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venerdì 31 agosto 2012

La NATO (euro-yankee) detta la politica di Al-Qaeda

Responsabile dei servizi di sicurezza libici accusa LA NATO di sostenere AL-QAEDA

 Madison Ruppert, Contributing Writer -Activist Post

La “guerra al terrore” americana è una farsa progettata per togliere  libertà agli americani consolidando la ricchezza e il potere nelle mani dell’élite.
Da quando è iniziata la guerra al terrorismo, assolutamente nessun progresso misurabile è stato fatto e l’intera nomenclatura assegnata a questa “guerra” rafforza questo fatto dimostrando che questa è una guerra che è destinata a continuare per sempre, in tutto il mondo.
Per coloro che sono ancora preda dell’illusione che stiamo combattendo il terrorismo, il nostro supporto ai ribelli apertamente legati ad al Qaeda in Libia ( lo stesso gruppo al Qaeda responsabile per l’invio di militanti in Iraq per uccidere i soldati americani) dovrebbe aver frantumato questa illusione.
Il capo dei servizi di sicurezza libici , che sono i reali servizi di sicurezza libici non i ribelli criminali di guerra affiliati ad al-Qaeda, Abdullah al-Snousi, l’ha chiarito molto bene in una dichiarazione in data odierna.

giovedì 30 agosto 2012

Ultime da Tripoli – (Redazionale del 22/08/2011)

Analisi e testimonianze da Tripoli:

in Redazione con Jacinta Ryan

Redazionale di LibyanFreePress
22 agosto 2011, ore 18.00

Nel Video: Intervista con Thierry Meyssan
Crepitii di armi da fuoco, boati d’esplosioni, deflagrazioni delle bombe sganciate dalla North Atlantic Terrorist Organization (NATO), misti a notizie frammentate, a volte confuse e contradditorie, su quel che realmente accade a Tripoli, sono gli ingredienti di questi momenti di tensione e apprensione per la sorte della Libia e della sua popolazione sin’ora in sintonia col governo legittimo di Tripoli, inclusi gli amici e corrispondenti che aiutano questa piccola redazione a diffondere il maggior numero possibile di informazioni e video, in tutte le lingue e ad ogni latitudine, per rompere il muro di omertà e falsità che circonda questa sporca guerra d’aggressione coloniale, in pieno terzo millennio.
Perchè, oltre alle bombe euro-americane sganciate sulla Jamahiriya, il punto forte di questa guerra è la malainformazione, la disinformazione, la manipolazione degli avvenimenti e la creazione di notizie false.
E lo scopo e motivo d’esistere di questa piattaforma per la diffusione di news-on-line è infatti proprio quello di contrastare la mafia mediatica euro-yankee.

mercoledì 29 agosto 2012

Gli Squadroni della Morte di “Al Qaeda-Nato ” a Tripoli

MASSACRO NATO A TRIPOLI: L’OPERAZIONE ALBA DELLE SIRENE SEGNA L’ASSALTO DEI RIBELLI DELLE SQUADRE DELLA MORTE

Thierry Meyssan – Global ResearchTraduzione di FFP per LibyanFreePress
Tripoli, in Libia, 22 agosto 2011, 01:00

Sabato sera, alle 8, quando l’ora dell’Iftar segnava la fine del digiuno del Ramadan, il comando della NATO ha lanciato la sua “Operazione Sirena” contro la Libia.
Le Sirene sono stati gli altoparlanti delle moschee, che sono stati utilizzati per lanciare l’appello di Al Qaeda alla rivolta contro il governo di Gheddafi. Immediatamente le cellule dormienti dei ribelli di Bengasi sono entrati in azione. Questi sono piccoli gruppi con grande agilità di movimento, i quali hanno condotto attacchi multipli. I combattimenti, durante la notte, hanno provocato circa 350 morti e 3.000 feriti.
La situazione si è calmata un pò nel corso della domenica.

martedì 28 agosto 2012

La guerra dell' Italia alla Libia : una sporca faccenda.


