L’ipocrisia dell’imperialismo italiano è pari solo alla sua infamia.
Dopo aver firmato intese con il fantoccio Sarraj e le milizie
sahariane per sigillare la rotta libica – che hanno avuto come
conseguenza altre stragi in mare e l’incarceramento di migliaia di
migranti nei lager dove si commettono torture e abusi – Gentiloni e
Minniti hanno pagato una marchetta al Vaticano prima di natale, facendo
arrivare dalla Libia 162 migranti.
Nell’occasione hanno avuto anche la faccia tosta di parlare di “corridoi umanitari”, quando la politica migratoria di un governo persino peggiore di quello di Renzi è stata della quella disumana e reazionaria dei respingimenti in mare e l’esternalizzazione delle frontiere.
A ciò si aggiunge l’annuncio governativo dell’invio di 470 militari e 130 veicoli in Niger nell’ambito di una missione militare condotta sotto l’egida della UE.
Gli obiettivi sono bloccare nello snodo di Agadez il flusso dei migranti provenienti dall Africa occidentale, realizzare altri lager e addestrare le truppe corrotto regime di Issofou, ansioso di ricevere soldi e armi per combattere i suoi nemici e restare al potere.
Nulla di “umanitario”, solo l’ennesima flagrante violazione della Costituzione da parte di un governo scaduto e mai eletto.
L’operazione “Deserto rosso” (di sangue) viene venduta in campagna elettorale dal PD per raccattare qualche voto xenofobo, contando sul silenzio di M5S e i balbettii di “Liberi e uguali”.
In realtà la missione bellica farà comodo all’imperialismo francese, che saccheggia le risorse di uranio del Niger (terzo produttore mondiale), alimenterà il terrorismo islamista ed esporrà la popolazione italiana a possibili ritorsioni, oltre al peso del fardello delle rilevanti spese militari che comporterà.
Basta con la politica di guerra dell’imperialismo italiano! Ritiro di tutte le truppe inviate all’estero!
Esigiamo una politica di accoglienza dignitosa e rispettosa dei diritti dei migranti.
Regolarizzazione e parità dei salari e dei diritti per le lavoratrici e i lavoratori immigrati.
Permesso di soggiorno e documenti di viaggio per i migranti.
Diciamo NO ai lager, ai ghetti, ai respingimenti e alle deportazioni.
Fuori dalla NATO e dalla UE!
Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’ItaliaNell’occasione hanno avuto anche la faccia tosta di parlare di “corridoi umanitari”, quando la politica migratoria di un governo persino peggiore di quello di Renzi è stata della quella disumana e reazionaria dei respingimenti in mare e l’esternalizzazione delle frontiere.
A ciò si aggiunge l’annuncio governativo dell’invio di 470 militari e 130 veicoli in Niger nell’ambito di una missione militare condotta sotto l’egida della UE.
Gli obiettivi sono bloccare nello snodo di Agadez il flusso dei migranti provenienti dall Africa occidentale, realizzare altri lager e addestrare le truppe corrotto regime di Issofou, ansioso di ricevere soldi e armi per combattere i suoi nemici e restare al potere.
Nulla di “umanitario”, solo l’ennesima flagrante violazione della Costituzione da parte di un governo scaduto e mai eletto.
L’operazione “Deserto rosso” (di sangue) viene venduta in campagna elettorale dal PD per raccattare qualche voto xenofobo, contando sul silenzio di M5S e i balbettii di “Liberi e uguali”.
In realtà la missione bellica farà comodo all’imperialismo francese, che saccheggia le risorse di uranio del Niger (terzo produttore mondiale), alimenterà il terrorismo islamista ed esporrà la popolazione italiana a possibili ritorsioni, oltre al peso del fardello delle rilevanti spese militari che comporterà.
Basta con la politica di guerra dell’imperialismo italiano! Ritiro di tutte le truppe inviate all’estero!
Esigiamo una politica di accoglienza dignitosa e rispettosa dei diritti dei migranti.
Regolarizzazione e parità dei salari e dei diritti per le lavoratrici e i lavoratori immigrati.
Permesso di soggiorno e documenti di viaggio per i migranti.
Diciamo NO ai lager, ai ghetti, ai respingimenti e alle deportazioni.
Fuori dalla NATO e dalla UE!
Preso da: http://www.cagliaripad.it/280280/via-dalla-libia-no-alla-missione-niger
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