In ogni guerra, ancora prima della gente, occorre assassinare la verità. Guerra alla libia: 100000 morti, 240000 persone ancora cercate, 78000 dispersi. 10300 donne violentate, 350000 rifugiati.
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martedì 3 luglio 2018
È la Libia il vero obiettivo di Macron. Per questo attacca l’Italia sui migranti
Ora Salvini ha dichiarato finita la ricreazione facendo capire che a Roma è cambiata pure la musica e non solo i musicanti. Un cambio di spartito che a Macron non piace. Non perché abbia a cuore le sorti dei disperati su cui lucrano un po’ tutti, dagli scafisti ad alcune Ong passando per i gestori dei centri d’accoglienza (ne hanno appena arrestato uno a Benevento che circolava in Ferrari), ma perché vuole gestire in solitaria il dossier libico con tutta la sua enorme montagna di interessi. In questo, Macron è solo il continuatore di Nicolas Sarkozy “sorrisi e cannoni”, a giudicare dall’ironia anti-Berlusconi esibita in un summit europeo e dal brutale cinismo con cui eliminò politicamente e fisicamente il suo munifico elemosiniere Mouammhar al Gheddafi. Un vero omicidio politico consumato non in omaggio alle “primavere arabe”, ma solo per scacciare l’Italia dalla Libia. Ecco, la posta in gioco è questa e si chiama Mediterraneo. Quello stesso mare che per molti è la “via” e che per noi è la “vita”. Finalmente, lo abbiamo capito anche noi.
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