22/1/2018
In un paper pubblicato lo scorso marzo, Alexei Kireyev del Fondo
Monetario Internazionale consiglia di abolire il denaro contante senza
informare i cittadini. Inizialmente bisognerebbe ritirare dalla
circolazione le banconote di grosso taglio, quindi devono essere imposti
i limiti sulle transazioni in contanti, poi il sistema finanziario
mondiale deve essere informatizzato e messe sotto controllo le
transazioni internazionali in contanti e, infine, le imprese private
devono essere incoraggiate ad evitare operazioni in contanti. Kireyev si
basa sulle idee dell’ex capo del Fmi Kenneth Rogoff. Nel suo libro del
2016 “The Curse of Money”, raccomanda l’abolizione del contante, perché,
a suo parere, ciò contribuirebbe alla lotta contro la criminalità,
l’evasione fiscale e la riduzione del settore sommerso. La Bce lo ha
subito sostenuto e ha promesso di non stampare la banconota da 500 euro
dopo il 2018. Il governo dell’India ha fatto la stessa cosa: nel
novembre 2016 ha inaspettatamente messo fuori corso, da un giorno
all’altro, tutte le banconote da 500 e 1000 rupie – un bel colpo contro
l’economia in nero e la corruzione! Il giorno seguente, sulle strade dell’India regnava il caos – folle di persone davanti a banche,
sportelli bancomat vuoti – tutti volevano ritirare i propri soldi,
scambiare le vecchie rupie con quelle nuove e valide, e ci sono state
anche delle vittime.
Gli altri governi hanno subito seguito con entusiasmo le idee dei grandi guru dell’economia,
senza curarsi di ciò che stava accadendo nelle strade indiane:
l’Australia vuole ritirare dalla circolazione le sue banconote da 100, e
il Venezuela ha già abolito la banconota da 100 bolivar. Francia, Italia, Spagna e Grecia hanno già dei limiti massimi per i prelievi di contante e in Germania è attualmente in discussione un tetto di Eur 5000. In alcuni paesi, l’abolizione del contante sta diventando un mezzo di lotta politica.
In Polonia, il primo ministro Mateusz Morawiecki ha introdotto i
pagamenti cashless al servizio postale pubblico.
Presto sarà anche
possibile pagare le multe direttamente alla pattuglia della polizia.
Probabilmente, non tutti i politici polacchi vanno pazzi per l’idea che i
funzionari non entrino in contatto con denaro contante – ad esempio il
capo della Banca nazionale polacca Adam Glapiński, che ha
contemporaneamente introdotto la nuova banconota da 500 zloty.
L’abolizione del contante è solo un passo sulla strada verso una follia
ancora peggiore: Kenneth Rogoff ha altre insane idee da vendere. La più
assurda: ha raccomandato ai politici europei gli interessi negativi,
sulla base del fatto che si renderanno comunque necessari quando verrà
la prossima crisi.
Ricordiamo al lettore che il tasso di interesse negativo trova il suo
limite nel contante. Se l’interesse diventa troppo negativo, i
risparmiatori si rifugeranno nel contante. Quali conseguenze avrebbe la
sua idea se fosse implementata? Cosa accadrebbe se fossero introdotti
tassi di interesse negativi? I risparmi dai conti correnti
confluirebbero verso beni tangibili, specialmente gioielli, lingotti
d’oro e altri metalli preziosi. I loro prezzi salirebbero a livelli
senza precedenti, così come l’inflazione guidata dalla speculazione. A
ciò si aggiungerebbe l’aumento dei prezzi degli immobili, in quanto le
persone preferiscono investire nelle case piuttosto che in inutili carte
di credito. Il baratto e il mercato nero prospererebbero come in tempo
di guerra: si otterrebbe
l’opposto di ciò che si desidera. E i criminali e i politici corrotti
troverebbero certamente un altro mezzo di scambio per condurre i loro
affari – è noto che i commercianti di armi e i gruppi terroristici
pagano con diamanti.
L’abolizione del contante e l’introduzione del tasso di interesse
negativo colpirebbero solo i cittadini ordinari, rendendoli in qualsiasi
momento completamente trasparenti di fronte alle autorità – dopotutto, è
più facile controllare e influenzare persone assolutamente trasparenti,
la cui intera vita può essere tracciata da un estratto conto. I famosi
economisti, banchieri e uomini di governo dimenticano che il contante
non può essere abolito, solo la moneta stampata dalle banche
centrali può essere abolita. Fanno i conti nelle loro torri d’avorio
senza considerare l’oste, i cittadini ordinari. I cittadini si
indigneranno e scenderanno in piazza, come hanno fatto dopo l’abolizione
delle banconote in India. Alla fine troveranno delle valute alternative
per condurre i loro affari, liberi dall’interferenza del governo. Ma ai
guru economici non interessa – l’esperimento sulla popolazione è
l’unica cosa che conta per loro, anche a costo di mietere vittime.
(“Cittadini trasparenti, tassi di interesse negativi e altre folli idee degli ‘esperti’ in economia”, da Gifra.org del 15 dicembre 2017, post tradotto e ripreso da “Voci dall’Estero”).
Preso da: http://www.libreidee.org/2018/01/borsa-nera-come-in-guerra-dopo-labolizione-del-contante/
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