
Il 20 ottobre, in
Bolivia, il socialista Evo Morales – forte dei suoi successi in
campo sociale, economico e politico (drastica riduzione della
povertà, dell'analfabetismo, forte aumento del PIL) - aveva vinto
per un terzo mandato, le elezioni presidenziali, con il 47% dei
consensi. Una cifra che, per la legge elettorale boliviana, avendo
battuto il suo avversario di oltre 10 punti percentuali, gli ha
garantito la rielezione, senza passare per il ballottaggio.
Ad ogni modo,
l'opposizione di centro e di centrosinistra, guidata da Carlos Mesa,
ovvero lo sconfitto delle presidenziali con il 35,%% dei consensi, ha
sin da subito tentato di fomentare la piazza contro il Presidente
eletto.