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venerdì 6 novembre 2015

SIAMO TUTTI MISS ITALIA?????? MA ESISTE UN DIO?!

27 settembre 2015

Que la guerre continue, que la paix se fasse, que les hommes s’égorgent ou se trompent, vivons et buvons “.  Voltaire

Mi piace l'odore del napalm al mattino” è la simpatica citazione che qualche giovane cinefilo ha inserito sulla rete a chiosa della stupefacente dichiarazione della Miss Italia 2015, ambiziosa di vivere nel 1942 per poter assaporare il gusto della guerra stante il fatto che lei – da donna – non vi avrebbe attivamente partecipato. Non ho assolutamente intenzione di commentare ulteriormente questo “avvenimento” in primo luogo perché credo esprima soltanto – in maniera drammatica, spero, per molti – l'immaturità cui la tanta retorica fasulla di questi anni, la trasformazione in quotidianità di eventi drammatici, la banalizzazione della violenza e la sua apparente “gestione” nello spazio virtuale dei videogames hanno cresciuto le ultime generazioni.
A proposito dei videogames cruenti val la pena ricordare che Giulietto Chiesa, reo di aver commentato l'uscita di uno degli ultimi e più violentemente “educativi” giochi da computer - Grand Theft Auto V – al proposito ricevette dal web qualcosa come 60.000 messaggi di ingiurie...
E mentre la nostra Miss risponde ad Amendola una simile baggianata (a proposito Amendola è quello che dai rassicuranti membri della modern-family all'italiana, I Cesaroni, in estate effettua la muta e si camuffa da marinaio ancora per rassicurare il traumatizzato bambino naufrago...) intorno a noi succede dituttoedipiù: in Europa l'esodo dei “profughi-migranti-rifugiati” conosce la sua massima espansione, improvvisamente la Germania (il presidente degli industriali tedeschi Ulrich Grillo non più di 10 mesi addietro aveva espresso il desiderata di almeno 800.000 nuove braccia di lavoratori stranieri, obiettivo frustrato dai rigorosi limiti imposti dalle norme europee relative) si scopre solidale e pronta ad accogliere milionate di “stranieri”. Il Papa accoglie nei suoi palazzi immensi della Città del Vaticano ben due famiglie, a Bologna si scopre una Curia ancor più che milionaria (ha ereditato, ancor non si sa come, l'azienda di automazione FAAC, gli eredi legittimi sono scesi sul sentiero di guerra, e lo credo bene...) e quel che è più pio ed indice di attitudine caritatevole, pronta a delocalizzare in Ungheria e tanto per gradire a mettere in esubero qualcosa come 50 dipendenti (probabilmente saranno degli atei o miscredenti...), a fronte di utili per qualcosa come 340 milioni di euro l'anno. Ma come dirà sorridendo un pingue vescovo al giornalista de La Gabbia, ci sono anche le spese e le tasse, non è tutto guadagno... Mi viene in mente un certo Cristo che entrò nel tempio e con il cordone che usava come cintola fustigò i mercanti e li fece fuggire.
MA ESISTE UN DIO?!?
Ascoltavo le cronache televisive di questi giorni, è purtroppo necessario talvolta accendere il televisore per rimanere in contatto con quell'altra dimensione – quella della “porta accanto” - quella del mondo che ascolta e legge esclusivamente – e si beve – il Verbo della comunicazione di massa manipolata, ma non credevo si potesse ascoltare tanto di così perversamente criminale quanto le parole dell'Alto Commissario Europeo Federica Mogherini che con una faccetta stolida predicava la necessità di dare un po' di pace al popolo della Libia, che oramai ha sofferto troppo le guerre, intendendo con questo la necessità di accoglier per l'appunto le migliaia di “rifugiati” libici.
Ecco la quotidianità di oggi di una famiglia libica... quella cui la Mogherini vuol dare un pò di pace, forse ne avrebbero fatto volentieri a meno della compassione di questi mestieranti.
“Dare un po' di pace” per questa donna è probabilmente quello che le milizie della NATO (queste sono da chiamare milizie, milizie prezzolate e mercenarie, al contrario degli eserciti di Nazioni come l'Iraq, la Libia, la Siria) che si son difese e si difendono contro le organizzazioni criminali sovranazionali di cui la Mogherini è soltanto l'ultimo, scalcagnato, forse anche (malinconica e sentimentale speranza della basilare bontà ed ingenuità dell'essere umano) inconsapevole, lacchè.
Ma che coraggio ha questa gente? Come fanno a parlare di “dare un po' di pace” ad un Paese, ad una Nazione che più non esiste come tale?! A un Paese che hanno programmato di distruggere, per metter la parola fine ad un progetto di dignità ed autonomia africana.
Ma ESISTE UN DIO che li ascolta questi veri e propri criminali di guerra?
Non può esistere, perché se esistesse quello che una volta chiamavano il DIO DEGLI ESERCITI scenderebbe sulla terra e farebbe a pezzi questi infami sciacalli, pronti a costruire immagini di propaganda, le immagini-choc di cui son pieni rotocalchi e giornali, immagini-choc costruite per dare “corpo” alla prosa altrimenti tanto ripetitiva da risultare perfin noiosa dei sapienti usciti dalla stamperia della S.Anna di Pisa, immagini-choc costruite ed utilizzate per abbellire gli articoli dei cronisti “ufficiali” quelli che in inglese si chiamano embedded, quelli che vanno al seguito delle milizie coloniali – appunto – e che fotografano quello che fa comodo all'impero contemporaneo.
I lagrimosi articolisti dell'opinione e del pensiero unico hanno gongolato alla vista dell'immagine del piccolo lugubremente “spiaggiato” su un bagnasciuga, hanno ignorato ben altre immagini-choc di altri bambini su spiagge martoriate dall'infamia, hanno negato l'immagine, anche più scioccante perché non costruita di un piccolo palestinese smembrato dalle mitragliatrici israeliane, davanti a Gaza, normale, il Matteo nazionale stava lustrando le scarpe al massacratore Netanyahu, in visita a Firenze.
LA LIBIA DELLA DIGNITA'
Perché a dispetto delle missioni umanitarie, il peacekeeping, come piace biascicare agli stipendiati delle ONG e a dispetto di quello che l'intellighenzia contemporanea dai suoi salotti dai cuscini inzuppati di sangue altrui vuol farci conoscere, esiste un'altra – coraggiosa – realtà. 
E' quella dei popoli che si difendono dagli imperi coloniali, dai loro sicari e dalle loro truppe speciali camuffate, i popoli di Siria e di Libia, che nonostante tutto il male subito hanno ancora l'orgoglio, il coraggio delle proprie opinioni.
In Libia da anni la Resistenza Verde, quel popolo che si riconosce nella Jamahiriya e nei suoi principi e valori, continua nell'indifferenza criminale del mondo la propria battaglia. E  NESSUNO DA' VOCE  A  QUESTI  CORAGGIOSI!!!!!!!!!!!

