18 agosto 2018
Di Vanessa Tomassini.
Spuntano nuovi dettagli sul passato dell’attentatore di Manchester, Salman Abedi, dopo la rivelazione del salvataggio da parte della Royal Navy nel 2014.
Il giovane libico, che la sera del 22 maggio 2017 ha nascosto una bomba
fatta in casa davanti alla biglietteria della Manchester Arena,
uccidendo 22 persone, tra cui 7 bambini, nel 2016 protestava nel Regno
Unito per la liberazione di alcuni personaggi ricollegabili alla
Fratellanza Musulmana, una delle più importanti organizzazioni islamiste
internazionali con un approccio di tipo politico all’Islam. I Fratelli
sono considerati un’organizzazione terroristica, da parte dei governi di
Bahrain, Egitto, Russia, Siria, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti,
Tagikistan e Uzbekistan. Godono invece di cospicui finanziamenti e
protezione, più o meno esplicita, da parte dei governi di Turchia e
Qatar, nonche dai loro alleati e partner economici.
In questi scatti si vede Salman Abedi in maglietta rossa reggere un
manifesto che chiede il rilascio dei Fratelli Musulmani che erano stati
arrestati in Egitto e negli Emirati Arabi Uniti, come Kamal e Mohammed
el-Darat, accusati di sostenere i terroristi in Libia durante la
primavera araba del 2011. Le accuse di terrorismo alla fine sono state
abbandonate, mentre sono rimaste quelle di fornire equipaggiamenti a
gruppi armati in Libia ed in particolare alle milizie di Misurata. I due
furono rilasciati nel giugno del 2016 dopo le pressioni di Washington,
in quanto gli el-Darat avevano acquisito la cittadinanza americana.
Negli Stati Uniti avevano richiesto asilo durante gli anni del regime
Gheddafi, ma vissero negli EAU per lungo tempo. Nelle foto si vede
chiaramente un cartello contro il supporto emiratino al generale Khalifa
Haftar che insieme ai suoi uomini porta avanti una feroce battaglia
contro i terroristi che dopo la caduta del califfato in Siria ed Iraq
hanno approfittato del caos in Libia per trovare rifugio e
riorganizzarsi. Secondo informazioni trapelate sui media, circa un nuovo
documento del pannello degli esperti UN, i militanti d Daesh in Libia
sarebero ancora diverse migliaia.
Venerdì la BBC
ha anche rivelato che in una moschea di Manchester un sermone invocava
la jihad armata, sei mesi prima l’attentato di Manchester. Tuttavia
l’imam della moschea in questione, Mustafa Graf, nega di aver mai
predicato l’Islam radicale. Nelle registrazioni della BBC si sente
chiaramente il predicatore rivolgere preghiere per i”mujaheddin” che
combattono all’estero, un termine comunemente usato per i combattenti
della guerriglia islamista. “Chiediamo ad Allah di concedere loro
mujaheddin ai nostri fratelli e sorelle in questo momento ad Aleppo, in
Siria e in Iraq per garantire loro la vittoria”, ha detto il signor Graf
che aggiunge: “Molti fratelli amano l’Islam e i musulmani, ma non fanno
nulla per il sostegno dei loro fratelli e sorelle”. Un altro passo
recita: “Il jihad per amore di Allah è la fonte di orgoglio e dignità
per questa nazione”.
La rivelazione, circa i sarmoni nelle moschee finanziate dai Fratelli
Musulmani in Regno Unito, non suscita alcuno stupore tra gli esperti,
mentre provoca l’indignazione di alcuni cittadini libici residenti a
Manchester. Il dr Ahmed Sewehli per esempio, psichiatra residente a
Manchester, co-fondatore dell’ospedale psichiatrico di Misurata, invita
in un tweet la BBC ad occuparsi di altre questioni come l’uccisione di
Yvonne Fletcher ed i voli PA103 ed UTA772, accusando il capo di una
organizzazione britannica che supporterebbe, a suo dire, Gheddafi e suo
figlio Saif al-Islam. Il dr Sewehli, figlio dell’ex presidente dell’Alto
Consiglio di Stato Libico, critica spesso nei suoi cinguettii il modus
operandi del Libyan National Army.
Preso da: https://specialelibia.it/2018/08/18/spuntano-nuovi-dettagli-sullattentatore-di-manchester-salman-abedi/
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