20 tonnellate su una nave nel Mediterraneo; la droga serviva per finanziare i ribelli in Africa e Medio Oriente
È un vero e proprio
sequestro record di hashish quello effettuato a fine settembre dalla
gendarmeria spagnola nel Mediteranno, non lontano dallo Stretto di
Gibilterra. Uno dei più importanti mai realizzati in Europa: 19,6
tonnellate nascoste a bordo di una nave battente bandiera panamense e
diretta in Libia.
Con ogni probabilità lo
stupefacente è stato prodotto nel Maghreb, forse in Marocco, dove nella
regione del Rif migliaia di ettari di terra sono consacrati alla
coltivazione della marijuana. Venduto al dettaglio avrebbe fruttato
centinaia di milioni di euro. Soldi che, secondo le autorità, avrebbero
alimentato i movimenti insurrezionalisti in Africa del Nord e Medio
Oriente o che sarebbero stati impiegati per acquistare armi da parte di
gruppi ribelli in Siria e Libia.
L’operazione, si legge
oggi (martedì 11 ottobre) in un comunicato, è stata portata a termine
grazie a una soffiata. L’imbarcazione è stata individuata con l’aiuto
dell’Europol e all’appoggio aereo della guardia di finanza italiana. La
nave è stata poi condotta ad Almeria; per tutti i membri
dell’equipaggio, 11 ucraini e un uzbeko, sono scattate le manette.
(Fonte Rsi-ch)
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