L’avanzata, i cecchini, i jihadisti uccisi, il riposo. Le prime, straordinarie immagini dalla città di Gheddafi dove si lotta per la vita e la morte. E nessuno farà prigionieri.
È lenta, ma continua l’avanzata delle milizie libiche che dai primi di
maggio circondano Isis nella sua roccaforte di Sirte. «Avremo vinto
prima di Ramadan», promettevano ancora qualche giorno fa. In realtà non
sembra possano rispettare i tempi. Id el Fitr, la festa che
tradizionalmente pone termine al mese santo musulmano, è prevista entro
la fine di questa settimana. «Ci vorrà ancora qualche giorno, ma non
molti di più», ammettevano ieri i comandanti di Misurata. In ogni caso
la conquista della città pare sempre più vicina. Lo annuncia
l’intensificarsi dei combattimenti. Settimana scorsa Isis ha dovuto
abbandonare il cosiddetto «Quartiere 700».
L’accerchiamento dell’Isis è ormai completato
Ormai
l’accerchiamento è completato anche dalla parte della spiaggia, dove i
jihadisti non possono più fuggire o ricevere rifornimenti. Le milizie
stanno attaccando il centro congressi di Ouagadougou, fatto di palazzoni
in cemento armato sovrastanti grandi bunker. La lotta è per la vita e
la morte. Nessuno fa prigionieri. I cecchini di Isis sono infidi,
attenti, bene armati. Quando si sentono perduti corrono contro i nemici
con le loro cinture bomba pronte ad esplodere. Le fotografie in questa
pagina testimoniano drammaticamente la crudeltà della lotta. Le armi
utilizzate sono poco sofisticate, ma gli effetti letali assicurati.
Sirte è ormai una città devastata. Tra le macerie sono nascoste bombe
trappola, persino le spiagge sono minate. La Fort Alamo di Isis in Libia
costerà alla fine centinaia e centinaia di morti.
Preso da: http://www.corriere.it/esteri/16_luglio_04/sirte-libia-viaggio-ultimo-fortino-stato-islamico-45e17c4c-4227-11e6-91d1-c0b7aa8f545f.shtml
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