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venerdì 31 maggio 2013

A Timbuctù, il fratello, capo della rivoluzione, guida in preghiera presidenti e mussulmani da diverse parti del mondo e pronuncia un discorso

10.04.2006
Guardate! Allah e i suoi angeli infondono benedizioni al Profeta. Credenti, implorate benedizione a lui e salutatelo con degni omaggi!”

 Dalla città storica di Timbuctù ci rivolgiamo alla nazione islamica e al mondo in un grande giorno per la storia dell’umanità. Oggi, lunedì 12 di Rabi-al Awwal, giorno glorioso negli annali dell’umanità, nacque Maometto, Sigillo di tutti i Profeti. A anche in questo stesso giorno Egli, Sigillo di tutti Profeti, morì.

 L’umanità ha due date chiave, date che debbono risaltare: la prima era il giorno in cui Gesù, sia pace a lui, nacque, perché la sua nascita fu veramente un miracolo di Dio. La seconda è oggi, il giorno in cui il Sigillo di tutti i Profeti nacque e il giorno in cui morì. Proprio in questo giorno, lunedì 12 di Rabi-al Awwal, 633 anni dopo la nascita di Gesù, Maometto, Sigillo di tutti i Profeti, morì. Da quel giorno non ci furono altre rivelazioni dal cielo alla terra e al suo popolo. Il cielo rimase in silenzio e tale resterà fino al giorno del giudizio. “E quando i messaggeri arriveranno al tempo stabilito. E qual è il tempo stabilito? Il Giorno della Decisione”. L’umanità ha udito le ultime parole dal cielo attraverso Maometto.

 Purtroppo la storia che si legge oggi è falsa; manca di verità. Si presume erroneamente che Maometto sia il Profeta solo degli arabi e dei mussulmani. Sbagliato. Maometto è il profeta di tutti i popoli. Il suo messaggio oltrepassa le fedi precedenti. Se fosse stato vivo quando il messaggio venne rivelato a Maometto, Gesù sarebbe stato uno dei suoi seguaci. Tutti debbono essere mussulmani. Ciò è quanto Dio vuole e non si può ottenere facilmente.

 La religione prima di Allah è Islam (sottomissione al Suo Volere): “Se qualcuno vuole una religione altra che l’Islam (sottomissione ad Allah) ciò non sarà mai accettato; e nell’Aldilà egli sarà tra coloro che hanno perduto (ogni bene spirituale)”. Abramo, Giacobbe, Isacco, Ismaele e tutte le altre tribù erano mussulmane. Tutti i Profeti difendevano l’Islam e Maometto era il loro sigillo.

 Abbiamo sentito che alcuni hanno insultato il Profeta. I mussulmani si adirarono. Videro in questo atto un insulto al loro profeta. Ciononostante, chiunque abbia insultato Maometto ha di fatto insultato il proprio profeta perché Maometto è il profeta di chi vive in Scandinavia, in Europa, in America, in Asia e in Africa. Il curriculum scandinavo è viziato e fomenta l’odio. Credevano che Maometto non fosse il loro profeta. Maometto è il profeta di tutti.

 Se ci diciamo sostenitori della libertà di espressione, ci saremmo dovuti aspettare una raffigurazione di Gesù con una bomba nucleare in testa, visto che i seguaci di Gesù costruiscono bombe nucleari.

 Hanno disegnato Maometto con una piccola bomba artigianale in testa... Maometto è innocente; non aveva niente a che fare con la bomba. Volevano dire che i suoi seguaci impiegano la bomba. È innocente anche Gesù, pace sia con lui, e non ha niente a che vedere con la bomba nucleare; ma furono i suoi seguaci a costruirla. Se insistiamo sulla libertà di espressione e sulla libertà di stampa, dovremmo vedere una raffigurazione di Gesù con una bomba nucleare in testa, anche che Maometto non ha niente a che vedere con le bombe fatte in casa né Gesù ha a che vedere con le bombe nucleari. Hanno anche disegnato Maometto circondato da donne velate perché le donne mussulmane portano il velo; dovremmo aspettarci Gesù in mezzo alle donne nude perché le cristiane sono nude. In Scandinavia, le donne sono nude e si dicono seguaci di Gesù. Naturalmente, Gesù è innocente e non ha niente a che fare con le donne nude; e Maometto non ha nulla a che fare con le donne velate. Ciononostante, la liebrtà di stampa da cui dipendono richiede che raffigurino Gesù in mezzo alle donne esattamente come Maometto è stato raffigurato in mezzo alle donne.

 Alla fine, l’approccio dell’Ovest, dell’Europa e degli Stati Uniti fomenta l’odio. È corrotto, inumano e viziato. Il cosiddetto Antico Testamento e il Nuovo Testamanto non sono l’Antico e il Nuovo Testamento.

