20 agosto 2018
Di Vijay Prashad
18 agosto 2018
La settimana scorsa, il 26 luglio, la Camera dei Rappresentanti degli
Stati Uniti ha approvato la Legge di Autorizzazione della Difesa
Nazionale del 2019, che passerà poi al Senato e alla fine al Presidente
degli Stati Uniti. Vale la pena notare che 139 Democratici, compresa
l’intera dirigenza del Partito Democratico, ha votato a favore di questa
legge che fornisce al governo degli Stati Uniti 717 miliardi di dollari
per le spese militari di un anno. Questo vuol dire 100 miliari in più
di rispetto a quanto è stato speso l’anno scorso (questo è di per sé più
della metà del bilancio militare della Cina). Nessun paese spende tanto
denaro per le sue forze armate come gli Stati Uniti. Ci manca poco ora
prima che il bilancio statunitense per le spese militari supererà il
limite di 1 miliardo di dollari.
Di fatto, molti suggeriscono che se vengono aggiunte le parti
nascoste del bilancio – per la CIA, per l’intelligence militare, per
l’Agenzia per la Sicurezza Nazionale e per le guerre in corso, la soglia
di 1 miliardo di dollari, è stata già superata.
Jack Ma, il miliardario cinese ha dichiarato di recente al canale
televisivo CNBC, che gli Stati Uniti hanno sprecato 14 trilioni di
dollari negli scorsi 30 anni per le loro moltissime guerre. Una stima
modesta indica che la guerra degli Stati Uniti all’Afghanistan, che va
avanti dal 2001, è costata oltre 1 trilione di dollari. Dopo tutto
questo tempo e tutto questo denaro speso, e dopo tutte le sofferenze
umane, è ora sicuro che gli Stati Uniti, il governo di Imran Khan in
Pakistan e i Cinesi cercheranno un compromesso con i Talebani.
L’affermazione di Ma sullo “spreco” dovrebbe essere presa molto sul
serio. Un politica estera che semina disordine e caos , che aumenta la
sofferenza umana, è uno spreco – indipendentemente dai benefici che può
produrre per i commercianti di armi.
Il potere ottenuto con la canna di un fucile
Questa settimana, il 30 luglio, il Comando Africano degli Stati Uniti
(Africom) ha ammesso di aver fatto decollare dei droni armati dalla
base americana di Niamey, la capitale del Niger. La portavoce di
Africom, Samatha Reho, ha detto che il governo del Niger nel novembre
del 2017 ha dato il permesso agli Stati Uniti di fare questo, e che essi
hanno iniziato a fare decollare questi droni armati all’inizio del
2018. Non c’è stata alcuna ammissione che gli Stati Uniti abbiano
colpito alcuni di questi droni.
Molto presto, questi droni letali verranno spostati dalla Base 101 di
Niamey alla Base Aerea 201 di recente costruita ad Agadez. Questa base
è una delle più grandi basi del mondo per i droni che possono viaggiare
da un’estremità dell’Africa Occidentale per coprire la maggior parte
del Nord Africa. Un’altra base americana per i droni, a Gibuti, è in
grado di inviare le sue macchine letali in tutta l’Africa Orientale e
nel mezzo dell’Africa Centrale. Insomma, con queste due basi, gli Stati
Uniti sono in grado di colpire obiettivi nelle maggior parte del
continente africano. Tutto questo, senza alcun dibattito al Congresso
degli Stati Uniti e con poca preoccupazione per la sensibilità degli
Africani.
Non si dovrebbe storcere il naso davanti al problema della
sensibilità. Alla fine di marzo, il governo del Ghana ha firmato un
accordo militare con gli Stati Uniti. Le forze armate del Ghana
riceverebbero la misera somma di 20 milioni di dollari per addestrare le
truppe, mentre gli Stati Uniti otterrebbero l’accesso agli aeroporti
del Ghana e alle radiofrequenze del Ghana, e gli Stati Uniti sarebbero
in grado di far entrare materiale militare fuori dogana. Ansiosi di
installare una base militare in Ghana, gli Stati Uniti hanno calcolato
male il residuo del sentimento anti-coloniale nel paese. Questo
sentimento è il motivo per cui il Commando Africano degli Stati Uniti ha
la sua base a Stoccarda, in Germania, invece che in qualche paese
africano. Nessun leader si può permettere di essere considerato come una
persona che permette agli Stati Uniti di violare senza vergogna la
sovranità di un paese africano.