L’italianissimo Alessandro Londero, titolare della “Hostessweb“, con un gruppo di volontari il 4 Agosto scorso era a Zlitan, a riprendere con la sua videocamera gli edifici della città libica, a 150 km da Tripoli, distrutti dall’aviazione di Unified Protector.
Il 7, assieme ai suoi collaboratori sarà a Tripoli.
Non potrà quindi fornire una documentazione degli effetti del secondo bombardamento della NATO sui quartieri di recente costruzione, che ospitano la metà della popolazione locale che ha raggiunto i 200.000 residenti, né partecipare a disseppellire dalle macerie i corpi di 85 tra anziani, donne e bambini colpiti in una località (Majer) a un tiro di sputo da Zlitan che verranno composti in sacchi di plastica e allineati dai soccorritori a fianco di una moschea.

lunedì 27 agosto 2012

Quattro mesi di guerra in Libia

di Anatolij Tsyganok – 4 agosto 2011 - Strategic Culture Foundation: www.strategic-culture.org
libyan french flag
L’operazione militare della Nato contro la Libia, condotta principalmente dalle forze armate di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna, sta accelerando la formazione di un nuovo sistema di relazioni internazionali. Allo stesso tempo, la guerra funge da poligono di tiro per testare la strategia degli Stati Uniti con l’Africa Command (USAFRICOM) in una situazione di combattimento reale, così come l’efficienza delle nuove armi …

domenica 26 agosto 2012

Libyan Cronicles 4.0

    • La vergogna dell’informazione totalitaria: una modesta proposta per la crisi… dimezzare lo stipendio dei giornalisti visto che continuano a rifilare veline di servizio di Aljazira e NATO, non svolgono professionalmente il loro compito e non si prendono neppure più la briga di verificare ciò che affermano:

LIBIA: CRIMINI DI GUERRA NATO

sabato 25 agosto 2012

Libyan Cronicles 3.0

  • Cuba Information TV “Manipolazione e apologia dell’intervento in Libya”
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venerdì 24 agosto 2012

Libyan Cronicles 2.1.0

  • Dopo il bombardamento del centro archeologico di fama mondiale in Libya Leptis Magna, oggi [16.08.2011] una nave da guerra della Nato ha preso di mira l’antico anfiteatro di Sabartha arrecando notevoli danni.

giovedì 23 agosto 2012

La verità non sarà teletrasmessa

16 Agosto 2011 da lizziephelan
traduzione di Levred
Mentre i giornalisti che soffrono di claustrofobia all’interno dell’hotel Rixos a Tripoli, pubblicano i loro sogni che i servi dell’imperialismo (i ribelli / ratti) hanno preso Zawiya, Ghuriyan e Sorman, essi ignorano un momento decisivo nella crisi.
Questo è la liberazione della zona di Misratah fino ad ora in mano ai ribelli. La notte scorsa l’esercito libico si è spostato nel centro della città e ora i ribelli sono intrappolati tra Misratah e Tawergha. Il 75 per cento della città è stato assicurato incluso il porto, che è stata un’ancora di salvezza per i ribelli per ricevere spedizioni di armi e altri rifornimenti, oltre ad essere una via di trasporto fondamentale per loro.
Lo ha confermato oggi il portavoce del governo Dr. Ibrahim Moussa in una conferenza stampa dai leader tribali di oltre 200 tribù libiche. Questo include quattro dei leader di quattro delle più grandi tribù libiche che costituiscono la metà della popolazione libica: Warfalla, Tarhouna, Zlitan, Washafana. Hanno tutti sostenuto il leader Muammar Gheddafi.

mercoledì 22 agosto 2012

L’Odissea della NATO in Libia: Libyan Cronicles

  • Ieri sera la NATO ha bombardato un gruppo di truppe nella zona di Brega ma erano ribelli. Sono morti circa 30 mercenari. Un gruppo di mercenari NATO hanno cercato di entrare a Sabrata sono stati respinti dalla stessa popolazione locale. I libici di Sabrata si sono scontrati contro di loro e la maggior parte dei mercenari sono stati uccisi o sono fuggiti. Poi aerei della NATO sono entrati nello spazio aereo della Libya e hanno bombardato Sabrata. Ricordiamo che la città di Sabrata conserva l’antica città romana, Patrimonio Culturale dell’Umanità (UNESCO). Limitandosi all’onda d’urto delle esplosioni delle bombe che lancia la NATO si possono registrare danni incalcolabili al patrimonio archeologico della Libia che i libici avevano mantenuto intatto nel corso degli anni.

