[ 22 luglio 2017 ]
L'altro giorno avevamo pubblicato di Domenico Moro L'IDEOLOGIA DOMINANTE É IL COSMOPOLITISMO NON IL NAZIONALISMO. Si trattava della prima parte di un breve saggio. Qui la seconda.
[9-9-1931.
Nella foto il simbolo della resistenza libica senussita contro il
colonialismo fascista, Omar al-Mokhtar, in catene. Sarà poi impiccato]
Le ragioni dello scetticismo nei confronti della nazione
La
diffidenza verso il concetto di nazione e la tendenza europeista,
entrambe diffuse in diversi settori della società italiana, sono il
prodotto della nostra storia recente e meno recente. L’imperialismo
italiano, tra gli anni ’80 dell’Ottocento e gli anni ’40 del Novecento,
ha fatto della nazione, nella forma ideologica estremistica del
nazionalismo, il substrato della sua politica espansionistica. Lo stato
liberale e lo stato fascista, senza alcuna soluzione di continuità tra
di loro, hanno generato una serie di guerre, dalle prime spedizioni
coloniali in Eritrea, Somalia e Libia, alla Prima guerra mondiale, alle
guerre d’Etiopia e di Spagna e, infine, alla disastrosa partecipazione
alla Seconda guerra mondiale.
L’esito
di questa tendenza espansionistica è stato devastante sia per le
condizioni delle masse popolari sia per le ambizioni dell’élite
capitalistica. L’Italia, precedentemente annoverata fra le grandi
potenze, subisce nel ’43 una sconfitta pesantissima e umiliante, che ne
declassa il rango internazionale. Si è così prodotto un diffuso rigetto
verso ogni forma di nazionalismo, che si è esteso al concetto stesso di
nazione anche all’interno della sinistra, nonostante la Resistenza
contro il nazi-fascismo fosse in primo luogo una lotta di liberazione
nazionale.