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sabato 7 settembre 2013

Le Verità nascoste sul Premio Nobel (prima parte).

1 agosto 2013
L'Inganno sopraffino come principale prerogativa di

legittimità! I Paradossi e le Verità nascoste del

Premio Nobel per la Pace

Come diceva George Orwell: "in tempi di Menzogna, dire

la verità diventa un atto rivoluzionario". Anche col Nobel

di Luigi Armentano (e Sergio Basile)
E se il Premio Nobel per la Pace fosse…




Bruxelles, Oslo, Stoccolma, Parigi, Washington – “In tempi di menzogna universale dire la verità diventa un atto rivoluzionario” (Orwell, 1984). L'inganno sopraffino e la propaganda sistematica fin dalle più alte schiere "celesti" dell'intellighenzia occidentale e mondialista sono oggi, volenti o nolenti, le principali prerogative di potere e legittimità. Volete un esempio? Beh, eccovi accontentati! L'attribuzione del Premio Nobel per la Pace! Questa nuova Rubrica dell'Osservatorio Nazionale sulle politiche Ue spiega, in pratica, perché è importante firmare la petizione che vuol dare il Nobel per la Pace ad Assange e Snowden. Ma andiamo per ordine, iniziando dalle origini.

Lo stupore del Mondo

Il 12 ottobre 2012, il mondo è stupito. Il Premio Nobel per la Pace viene attribuito, tra lo sconcerto pressoché totale, nientepopodimenoche all'Unione europea! E ciò per avere “per oltre sei decenni contribuito all'avanzamento della pace e della riconciliazione della democrazia e dei diritti umani in Europa”. Che fantasia! E' proprio questa la citazione incisa a grandi lettere nello stesso documento del Premio Nobel. Alla TV francese, l'ex-commissario europeo Jacques Barrot pianse di emozione e felicità. Struggente no?
Le Perle di Barroso, Van Rompuy, Clinton, Hollande, Merkel e Delors

Manuel Barroso, presidente della Commissione Ue, disse : "Il premio è un gran onore per L'UE e i suoi 500 milioni di cittadini". Herman Van Rompuy, Presidente del Consiglio Europeo (e ricordiamo, vincitore del controverso Premio Kalergi nel 2010: due anni dopo (2012) lo vinse la Merkel – vedi allegati) esclamò soddisfatto (e quasi contestualmente alla notizia della denuncia pendente sul suo capo e su quello del resto della cricca europeista, per "Crimini contro l'umanità", legittimamente inoltrata da una coppia di coniugi tedeschi) la seguente frase: "Siamo tutti molto fieri che gli sforzi dell'UE per la pace in Europa siano premiati". Sull'altra sponda dell'Oceano, dal canto suo, la signora Hillary Clinton - Segretario di Stato Americano – rincarava la dose con un'altra abbondante dose di miele: “Ci complimentiamo con l'Ue per l'attribuzione del Premio Nobel. E' importante constatare come l'Europa del 21° secolo sia unita e in pace. E non è il frutto di coincidenze!” . Così invece commentava l'altrettanto mieloso (quasi diabetico) Francois Hollande, Presidente della Repubblica Francese: “L'Unione europea è sicuramente la più grande avventura umana del 20° secolo dopo i due conflitti mondiali che hanno devastato l'Europa e il mondo. Allora cerchiamo di essere degni di questo!”. Ma non è finita! Sentite Angela Merkel, la Cancelliera tedesca fresca di Premio Kalergi 2012: “E' una decisione meravigliosa. Dico spesso che l'euro è più che una moneta e dovremmo non dimenticare questo precisamente in queste settimane ed in questi mesi nei quali lavoriamo al rafforzamento dell'euro. L'euro è più di una moneta perché è l'idea dell'Europa come comunità di pace e di valore”. infine la perla di Jacques Delors (ex presidente della Commissione Europea e tra i "padrini" dell'Ue dei paradossi – Vedi "Piano Delors" in allegato) da segnalare col famosissimo circoletto rosso (alla Rino Tomasi, per intenderci!). Sentite un pò cosa ebbe il coraggio di dichiarare a poche ore dall'assegnazione del Premio: “Tutti i capi di governo e tutte le popolazioni che si interessano all'Europa accetteranno questo come un incoraggiamento. E una grande emozione per me perché questi tre ultimi anni sono stati estremamente difficili. Io, non mi occupò più direttamente degli affari europei, ma avevo avvertito che se non fosse avanzata la cooperazione tra di loro (Paesi Ue), l'unione economica e monetaria non avrebbe potuto tenere e conservarsi (…) Questo premio dimostra che i valori di solidarietà e di fiducia possono portare verso un mondo migliore”. Eccezionale amici! Che dire! Ma da quale pianeta atterano questi? Mah!

