In Libia i migranti subiscono violenze e
gravi violazioni dei diritti umani, denunciati ormai da numerose
testimonianze. Eppure la comunità internazionale non fa nulla per
affrontare la situazione
Ancora un naufragio al largo delle coste libiche, che anche in questi giorni, come troppo spesso negli ultimi mesi, sono costellate di cadaveri: una quarantina, per la precisione, sulla battigia tra Tripoli e Khoms, mentre si cercano altri trenta dispersi.
La notizia, tremenda come tutte quelle del genere che l’hanno preceduta e che ormai ci provocano un senso di ineluttabile sconforto e impotenza, segue di poche ore la pubblicazione sull’edizione italiana dell’Huffington Post di un articolo della scrittrice e blogger Flore Murard-Yovanovitch dal titolo significativo: “I nuovi Lager. L’incubo dei migranti nei campi di concentramento libici”.