E ci vuole davvero coraggio a manifestare perché laggiù ti ammazzano davvero. La fortuna per quella gente orgogliosa è che il defunto Leader li aveva dotati – tutti – dei mezzi elementari per difendersi, come impara il pilota dell'aereo militare che passa sulla folla nel filmato che segue...






Il presidente ciadiano Idriss Deby, all'indomani di una rivendicazione della necessità di una moneta africana svincolata dagli interessi dell'Europa (la polemica verte anche sull'ultradecennale questione del Franco CFA), rivendicazione che si richiama non poco al progetto gheddafiano del cosidetto dinaro d'oro o della moneta unica africana (ma africana davvero...), ricorda che nella questione libica l'opinione dei Paesi africani indirizzata ad una soluzione pacifica della "crisi" del 2011 non venne tenuta in considerazione alcuna.

http://www.afrika365.com/laune/2015/08/idriss-deby-itno-les-africains-nont-jamais-demande-lotan-dintervenir-assassiner-khadafi.html


Come già in occasione della Libia allorché Monsignor Martinelli da Tripoli tuonò contro l'intervento, denunciando come false tutte le informazioni sulle stragi di civili ad opera di Gheddafi ancora oggi si deve ad un prete, sul campo, una testimonianza diretta e veridica di quello che é e di quello che non può essere il Jihadismo in Iraq. I nostri grandi corrispondenti vagolano paludati in kevlar dalle reception di hotel alle camere, ci raccontano quello che fa comodo, non quello che accade, perché semplicemente non lo sanno, semplicemente "tengono famiglia" ed il contemporaneo codice comportamentale americano prevede "nessuna garanzia" per i giornalisti indipendenti considerati tout court "belligeranti" a meno che non siano i graziosi "embedded", quelli della propaganda, quelli portati per mano.



