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domenica 3 novembre 2013

I Ricuccinazzi, i pifferai di Bengasi

21 settembre 2011
I Ricuccinazzi, ovvero, gli inviati italiani in Libia, che rivestiti di una patita di pseudo-critica ai bombardamenti NATO, in realtà esaltano la ‘geometrica potenza delle bombe NATO’.
L’atteggiamento è dettato forse da acredine verso le autorità della Jamahiriya libica, di cui si sentivano ‘Segregati nell’hotel Rixos, non protetti, minacciati più volte, arrestati, picchiati e, perfino, ‘torturati psicologicamente’; ma soprattutto ‘trattati come spie’… e qui viene spontaneo pronunciarsi: Bingo!
I Ricuccinazzi premettono sempre, prima di scaricare il loro liquame disinformativo, che: “Diciamo sempre la verità…, anche quando è scomoda, cerchiamo di non fare propaganda per combattere propaganda”. E qui viene da pensare, excusatio petita, accusatio manifesta...

‘La NATO ha compiuto bombardamenti chirugici su obbiettivi militari e di morti civili ce ne sono stati pochi, pochissimi. Da aprile a luglio TRE…’ E’ ovvio che ne abbia visto tre, ma perché non sa contare di più, ha paura di farlo. Infatti, quando una bella ‘gheddafina’ invita a visitare una località pesantemente bombardata dalla NATO, (85 morti), il Ricuccinazzi tende a schermirsi e a rispondere picche*. ‘Mamma RAI non vuole che faccia queste cose zozze’. Quindi i morti arrivano e arriveranno sempre a tre. Semmai i morti a migliaia, a milioni, si trovano opportunamente nelle fosse comuni scoperte, ancora più opportunamente, dagli eroici combattenti per la libertà di Bengasi (libertà di linciaggio dei negri e di narcotraffico ad esempio). Qui non ci sono dubbi, Mamma RAI gratifica lo spirito libero del Ricuccinazzi di turno.
Il Ricuccinazzi, che ricordiamolo, è un essere anfibio, che si tramuta da naziskin in ‘grande firma del giornalismo’ quando passa i vari stadi storici compresi tra la Repubblica Sociale di Benito Mussolini e la Republika Antisociale di Carlo Demaledetti… sniffa sempre l’occasione d’oro, intendiamoci, letteralmente d’oro, quando sniffa la direzione del vento che tira. E così, dopo aver fatto parte di un comitato di amicizia Italo-Libica (la Libia del bruttone e cattivone Muammar), il Ricuccinazzi si trae d’impaccio con forbite e sofisticate frasi deontologiche: “Il governo libico ha raccontato menzogne” e “non si possono giustificare esecuzioni si massa o cecchinaggi sulla popolazione con la barbarie altrui”. Ovviamente, il Ricuccinazzi segue la linea deontologica della NATO, della CIANN e di al-Jazisrael: dare sempre per vere e scontate le veline del Pentagono e le favole del portavoce della NATO. Altrimenti si esce dalla linea deontologica delle ‘Grandi Firme del Giornalismo’ e diventa lecito essere giustiziati sul posto come: “spin doctor e testimonial di ogni risma Assoldati da Gheddafi”, e correndo anche il rischio mazzettistico** di divenire degli Orchi Rosso-Bruni contro cui ogni barboncino rosso di casa Berlusconi ha diritto di abbaiare: “Giornali, gruppi ed associazioni, sia di destra che di sinistra, che per motivi politici e ideologici, in nome spesso dell’anti-imperialismo e dell’anti-americanismo, si sono prontamente schierati dalla sua parte (il bruttone di cui sopra). Si è venuta così a creare una strana compagnia di giro, che vede mano nella mano Thierry Meyssan e il suo Reseau Voltaire, la TV russa all-news RT***, Giulietto Chiesa e i suoi boys di Megachip, la passionaria italiana di Tripoli Tiziana Gamannossi, le veline-gheddafine dell’agenzia HostessWeb e un drappello sparuto di giornalisti pacifisti come Marinella Correggia e Fulvio Grimaldi, che a Tripoli si sono lasciati ingannare come pivelli, accontentandosi di vedere solo quello che faceva comodo al regime.” Il Riucccinazzi, infatti, che pivello non è, sa bene che non deve farsi ingannare da chi appare un perdente, ma solo da chi appare un vincente. Altrimenti non pensate di fare carriera alla RAI raccontando i fatti così come si svolgono.
Il ricuccinazzi, poi forte del consenso dei grandi e dei potenti, sfoggia una notevole conoscenza della situazione tattico-strategica del terreno: “…il sostegno a Gheddafi non c’era, se non da chi era coinvolto direttamente con il suo clan… Tripoli l’hanno presa in due giorni, hanno attaccato Bab el-Azizia in 300 (giovani e forti), e dentro si e no c’erano 50 soldati, gli stessi che ci controllavano sono finiti a leccare i piedi a quelli di bengasi, visti con i miei occhi.” (E se l’ha visto coi suoi occhi, dobbiamo crederci, parola di anfibio perenne: filo-Gheddafi fino a ieri, anti-Gheddafi da ieri…).