Il Modello Ungherese ci Salverà! – Aprite gli occhi!

A ben vedere, dietro questi "fantastici progressi europeisti", ci sarebbe dunque una "questione di euro"! Più che una "questione di feeling", come direbbe Riccardo Cocciante! Anche la tanto agoniata cooperazione sarebbe quindi orientata al salvataggio della moneta unica: proprio questo della "moneta imperiale unica" – tuttavia – fu uno dei principali elementi che fece scattare la denuncia per crimini contro l'umanità all'indirizzo della cricca europeista da parte dei coniugi Reusing (Sarah Luzia e Volker Reusing - vedi allegato). Lodi e gloria a tutti, dunque, mentre la realtà dei fatti era ben diversa: vista la devastante situazione economica, politica, sociale, monetaria, e finanziaria dell'Europa. Un disastro storico e di proporzioni inaudite, senza precedenti, in tutti i paesi dell'Eurozona (ribattezzata per l'occasione da "Qui Europa", come rivcorderete, Eoro-gabbia). Probabilmente il più grande e sistematico piano di espropriazione di massa della storia.
Premio Nobel per la Fame

Dietro questa improvvisa attribuzione del Premio Nobel per la Pace (Fame) all'Unione europea, dunque, vi furono motivazioni puramente politiche. nel tentativo palese di fermare l'esplosione dell'euro e della stessa UE. In tal direzione andarono tutte le sviolinate mediatiche e radiofoniche che in quei giorni Greci, Italiani, Portoghesi, Spagnoli, Irlandesi, Ciprioti ed europei tutti dovettero sorbirsi. Il 90% dei media occidentali (a trazione "bancario-europeista", non dimentichiamolo) osannarono e lodarono le virtù dell'Ue sprecandosi in abnormi e surreali magnificenze verso questo bizzarro Nobel per la Pace. Tra l'altro quelli erano i giorni del sanguiniso embargo contro i poveri cittadini Iraniani e delle stragi (ancora in atto) in Siria, Africa e Medioriente! Come dimenticarlo? Molti furono i "patrioti" che per contro si stracciarono le vesti alla notizia. Ma probabilmente nessuno si pose questa semplice, quanto essenziale domanda: Chi attribuisce il premio Nobel per la Pace?

Chi attribuisce il Premio Nobel per la Pace?

Sono forse 600 delegati provenienti da tutto il mondo, chiamati a scegliere i candidati ed i vincitori? La risposta è NO! Sono forse 140 professori e esperti, specialisti in diritto internazionale, in diritto per la pace, e/o attivisti per la pace del mondo ? La risposta è NO! Sono forse 50 sapienti emeriti con acclarata, riconosciuta, assoluta ed Alta coscienza morale in accordo con un'alta etica umanitaria e dotati di competenze scientifiche e/o morali indiscutibili, a scegliere i vincitori? La risposta è ancora NO! Sono forse, per caso, 20 attivisti e/o pacifisti conosciuti per la loro neutralità, gente che avrà ad esempio avuto un ruolo chiave nei soccorsi umanitari alle popolazioni Afgane o Libiche? Beh, non chiamateci ripetitivi ma ancora una volta la risposta è NO! Il solito disco rotto! Ma allora chi? Chi attribuisce il premio Nobel per la Pace? Il Premio considerato come il più alto riconoscimento morale del pianeta?
Chi c'è dietro il Premio Nobel?

Per saperlo, occorre rivolgersi al Den Norske Nobelinstituttet, un istituto Norvegese. ed è quello che abbiamo fatto! Alfred Nobel, l'uomo che inventò la dinamite, come noto, creò il Premio Nobel. esso divenne "cosa" dell'accademia di Svezia. Lo scopo era quello di premiare con un riconoscimento (anche in danaro) i migliori uomini del pianeta che si fossero distinti durante l'intero arco dell'anno nelle materie più disparate ed importanti per lo sviluppo ed il progresso dell'intera umanità. Chimica, Medicina, Fisica, ecc.. Successivamente fu ideato il "Nobel per la Pace". Esso non fu attribuito alle sfere di competenza dell'Accademia di Svezia, ma alla Norvegia ed assegnato da quel momento ad Oslo. Successivamente – e ciò va ricordato per giustizia - fu ideato il Nobel per l'Economia, il quale, dunque, non fu assolutamente creato da Alfred Nobel, ma nacque per volontà di una banca! Avete capito bene! Precisamente negli Anni Sessanta su proposta e interesse della Banca di Svezia, in onore di "Paride Nobel". Il Nobel divenne dunque, ben presto qualcosa di eccelso, di ideale ed idealizzato. Una sorta di traguardo meraviglioso e solenne nell'immaginario collettivo. Ma soprattutto strumento diretto di legittimazione automatica. E ciò anche e soprattutto per volontà dei media e dell'intellighenzia occidentale. Ma pochissimi guardarono davvero all'essenziale: cioè quasi nessuno si chiese chi fosse davvero ad attribuire questo riconoscimento.