E’ importante sottolineare il fatto che il quartier generale di nessun Commando statunitense
è situato fuori dall’Europa Occidentale e dagli Stati Uniti. Il
Commando meridionale che sovraintende alle operazioni militari
statunitensi in America Latina, è stato di base a Panama dal 1963 al
1997. Ora è di base a Doral, in Florida, dopo essere stato mandato via
dai governi seguiti all’espulsione della vecchia risorsa della CIA,
Manuel Noriega. Il quartiere generale del Commando Centrale che
controlla e dirige le operazioni degli Stati Uniti in Medio Oriente, è
situato a 200 miglia a nord di Tampa, in Florida. Il quartiere generale
del Commando Statunitense Indo-Pacifico, che sovraintende alle
operazioni in Asia, è situato alle Hawaii. La gente dell’Africa,
dell’Asia e dell’America Latina, non vuole che l’orma degli Stati Uniti
venga mesa così pesantemente sul loro suolo. Una cosa è dover sopportare
le basi e le relative esercitazioni, Un’altra è permettere tutto il
peso dell’imperialismo statunitense sul proprio terreno.
Minacce di vari tipi
C’è un vecchio proverbio che dice: se hai un martello ogni cosa
sembra un chiodo. La pura e semplice portata dell’arsenale militare
statunitense dà un senso di piacere ai loro leader politici. Sentono
che possono minacciare il resto del pianeta per soddisfare le loro
necessità. La pace non definisce la politica estera degli Statti Uniti.
Tutto viene orientato verso l’intimidazione e la guerra. Ecco delle
recenti manovre a opera dell’amministrazione Trump che sono contrarie a
una politica che persegua la pace.
Corea. Un grande sforzo di umanità ha spinto le due
Coree a rinnovare il loro dialogo verso un futuro normale. Gli Stati
Uniti hanno coerentemente tentato di rovinare questo processo in cui
Trump è stato volgare circa l’empatia tra Kin Jong-un della Corea del
Nord e Moon Jae-in, della Corea del Sud. Il Segretario di Stato Mike
Pompeo è in marcia attraverso l’Asia Sudorientale, spingendo i paesi
dell’ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico) a
continuare a imporre sanzioni alla Corea del Nord, malgrado il consenso,
all’interno dell’ASEAN, di alleggerire il peso sul Nord, come modo di
aprire la strada verso la pace. Gli Stati Uniti hanno indicato che la
Corea del Nord sta continuando con il suo programma di missili, proprio
quando i capi militari della Corea del Nord si incontravano al confine
il 31 luglio. Queste affermazioni maliziose da parte degli Stati Uniti
non hanno scoraggiato i Coreani. Il Luogotenente Generale An Ik San
della Corea del Nord, e Kim Do-gyun della Corea del Sud, hanno
continuato con il loro dialogo. L’artiglieria verrà ritirata dalle
spiagge del Mare Occidentale e le esercitazioni militari finiranno. “La
gente del Nord e del Sud considerano importanti i nostri colloqui,” ha
detto il Luogotenente Generale An. I leader militari si impegnano per la
pace e non vogliono che la Corea sia il campo di battaglia per
un’aggressione degli Stati Uniti.
Iran. Il 22 luglio Trump si è svegliato e ha scritto
un tweet tutto in lettere maiuscole: NON MINACCIATE MAI, MAI GLI STATI
UNITI DI NUOVO O SOFFRIRETE CONSEGUENZE DI UN GENERE CHE POCHI IN TUTTA
LA STORIA HANNO MAI SOFFERTO PRIMA.” Minacce del genere sono di routine.
La dirigenza iraniana le ha ignorate. Nella legge per le spese militari
che è stata appena approvata dalla Camera dei Rappresentanti degli
Stati Uniti, c’è una frase che richiede attenzione: “nulla in questa
legge può essere costruito?? Per autorizzare l’uso della forza contro
l’Iran.” In un’altra parte della legge, però, c’è l’autorizzazione per
l’amministrazione Trump di perseguire la guerra cibernetica contro
l’Iran, la Corea del Nord, la Russia e la Cina. La legge dà carta bianca
a Trump di intensificare le azioni contro questi quattro paesi.