Ma non solo, il Ricuccinazzi ha la delicatezza di animo, umanitaria e dirittumanitarista, di dovere cooperare con i propri colleghi della NATO e del CNT, e perciò li invita ad eliminare gli ‘Spin Doctor assoldati da Gheddafi’: “Il complottista per antonomasia Meyssan e altri due psicopatici inglesi che si spacciavano per corrispondenti di Press TV; delle spie come ne ho viste poche (quando non si guardava allo specchio, immagino). L’unico che poteva avere a che fare con i servizi, (Fausto) Biloslavo, grazie a ciò ha avuto l’intervista in direttissima con Gheddafi.” Segue breve sprologuio. E ancora “La Gamannossi era una embeddata di regime che andava alle manifestazioni con il santino di Gheddafi al collo. Il materiale audio video raccolto è lo stesso che davano a noi. Materiale inutilizzabile, giornalisticamente parlando****. Grimaldi è venuto due volte in gita con la Fact Finding Commission, portato in tour guidati tra i quali il più squallido è stato un falso rilascio di prigionieri curati dalla droga di al-Qaida. Martinelli è l’unico che si salvare ed è l’unico serio che nonostante tutto, si è preso a cuore la sorte di migliaia di immigrati stretti intorno alla sua comunità” (Questo si che significa aver timore della santa sede, caso mai si venisse riassunti dalla Radio Vaticana. Comunque, il Ricucccinazzi smorza, con la sua tipica furbesca furfanteria da sottobosco romano, la leccata di culo vaticanesca, dipeingendo Martinelli come un tenero protettore di poverelli. Uno che fa, e deve fare, cosette innocue…
E, per fare capire che certa gente non deve uscire viva da Tripoli, il Ricuccinazzi prosegue insistendo:
“La Gamannossi ha inventato quasi tutto nelle sue ‘relazioni’ per il semplice fatto che le ‘informazioni’ le aveva dal governo (del bruttone di cui sopra). E le informazioni del governo erano false per il 90%. Del tipo che Misurata era sotto controllo, false confessioni in TV di gente che ammetteva di compiere atroci reati, distorsione delle notizie ecc. (E’ tutto ovvio, soprattutto in un paese che, sottoposto a sette mesi di bombardamenti, registra solo tre morti). A me hanno insegnato che se non riesco a verificare la fonte la notizia o non la do o se la do uso il condizionale, cosa che non ha fatto la Gamannossi che tra l’altro non è una giornalista (Chi non ha l’imprimatur, della NATO abbattetelo, è un ordine, pare di leggere) e credo non sappia neanche cosa significhi ‘verificare’ una notizia’ (Ricordiamoci del bispensiero del Ricuccinazzi, questo passaggio significa: chiedere a chi di dovere se si può dare una notizia). La Gamannossi solo tre giorni prima della presa di Tripoli, negava che i ribelli fossero a 40 km da tripoli…ecco perché le informazioni che ha e aveva non possono essere considerate veritiere.” (Infatti è risaputo da tutti, anche dalle ‘Grandi Firme del Giornalismo’ straniero, che i mercenari della NATO sono sbarcati da Navi da guerra della NATO.) “E’ evidente che la Gamanossi, guardando la televisione di stato che RACCONTAVA CAZZATE, HA RIFERITO CAZZATE”. Epitaffio del Ricuccinazzi: ‘Ti piscerò in faccia e tu dirai che è acqua santa’; e così che il Ricuccinazzi non rischia mai di dire cazzate…
Il Ricuccinazzi si ricorda sempre degli amici, come si è visto, e perciò, dopo che Emercenary si è distinta a Misurata, aiutando e supportando i tagliagole razzisti di Misurata, invita i Libici a fare entrare a casa loro il lupo atlantista travestito da ONG degli agnellini: “Ho provato più volte a far invitare Emergency (a Tripoli). Nulla di fatto. Loro non andavano bene perché a Tripoli non servivano ONG indipendenti, ma gente votata a Tripoli. Serviva chi faceva politica”. Da ciò si conclude, definitivamente, che:
1- Indipendente, in bocca al Ricuccinazzi, significa NATO-embedded, indubbiamente. Viceversa nel caso opposto.
2- Emercenary non farebbe politica? Come no!: “Nell’ultimo meeting nazionale di Emergency, a Firenze, Gino Strada avrebbe deciso di consegnare le redini dell’ONG al genero Maso Notarianni (ha sposato Cecilia Strada), la mente dell’operazione della Rivista “E”, la cui direzione è stata affidata a un giornalista di Repubblica. Parecchi dei “bravi ragazzi” di Emergency lo definiscono un “arrivista pericoloso” e, perciò, è stato duramente contestato al meeting di Firenze: “O lo fermiamo subito questo arrivista, o distruggerà l’associazione”. Nel frattempo, l”arrivista’ pare che abbia deciso di chiudere Peacereporter, non servirebbe più e non era del tutto controllabile. L’obiettivo di Notarianni sarebbe ‘controllare tutto’.”
Conclusione, mai fidarsi dei Ricuccinazzi, spacciano di merce avariata e velenosa.