Il Sorprendente Jagland – Presidente del Comitato Nobel Norvegese e ..

Noi ce lo siamo chiesti, e quel che è emerso dalle nostre ricerche è davvero molto interessante. Trattasi del Comitato Nobel Norvegese, vale a dire 5 persone tutte di nazionalità norvegese, tutti aventi responsabilità politiche e tutte rigorosamente selezionate dal Parlamento di Oslo (Storting), nell'ambito dei diversi schieramenti. Ecco chi sono! 1) Thorbjon Jagland, Presidente del Nobel, nato nel 1950, membro del Partito del Lavoro (sinistra). Nel 1990 pubblica l'opera "Min europeiske drom" (Il mio sogno europeo). In pratica l'Egr. Dott. Jagland fa parte della minoranza norvegese favorevole all'integrazione europea. Per la cronaca i Norvegesi per due volte furono chiamati ad esprimersi sulla possibilità di integrarsi nell'Unione Europea. Sapete quale fu l'esito? Beh, la risposta fu sempre la stessa: NO! Jagland nel 1996 divenne “ministro di stato” (premier di Norvegia); nel 2000 ministro degli esteri (perché nel frattempo fece qualche sproposito); nel 2005 fu Presidente dello Storting (Parlamento); l'1 gennaio del 2009 fu eletto dallo Storting "Presidente del Comitato Nobel Norvegese" e curiosamente nel settembre del 2009 fu eletto – udite udite – Segretario del Consiglio d'Europa.
Un Gigantesco Conflitto d'interessi

La Norvegia, infatti, non è membro dell'Ue, non fa parte ovviamente dell'Eurozona, ma fa parte del Consiglio d'Europa. Dopo questi due eventi molti politici norvegesi chiesero la sua testa, ovvero la sua dimissione della presidenza del Nobel, sottolineando un rischio palese di perdita di indipendenza del comitato stesso. Cioè l'esistenza di un macroscopico conflitto d'interessi. Però Jagland rimase saldamente alla presidenza del Comitato Nobel, nonché segretario del Consiglio d'Europa. Anche in termini iconografici le differenze tra Consiglio d'Europa e Ue sono ben pochi: in pratica la bandiera che contraddistingue le due realtà è identica, cambia solo una "C" che campeggia all'interno del cerchio stellato dello stendardo del Consiglio d'Europa.

Comitato Nobel – Il resto della Squadra

2) Secondo membro (personaggio) del Comitato Nobel è la Signora Kaci Kullmann-Five. Nata nel 1951, la Five è membro del partito conservatore (destra); ex parlamentare (lo è stata fino a 1997) ha lavorato in varie ditte pubbliche e private (Statoil, radio channel P4) ed è stata eletta dallo "Storting" quale membro del Comitato Nobel Norvegese, nel 2003. La Five è stata poi rieletta nel 2008 vice Presidente del comitato. 3) Il terzo membro è Berit Reiss-Andersen, nata nel 1954, avvocato e giurista, ex membro del "Partito del Lavoro" e Presidente della Magistratura di Norvegia. La Reiss-Andersen fu eletta quale membro del Comitato Nobel Norvegese dallo Storting il 22 novembre 2011 su proposta del "Partito del Lavoro" (sinistra) per gli anni 2012-2017: giusto in tempo per l'assegnazione del Nobel per la Pace al'UE. 4) Il quarto membro è Inger-Marie Ytterhorn. Nata nel 1941, tesserata con il "Partito del Progresso" (più o meno – e scusate il gioco di parole – a destra della destra) eletta nel Comitato Nobel Norvegese nel 2000, 2005 e 2010; 5) Il quinto membro è sempre una donna: Ågot Valle, nata nel 1945, e membro del "Partito della Sinistra Socialista" (più o meno… a sinistra della sinistra). La Valle fu eletta parlamentaria nel 1997, nonché tra i responsabili dell'organizzazione “Nei til EU” (no all'UE), eletta nel Comitato Nobel dallo Storting nel 2009, e per il periodo di riferimento 2009-2014; Ma così come accadde per i Tre Moschettieri di Dumas, che in realtà erano "Quattro", anche i 5 Membri del Comitato Nobel Norvegese, in realtà sono "Sei" (6). esiste dunque un sesto membro di cui non si parla mai , o meglio, ancor meno che degli altri! Chi è, dunque, questo misterioso sesto membro? A ben vedere è un personaggio che appare sempre ben in vista in tutte le foto delle riunioni del Comitato Nobel. Anche se in effeti egli è sempre in retroguardia, un pò come un grande suggeritore. Un fatto ci ha davvero sorpreso: quando Barack Obama giuse ad Oslo per ricevere il suo propagandato (quanto altrettanto immeritato) premio, nel 2009, il presidente Usa sembrò mostrare più reverenza ed attenzione a lui che alo stesso Presidente del comitato, Thorbjon Jagland Il Misterioso Sesto membro del Comitato Nobel

