8/7/2013
da http://libia-sos.blogspot.it, http://allainjules.com
31/07/13. Sirte: Violenti scontri tra sostenitori della Sharia e il battaglione del colonnello Abu Salah.
Rishvana: La popolazione ha attaccato un accampamento dei mercenari della NATO rubando materiale bellico, i mercenari sono fuggiti.
Najat: Un membro del cosiddetto Consiglio Shura è sfuggito ad un tentativo di omicidio.
Cider e Ras Lanuf: Sciopero dei lavoratori del petrolio che non ricevono il salario da mesi.
Un comandante delle forza di protezione di Bengasi è stato ucciso ieri dall'esplosione di un ordigno collocato nella sua autovettura nel distretto di Salmani Est. [*]
30/07/13. Tripoli: Disinnescata autobomba collocata presso l'Hotel Mahari Radisson, una telefonata anonima ha segnalato la vettura che risulta rubata circa 1 settimana fa. Rimasto chiuso oggi il negozio Libyana in via Omar Mukhtar, fatto oggetto di colpi di arma da fuoco sparati da un'autovettura domenica scorsa.[*]
Bengasi: Un militare delle forze speciali libiche è stato ucciso nel distretto di Sidi Yunis dall'esplosione di un ordigno collocato sotto la sua auto. Un altro militare della sicurezza è rimasto gravemente ferito in un attacco simile vicino alla moschea di Said Ibn Muaath. Un'altra bomba è esplosa sotto un veicolo militare parcheggiato all'esterno della procura generale, un colonnello della marina è rimasto ferito. [*]
29/7/13. Tripoli: sabato notte, uomini armati hanno attaccato il quartiere generale della compagnia libica Mobile. Centinaia di persone hanno manifestato in solidarietà con Bengasi scandendo slogan contro i Fratelli Musulmani e richiedendo lo scioglimento di tutti i partiti accusati di incapacità nel risolvere i problemi del paese, in particolare quelli relativi alla formazione di un esercito e di una polizia, e quelli legati alla vita sociale e politica, attaccate sedi di partiti. Trovati 4 cadaveri in avanzato stato di putrefazione sulla via per l'aeroporto. Confermata la notizia dell'uccisione di Abdulsalam al Mesmari, uno dei primi traditori che si appellarono alla NATO perché bombardasse la Libia. Esplosioni vicino alle ambasciate statunitense e canadese, e autobomba vicino all'hotel Corinthian.
Bengasi: Sequestrato pescareccio ucraino da parte di mercenari, richiesti 9,5 milioni di dollari per il rilascio dei membri dell'equipaggio. Diversa versione su i attacchi a Bengasi: Il tribunale è stato oggetto di un intenso bombardamento che lo ha parzialmente distrutto; bombardato anche l'ospedale 7 ottobre; uomini armati hanno attaccato la prigione militare di Buhedima cercando di liberare tutti i prigionieri, violenti scontri intorno al carcere. Sabato azione della resistenza verde che ha attaccato e permesso la fuga di 1200, 1500 o 4000 (secondo stime diverse) prigionieri dal carcere di Alkwyfah. La via Gamal Abdel Nasser ha visto manifestazioni di persone intenzionate a rovesciare il "regime corrotto". Sempre a Bengasi la resistenza ha attaccato una stazione di polizia. Assassinato il colonnello Salim dentro una moschea, era considearto un traditore della Jamaraya.
Il Ministro per l'energia elettrica ha affermato che i continui attacchi agli impianti e ai generatori porteranno all'interruzione completa della fornitura di elettricità.
Misurata: Un battaglione di miliziani si dirige a Tripoli per proteggere la Banca Centrale.
Il colonnello Omar Saaed Ferdzhani, capo della polizia nella provincia orientale, fedele alla NATO e alla CIA, è stato colpito alla testa, non è chiaro se sia deceduto.
Bani Walid: Manifestazione in solidarietà con il popolo di Bengasi e contro i fratelli musulmani, ritenuti colpevoli della distruzione della Libia e di essere asserviti agli USA.
Sabha: Migliaia di libici hanno manifestato contro i fratelli musulmani.
Sabratah: Assassinato il colonnello Dahmani Taib Mustafa mentre era seduto ad un caffé.
Sirte: Violenta esplosione presso il tribunale locale.
Zintan: Arrivano notizie che la brigata 32 guidata da Khamis Gaddafi si è ricostituita e ha ripreso le attività.