martedì 21 agosto 2012

Attivisti politici e di difesa dei diritti umani bloccano a Tunisi carico d’armi dei ribelli

di GilGuySparks 14.08.2011
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A Tunisi attivisti politici e di difesa dei diritti umani contro la guerra si oppongono allo scarico di armi destinate ai golpisti di Benghasi.
Gli attivisti hanno bloccato il porto, dove una nave tunisina nazionale con carichi di armi e attrezzature militari, destinati all’opposizione delle forze libiche armate, era in procinto di scaricare il suo carico al porto di Zarzis nella capitale della Tunisia.
Dakhli, residente nella città di Zarzis, a circa 500 km a sud est di Tunisi, ha dichiarato che oltre 30 persone residenti della città si sono riuniti venerdì sera (12.08.2011) – e sabato di fronte al porto, dove hanno visto “Il tonnellaggio delle navi sospette e deciso di evitare lo scarico del loro carico.

lunedì 20 agosto 2012

La NATO rinnega la sua missione

di Thierry Meyssan (Réseau Voltaire | Tripoli (Libia) | 11 agosto 2011)
http://www.voltairenet.org/NATO-reneges-on-its-mission

Traduzione: Levred

Dopo 150 giorni di bombardamenti, la NATO ha raso al suolo numerosi servizi mentre fallisce nel conseguire risultati militari convincenti. Ciò è in gran parte a causa della sua mancanza di alternative strategiche. In Libia, la Nato, è assodato, avrebbe potuto applicare gli stessi metodi classici che sono stati concepiti per ambienti diversi. Ora è bloccata in un dilemma. La più grande alleanza militare della storia, che è stata inizialmente creata per confrontarsi con l’URSS e fu poi destinata a diventare il poliziotto del mondo, è caduta deplorevolmente, a corto dei suoi stessi obiettivi reciclati.
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Sia la vittoria militare e che la sconfitta sono misurati sugli scopi prestabiliti della guerra. Nel caso del suo intervento in Libia, gli scopi della NATO nell’ambito di un mandato delle Nazioni Unite avrebbero dovuto proteggere i civili e, allo stesso modo in maniera ufficiale anche se al di fuori del mandato, spingere verso un cambio di regime politico del paese.
Dopo quasi 150 giorni di guerra, la forze NATO non sono riuscite a scuotere le istituzioni della Libia. Considerando la disparità di forze opposte, una sconfitta militare è la conclusione inevitabile e la strategia adottata dovrebbe essere messa in discussione.

domenica 19 agosto 2012

19 agosto 2011, LA LEONESSA VERDE HALLA EL MESRATI, alla televisione LIBICA.

...... vorrei assicurare le famiglie delle persone che lavorano qui, che in AL-LIBIYA TV ci sono uomini veri. Ringrazio allah per i minuti e le ore che abbiamo trascorso qui, sono davvero gloriosi. La gente di AL-LIBIYA TV sono combattenti coraggiosi. Hanno difeso questo canale TV. Noi diciamo alle famiglie che le persone che lavorano qui sono sane e salve.
In AL-LIBIYA TV vi sono uomini veri, e le donne qui valgono 100 uomini ciascuna. Io appaio difronte a voi perchè sono certa della nostra vittoria.
Voglio dire al popolo libico, con certezza, che noi non siamo intimoriti dalle loro armi, missili,o cecchini. Dove sono queste bande armte? Dove sono queste persone?

sabato 18 agosto 2012

Crimini di guerra mediatico-giudiziaria


A distanza di un mese e passa dal primo attacco di elicotteri Apache finalizzato alla distruzione di centri comunicazione e radar in prossimità di Marsa el Brega, in Libia la situazione sul terreno è rimasta pressoché immutata.
Le forze di Gheddafi in Cirenaica continuano a mantenere sia il controllo di questo terminal energetico, di importanza strategica, posizionato a 800 km da Tripoli, che di ampie zone del territorio circostante fin sotto Ajdabiya.
L’ultima strage dall’aria, quindici morti tra i residenti, è arrivata a ridosso del porto della Cirenaica, nel centro città, nelle stesse ore in cui è uscita allo scoperto un’altra clamorosa balla sulle travolgenti avanzate dei ribelli del CNT lanciate alla conquista del compound di Bab al Azizia per consegnare Gheddafi, come hanno solennemente promesso, alla CPI dell’Aja.
L’ha raccontata il 27 Giugno alla Reuters, tramite telefono cellulare (!), il solito testimone creato dal nulla che questa volta ha assunto il nome di Juma Ibraim.
Il “suo“ racconto è arrivato dalla periferia sud di… Bir el Ghanam.
La “notizia“ è rimbalzata nel Bel Paese con l’Ansa. La diffusione della flagrante patacca su giornali e tv è stata tanto capillare da trovare spazio anche su quotidiani come Il Sole 24 ore e Milano Finanza.
Ci siamo presi la briga di andare a vedere su Google Earth dove si trovasse questo nuovo caposaldo dato nelle mani dei “sostenitori“ di Re Idris.

