11 giugno 2018
Sul caso Aquarius, la nave piena di immigrati a cui Matteo Salvini ha vietato di approdare in Italia, Giorgia Meloni mostra di avere idee ancor più dure, e le espone a Non è l'arena di Massimo Giletti
su La7. "Il problema non si risolve chiedendo a Malta di accogliere le
navi e gli immigrati. La questione si risolve andando in Europa il 28 e
il 29 di giugno al Consiglio europeo e chiedere all'Europa una missione
europea che produca un blocco navale al largo delle coste della Libia.
Il problema non è capire dove farli sbarcare, ma capire come si
impedisce a quelle persone di partire dalla Libia", afferma la leader di
Fratelli d'Italia, che invoca dunque il blocco navale.
Dunque, la Meloni continua: "Altra questione da risolvere è quella delle Ong.
La soluzione non è dire noi chiudiamo i porti e non le facciamo
attraccare. Forse la soluzione è farle entrare in porto, le
sequestriamo, denunciamo gli equipaggi per favoreggiamento
dell'immigrazione clandestina e tratta degli esseri umani, e vediamo
quante navi si compra George Soros quando le sequestriamo", picchia durissimo. E ancora: "Ricordiamoci che le ong sono spesso pagate da qualcuno che lavora per distruggere gli stati nazionali,
per immettere mano d'opera a basso costo che sia utile al grande
capitale. Tra questi c'è il grande finanziere George Soros", conclude
tra gli applausi dello studio.
Originale, con video: http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/13348890/giorgia-meloni-non-e-l-arena-massimo-giletti-immigrazione-blocco-navale-libia-george-soros-vuole-distruggere-stati-nazionali.html
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