*Una misera vendetta per lo snobismo subito dalle belle Gheddafine italiana e inglese? Ci si chiede, avendo avuto pose da lumacone fastidioso. “Lizzie era super corteggiata da tutti i reporter e lei snobbava tutti, eccetto Thierry Meyssan e Mahdi Darius. Mentre Yvonne e le sue amiche, quando arrivarono al Rixos fecero scalpore!“ I (Ricucc)inazzi bramavano fotografare Yvonne di nascosto, suscitando la sua reazione indignata. ‘Le reporter donne erano poche, ma ce n’era una tremenda, chiattona, della C(ia)NN che guardava male tutte quelle migliori di lei (e ci voleva poco)!’ Uno spattacolino ‘….. da morire dal ridere…..o da piangere….’
**ll Mazzetta, bravo a denunciare presunti “rossobruni“, ‘si guarda bene dal denunciare gli inviati di guerra fascisti, senza se e senza ma, poiché diventano brave persone se sostengono l’imperialismo Nato’.
***Questi zozzi di giornalisti russi che sono, sotto sotto, i soliti comunisti, non hanno il raffinato pedigree del Ricuccinazzi di turno, che ha iniziato la propria carriera zompettando tra il quartierino e la casetta ad Hammamet (con, c’è da immaginare, l’attuale disperazione del fantasma del cianghialone…)
****Il Ricuccinazzi è un fine intenditore di ’1984′: cioè, se sei in Libia per fare guerra psicologica a favore di chi bombarda, mica puoi diffondere ciò che dicono i bombardati, i giornalisti ‘Grandi Firme’ non fanno così; chi osa far sentire la voce altrui, fa propaganda, non giornalismo.


Fonte: http://www.informarexresistere.fr/2011/09/21/i-ricuccinazzi-i-pifferai-di-bengasi/

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