22/1/2019
E alla fine, come volevasi dimostrare, era una bufala. Il presunto
naufragio da 117 morti non è mai avvenuto nelle proporzioni millantate
dai 3 clandestini portati a Lampedusa dalla Guardia Costiera. Già ieri e
il giorno precedente avevamo diffuso le precisazioni della Marina
Militare italiana:
Ora arriva l’ufficialità: non più di 50 clandestini (numero massimo,
perché la nostra Marina ha ripreso una ventina di clandestini sul
gommone prima che affondasse) risultano dispersi al largo delle coste
libiche. Lo ha confermato ad “Agenzia Nova” il portavoce della Marina
libica, Ayoub Qassem, che ha smentito le notizie – a questo punto
palesemente false – relative all’annegamento di 117 persone.
In precedenza, infatti, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati
(Unhcr) aveva espresso “profondo dolore” per le notizie relative a circa
117 migranti morti, tutto in base alle testimonianze di tre
sopravvissuti (due sudanesi e un gambiano) salvati dalla Marina militare
italiana. Questo dopo essere stati visitati da attivisti di MSF.
Interpellato da “Agenzia Nova”, Qasem ha fornito la versione
ufficiale dei fatti: “Abbiamo inviato una nostra motovedetta ad
effettuare quel salvataggio, ma abbiamo trovato soltanto dei gommoni
sgonfi lasciati da un elicottero italiano”, ha detto Qassem. Il
portavoce libico ha detto che la motovedetta libica “non ha trovato
altri relitti né corpi” in quel tratto di mare. Per le autorità libiche,
i migranti ufficialmente dispersi in quel naufragio sono, al massimo,
50 e non 117.
Il motivo: “Se l’imbarcazione fosse affondata avremmo non più di
cinquanta naufraghi”, ha detto ancora Qassem, spiegando che “da un certo
periodo di tempo a questa parte, tutte le imbarcazioni che trasportano i
migranti illegali partono con un numero limitato di passeggeri: ecco
perché la storia dei 117 morti non può essere vera”.
E non può esserlo per un altro motivo, il video girato dall’aereo da ricognizione italiano.
Ieri sera, inoltre, la Guardia costiera libica ha annunciato di aver
salvato 141 clandestini. Con un video postato sul proprio profilo
Facebook, la Guardia costiera libica ha reso noto che ad intervenire in
questa operazione di salvataggio è stata la motovedetta “Fezzan”. Nel
video si vedono i migranti, di diverse nazionalità africane, venire
caricati a bordo della motovedetta e portati in un centro di raccolta
per clandestini in via al Sikka, a Tripoli.
Insomma, la collaborazione con la Libia funziona.
Preso da: https://voxnews.info/2019/01/22/ufficiale-il-naufragio-da-117-morti-era-una-bufala/
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