché il voto si è svolto in fretta e in furia, con una scar­sis­sima par­te­ci­pa­zione popolare.

Al-Sisi ha poi aggiunto che la «comu­nità inter­na­zio­nale deve deci­dere e assu­mere un atteg­gia­mento chiaro» per dis­sua­dere con la forza «coloro che usano le armi». I primi ad usare le armi sono tut­ta­via pro­prio i mili­tari pro-Haftar e i Zin­tani che l’ex gene­rale egi­ziano appog­gia. Nel sum­mit di Sharm, l’emiro del Qatar, Tamim al-Thani, che sostiene la legit­ti­mità del par­la­mento di Tri­poli, ha riba­dito invece il suo appog­gio al dia­logo nazio­nale e a una solu­zione poli­tica della crisi.

Preso da: http://ilmanifesto.info/onu-sulla-libia-sara-esteso-di-sei-mesi-il-mandato-di-leon/

Bene, di male in peggio,prolungano il mandato a Leon, quello che vuole far sedere allo stesso tavolo "islamisti" e non islamisti,( proprio adesso che questi ultimi spinti dalle tribù libiche stanno avendo la meglio), e nello stesso tempo continua l' embargo agli stessi loro clienti, che LORO hanno installato in Libia, non cè che dire un bel colpo di genio.

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