Non passa giorno che i giannizzeri dell'impero coloniale scannino famiglie, per la sola colpa di aver esposto una bandiera, per aver partecipato ad una manifestazione. Nel frattempo i mercenari Qaedisti, costruiti, armati dall'occidente e dai più selvaggi dei beduini d'Arabia – eletti a principi nel 1925 dal tornaconto del cadente impero Britannico – a braccetto con i mascherati corpi d'élite delle “potenze” europee ed occidentale (USA) si gemellano con tutte le mutazioni del terrorismo concepito da queste, aiutati nell'opera di disinformazione di massa da giornalisti e scrittori.
Leggevo – perché purtroppo si deve tenersi davvero informati, ed a qualcuno tocca leggere anche di 'sta roba – l'ultima “opera” di Yasmina Khadra, da poco apparsa in Francia, La dernière nuit du Raïs, fantaromanzo sulle ultime ore di Gheddafi assediato nella sua Sirte dalla NATO. Khadra, che di vero nome ha Mohammed Moulessehoul, a parte qualche immagine lirica altro non fa che aderire ad un sentito diffamatorio ormai consolidato sullo statista libico assassinato nell'ottobre 2011. Addirittura un eroinomane, ce ne ripete le attitudini di stupratore – anche in gioventù, ma ovviamente solo dopo l'ascesa al potere – di instabile e vendicativo e – ovviamente – ferocemente insensato. Eroinomane, addirittura, lui che tra le prime notazioni in merito ai ribelli di Bengasi ebbe a dire proprio ch'eran drogati e la storia (Captagon, la droga dei Jihadisti, diffusa in Medio Oriente fino dagli anni '80, viene industrializzata in Bulgaria e Serbia e Slovenia a partire dal 2000, un sequestro di 12 tonnellate nel 2000 in Saudi Arabia) l'ha dimostrato, come pure la leggenda del Viagra, che leggenda non era, solo che a farne uso per gli stupri di massa erano i ribelli contro la popolazione civile.

Caro Mohammed, Moammar Gheddafi non ti avrebbe chiamato Yasmina ch'é nome femminile, ma tu a parte le (frustrate) velleità politiche nel panorama algerino, che cosa ne sai di quell'uomo? Che cosa ne sai in concreto o forse anche tu, come quel corrispondente italiano, lo hai veduto mungere una mucca (hai mai veduto un beduino mungere una mucca?) e da lì derivi la tua conoscenza e la tua saggezza a descrivere le ultime ore di un uomo che ha potuto ridare dignità all'Africa??? Yasmina-Mohammed, ti metti soltanto in fila tra i vari - postumi - detrattori di uno statista non allineato, sei nè più nè meno il quinto o sesto che lucrerà con fantasie e veleni, come le varie "sono stata schiava di Gheddafi", oppure con interviste fantasiose, con vacche munte e via dicendo... 


http://mondafrique.com/lire/politique/2015/08/18/etrange-omerta-sur-les-decapites-de-syrte







Pochi giorni or sono le tribù del sud hanno eletto a proprio rappresentante nientemeno che Saif al-Islam, primogenito di Moammar Gheddafi, di fatto la speranza di poter riattribuire dignità e in qualche misura autonomia a quel Paese ridotto al fallimento.

Anche se sarà molto difficile riprodurre il benessere e lo sviluppo cui la Libia era giunta con Moammar Gheddafi, sfilandosi di dosso letteralmente gli artigli delle “superpotenze”.




E intanto cosa accade? I selvaggi beduini di Riyad (definiti progressisti dall'ex Napolitano, è tutto dire) continuano con le loro analogie con i confratelli fasulli ma feroci del Daech (ISIL-ISIS), che si dice
massacrano i fedeli nello Yemen disintegrando una moschea nel giorno dell'Aid, è qua che si dimostra come siano religiosi e fondamentalisti, questi criminali, intanto i sauditi legalmente (cioè con un passaggio sugli scranni del tribunale), condannano a morte Ali Mohamed al-Nimr un ragazzo di 20 anni 

per aver manifestato tre anni fa contro l'oligarchia (è sicuramente un soggetto pericoloso, anche lo zio è un leader dell'opposizione) di quel mondo. Curioso che l'ambasciatore saudita sia stato di recente nominato a Ginevra Presidente del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, i paradossi ci comandano. . . . . . . . . c'è poco da aggiungere, anime belle, peccato che dobbiamo condividere il mondo e l'aria con voi.

Come disse al momento dell'aggressione alla Libia qualche imbecille nostrano Gheddafi ha governato più di 40 anni, aggiungo che Elisabetta d'Inghilterra è a 63 mentre i Saud sono una dinastia conclamata dal 1925. In Saudi Arabia, bastione della modernità e del progresso, la pena di morte per questo ragazzo prevede decapitazione e crocefissione con abbandono del corpo ai corvi. Vorrei chiedere alle nostre anime belle di andare a portar fiori ai piedi di quella croce. O forse ci andrà Napolitano, con fanfare e trombe, memore del suo amico "progressista" di Riyad Abd Allah scomparso nel gennaio scorso, un vero innovatore a ricordare questi commenti "autorevoli" espressi da soggetti al di sopra di ogni sospetto:
“un uomo di saggezza e visione d’insieme” (John Kerry, segretario di Stato USA); “una grande voce di tolleranza, pace e moderazione” (Chuck Hagel, già segretario alla Difesa USA); “un alleato stabile e forte, attento e abile modernizzatore del suo Paese” (Tony Blair, ex premier britannico); “un uomo che ha rafforzato la comprensione tra fedi diverse” (David Cameron, attuale premier); e non possiamo dimenticare le quote rosa “un forte sostenitore delle donne” (Christine Lagarde, direttore del FMI)

POVERI  NOI!

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