23 novembre 2014
Reparti del Libyan National Army e delle milizie lealiste del generale Khalifa Haftar convergono verso la capitale per la liberarla dalla presenza dei jihadisti di Ansar al-Sharia, riuniti con altre fazioni islamiste nella coalizione “Alba”. Il gruppo islamista è stato inserito mercoledì scorso tra i gruppi terroristi dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
Reparti del Libyan National Army – sia dell’esercito che delle marina – hanno avviato l’offensiva per liberare la capitale della Libia dalla presenza delle milizie jihadiste riunite nella coalizione “Alba”. A supportare in modo determinante i militari "legittimi" della Libia nell’operazione di riconquista del controllo del territorio e di ristoro della legalità vi sono, come noto, le forze militari organizzate e coordinate dal generale Khalifa Haftar.
Haftar ha lanciato dal mese di maggio un’operazione militare per sottrarre la Libia agli islamisti, denominandola “Dignità della Libia”, perché fossero chiare a tutti le finalità. Dopo una prima fase di smarrimento, reparti dell’esercito, dell’aviazione e della marina libica hanno preso posizione a favore dell’azione dell’ex generale dell’esercito libico, poi esiliato negli Stati Uniti e, probabilmente, in contatto con l’intelligence statunitense.
Tornato in Libia dopo l’attacco di Bengasi dell’11 settembre di due anni fa, costato la vita all’ambasciatore americano e a quattro addetti alla sicurezza della sede consolare – attacco su cui è in corso negli Stati Uniti un’indagine del Congresso che minaccia di essere nociva per la corsa di Hillary Clinton alla Casa Bianca – Haftar intende sottrarre il Paese dal pericolo islamista.
Dallo scorso settembre la capitale è caduta sotto il controllo degli islamisti di “Alba”, che hanno dichiarato la propria adesione al progetto imperialista dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Daesch, nell’acronimo arabo). Fonti giornalistiche locali sostengono che l’avvio dell’offensiva per liberare Tripoli sia stato confermato dal comandante delle Libyan Air Force, generale Saqr Adam Geroushi, e dal portavoce del generale Haftar, colonnello Mohammad Hejazi. L’aviazione libica è stata la prima delle tre forze armate ad aderire alla “Operazione Dignità della Libia” fin dal mese di maggio.
Venerdì i primi attacchi aerei hanno colpito reparti jihadisti nella zona occidentale di Tripoli, mentre sabato è iniziato l’avvicinamento alla capitale dei reparti di terra. Tra i primi obiettivi, oltre la riconquista dello strategico scalo internazionale di Mitiga, anche quello di Misurata e del porto della città altrettanto strategica per la posizione sul Golfo della Sirte. Nelle mire delle forze lealiste anche il porto di Ras Hilal, tra Derna e Bengasi, strategico per la riconquista della Cirenaica attualmente sotto il controllo delle forze nazi-islamiste associatesi all’Isil dell’autoproclamato “califfo”.
Fonti dello Stato Maggiore dell’aviazione libica, coperte da anonimato, hanno confermato al Libya Herald che gli aerei delle forze legittime hanno colpito Bir Ghamen e Hosh Al-Seteen.
Sabato invece sono state colpite postazioni jihadiste a Sorman, Janzur e Najila. Un aereo da trasporto militare è atterrato con armi ed equipaggiamento all’aeroporto di Zintan. I rifornimenti sono destinati a rafforzare le truppe impegnare a sradicare la coalizione “Alba” da Tripoli. Nei prossimi giorni è previsto l’arrivo di elicotteri d’attacco.
Intanto, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha deliberato all’unanimità l’inserimento ufficiale di Ansar al-Sharia tra i gruppi terroristici, su richiesta di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna. I “Partigiani della Legge Islamica” – questa la traduzione di “Ansar al-Sharia” – erano già nella black-list dei gruppi terroristi degli Stati Uniti, per il ruolo svolto dai miliziani proprio nell’assalto al consolato di Bengasi l’11 settembre 2012.
Secondo il Comitato delle Nazioni Unite sulle Sanzioni ad al-Qaeda, il gruppo di Ansar al-Sharia è associato con il network consolidatosi attorno al movimento fondato da Osama bin Laden, di cui è rappresentante in Nord Africa nella gestione dei campi di formazione per i miliziani jihadisti che poi vanno a combattere in Siria, Iraq e Mali. La missione francese all’Onu ha espresso la propria soddisfazione per questa decisione
Fonte: http://www.horsemoonpost.com/2014/11/23/dignita-della-libia-iniziata-loffensiva-per-la-liberazione-di-tripoli-dai-nazisti-islamici/
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