venerdì 17 agosto 2012

Giù le mani dalla Libia


Strategos, think-tank di geopolitica, lancia un appello per fermare l’aggressione militare alla Libia, con l’auspicio di organizzare prossimamente una manifestazione a sostegno di tale obiettivo.
“Ormai è evidente che:
- La risoluzione ONU è stata oltrepassata e violata, anche alla luce delle nuove prove che hanno documentato la quasi completa inconsistenza dei principali capi d’imputazione contro Gheddafi (fosse comuni poi rivelatesi inesistenti, massacri mai filmati, bombardamenti sulla folla mai documentati ecc. …)
- La Libia è vittima di un’ennesima aggressione della NATO, politicamente per nulla diversa da quella contro la Serbia nel 1999 e da quella contro l’Iraq nel 2003, per scopi totalmente geopolitici (approvvigionamento petrolifero e insediamento di un governo non ostile a Washington) e geo-strategici (espansione della sfera d’influenza della NATO, attraverso il comando AFRICOM), volti al contenimento di potenze rivali nei fondamentale scenari del Vicino Oriente e del Mediterraneo.

giovedì 16 agosto 2012

La Libia e la fine delle illusioni occidentali

Cinque mesi dopo l’inizio dei bombardamenti, non è più possibile credere alla versione ufficiale sull’inizio degli eventi in Libia e sui massacri attribuiti al "regime di Gheddafi". Allo stesso tempo, dobbiamo ora tener conto della risposta giuridica e diplomatica libica che mette in evidenza i crimini contro la pace commessi dalla propaganda TV, i crimini di guerra perpetrati dai militari della NATO e i crimini contro l’umanità commessi dai leader politici dell’Alleanza Atlantica.
Rete Voltaire | Tripoli (Libia)
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Muammar Gheddafi
Poco meno della metà degli europei continua a sostenere la guerra contro la Libia. La loro posizione si basa su informazioni inesatte. Credono, infatti, ancora che il "regime di Gheddafi" abbia soppresso nel sangue le manifestazioni di Bengasi di febbraio e che avrebbe bombardato i quartieri di Tripoli, mentre lo stesso colonnello avrebbe promesso di versare "fiumi di sangue" se i suoi connazionali continuavano a sfidare la sua autorità.
In due mesi di lavoro sul campo, ho potuto vedere di persona che queste accuse sono pura propaganda, ideate dalle potenze della NATO per creare le condizioni di una guerra, e diffuse in tutto il mondo dalle loro reti televisive al-Jazeera, Cnn, Bbc e France24.

mercoledì 15 agosto 2012

Tripoli 8/8/2011

Testimonianza italiani a Tripoli

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yvonnedivito1Questa è una lettera-denuncia appena inviata ad alcuni giornali.
Tripoli 08-08-2011
“Siamo un gruppo di Italiani arrivati in Libia il 28 luglio, 4 uomini e 4 donne, che vengono come privati e non come membri di un’agenzia, stiamo cercando di fare qualcosa per questa gente, raccontare quanto stiamo vedendo, sensibilizzare i media e provare ad attivare un’azione umanitaria che possa portare viveri e servizi. La situazione a Tripoli al nostro arrivo sembrava buona, dopo un difficile viaggio di attraversamento della frontiera tunisina dal versante di Djerba, siamo arrivati a Tripoli passando dal confine di Ras Ajdir e poi lungo la pericolosa strada costiera verso Sabratha e Tajura.

martedì 14 agosto 2012

Un documento segreto dell’intelligence britannica MI5 del 1995 rivela un piano per dividere la Libia in due stati più piccoli

