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domenica 25 febbraio 2018

America Latina, Unione Europea e ingerenza

15 febbraio 2018

di João Pimenta Lopes, deputato europeo del PCP (GUE/NGL)

parlamentoeuda avante.pt
Traduzione di Marx21.it
La natura capitalista dell'Unione Europea, le sue ambizioni imperialiste, determinano le sue pretese di ingerenza in paesi terzi su scala globale. L'UE insiste per imporre la propria retorica moralista, per esercitare pressione, ricattare, sanzionare, aggredire paesi sovrani che affrontano i suoi interessi e sottometterli. L'America Latina è un tema ricorrente, nel contesto delle discussioni nel Parlamento Europeo (PE), in quanto cinghia di trasmissione delle potenze europee, non solo attraverso la discussione, ma anche attraverso l'omissione.

Nell'ultima sessione plenaria del PE si è tenuta una discussione sulla situazione in Colombia, dove la destra ha cercato di sferrare un attacco serrato alle forze progressiste, in particolare alle FARC, l'unica parte firmante l'Accordo di Pace impegnata nella sua scrupolosa osservanza. Già nella prossima sessione, la destra ha preteso di discutere di Cuba, nella sua strategia di indebolimento dell'Accordo di Cooperazione e Dialogo, firmato l'anno scorso, anticipando la riunione tra UE e Cuba, allo scopo di dare continuità alla politica di embargo e isolamento del popolo cubano.


Si pretende anche di promuovere l'ennesima discussione, nel momento in cui si amplificano le dichiarazioni dell'Alta Rappresentante, Federica Mogherini, di interferenza e minaccia al Venezuela, con il varo di sanzioni contro alte personalità di quel paese, che alimentano la destra reazionaria e violenta, insieme alla destabilizzazione economica e sociale, con grave danno per il popolo, e anche per la consistente comunità portoghese.

Cinicamente, si diffondono dichiarazioni blande e di legittimazione della frode elettorale in Honduras e si tace di fronte allo scandaloso processo politico contro Lula da Silva, che si inserisce nella brutale offensiva contro i diritti sociali e lavorativi del popolo brasiliano e nel depauperamento e saccheggio delle ricchezze del Brasile. Silenzi che si estendono a paesi come l'Argentina e il Messico, tra gli altri, dove sono calpestati i diritti dei popoli e si infliggono persecuzioni e assassini di leader politici e sociali.

I deputati del PCP nel Parlamento Europeo sono impegnati nella solidarietà con le forze progressiste, con i lavoratori e i popoli di quel continente (come del resto di qualsiasi parte del mondo).

Mentre esce questo articolo, nel Parlamento Europeo, con il nostro appoggio e collaborazione, si svolge l'iniziativa “Diritti delle vittime e Accordo di Pace in Colombia”, che si propone di segnalare non solo i notevoli ritardi nella sua attuazione, ma anche alcune preoccupanti battute d'arresto. Occorre ricordare che dalla firma dell'accordo, 42 militanti delle FARC e 170 leader e attivisti per la pace sono stati assassinati per mano del paramilitarismo che è aumentato e ha occupato territori precedentemente controllati dalla guerriglia.

Allo stesso modo, nelle scorse settimane, e anche per iniziativa dei deputati del PCP, è stato possibile diffondere comunicati del GUE/NGL di solidarietà sia con la lotta del popolo brasiliano contro la decisione di condannare Lula da Silva, che con il popolo venezuelano e la Rivoluzione Bolivariana, di fronte all'imposizione di sanzioni decise dall'Unione Europea.

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