Queste sono le drammatiche minacce. Nell’ombra indugiano atrocità
peggiori che sono diventate normali. La base statunitense di droni a
Salak, nel nord del Camerun, ospita un battaglione di Intervento Rapido –
un distaccamento camerunense – il quale è stato filmato mentre
giustiziava dei civili. L’anno scorso, The Intercept * ha riferito che
operatori statunitensi di vari tipi avevano torturato dei prigionieri
in questa base. Qui non esiste alcuna agenda per i diritti umani.
Minacce dell’immaginazione
Gli Stati Uniti dichiarano che serve loro un massicce dispiegamento di forze armate
e un dispiegamento in luoghi come il Niger, a causa delle minacce non
soltanto agli Stati Uniti, ma al mondo. Nella cintura di paesi che
costituiscono la regione africana del Sahel, con il Niger al suo centro
– c’è una rivendicazione fatta dall’Occidente circa le minacce di
al-Qaida e di altri svariati gruppi. Molti di essi sono davvero una
minaccia alla gente della regione, ma molti sono semplicemente formati
da malviventi (al- Qaida fa, per lo più, traffico di sigarette e di armi
in tutto il Deserto del Sahara). Le minacce reali che hanno coinvolto
gli Stati Uniti e la Francia sono altrove. Vale la pena fare un elenco
di queste (in base ai miei resoconti dell’anno scorso).
Cina. Gli Stati Uniti hanno chiarito che la presenza
della Cina in Africa è inaccettabile. Incapaci di superare la Cina in
un’offerta chiara per risorse e mercati, gli Stati Uniti sono ricorsi
all’uso della forza e dell’intimidazione per minacciare i paesi per
fornire vantaggi alle ditte occidentali meno flessibili. L’anello di
basi che circonda il Sahel e giù verso il Sudafrica serve semplicemente a
soffocare gli interessi della Cina sul continente.
Risorse. I paesi del Sahel hanno risorse
importantissime :—oro nel Burkina Faso e in Mali, Niger e ferro in
Mauritania, così come risorse verificate di carbone, cobalto,
diamanti, manganese, platino, minerali di terre rare, e moltissimi
altri minerali. Le compagnie minerarie europee ed americane che hanno
vecchie radici coloniali, sono ansiose di proteggere i loro investimenti
qui e di proteggere i loro profitti futuri, dato che le leggi minerarie
in questa regione si stanno lentamente annullando a favore delle
grandi aziende.
Droghe. E’ ora chiaro che i trafficanti sudamericani
di droga, sfiniti dalle difficoltà create lungo il confine tra Stati
Uniti e Messico e lungo la costa degli Stati Uniti, si rivolgono ora
all’Africa come strada verso gli Stati Uniti. Grosse quantità di cocaina
vengono spedite per via aerea nel Sahel, dove vengono trasportate, con
notevole rischio, in Europa, attraverso il Sahara. Dall’Europa questa
droga viene trasportata via mare attraverso l’Atlantico, negli Sati
Uniti e in Canada. L’applicazione della legge contro la droga è compito
di una falange di soldati che sono ora nella regione.
Emigrazione. L’Europa è stata entusiasta di spostare
il suo confine dal margine settentrionale del Mediterraneo al margine
meridionale del deserto del Sahara. Le truppe francesi e i finanziamenti
dell’Unione Europea, insieme alla presenza degli Stati Uniti sono
un’operazione per bloccare il traffico di migranti che stanno fuggendo
dalle economie distrutte dalle politiche guidate dal Fondo Monetario
Internazionale.
C’è della bruttezza in questo. Logore motivazioni liberali si allontanano nell’ombra
mentre fioriscono motivazioni più forti: controllo e appropriazione.
Questo è il nostro mondo, ma sotto questo mondo ci sono persone che
hanno idee migliori, sogni migliori.
https://it.wikipedia.org/wiki/The_Intercept
Questo articolo è opera di Globetrotter, un progetto dell’Istituto dei Media Independenti.
Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo
www.znetitaly.org
Fonte: https://zcomm.org/znetarticle/american-war-machine-is-ramping-up
Originale: Alternet
Traduzione di Maria Chiara Starace
Traduzione © 2018 ZNET Italy – Licenza Creative Commons CC BY NC-SA 3.0
Preso da: http://znetitaly.altervista.org/art/25636
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