  • Un documento segreto dell’intelligence britannica MI5 del 1995 rivela un piano per dividere la Libia in due stati più piccoli
by GilGuySparks
Il contenuto di un documento riservato, di un servizio di intelligence in Gran Bretagna, noto come ”MI5”, datato 1995, rivela il coinvolgimento del governo britannico in un complotto per imporre una nuova mappa nella regione del Maghreb, attraverso la divisione della Libia in diversi piccoli stati uniti nel quadro di un sistema federale.

lunedì 13 agosto 2012

Libya: il massacro, la copertura. Che sta succedendo?

di Mirovan Drecun 10.08.2011
traduzione:Levred
I principali media occidentali sono curiosamente in silenzio sulla Libia. Perché potrebbero esserlo? Riveliamo alcuni fatti sconvolgenti che vi raccontano dove il denaro della NATO viene speso. Mentre i programmi comunitari sono tagliati in Europa, hanno saputo i nostri lettori che vengono sprecati, per ogni aereo impegnato, fino a 100.000 dollari americani all’ora per massacrare bambini in Libia?
Vi dirò perché i media occidentali “comprati” stanno tranquilli sulla Libia. Tutto tace sulla Libia perché la NATO sta compiendo sempre più massacri di civili e  i terroristi (per lo più stranieri) cari alla NATO stanno perdendo contro le forze del Colonnello Gheddafi a terra. Verso le 21,00 del 9 agosto aerei della NATO hanno compiuto un massacro di civili nel villaggio di Majer, nei pressi di Zliten – 85 persone hanno perso  la vita, tra cui 33 bambini, 32 donne e 20 uomini.
La comunità internazionale guarda, i media internazionali restano in un cupo silenzio. E la verità su quanto sta accadendo in Libia sta scioccando al cuore la NATO. Proprio per questo motivo nelle ultime settimane, dalla brillante vittoria libica nella battaglia di Al-Brega contro i terroristi della NATO (si è affermato che circa 100.000 stranieri fanatici barbuti islamisti abbiano attraversato il confine dall’Egitto, poco prima che scoppiasse il caos), una battaglia nella quale una cortina fumogena ha offuscato i cieli in modo che i jets della NATO non potessero (illegalmente) intervenire in un conflitto interno per proteggere i terroristi contro le truppe del governo libico, la NATO sta immettendo sempre più mercenari nella lotta.

domenica 12 agosto 2012

Libya talk: Le stragi NATO continuano…

Zleetin il 15 luglio 2011 manifesta fiera il suo appoggio al legittimo governo di Gheddafi contro i golpisti di Benghasi…
Zleetin il 9 agosto 2011… la punizione della NATO arriva feroce e crudele facendo strage di civili (85 morti e 35 feriti)  (Zeetlin come Guernica)

sabato 11 agosto 2012

Riflessioni sulla razza Europoide e gli utili Idioti.

È possibile definire “missione di pace” una dottrina di dominio come la guerra, propria delle oligarchie plutocratiche? Vediamo, in sintesi, che le principali guerre con cui si è aperto il Terzo millennio - irachena (armi di distruzione di massa), afghana (sradicare il terrorismo) e libica (missione umanitaria per la Nato) – sono state giustificate dagli Usa e dai loro servili alleati con argomentazioni miste. L’imperialismo d’esportazione e le agenzie di distrazione di massa al suo servizio, quelle che fabbricano mostri e trame alla bisogna, si sono ben esercitati nell’affiancare aggettivi per indorare l’amara pillola alle opinioni pubbliche occidentali. Cominciamo col domandarci se sia accettabile la condizione di “liberare un popolose poi per festeggiare gli si scarica addosso tonnellate di confetti al tritolo (poco)intelligente. È naturale che i giudizi siano vari e contraddittori.

venerdì 10 agosto 2012

La macelleria dei ribelli libici, e noi siamo complici.

 
La macelleria di basso costo non si spreca più. I pezzi dei quarti di uomo ormai si trovano ad ogni angolo di strada e il sangue scorre a fiumi.
Noi, italiani, siamo complici dei crimini efferati che i cosiddetti ribelli – riconosciuti dai governi italiani, francese, inglese ed americano – compiono ormai quotidianamente nelle diverse contrade libiche; noi acconsentiamo che la civiltà occidentale sia figlia degli orrori di una guerra voluta dalle superpotenze mondiali per rubare, depredare e saccheggiare uno stato sovrano.

giovedì 9 agosto 2012

Dal fronte libico

  • Il Qatar ha inviato un aereo con 6 camion carichi di armi e munizioni per i mercenari che cercano di entrare in Libia nella parte occidentale del paese da Montes Nafusa.
  • Attacco terrorista contro un porto di pesca a Zliten


  • La Mauritania ha detto di non accettare il CNT in qualità di legale rappresentante della Libia. Il Presidente della Mauritania ha detto che il suo Paese è pronto ad assistere il processo di pace in Libia. La Mauritania è oggi leader dell’Unione africana. La Libia ringrazia.

mercoledì 8 agosto 2012

Esattamente un anno fa: il massacro di ZLITEN.

