3 novembre 2016
Attenzione! Mentre la maggior parte dei media europei si limita a una
copertura standard della campagna elettorale, sui siti americani si
leggono notizie molto interessanti. E catastrofiche per Hillary Clinton.
Le inchieste dell’Fbi sul suo operato sono ben due. Una è nota:
trattasi del cosiddetto “emailgate” generato dal fatto che l’ex fiat
lady, quando era segretario di Stato, abbia usato un’email privata e su
un server privato, anziché quelli del governo americano, violando gli
standard di sicurezza e molto probabilmente anche la legge: il sospetto è
che sull’email privata siano transitati anche documenti Top Secret che
mai sarebbero dovuti uscire dal governo. Il lettore dirà: si sapeva!
Certo, la notizia è di alcuni mesi fa ma in un primo momento il capo
dell’Fbi aveva dichiarato che dalle indagini svolte non emergevano
irregolarità, benché Hillary abbia cancellato migliaia di email. Qualche
giorno fa, però, il caso è stato riaperto perché alcune email della
Clinton sono state trovate sui computer della sua assistente Huma Abedin
e di suo marito Anthony Weiner.
Ma la notizia bomba è un’altra: l’Fbi sta indagando anche sulle
donazioni faraoniche di uomini d’affari e governi stranieri alla
Fondazione Clinton, in quella che ha tutta l’aria di essere una
corruzione mascherata.
L’inchiesta è stata avviata un anno fa, dopo le denunce contenute nel libro “Clinton Cash: The Untold Story of How and Why Foreign Governments and Businesses Helped Make Bill and Hillary Rich”
di Peter Schweizer e che stanno trovando ampi riscontri nell’altra
vicenda che sta perseguitando l’ex segretario di Stato, quella di
Wikileaks, che ha intercettato le email del capo della campagna
presidenziale John Podesta e di membri della stessa Fondazione Clinton,
da cui emergono, oltre a un quadro moralmente devastante sul magico
mondo di Hillary, anche riscontri di donazioni in cambio di favori;
forse anche politici quando l’attuale candidata democratica guidava la
diplomazia americana.
Qualche esempio?
Eccoli:
– Sei milioni di dollari a Bill Clinton da parte di un milionario etilico-saudita per partecipare a una conferenza sull’Aids in Etiopia.
-Dodici milioni dollari dal Marocco per partecipare a un’altra conferenza, donazioni che ammonterebbero a 28 milioni di dollari.
– Pioggia di milioni
dall’area del Golfo Persico: governo del Qatar ha donato tra 1 e 5
milioni di dollari, quello del Kuwait tra 5 e 10 milioni, quello dell’Arabia Saudita circa 25 milioni
Fox News ha rivelato che l’inchiesta sta subendo un’enorme accelerazione e ha massima priorità nell’Fbi e che l’incriminazione è probabile.
L’incriminazione non è una condanna ma sommate i due scandali e
chiedetevi: l’America può permettersi un presidente che rischia
l’impeachment e forse anche l’arresto nei primi mesi di presidenza?
Intanto Trump vola nei sondaggi… Non a caso.
Mancano pochi giorni al voto e tutto è possibile.
Preso da: http://blog.ilgiornale.it/foa/2016/11/03/hillary-in-galera-si-ora-e-possibile-intanto-trump-vola/
Nessun commento:
Posta un commento