6) Questo uomo è Geir Lundestad, Direttore dell'istituto Nobel e “Segretario del Comitato Nobel”. In realtà, sarebbe lui il vero Guru del Nobel, quello cioè che istruisce i dossier e presenta i candidati al comitato. Quello che, nelle riunioni, dispensa i suoi preziosi consigli su questo o quel candidato dinnanzi al comitato Nobel. E' dunque molto interessante, fondamentale, sapere chi è quest'uomo. Carneade, Carneade, chi era costui!? (esclamò Don Abbondio nel capitolo de "Il Matrimonio a sorpresa" dei "Promessi Sposi". Ma chi è il nostro misterioso Carneade?Vediamo! La suspance aumenta… Geir Lundestan, classe '45, dal 1978 al 1983 è stato ricercatore in "questioni internazionali" presso l'Università di Harvard. Avete capito bene! Non è uno scherzo! Harvard, Usa. Nel periodo 1988-1989 ha svolto l'attività di ricercatore al Woodrow Wilson International Center di Washington D.C., quello che si dice un vero e proprio santuario posto nel cuore del potere dell'Impero Usa: Washington D.C.. Ieri - per comprenderci – al Cda dell'istituto sedeva (Sua Maestà) Hillary Clinton, oggi vi siede John Kerry. Ovvero i due ultimi segretari di Stato Americani. Ma che coincidenza amici! Forse sarebbe stato più facile trovare il celeberrimo ago nel pagliaio, che assistere a tali coincidenze. Che dite?

Un Super Feudo nel Cuore dell'Impero

L'istituto è dunque un feudo completamente integrato ed assoggettato al potere supremo di Washington, finanziato dal governo USA, dalla presidenza americana e dal Dipartimento di Stato. Ma non finisce qui! Pensate che ad Harvard vi lavorano ed operano soltanto una manciata di ricercatori. Nel 1990, il nostro carissimo Dott. Lundestan, è stato naturalmente – e oseremmo dire ovviamente - nominato direttore dell'istituto Nobel di Oslo e – come detto – “Segretario del Comitato Nobel”. Da 23 anni, dunque, questo misterioso uomo, di cui nessuno parla mai, e con questo pedigree, è Direttore dell'istituto Nobel di Oslo. L'istito che attribuisce il Nobel per la Pace. Se fossimo un pizzico maliziosi (ma non lo siamo) diremmo che come dice il detto famoso "se la cantano e se la suonano da soli"!



Il Quadretto finale della Situazione

Quindi – ricapitolando – il comitato si compone di Thorbjon Jagland (presidente del Nobel da 3 anni; ultra europeista, spesso tacciato in Norvegia di incompetenza e non certo noto per il suo acume; 2) Kaci Kullmann-Five, al comitato Nobel da 9 anni; 3) Berit Reiss-Andersen, avvocato privo, tuttavia, di particolari competenze in diritto internazionale, al comitato Nobel da meno di uno anno; 4) Inger-Marie Ytterhorn, di un partito di destra, al comitato Nobel da 12 anni; 5) Ågot Valle, proveniente da un partito di sinistra, da 4 anni al comitato Nobel; 6) Geir Lundestad, professore ultra-competente in materia internazionale, legato alla dirigenza americana e Grande Direttore dell'Istituto Nobel, nonché segretario del Comitato Nobel da 23 anni. Praticamente da una vita! Chi è pratico di "funzionamento dei gruppi umani", di commissioni, di comitati di riflessione, ha capito chi ha il vero potere, chi fissa gli orientamenti generali e chi manipola gli altri. Chi è dunque il grande burattinaio che sta dietro l'ambitissimo "Premio Nobel per la Pace". Chi tra voi lettori, dopo ciò, potrà ancora meravigliarsi che un tale riconoscimento, nelle ultime edizioni, sia stato assegnato a Barack Obama e all'Unione Europea? Chi si meraviglierebbe se magari questo premio un domani fosse assegnato a personaggi come Mario Monti o Angela Merkel? Beh pensiamo davvero in pochi! Siamo pronti a scommetterci! (Continua…)

Luigi Armentano, Sergio Basile (Copyright © 2013 Qui Europa)

Fonte:
http://www.quieuropa.it/rubrica-le-verita-nascoste-sul-premio-nobel-prima-parte/

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