Libia: soldati italiani in missione con il generale Haftar
In ogni guerra, ancora prima della gente, occorre assassinare la verità. Guerra alla libia: 100000 morti, 240000 persone ancora cercate, 78000 dispersi. 10300 donne violentate, 350000 rifugiati.

Il Wall Street Journal è riuscito a intervistare i due scassinatori,
conosciuti soltanto come “Khaled”, un ingegnere, e “al Fitouri”, un
fabbro. I due progettano di aprire un buco nella parete di cemento
del caveau e quindi di mettersi al lavoro sulla cassaforte utilizzando
alcune tecniche che preferiscono non divulgare. Il Wall Street Journal
ha intervistato i due lo scorso 13 maggio e non è chiaro se nell’ultima
settimana siano riusciti a portare a termine il loro piano. Le monete
custodite nella cassaforte hanno l’effigedel Leader Muammar Gheddafi, e probabilmente per utilizzarle sarebbe necessario coniarle una seconda volta.

Roma, 13 mag – Manca ormai solo qualche mese all’uscita di scena di Obama,
la figura centrale di questi anni tormentati, caratterizzati da crisi
economica e tensioni internazionali. Un presidente inevitabilmente
“buono” per via del suo colore della pelle, come vuole il pensiero
debole dei nostri tempi. Un idolo dei media e delle sinistre radical
occidentali, di cui è stato simbolo incontrastato, tanto da meritare un Nobel per la Pace
prima ancora di fare un passo in politica estera. Ma basta analizzare
le sue mosse nel corso degli anni per capire come Obama abbia in realtà
agito in continuità con l’istinto imperiale americano, riuscendo dove altri non erano arrivati grazie anche al pregiudizio favorevole che ha caratterizzato la sua amministrazione.
I conflitti durante la sua presidenza si sono susseguiti senza sosta,
mentre l’utilizzo dei droni, i sistemi a pilotaggio remoto con cui
condurre attacchi aerei, si è addirittura sestuplicato rispetto al
periodo Bush. Gli interventi di cui parliamo sono ben diversi dalle
“guerre classiche”. Si tratta di azioni di destabilizzazione,
manipolazione dell’opinione pubblica, finanziamento di gruppi eversivi e
invio massiccio di contractors, cioè mercenari, attraverso le quali
tentare di favorire il regime-change nei paesi di interesse geopolitico.
Sul tema gli States hanno una lunga tradizione, di cui le “rivoluzioni
colorate” sono la parte più nota.



“Abbiamo
identificato 40mila trafficanti di uomini e individuato più di 100
imbarcazioni sospette:: si tratta di gruppi multinazionali composti da
persone originarie dei Paesi di provenienza dei migranti, come la Siria,
o di transito, come la Turchia, ma anche da molti Paesi europei”.
