La
strana traiettoria di un Boeing da rifornimento militare martedì è
stata registrata anche dal web. È la probabile conferma di raid
occidentali in corso sul territorio libico
Il tracciato del volo FAF470 martedì mattina, ripercorso da Flightradar24
ROMA
Si alza in volo alle 7.09, ora di Greenwich, dalla base militare
francese di Istres, a sud di Arles, in Provenza. Con il suo carico di
carburante, più di un migliaio di ettolitri, il massiccio Boeing
Stratotanker 135, pochi minuti dopo raggiunge una velocità di crociera
che manterrà quasi costante, con punte di oltre 900 chilometri orari.
Dopo mezz’ora, alle otto e trenta del mattino, ora italiana, quando
a Palazzo Chigi ci si prepara per iniziare una riunione ai massimi
livelli sulla Libia, alla quale partecipano il presidente del Consiglio,
il ministro della Difesa, i vertici della nostre forze armate e dei
nostri servizi segreti, l’aereo cisterna francese è già sopra la
Sardegna, segue una rotta che nello spazio aereo italiano traccia una
linea retta fra Sassari e Villasimius.
Un’ora dopo il decollo i due piloti francesi si sono già lasciati alle spalle le coste settentrionali della Sicilia,
sopra il golfo di Castellammare, puntano su Lampedusa. Il tracciato
radar lambisce appena l’isola siciliana, l’altitudine del volo FAF470,
la sigla tecnica dello Stratotanker, è costante sopra gli 8 mila metri.
Poi la virata verso Malta, quindi un’altra curva a 90 gradi in direzione
delle coste libiche, a largo di Bengasi, in un punto di Mediterraneo
che è mare di nessuno, acque internazionali, ma di fronte al golfo di
Sirte.
E a questo punto l’aereo militare
francese comincia a girare su se stesso, almeno otto volte, ogni ellisse
almeno 300 chilometri, riducendo gradualmente la velocità, sino
quasi ad arrestarla. Dai suoi 933 chilometri orari di velocità massima,
il Boeing militare di Parigi scende gradualmente a poco più di 100
chilometri orari, quasi si ferma: il tracciato non lo dice, ma appare
plausibile che stia rifornendo di carburante dei caccia.
La cronaca si desume dai tracciati di Flightradar 24
di martedì mattina, 7.000 ripetitori in tutto il mondo, il sito
internet più attendibile in materia di aviazione internazionale, una
sorta di «occhio» digitale globale, autorizzato dalle autorità americane
e dalle linee aree di tutto il mondo, su quanto avviene nei cieli dei
cinque Continenti.
Alcuni blogger italiani, più o meno a mezzogiorno, notano l’anomalia,
segnalano il velivolo militare francese sopra lo spazio aereo italiano,
chiedono consigli a esperti militari, si chiedono se quello che segnala
il sito di tracciamento radar migliore del mondo, basato in Svezia, sia
una spia di quanto sta avvenendo sopra i cieli della Libia: due giorni
fa alcuni caccia non identificati hanno bombardato territori intorno a
Sirte, il governo francese ha smentito che fossero suoi, ma secondo una
rete televisiva libica americani e francesi sarebbero ormai pronti a
scatenare un grande attacco contro le postazioni dell’Isis.
Interrogate dal Corriere della Sera, fonti governative italiane ammettono
che se il volo militare francese è passato sopra la Sardegna, ha
puntato su Palermo, ha attraversato la Sicilia, ha lambito Lampedusa, è
stato certamente autorizzato dalle nostre autorità. Magari è un dato non
ufficialmente comunicabile, e magari fa parte di un’attività di
ricognizione, di informazione, che in questi giorni le aviazioni di
diversi Paesi stanno compiendo sopra il territorio della Libia.
Da almeno quarantotto ore sono stati segnalati cacciabombardieri non identificati nei cieli libici,
in volo sopra Sirte e Bengasi, la nostra intelligence non si mostra
sorpresa: francesi, americani e anche inglesi hanno in corso operazioni,
o in territorio tunisino o sui cieli della Libia, che potranno tornare
utili nelle prossime settimane, quando secondo le aspettative
occidentali decollerà il governo nazionale libico e ci sarà una
richiesta ufficiale di intervento, di supporto militare, alla
"ricostruzione" del Paese.
Poco dopo mezzogiorno il grande aereo cisterna dell’aviazione militare francese è già sulla rotta di ritorno,
passa alla sinistra di Palermo, alle 13 è sopra la Sardegna e sorvola
Alghero, un’ora dopo atterra sulla pista militare che lambisce il parco
naturale della Camargue, pochi chilometri a nord della foce del Rodano.
In serata le agenzie di stampa, su fonti egiziane, scrivono che le forze armate libiche fedeli
al governo di Tobruk hanno riconquistato una postazione di Ajdabiya,
città dell’est della Libia, 150 km a sud di Bengasi. Una coincidenza?
13 gennaio 2016
Preso da: http://www.corriere.it/esteri/16_gennaio_13/libia-volo-anomalo-tracciato-web-ipotesi-raid-partito-francia-44a5a888-b9c6-11e5-b643-f344dc24c117.shtml
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