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venerdì 4 ottobre 2013

Aiuti agli insorti

giovedì 21 aprile 2011
Marco Cedolin


Già prima che l'insurrezione infiammasse la Cirenaica, manipoli di truppe scelte occidentali, con alla testa gli inglesi dei SAS, operavano segretamente in loco, con lo scopo di addestrare ed organizzare militarmente le fila dei ribelli.
Contemporaneamente, in maniera non ufficiale, alcuni paesi occidentali, Francia e Gran Bretagna in primis, rifornivano gli insorti di armi ed automezzi che avrebbero dovuto consentire loro di marciare vittoriosamente fino a Tripoli.
Ora che la guerra civile in Libia si trascina da settimane, senza che gli insorti abbiano guadagnato metri di terreno o credibilità, nonostante la copertura aerea e la propaganda mediatica gentilmente offerte dall'occidente, s'impone un cambio di strategia.
I paesi occidentali inviano ufficialmente elementi di spicco dei propri eserciti, con il compito di addestrare gli insorti e perfino l'Italia, come annunciato ieri dal ministro La Russa, provvederà a mandare in Libia 10 istruttori militari, nella speranza di trasformare i manipoli di ribelli in rotta, in un'armata senza paura che provveda alla cacciata di Gheddafi......Allo stesso scopo, su richiesta di un fantomatico governo ombra denominato pomposamente Consiglio nazionale degli insorti e prontamente riconosciuto come legittimo dal nostro paese, alcuni stati occidentali stanno apprestandosi a rendere ufficiale anche il rifornimento di armi e mezzi contro pagamento in petrolio, che prima avveniva segretamente, facendolo diventare ovviamente più copioso.



L'impressione però è che non basti prendere una macchina scassata dallo sfasciacarrozze, riempire il serbatoio di benzina e assoldare il team di meccanici della Ferrari, per vincere il campionato del mondo di Formula Uno.
Anche addestrata ed armata fino ai denti, quella degli insorti rischia di rimanere un'armata Brancaleone che continuerà ad infrangersi contro lo scoglio rappresentato dall'esercito fedele a Gheddafi, senza oltretutto godere dell'appoggio di larga parte della popolazione. E portare a termine una rivolta popolare, senza essere sostenuti dall'appoggio del popolo, risulta impresa assai ostica oltre che originale.


Se l'occidente vuole veramente cacciare Gheddafi, per appropiarsi della Libia e delle sue risorse, dovrà rassegnarsi presto a cambiare strategia. Far scendere i propri eroici soldati dagli aerei e dalle navi, dove bombardano comodamente seduti con in mano il joystick della playstation e mandarli in massa in terra di Libia, a combattere, sudare, ammazzare e venire ammazzati. Dovrà insomma gettare la maschera, evitare di nascondersi dietro un dito, manifestare apertamente le proprie ambizioni imperialiste ed accettare la fila di bare che tornano a casa ogni settimana.


La guerra per procura è comoda, ma questa volta non funziona e nei piani alti della Nato dovrebbero essersene accorti da tempo, ma forse il vero problema consiste nel decidere una volta sbarcati in Libia chi dovrà entrare a Tripoli per primo?
Fonte:http://ilcorrosivo.blogspot.it/2011/04/aiuti-agli-insorti.html

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