Era l' 8 agosto 2011, uno dei tanti bombardamenti CONTRO i civili, da parte della NATO, qui siamo a ZLITEN, a bombardare sono i francesi. Il risultato é di 64 morti, appartenenti a 20 famiglie diverse.
Questo non é stato il peggior bombardamento, ma uno dei tanti.
Si puo' scrivere un articolo senza scrivere? Credo di SI, mancano le parole? NO NO, le parole sarebbero tante, forse inutili, le immagini parlano chiaro.
Storie di ordinaria follia contro un popolo che resiste.
Che anche questo massacro possa richiamare VENDETTA in eterno, per i colpevoli.

martedì 7 agosto 2012

Controllo delle masse? Ecco come lavorano gli Illuminati

Spesso accade a coloro che cercano informazioni in rete, di incontrare articoli, resoconti o documentazioni sul cosiddetto “Nuovo Ordine Mondiale” o sugli “Illuminati”.
Capita così di frequente che ho deciso di approfondire tale argomento, cercando di rispondere ad alcune domande: ma chi solo gli “Illuminati”? Da dove provengono? Fino a che punto compenetrano la nostra realtà, la nostra storia? E a che scopo?
 Analizzando superficialmente i messaggi che ci provengono dalla realtà esterna, si può già intravedere l’accenno di una risposta a tali quesiti. E’ un dato di fatto per cominciare, che i mezzi di comunicazione più comuni (televisione, cinema, quotidiani, libri e riviste) diventino giorno dopo giorno più scadenti, uniformando e appiattendo le informazioni (soprattutto tivù e giornali), passando una realtà sempre più squallida e sovvertendo – in maniera non casuale, come vedremo in seguito - la scala di valori che ogni individuo equilibrato con un po’ di cultura, buon senso e rispetto per la vita, avrebbe come saldo punto di riferimento nella propria esistenza.

Per dirla in parole povere risulta difficile da accettare che un matrimonio tra vips possa diventare notizia di apertura di un serio TG che abbia la pretesa di informare la gente. E ancora mi è difficile accettare che tale TG si riduca a 20 minuti con pubblicità per poi lasciare spazio alla tanto attesa e sospirata ricetta di cucina a cui, pare, gli italiani non sappiano rinunciare.

lunedì 6 agosto 2012

Gli illuminati ed i tragici segni della cospirazione

Non c’è bisogno di essere un convinto seguace di David Icke, il famoso ex anchorman della BBC che gira il mondo a diffondere le sue rivelazioni sulla grande cospirazione degli “Illuminati”, per rendersi conto che la maggioranza dei grandi avvenimenti mondiali non ha certo una origine casuale, né scaturisce dalla evoluzione spontanea di circostanze non inquinate e non dirette ad arte da una regia occulta.
Per esempio, la  CIA, il servizio segreto USA, la cui storia è costellata di azioni criminali di ogni genere, ci fornisce diversi esempi a proposito. Per ricordarne uno, è rimasto un caso eclatante quello che ha visto il famigerato ente di spionaggio ingannare gli americani ed il mondo intero quando nel 2003 ha confezionato la falsa prova che l’Iraq detenesse armi di distruzione di massa, fornendo l’unico appiglio utile a Bush figlio per scatenare la seconda guerra del Golfo, con tutto ciò che ne è conseguito.
Forse perché non è venuta ancora una ammissione ufficiale da parte dell’attuale presidente USA, il nostro sistema informativo si guarda bene dallo spiegarci come gli americani abbiano negli ultimi anni costituito una vasta rete di enti ed organizzazioni, più o meno governative, con il preciso compito di finanziare ed organizzare le varie rivoluzioni colorate nelle ex repubbliche sovietiche, a cui abbiamo assistito negli anni scorsi e che abbiamo creduto essere il frutto di moti popolari volti alla definitiva conquista della “democrazia”, trattandosi invece di rivoluzioni artificiali con l’ausilio di leader politici corrotti, al solo scopo di sottrarre quelle repubbliche all’influsso della Russia.

