Scritto da: G.B.
il 2 gennaio 2016
Il cosiddetto “mondo libero” di cui faremmo parte ha
l’arroganza di indicare al mondo i buoni e i cattivi, partendo dal
presupposto di far parte dei primi. Eppure tra gli alleati degli Stati
Uniti e della Nato abbiamo paesi come l’Arabia Saudita, dove sono state
giustiziate 47 persone in un giorno con l’accusa di terrorismo, e paesi
come la Turchia il cui presidente Erdogan ha citato Adolf Hitler tra gli
esempi di un sistema presidenziale forte a cui ispirarsi. Per non
parlare dei neonazisti d’Ucraina..
Obama si mostra spesso con un volto tirato e un tono drammatico di
fronte ai microfoni della stampa ricordando al mondo come gli Usa
rappresentino i “buoni” del mondo, quelli insomma che pur tra mille
difetti combattono per i nostri diritti e per la nostra libertà.
Ricordiamo tutti il suo volto severo nell’accusare Gheddafi e Assad di
abusi dei diritti umani, e ricordiamo ancor meglio come la retorica del
governo americano sia molto abile nel costruire mediaticamente i propri
nemici in modo da proporre lo schema “buoni” contro “cattivi”,
esattamente lo stesso adottato ai tempi della Guerra Fredda, quando
l’Urss era diventato l’ “Impero del Male”. La realtà però incalza ed
esige un tributo, e nell’era di internet diventa difficile oscurare e
occultare i fatti, per quanto i media ovviamente ci provino. Tra i
nostri alleati dell’Occidente possiamo contare su paesi come l’Arabia Saudita,
e sarebbe inutile continuare ancora una volta e elencare tutte le
violazioni dei diritti umani che avvengono nel regno saudita, l’ultima è
la notizia dell’esecuzione di massa di 47 persone in un sol giorno con
l’accusa di terrorismo, tra cui anche il clerico sciita Nimr al-Nimr,
scatenando così rabbia e proteste da parte di Teheran. L’accusa era
quella di aver orchestrato proteste antigovernative trai il 2011 e il
2013.
Eppure non si alza una voce che sia una in Occidente per prendere le
distanze da un paese dove esistono esecuzioni di massa e dove si rischia
la pena di morte per un nonnulla. Gli alleati si sa, sono alleati, e
con gli alleati l’Occidente è sempre stato generoso, basti pensare
all’Ucraina, dove in nome della “libertà” è stato favorito un golpe che
ha portato al potere personaggi apertamente neonazisti e
ultranazionalisti senza che nessuno a Washington provasse il minimo
imbarazzo. Tutto questo per non parlare della Turchia, paese ormai fuori
controllo, dove il presidente Erdogan fa parlare di sè
per il modo autoritario con il quale si sta comportando. Da un lato la
repressione feroce contro i curdi, dall’altro pesantissime accuse da
parte di Mosca di essere formalmente alleato dello Stato Islamico in
Siria e in Iraq e di utilizzarlo per saccheggiare questi due paesi delle
loro risorse. In politica interna basta insultare su internet il
presidente turco per finire dietro le sbarre, e dulcis in fundo, proprio
Erdogan nelle scorse ore ha citato nientemeno che Adolf Hitler tra gli
esempi di presidenzialismo a cui ispirarsi. Il tutto ancora una volta
senza che nessuna “anima bella” della Nato e del governo Usa si
indignasse.
Da tempo Erdogan vorrebbe imporre in Turchia un presidenzialismo
forte, ma il fatto che si ispiri a Hilter non sembra turbare nessuno. A
riportare le parole del presidente turco ci ha pensato l’agenzia Dogan,
ripresa anche da La Repubblica. Insomma
chiunque voi siate potreste andare comunque bene agli Stati Uniti
qualora doveste loro servire per motivi geopolitici. La cosa beffarda e
quasi carnevalesca è che Europa e Usa lanciano sanzioni contro la Russia
di Putin, accusata di aggressività, e intrattengono ottimi rapporti con
paesi che praticano la sharia e le esecuzioni di massa, o con paesi che
guardano con ispirazione a Hitler. E dire che negli Usa c’è anche chi
ha il coraggio di ritenere l’Ucraina un paese amico e che continua a
ritenere giusto mantenere l’embargo contro Cuba…
Photo Credit
@Gb
Fonti: RT.com, Repubblica
Preso da: http://www.tribunodelpopolo.it/esecuzioni-di-massa-e-riferimenti-a-hitler-ecco-gli-amici-delloccidente/
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