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venerdì 21 febbraio 2014

Libia, Siria e ora Ucraina: Le rivoluzioni colorate con la forza.

Le stesse forze che hanno istigato le manifestazioni indisciplinate nel 2011 in Siria stanno ora istigando tali dimostrazioni in Ucraina. Questo almeno è quello che deduco osservando due volantini identici (tranne per la lingua) apparsi prima in Siria e poi in Ucraina che mostrano l’abbigliamento tipico di chi è disposto a combattere. Come spiegare altrimenti la grafica di cui sopra, una volta in arabo e una volta cirillico, ma per il resto identiche ?

Ad accompagnare le manifestazioni e le occupazioni illegali di edifici governativi sono in entrambi i casi brutali attacchi criminali alla altre forze di polizia e del governo. In Siria la parte della violenza è stata fatta da jihadisti stranieri finanziati mentre le bande neo-nazisti sono utilizzati in Ucraina. Le manifestazioni e gli attacchi allo stato sono state pianificate. Non c’è nulla di “pacifico” in manifestazioni che sono solo il coperchio per attacchi contro lo Stato. Ma i politici stranieri e i media, mentono, dicendo di essere preoccupati e minacciano risposte del tutto fuori luogo. E’ una truffa per giustificare il loro “supporto” “occidentale” per i manifestanti e per favorire la violenza.

L’obiettivo è il “cambiamento di regime” dei governi legittimi da parte di piccole minoranze. Se il “regime” resiste allora l’alternativa è distruggere lo stato e l’intera società anche se quest’ultima non è d’accordo.
Diversi media tedeschi hanno usato l’arma della calunnia parlando contro il governo ucraino chiamandolo ”regime”, mentre invece è stato eletto. Oltretutto i media stranieri hanno cercato di dipingere i “manifestanti” come “pacifici”, mentre i poliziotti a Kiev venivano cosparsi benzina lanciate da decine di bottiglie molotov. E’ molto evidente quello che sta succedendo e i media stanno giocando assieme ai politici, militari e servizi segreti per fomentare, alimentare e coordinare queste “rivoluzioni”.
Le rivoluzioni colorate nella vecchia forma erano diventate troppo evidenti come schema fraudolente per essere ulteriormente utilizzate. Il concetto è stato quindi esteso per includere un uso intensivo della forza e di mercenari per sostenere quelle forze che arrivano dall’esterno con armi, munizioni, formazione e altri mezzi. Dopo la Libia, dove le forze Gaddhafi stanno ancora combattendo, la Siria è stata distrutta e ora l’Ucraina è il bersaglio. Ci sono probabilmente liste di altri paesi che devono essere attaccati con tali mezzi. Che cosa vi è stato realmente dietro le manifestazioni Gezi-park in Turchia e le proteste a Bangkok? Ci sono potenze straniere dietro anche queste proteste o sono solo azioni da parte dei gruppi locali? E l’Egitto ?
A questo punto la domanda da farsi è: qual è la migliore difesa che un governo legittimo può utilizzare contro costoro e come dovrebbe reagire a tali attacchi?
FONTE :

Tradotto e Riadattato da Fractions of Realityhttp://www.informarexresistere.fr/2014/01/29/libia-siria-e-ora-ucraina-le-rivoluzioni-colorate-con-la-forza/

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