28/7/13: Imponente esplosione a Bengasi fuori dal palazzo di giustizia, l'ordigno era collocato in una borsa lasciata fuori dal tribunale, 10 feriti. Un altro ordigno è esploso nel tratto di strada tra la sede a Bengasi del Ministero della Giustizia e l'ospedale 7 ottobre, segnalati feriti. Tutti gli edifici sono stati danneggiati, il tribunale risulta parzialmente distrutto. Chiuso il confine tra Egitto e Libia dopo la massiva fuga dal carcere di Bengasi. [*]
“L'avvocato e attivista politico, Abdulsalam Musmari, uno dei fondatori della Coalizione del 17 febbraio, è stato ucciso ieri (26/7) a Bengasi. Fu uno dei primi a mandare la gente in strada per attaccare i militari e la polizia libica sotto ingiunzione occidentale. Successivamente all'omicidio, vi sono stati attacchi contro il quartier generale dei Fratelli Musulmani e anche contro il capo della coalizione liberale. Erano le 13:45 quando Musmari ritornava a casa nel quartiere Ghoula dopo aver pregato nella moschea di Abu Birkah. Allora è stato attaccato da uno o due uomini che gli hanno sparato a distanza ravvicinata. "Ha avuto un poroiettile direttamente al cuore", ha annunciato il portavoce delle forze di sicurezza a Bengasi (BJSF), Mohamed Hejazi, affermando che l'omicidio è probabilmente opera di un cecchino che ha colpito precisamente l'attivista anti-Gheddafi. Abdulsalam Musmari aveva condannato la partecipazione dei Fratelli Musulmani nel CNT. Già nel 2011, aveva dichiarato di aver ricevuto minacce di morte dagli islamisti del CNT e dall'Unione dei combattenti rivoluzionari. Ciò ha portato centinaia di persone questa mattina a chiedere le dimissioni del nuovo governo, accusandolo di accordi con gli islamisti. Molto divertente!"
A Bengasi, i manifestanti hanno bruciato il quartier generale dei Fratelli Musulmani, vale a dire il Partito della giustizia e costruzione (JCP), il secondo partito con il maggior numero di seggi nell'Assemblea Legislativa della Libia. La folla ha anche perquisito la sede dell'Alleanza Nazionale delle forze liberali (NFA), il più grande partito della legislatura. “.
27/7: “E' panico totale a Bengasi. Una grande folla, dopo aver distrutto il quartier generale dei Fratelli Musulmani, ha preso d'assalto la prigione Koyfiya liberando più di 1.000 prigionieri. Un funzionario della sicurezza del governo a Bengasi, Mohammed Hejazi, ha detto che tutta la Libia, ha visto saccheggiati gli uffici dei partiti islamisti. Una guardia carceraria ha confermato in condizione di anonimato che la maggior parte dei prigionieri erano detenuti con accuse gravi”.
Derna: Assassinato un colonnello dell'esercito libico, Abdullatif Al-Muzaini.
Sirte: Attaccata e devastata la centrale elettrica, rubati computer e cavi.
Tripoli: Attaccato e dato alle fiamme il Centro della Sicurezza Nazionale. In diverse parti della città si sono udite esplosioni, nessuna vittima (probabili scontri tra le milizie di Misurata e di Zintan). Attaccato il canale nazionale libico, rubato materiale per telecomunicazioni. Violenti scontri tra milizie di Misurata e quelle di Zintan vicino all'aeroporto di Tripoli, ucciso un comandante delle mikizie di Misurata che per vendetta hanno assassinato il figlio del colonnello Muktar Fernana che si trovava in auto vicino al palazzo del popolo. Attaccato dalla resistenza verde il centro di comando dei mercenari situato a ovest della città. Missili contro l'ambasciata degli Emirati Arabi (VIDEO).
L'esercito egiziano ha aperto il fuoco su “criminali” libici che si sono posti a guardia della frontiera e trafficano armi per i fratelli musulmani, per l'Egitto queste bande non hanno niente di legale o militare e non proteggono i confini libici.
Bengasi: distrutto con RPG un veicolo appartenente alla polizia militare. Il corpo del comandante Miluod Hussein al-Obeidi, passato alle milizie, è stato trovato dalla moglie dopo essere stato rapito da uomini mascherati. Tentativo di omicidio con colpi di arma da fuoco contro la propria auto ai danni del direttore dell'Osservatorio per i Diritti umani in Libia. Uccisi il 26/07 il colonnello Salem al-Sareh e il colonnello Khattab Younis al-Zawai, capo della polizia a Jakhirra.
Tobruk: Sequestrato un ingente quantitativo di esplosivo a bordo di una autovettura diretta verso la città.
Zintan: Rapito Abdul Salam Masudi, vice responsabile della comunità.
Tentato assassinio di un membro autorevole del Consiglio Supremo.
Agguato a veicoli militari sulla via per Arad, udite molte epslosioni.
Amer Goodge, membro dell'”esercito” dei mercenari è sfuggito ad un tentativo di omicidio presso l'aeroporto di Mitiga, rimanendo ferito.
Continua il contrabbando di petrolio con la Tunisia.
