Si è schiantato subito dopo il decollo. Secondo fonti di stampa era diretto a Misurata
Il volo
era parte di un’operazione di sorveglianza doganale francese sul
Mediterraneo, per tracciare le rotte dei traffici illeciti di esseri
umani
È
stato un incidente aereo a far emergere realtà degne di un film di spy
story. Che sarebbe anche una storia avvincente con cui passare il tempo
se invece non riguardasse l’Italia.
Erano
infatti impegnati in un’operazione di controllo dell’immigrazione i tre
ufficiali del ministero della Difesa francese periti ieri insieme ai
due contractor privati in un incidente aereo all’aeroporto de La
Valletta.
Sono
morti tutti nell’impatto, avvenuto intorno alle 5.30 ora locale.
L’aereo da turismo Fairchild Metroliner MkIII è precipitato subito dopo
il decollo. Secondo fonti di stampa l’aereo era diretto a Misurata, in
Libia.
Il
ministero della Difesa francese, che non ha precisato se le vittime
fossero tutte francesi, ha reso noto in un comunicato che a bordo
dell’aereo caduto a Malta viaggiavano i tre funzionari della Difesa e
due erano dipendenti di un società privata, la lussemburghese Cae,
proprietaria del velivolo. Lo si legge sul sito di Le Monde, aggiungendo
che i tre funzionari lavoravano per i servizi esterni (Dgse, Direzione
generale della sicurezza esterna) in missioni di ricognizione in Libia.
Secondo la nota del ministero, l’aereo doveva svolgere una missione di
“sorveglianza marittima nel Mediterraneo”, ma senza precisare la
destinazione.
Il
governo di Malta ha confermato che il volo era parte di un’operazione
di sorveglianza doganale francese sul mar Mediterraneo, in corso da
cinque mesi e destinata a tracciare le rotte dei traffici illeciti di
ogni genere, che comprendono sia quelli di droga che di esseri umani
dalla Libia. I resti delle vittime, hanno aggiunto le fonti maltesi,
sono stati recuperati.
Non
si conoscono ancora le cause della sciagura: il bimotore si è piegato
sulla destra schiantandosi poi al suolo in una palla di fuoco, come
mostra un video ripreso e postato sui social.
In
un primo momento indiscrezioni di stampa indicavano che sul velivolo
viaggiavano funzionari Frontex, l’agenzia Ue della guardia di frontiera e
costiera, ma successivamente questa notizia è stata smentita dalla
stessa agenzia.
Mentre
diverse inchieste sono state aperte “per determinare le cause
dell'incidente in coordinamento con le autorità locali”, resta comunque
il mistero delle missioni segrete francesi verso la Libia.
È stato un incidente aereo a far emergere realtà degne di un film di spy
story. Che sarebbe anche una storia avvincente con cui passare il tempo
se invece non riguardasse l’Italia.
Erano infatti impegnati in un’operazione di controllo dell’immigrazione i tre ufficiali del ministero della Difesa francese periti ieri insieme ai due contractor privati in un incidente aereo all’aeroporto de La Valletta.
Sono morti tutti nell’impatto, avvenuto intorno alle 5.30 ora locale.
L’aereo da turismo Fairchild Metroliner MkIII è precipitato subito dopo il decollo. Secondo fonti di stampa l’aereo era diretto a Misurata, in Libia.
Il ministero della Difesa francese, che non ha precisato se le vittime fossero tutte francesi, ha reso noto in un comunicato che a bordo dell’aereo caduto a Malta viaggiavano i tre funzionari della Difesa e due erano dipendenti di un società privata, la lussemburghese Cae, proprietaria del velivolo. Lo si legge sul sito di Le Monde, aggiungendo che i tre funzionari lavoravano per i servizi esterni (Dgse, Direzione generale della sicurezza esterna) in missioni di ricognizione in Libia. Secondo la nota del ministero, l’aereo doveva svolgere una missione di “sorveglianza marittima nel Mediterraneo”, ma senza precisare la destinazione.
Il governo di Malta ha confermato che il volo era parte di un’operazione di sorveglianza doganale francese sul mar Mediterraneo, in corso da cinque mesi e destinata a tracciare le rotte dei traffici illeciti di ogni genere, che comprendono sia quelli di droga che di esseri umani dalla Libia. I resti delle vittime, hanno aggiunto le fonti maltesi, sono stati recuperati.Non si conoscono ancora le cause della sciagura: il bimotore si è piegato sulla destra schiantandosi poi al suolo in una palla di fuoco, come mostra un video ripreso e postato sui social.In un primo momento indiscrezioni di stampa indicavano che sul velivolo viaggiavano funzionari Frontex, l’agenzia Ue della guardia di frontiera e costiera, ma successivamente questa notizia è stata smentita dalla stessa agenzia.
Mentre diverse inchieste sono state aperte “per determinare le cause dell'incidente in coordinamento con le autorità locali”, resta comunque il mistero delle missioni segrete francesi verso la Libia.
Preso da: http://www.ilgiornaleditalia.org/news/esteri/882233/Ricognizioni-in-Libia--Il-giallo.html
Nessun commento:
Posta un commento