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mercoledì 4 settembre 2013

Libia: la guerra su Twitter

22 marzo 2011
Riprendiamo un interessante articolo pubblicato su ilPaeseNuovo.it a proposito della guerra in Libia. Parla in particolare di un radioamatore olandese che ha discutibilmente deciso di rendere pubblici i messaggi captati dai militari, relativi agli spostamenti e alle azioni in corso.

Lo stesso radioamatore, intervistato su Wired replica:

Metto semplicemente insieme le informazioni disponibili online con le informazioni che ricevo via etere. Il mio principale obiettivo è quello di ascoltare la verità, senza la propaganda politica o militare

Questa vicenda propone spunti di riflessione molto seri e ci invita ad interrogarci se la necessità di “verità” può sovrastare l’incolumità dei militari e la segretezza alla quale chiunque ascolti trasmissioni via etere non amatoriali o pubbliche è tenuto a rispettare.


Amsterdam – Finiscono su Twitter le comunicazioni tra gli aerei della missione internazionale in Libia. Informazioni che le autorita’ militari custodiscono gelosamente sono oggi alla portata di tutti grazie ai radioamatori che, da una postazione in Olanda, captano le trasmissioni in chiaro fra le torri di controllo e i jet in volo, per poi postare nomi in codice, posizione e movimenti sul popolare sito di microblogging.

L’obiettivo principale, ha raccontato Huub, ex membro delle forze armate olandesi, “e’ ascoltare ‘la verita” escludendo la propaganda militare o politica”. La formula vincente, ha sottolineato il radioperatore, sta nella combinazione fra “l’informazione libera e globale su Internet e le informazioni che ricevo dall’etere”.

Negli ultimi due giorni, Huub ha postato notizie su diversi aerei in missione, compresi due Tornado italiani in volo verso Trapani, una coppia di F-16 americani sulla rotta di Sigonella, in Sicilia, e un aereo-cisterna inglese che stava lasciando lo spazio aereo francese dopo aver rifornito cinque Eurofighter. Non solo, fra gli intercettati c’e’ anche il leggendario ‘Commando Solo’, l’aereo delle forze americane specializzato in guerra psicologica e attivita’ propagandistica.

Ascoltando le trasmissioni ad alta frequenza, Huub ha seguito i movimenti in cielo del velivolo -un , versione modificata dell’Hercules- la cui partecipazione alla missione ‘Odyssey Dawn’ in Libia e’ stata confermata da un ufficiale del Pentagono, il vice ammiraglio Bill Gortney. Quest’ultimo, tuttavia, ha sottolineato di “non essere autorizzato a parlare delle comunicazioni radio”. A farlo, si legge sulla rivista Wired, ci ha pensato il radioamatore olandese, che ha reso pubblica una delle comunicazioni captate. Una voce maschile -in inglese, francese e arabo- invita le navi libiche a “non lasciare il porto. Le forze del regime di Gheddafi stanno violando una risoluzione Onu che impone di mettere fine alle ostilita’ nel vostro Paese. Se tenterete di lasciare il porto, verrete attaccati e distrutti immediatamente”.


Fonte: http://www.ilpaesenuovo.it


Per chi fosse curioso di approfondire le proprie conoscenze sul mondo di Twitter, un LINK dove è possibile leggere in tempo reale tutti i messaggi inerenti la Libia.

Preso da:

http://www.ari.cosenza.it/03/libia-la-guerra-su-twitter/

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