Bengasi: Ucciso l'ex colonnello della sicurezza interna, Buruk Hamid, con un ordigno collocato nell'auto.
Accordo tra le popolazioni di Zintan e Gharyan per la sospensione di ogni conflittualità tra le due città.
Kamis Gheddafi potrebbe essere ancora vivo, ma vi sono dubbi sull'attendibilità del messaggio che porta la sua firma.
L'esercito algerino ha eliminato vari miliziani presenti al confine.
Tripoli: 4 autobombe sono esplose nei pressi dell'aeroporto, l'obiettivo era quello di eliminare un convoglio di capi militari dei "ribelli". Il governo è stato costretto a dichiarare che tutto va bene, non si sa se alcuni miliziani sono stati liquidati
Il “criminale” governo libico “della NATO” riconosce che molti prodotti venduti nel paese sono contraffatti, falsificati o provenienti da furti.
Una sparatoria feroce nelle strade di Tripoli è la prova che i libici non hanno la sicurezza.
Nuovi tentativi di chiudere il canale verde.
Filtra un documento che specifica i nomi di 251 dipendenti del ministero dell'interno che stanno per essere licenziati.
Il Capo di Stato Maggiore Alguenida sfugge ad un attentato a Tripoli, dopo le sue dichiarazioni contro il governo.
Venerdì mattina, un gruppo di uomini mascherati ha attraversato il campo della terza brigata di fanteria a Spring Valley e la notizia è ancora tenuta segreta - un grande numero di "poliziotti" ha preso d'assalto il campo, malmenando i soldati e sequestrando due veicoli blindati, auto Toyota e armi (fucili Kalashnikov, mitragliatrici e lanciagranate) - nessuno ha cercato di fermarli.
La società statunitense General Electric ha installato impianti per l'energia elettrica in Libia dopo che la NATO ha distrutto quelli del paese. La General Electric ora minaccia di tagliare l'alimentazione elettrica ai libici, accusati di rubare la corrente. Il gestore statunitense invia fatture a tutti gli abitanti che impiegano energia elettrica. La società ha dichiarato che la prossima settimana sarà tagliata la luce per i libici che hanno accumulato un ritardo sui loro pagamenti e che devono pagare una multa per riconnettersi. E 'importante ricordare che la luce era gratuita in Libia e che i libici consumano un sacco di energia elettrica a causa delle alte temperature per i condizionatori e per frigoriferi e congelatori per conservare i cibi. “Ricordiamo che oggi i libici sono nel mese di Ramadan, il che significa che il digiuno totale per tutta la giornata senza aria condizionata è molto difficile da sopportare. Non credo che il governo della Jamahiriyah abbia mai tagliato la luce perché l'umanità veniva prima del denaro. Ma l'Occidente è arrivato e con lui la distruzione, il furto, il danneggiamento, la crisi e tutto il disagio e sofferenza possibili. Chi sono davvero i terroristi? “
Mizdha: I vigili del fuoco hanno scioperato dopo essere stati attaccati da mercenari armati che hanno rubato camion e materiale di soccorso.
Sabha: Ci sono segnalazioni di un aereo sospetto del Sudan, che è atterrato nella città di Sabha, un atto che doveva essere conosciuto dal governo e che rappresenta una grave violazione della sovranità libica.
Adzhelate: Nel nuovo parco a tema sono stati deliberatamente presi di mira i bambini, uccisa una ragazza, Chelabi Bat-Nur, e ferito il padre. “La mancanza di sicurezza hanno reso i campi di intrattenimento campi di battaglia per i nostri figli”.
L'occidente si propone di annullare l'identità e la cultura della Libia: denunciato un massiccio furto di beni culturali. Il confronto della sorte dell'Iraq e della Libia non si ferma solo alle attività di guerra all'aperto, alle uccisioni, alla morte di Saddam o Gheddafi, al saccheggio delle risorse naturali, ma si estende alla cultura e al saccheggio di antichità, descritto come il più grande nella storia dell'archeologia. Una raccolta di 7.700 oggetti di oro, argento e bronzo, nota come il Tesoro di Bengasi, è stata rubata da un sotterraneo della Banca Nazionale di Commercio di Bengasi dove era custodita. Molti articoli risalgono al tempo di Alessandro Magno ed è impossibile valutare il valore della collezione. I furti sono opera di persone che sapevano ciò che cercavano.
Uomini armati hanno preso d'assalto il porto di Zueitina e hanno chiesto ai dipendenti portuali di fermare il lavoro.
Libico rapito davanti a casa trovato morto per le torture subite.
Prosegue inarrestabile la vendita di armi nei mercati e nelle strade in Libia dopo la rivoluzione della NATO e della CIA.
[*] Da Herald Libya
Fonte: http://www.comedonchisciotte.net/modules.php?name=News&file=article&sid=2717
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