3/5/2013
Il figlio della Guida della Jamahiriya Muammar Gaddafi sotto giudizio del tribunale di Zintan in un processo farsa
 |
Nella giornata di Giovedi' e' ripresa l'udinza contro Saif Al Islam, figlio quarantenne della Guida della Jamahiriya Muammar Gaddafi.
In questo processo Saif e' accusato di ''tentata fuga'' dal carcere della citta' di Zintan da dove si trova illegalmente imprigionato dalla sua cattura nel 2011.
Gia' nella prima udienza si era capito che la Corte che doveva giudicarlo era poco piu' che un gruppo di faziosi pagliacci al soldo dei ratti.
Tutta la vicenda ha del paradossale: tutto nasce dalla visita dell' inviato della ICC Melinda Taylor a Saif nel carcere di Zintan l'estate scorsa.
I ratti accusarono la Taylor di trasportare, su richiesta dello stesso Saif, documenti pericolosi per la sicurezza nazionale e di organizzare la fuga del detenuto.
La stessa Taylor fu arrestata e trattenuta in carcere per 3 settimane.
Ovviamente Saif Al Islam non riconosce come legittima la corte che lo deve giudicare e non ha accettato gli avvocati che gli sono stati affidati di ufficio.
Secondo John Jones, l'avvocato inglese di Saif (assegnatogli dalla ICC) i documenti in questione non avevano niente di rischioso per la sicurezza nazionale in quanto si trattavano di semplici osservazioni scritte da Saif Gaddafi circa il desiderio di essere giudicato dalla ICC e non dalla corte di Zintan in quanto quest'ultima era ''l'antitesi della giustizia''.
Ovviamente, come sta accadendo sempre per i membri della Jamahiriya incarcerati dai ratti, l'udienza e stata aggiornata a Settembre (prolungando a dismisura i tempi).
Intanto Saif Gaddafi rimane illegalmente detenuto senza un processo che lo abbia giudicato.
Questa e' la Libia anti democratica di oggi!
gcse
In questo processo Saif e' accusato di ''tentata fuga'' dal carcere della citta' di Zintan da dove si trova illegalmente imprigionato dalla sua cattura nel 2011.
Gia' nella prima udienza si era capito che la Corte che doveva giudicarlo era poco piu' che un gruppo di faziosi pagliacci al soldo dei ratti.
Tutta la vicenda ha del paradossale: tutto nasce dalla visita dell' inviato della ICC Melinda Taylor a Saif nel carcere di Zintan l'estate scorsa.
I ratti accusarono la Taylor di trasportare, su richiesta dello stesso Saif, documenti pericolosi per la sicurezza nazionale e di organizzare la fuga del detenuto.
La stessa Taylor fu arrestata e trattenuta in carcere per 3 settimane.
Ovviamente Saif Al Islam non riconosce come legittima la corte che lo deve giudicare e non ha accettato gli avvocati che gli sono stati affidati di ufficio.
Secondo John Jones, l'avvocato inglese di Saif (assegnatogli dalla ICC) i documenti in questione non avevano niente di rischioso per la sicurezza nazionale in quanto si trattavano di semplici osservazioni scritte da Saif Gaddafi circa il desiderio di essere giudicato dalla ICC e non dalla corte di Zintan in quanto quest'ultima era ''l'antitesi della giustizia''.
Ovviamente, come sta accadendo sempre per i membri della Jamahiriya incarcerati dai ratti, l'udienza e stata aggiornata a Settembre (prolungando a dismisura i tempi).
Intanto Saif Gaddafi rimane illegalmente detenuto senza un processo che lo abbia giudicato.
Questa e' la Libia anti democratica di oggi!
gcse
Nessun commento:
Posta un commento