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giovedì 14 marzo 2013

Il “giornalista” Paul Conroy, agente operativo del MI6

Pubblicato il: 7 marzo, 2012

Il “giornalista” Paul Conroy, agente operativo del MI6

Réseau Voltaire  6 marzo 2012
Presentato come reporter del Sunday Times, Paul Conroy, che è appena fuggito dall’Emirato Islamico di Bab Amr, è un agente dell’MI6 britannico.
In questa foto, lo vediamo in Libia (con il giubbotto antiproiettile blu), con i leader di al-Qaida alla sua destra Mahdi al-Harati (con il giubbotto antiproiettile nera) e Abdelhakim Belhaj (in giacca mimetica).
- Mahdi al-Harati ha sposato una donna irlandese e ha vissuto a Dublino. Paul Conroy è nordirlandese, ed è cresciuto a Liverpool.
Secondo l’ex premier Jose Maria Aznar, Mahdi al-Harati è ancora ricercato in Spagna per il suo coinvolgimento negli attentati di Madrid dell’11 marzo 2004.
Nel 2010, con la barba e l’accurata copertura più di una ONG, Mahdi al-Harati era stato infiltrato dall’MI6 nella “Freedom Flotilla“, che cercava di portare aiuti umanitari a Gaza.

Mahdi al-Harati ha guidato la brigata di al-Qaida che aveva assediato l’hotel Rixos a Tripoli, nell’agosto del 2011. Secondo Khamis Gheddafi, era inquadrata da istruttori francesi. Una fonte militare straniera di alto livello, al-Harati ebbe dalla NATO la missione di catturare i leader libici rifugiatisi in una struttura segreta dell’hotel, e di assassinarvi il deputato ed ex-assistente di Martin Luther King, Walter Fauntroy. Doveva eliminare anche due dipendenti della Rete Voltaire, Thierry Meyssan e Mahdi Darius Nazemroaya, che risiedevano presso l’hotel Radisson, dove al-Harati aveva posto il suo centro di tortura. Questa decisione era stata presa in una riunione ristretta del comando NATO di Napoli, pochi giorni prima. La relazione menziona la presenza alla riunione di Alain Juppé. Interrogato su ciò, la sua segreteria ha negato qualsiasi coinvolgimento del ministro degli esteri francese e disse che era in vacanza, in quella data.
Nell’ottobre 2011, Mahdi al-Harati mise in scena, in Siria, un finto villaggio occupato, situato tra le montagne al confine turco. Per due mesi ricevette i giornalisti occidentali per vantare la “rivoluzione” siriana. Il villaggio è abitato da una tribù che era stata pagata per produrre delle manifestazioni e per posare per la stampa. Al-Harati vi ricevette anche Paul Moreira di Canal Plus e Edith Bouvier di Le Figaro.
- Abdelhakim Belhaj è il braccio destro di Ayman al-Zawahiri, e attuale numero due di al-Qaida. Anche se ufficialmente è ancora uno dei criminali più ricercati del mondo, è stato promosso dalla NATO a governatore militare di Tripoli. Abdelhakim Belhaj ha anche la  residenza in Qatar.
Abdelhakim Belhaj ha recentemente fatto diversi viaggi in Turchia, dove dispone di un ufficio nella base NATO di Incirlik, e in Siria dove ha infiltrato dei gruppi per un totale di 1.500 combattenti. Secondo Ayman al-Zawahiri, i suoi uomini hanno commesso gli attentati di Damasco e Aleppo.
La sua organizzazione, il Gruppo combattente islamico in Libia, si è fusa con al-Qaida, ma è ancora sulla lista dei terroristi del Dipartimento di Stato statunitense e del Dipartimento degli Interni inglese.
Associandosi con dei noti  terroristi, Conroy cade sotto la legge degli Stati Uniti e del Regno Unito per sostegno o associazione a un gruppo terroristico. Affronterebbe 15 anni di carcere, salvo affermare la sua immunità, facendo valere la sua qualifica di agente di Sua Maestà.
Traduzione di Alessandro Lattanzio

Preso da:http://www.statopotenza.eu/2800/il-giornalista-paul-conroy-agente-operativo-del-mi6

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