domenica 5 agosto 2012

A Bengasi l’insurrezione colorata si disintegra

I musulmani sono invitati a cessare le ostilità durante il mese di Ramadan. Niente di significativo dovrebbe aver luogo sul piano militare in Libia fino al 28 agosto. Ma chi si avvantaggia del tempo che passa?
Rete Voltaire | Tripoli (Libia)  
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Con l’inizio del Ramadan, le operazioni militari della NATO in Libia sprofondano nella confusione totale, nota Alexis Crow.
L’analista della Chatham House specializzata nello studio dell’Alleanza Atlantica, è stata una dei maggiori esperti dei think tank occidentali ad affrontare pubblicamente la questione del ruolo di al-Qaida tra le "forze ribelli". Oggi è la prima a mettere i piedi sul piatto: i leader politici dell’Alleanza hanno abbandonato i loro scopi bellici, ufficiali e ufficiosi. Non hanno, a rigor di termini, una strategia alternativa, oltre alla ricerca di una crisi che gli consenta di stare con a testa alta. Chiaramente, non è più solo lo stato maggiore francese, ma anche Londra, ad essere preoccupata nel vedere le proprie forze impantanate in Libia, senza nessuna soluzione in vista.

sabato 4 agosto 2012

La sfida tra il rapace Nato e il serpente libico



Robert Morgan, in un recente articolo dal titolo WikiLeaks documents shed light on US-backed intervention in Libya, pubblicato su World Socialist Web Site del 27.07. 2011, esamina una serie di cablo diplomatici statunitensi nei quali emerge, con tutta evidenza, che  “lungi dall’aver dato avvio ad un intervento “umanitario” per proteggere i civili contro il governo di Muammar Gheddafi, Washington ha appoggiato l’intervento della Nato per una sola ragione, l’installazione di un regime che servisse meglio gli interessi strategici degli Stati Uniti, così come le operazioni delle giganti società petrolifere e del gas.” Robert Morgan prosegue commentando un interessante cablo che descrive come il primo ministro Silvio Berlusconi avesse sottoscritto la ratifica del trattato di ‘amicizia e cooperazione’ Italia-Libia, con il quale l’Italia si era impegnata a pagare 200 milioni di dollari all’anno come riparazione per “le malefatte coloniali”, in cambio della garanzia che gli appalti per i progetti di sviluppo sarebbero andati ad imprese italiane. Sempre secondo Morgan, un ufficiale italiano avrebbe riferito all’ambasciata Usa che l’ordine degli interessi dell’Italia era “petrolio, petrolio e immigrazione” [letteralmente "oil, oil, oil, and immigration"]. In un recente intervento Saif al-Islam, il figlio del rais ha detto: “la NATO è come un falco e la Libia un serpente; un falco ha catturato un serpente che è sorpreso; ma mentre il falco vola, per difendersi, il serpente gli si attorciglia al corpo. Allora il serpente dice al falco di lasciarlo e il falco gli risponde: Ti lascerei, però lasciami prima tu affinché io ti possa lasciare.”

venerdì 3 agosto 2012

Riepilogo delle manifestazioni del popolo libico a favore del suo leader contro Nato e ribelli golpisti

