3/11/2014 Posted by: Miloš Malinić
Quartieri residenziali di Benghazi sotto le bombe; popolazione in fuga dalla città; combattimenti casa per casa; oltre 200 morti nelle ultime due settimane nella guerra civile in Libia.
E’ l’effetto dell’offensiva lanciata contro i ribelli islamici nella Cirenaica, iniziata dalle truppe fedeli all’ex generale Khalifa Hifter, appena in un successivo momento affiancato dall’esercito regolare. L’obiettivo sono le milizie islamiste che hanno la loro roccaforte proprio a Benghazi. Tra loro anche Ansar al-Sharia, affiliata ad al-Qaeda.
L’Est, in mano di gruppi ribelli nati dalla guerra civile contro Gheddafi, aveva proclamato l’autonomia dal governo di Tripoli, assumendo il controllo dei principali pozzi e porti petroliferi. I ribelli avevano persino tentato di vendere petrolio autonomamente.
Nel frattempo il paese, con un parlamento paralizzato, incapace di sostenere un governo, e l’esercito composto da gruppetti di ex-ribelli e bande criminali armate fuori controllo, scivolava nel caos. Tutto ciò a poca distanza dall’Europa, che non vede ciò che accade.
Se i media internazionali stanno trascurando la Libia, perché è estremamente pericoloso inviarci i giornalisti. Se gli Usa supportano militarmente il generale Hifter, Francia e Inghilterra hanno semplicemente alzato le mani. Gli stessi paesi, primi a insistere sull’abbattimento di Gheddafi, si erano poi impegnati a ricostruire una Libia "democratica" , dimenticando le promesse appena voltate le spalle.
L’Italia, dal canto suo, alle prese con l’afflusso di migranti via mare organizzato dalla criminalità libica, non si è per nulla interessata alla situazione nel paese oltremare. Ha invece utilizzato gli sbarchi e le frequenti tragedie come moneta politica, ora nazionale, ora europea.
Concretamente non si è fatto nulla per bloccare il business del traffico di persone, ne l’afflusso di miliziani jigadisti e bande criminali. Ora l’Europa ha una nuova Somalia praticamente sulla soglia di casa.
Preso da:
http://newsagenda.it/2014/news-1/libia-una-somalia-sulla-soglia-di-casa/#ver=20140922&lang=en&mp6=0
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