Postato il Giovedì, 18 febbraio @ 19:56:22 GMT di davide
DI GIAMPAOLO ROSSI
ISIS? NO PUTIN
blog.ilgiornale.it
In un recente editoriale sul Guardian (lo
storico quotidiano britannico della sinistra laburista) George Soros,
lo speculatore “illuminato”, è tornato a parlare di politica estera;
ma, vuoi per l’età ormai avanzata, vuoi per il delirio di onnipotenza
tipico di chi è abituato a manipolare impunemente verità e denaro,
stavolta sembra aver superato la soglia del ridicolo.
Secondo Soros, la minaccia per l’Europa è Putin, non l’Isis.
E quale sarebbe la ragione di un’affermazione tanto azzardata? Semplice, Putin starebbe orchestrando la distruzione dell’Europa attraverso la crisi dei migranti. Siccome “l’obiettivo di Putin è la disintegrazione dell’Unione Europea -scrive Soros- il modo migliore per realizzarla è quello di inondare l’Europa di profughi siriani”.
I russi, in Siria, ci starebbero per bombardare la popolazione civile
così da costringere milioni di disperati a fuggire e invadere il nostro
continente.
Quindi l’esodo biblico d’immigrati che sta
mettendo a rischio la tenuta sociale ed economica dell’Europa e il suo
futuro, sarebbe opera di Putin. I barconi che attraversano il
Mediterraneo, i milioni di profughi islamici (di cui più della metà non
sono profughi) che premono ai nostri confini, il rischio di trasformarci
in Eurabia, tutto questo sarebbe un complotto russo finalizzato a far
implodere l’Unione Europea.
INCONGRUENZE
Che l’emergenza profughi sia iniziata molto prima dell’intervento
russo in Siria, è una constatazione che non sembra scalfire le certezze
di Soros. Così come nelle sue considerazioni, non vi è alcun
cenno alle “guerre umanitarie” che l’Occidente ha condotto in questi
anni, destabilizzando l’intera area che va dal nord Africa, al Medio
Oriente.
Non rappresenta un elemento di valutazione neppure il fallimento della “Primavera araba” e il disastro libico
(altro capolavoro occidentale) che hanno aperto la porta al dilagare
dell’integralismo islamico nel Mediterraneo; né il fatto che l’Isis sia un prodotto di laboratorio delle centrali d’intelligence americane e saudite,
creato apposta per distruggere la Siria e costruire una entità salafita
sul Mediterraneo come ultimo tassello di un effetto domino che avrebbe
dovuto portare alla rimozione di tutti i governi dell’area ostili al
potere dei regnanti del Golfo.
Ma al di là delle incongruenze storiche, perché la Russia dovrebbe cercare di distruggere l’Europa col rischio di ampliare la minaccia islamica non solo in Asia centrale ma anche ai suoi confini occidentali? Per Soros la risposta è semplice: siccome la Russia sta per finire in default (altra vecchia ossessione del finanziere), “il
modo più efficace con cui il regime di Putin può evitare il collasso è
causare prima il crollo dell’Unione Europea. Una UE a pezzi non sarà in
grado di mantenere le sanzioni inflitte alla Russia dopo la sua
incursione in Ucraina”.
Ecco che nello schemino semplice di Soros, tutto viene riportato al
suo maggiore interesse: l’Ucraina e il governo fantoccio di Kiev
ennesimo prodotto delle rivoluzioni democratiche costruite a
tavolino nei think tank d’oltreoceano e nei consigli d’amministrazione
delle banche d’affari e dei fondi d’investmento degli amici di Soros
che poi lui fa nominare ministri anche se sono cittadini stranieri (le
collusioni scandalose tra Soros e il governo ucraino le abbiamo
rivelate in questo articolo del Luglio scorso).
Questa mescolanza tra delirio e ossessione, tra interessi e
manipolazione della verità attraverso i media di sistema, porta Soros a
negare persino l’evidenza: e cioè che l’Isis ha fermato la sua
avanzata solo dopo che la Russia è entrata in campo.
UN AVVERTIMENTO ALL’EUROPA
Quello di Soros è in realtà un avvertimento agli europei: “lasciate
perdere l’Isis che tanto l’abbiamo creato noi e quindi lo distruggiamo
quando non ci servirà più. Voi occupatevi della Russia, e non sognatevi
di decidere liberamente quali sono i vostri interessi strategici”.
L’articolo di Soros non va relegato nel capitolo “disturbi senili” perché è
lo specchio di cosa passa nella testa dell’élite tecnocratica che
domina l’Occidente, la cui folle ideologia mischiata ad un’aggressività
senza scrupoli, ci sta spingendo verso la guerra globale.
Questa élite che è finanziaria e tecno-militare, contamina i governi occidentali, controlla la Nato,
domina Wall Street e condiziona l’informazione globale; ha bisogno di
allargare la propria sfera d’influenza nella ricerca compulsiva di
dominio.
PERCHÈ L’EUROPA MUORE
A differenza di ciò che dice Soros, l’Europa sta morendo non
per colpa di Putin ma a causa della perdita di sovranità (monetaria,
democratica e militare) che sta distruggendo le economie, la coesione
sociale e l’identità delle nostre nazioni. Passo dopo passo gli
spazi di libertà si stanno chiudendo ed una élite di tecnocrati senza
volto, alchimisti della moneta, burocrati e politici scodinzolanti sta
prendendo il potere sulle nostre vite e sul nostro destino.
Sono questi i veri nemici dell’Europa.
Giampaolo Rossi
Fonte: http://blog.ilgiornale.it
Link: http://blog.ilgiornale.it/rossi/2016/02/18/il-delirio-di-george-soros-e-i-veri-nemici-delleuropa/
18.02.2016
Preso da: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=16249
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