17.06.2011 Manifestazione affollata a Tripoli (Libia)
http://www.youtube.com/watch?v=8q4OGVEyK1c&feature=related
01.07.2011 Manifestazione affollata a Tripoli (Libia)
http://www.youtube.com/watch?v=WRE-y8KNEsc
06.07.2011 Manifestazione affollata a Tawerga (Libia)
http://www.youtube.com/watch?v=Q9gIshVM9yU
08.07.2011 Manifestazione affollata a Sabha (Libia)
http://www.youtube.com/watch?v=oZBiMIJ1gjA&feature=player_embedded
08.07.2011 Manifestazione affollata a Tripoli (Libia)
http://www.youtube.com/watch?v=IdN8w4CmvMU&feature=related
14.07.2011 Manifestazione affollata a Ajelat (Libia)
http://www.youtube.com/watch?v=birEDIfANTw&feature=player_embedded
15.07.2011 Manifestazione affollata a Zleetin (Libia)
http://www.youtube.com/watch?v=ILo7STMlsw8&feature=related
16.07.2011 Manifestazione affollata a Zawia (Libia)
http://www.youtube.com/watch?v=MRvY-SW2Z88&feature=player_embedded
19.07.2011 Manifestazione affollata a Aziziya (Libia)
http://www.youtube.com/watch?v=n7P9RjGBZ50&feature=youtu.be
21.07.2011 Manifestazione affollata a Sirte (Libia)
http://www.youtube.com/watch?v=AHff6HDpN1Y
26.07.2011 Manifestazione affollata a Al Khums (Libia)
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=BypSnTIixx8
27.07.2011 Manifestazione affollata a Zaltan (Libia)
http://www.youtube.com/watch?v=RaPcVsVvq-I&feature=player_embedded#at=14
28.07.2011 Manifestazione affollata a Ghadames (Libia)
http://www.youtube.com/watch?v=I8TCQ-hZsVc&feature=channel_video_title
30.07.2011 Manifestazione affollata a Tarhuna (Libia)
http://www.youtube.com/watch?v=9xnJCtdbA5U&feature=channel_video_title
30.07.2011 Manifestazione affollata a Janzour (Libia)
http://www.youtube.com/watch?v=hQr6zGU-pAE&feature=relmfu
31.07.2011 Manifestazione affollata a Bani Walid (Libia)
http://www.youtube.com/watch?v=uBC5zgchc_I&feature=channel_video_title
La lista delle manifestazioni a favore del governo legittimo contina ad aumentare ma non si permette che venga diffusa dalle principali reti dei media radio-televisivi che sui fatti accaduti in questi ultimi giorni hanno riportato in tutta Europa e in Italia in particolare il più completo silenzio.
El pueblo es con Muammar!

giovedì 2 agosto 2012

Abu Bakr Yunis Jaber richiama gli ufficiali, i sottufficiali e i soldati in grado di combattere nella Provincia Orientale

Abu Bakr Yunis Jaber “Segretario Generale Interno della Commissione per la difesa” di Muammar Gaddafi ha richiamato gli ufficiali, i sottufficiali e i soldati in grado di combattere nella Provincia Orientale. 

(Appena sarà disponibile una traduzione integrale verrà postata)
Abu Bakr Yunis Jaber, a capo dell’esercito libico dalla fine degli anni ’70, è nella cerchia più stretta a fianco al rais. Figura tra i venti alti ufficiali di Gheddafi i cui beni sono stati congelati, è uno dei membri originari del Consiglio del Comando Rivoluzionario (composto di 12 ufficiali dell’esercito and guidati dallo stesso rais); compare tra i fondatori della Jamahiriya e del GPC (Congresso Generale del Popolo).
Benghazi: mercenari e blindati dal Qatar contro la sollevazione delle tribù Libya / Benghazi: mercenaries and tanks from Qatar against uprising tribes.
Il leader Libico Moamar al Ghadafi si è dichiarato molto dispiaciuto per la gente della tribù Warfala che è stata assasinata ieri nella città di Benghazi.

mercoledì 1 agosto 2012

Aggiornamento: Libya on the ground 01.08.2011 (00:08 a.m.)

Le truppe di Yunis in questo momento controllano Benghazi mentre pure il resto dell’esercito Libico si starebbe spostando verso Benghazi.
D’altra parte, più a est le truppe Tuareg sono circa 70 km a sud di Tobruk, in attesa di ordini superiori per entrare in città. Gli stranieri che erano a Benghazi stanno evacuando su navi. L’edificio dei ribelli golpisti in armi è stato dato alle fiamme e secondo notizie ancora incerte il capo sarebbe fuggito in Turchia.
La ragione per cui le truppe di Yunis si sono mobilitate contro i ribelli così velocemente è perché i mercenari, dopo l’assassinio del generale, avevano cominciato ad uccidere donne e bambini della tribù di Warfala. Le truppe  di Yunis hanno iniziato ad insorgere contro i ribelli a fermarne i crimini e poi si sono uniti a loro altre tribù (tra loro quella Obeide) e civili.
La tribù Warfala è una delle più grandi in Libia (circa 1 milione di persone) e sostiene il governo libico, i ribelli conoscono la potenza di questa tribù per questo hanno cominciato a uccidere i loro donne e bambini.