 I due testamenti sono frodi. Sono stati scritti centinaia di anni dopo Gesù. La Bibbia ha in sé parole che non si addicono a Gesù e a Mosè. Se si volesse veramente riaggiustare il corso della storia umana e vivere nel villaggio globale della civiltà globalizzata, dovremmo andare alla ricerca della Bibbia vera perché la Bibbia che abbiamo oggi è un falso.

 La Bibbia che avete oggi non fa riferimento a Maometto, anche se la Bibbia rivelata da Dio si riferisce a Maometto ripetutamente.

 Dobbiamo cercare il Vangelo di Barnaba (Barnaba l’Apostolo). È la vera Bibbia, quella che parla in dettaglio di Maometto che verrà dopo Gesù, la cui fede supererà quella di Gesù e che sarà il messaggero di Dio a tutto il popolo.

 Questo è quanto Gesù ha detto nella vera Bibbia. Non è la Bibbia falsa al momento in circolazione. È la parola di Dio.

 Gesù, figlio di Maria, disse: “O Figli di Israele! Io sono l’apostolo di Allah mandato a voi”. Gesù si rivolgeva in verità agli israeliti, che vuol dire che Gesù mando il suo messaggio agli israeliti e non ad altre nazioni. L’Europa non ha niente a che vedere con la religione di Gesù. L’America non ha nulla a che vedere con la religione di Gesù e l’Africa non ha nulla a che vedere con la religione di Gesù. Gesù disse loro:

 “O Figli di Israele! Io sono l’aposto di Allah mandato a voi a conferma della Legge che venne prima di me”, che significa che stava parlando agli israeliti. Gesù non ha fatto cenno all’Antico Testamento, stava parlando del Libro di Mosè; in altre parole, stava chiedendo ai seguaci di Mosè di rinunciare alla fede di Mosè e di abbracciare quella di Gesù. Per la stessa ragione i seguaci di Gesù debbono rinunciare alla fede di Gesù e abbracciare la fede di Maometto dopo Gesù.

 Se Mosè fosse stato vivo all’avvento di Gesù avrebbe abbracciato il Cristianesimo. Chi continuò a seguire la Fede di Mosè e non seguì Gesù aveva torto.

 Se Gesù fosse stato vivo all’avvento di Maometto, Gesù avrebbe abbracciato l’Islam e coloro che avessero continuato a seguire Gesù dopo Maometto avrebbero avuto torto. Da Timbuctù stiamo tentando di correggere la storia dell’umanità. Gesù disse: Figli di Israele! Io sono l’apostolo di Allah mandato a voi a conferma della Legge venuta prima di me, e vi do la Buona Novella di un Messaggero che verrà dopo di me il cui nome sarà Ahmad. C’è questa frase nella bibbia oggi? Non c’è, anche se Gesù l’ha detto agli Israeliti... Ciò significa che hanno soppresso le parole di Gesù. Dio ci disse che queste parole vennero tolte dalla Bibbia perché Gesù disse che sarebbe venuto un altro profeta dopo di lui, di nome Amhad, che è Mummahad. Quindi, ciò che chiamano il Libro Sacro non è il Libro Sacro rivelato da Dio a Mosé.

 Se vogliono vivere in pace con noi, debbono stabilire commissioni per rivedere l’approccio occidentale alla Bibbia, perché esso è falso.

 Si istituirono commissioni americane e islamiche per rivedere i programmi scolastici nei paesi islamici. Si dovrebbero istituire commissioni islamico-americane per rivedere i programmi scolastici americani ed europei.

 Per loro informazione, Mosè ricorre sedici volte nel Corano. Perché non abbiamo soppresso questi riferimenti? Il Corano è la parola di Dio e non possiamo sopprimere la parola di Dio perché se lo facessimo saremmo infedeli. E invece hanno comunque soppresso qualsiasi riferimonto nel Vecchio e nel Nuovo Testamento a Maometto. Noi li sfidiamo a pubblicare il Vangelo di Barnaba. Ci sono 33 riferimenti nel Corano a Maria. Perché non abbiamo tolto questi riferimenti? Perché è la parola di Dio e non possiamo cambiarla.

 Gesù, la pace sia con lui, ricorre 25 volte nel Corano. Non possiamo manomettere i riferimenti perché è la parola di Dio. Il Corano fa riferimento anche a Maria, Mosé e Gesù: li glorifica e riconosce che sono santi e sacri. Però di Maometto non si fa menzione nella Bibbia anche se un tempo le citazioni c’erano. Dio citava Maometto. Quindi la Bibbia è stata falsificata. Solo il Corano è rimasto autentico. Dio chiese al profeta Maometto di dire: “O uomini! Io sono mandato a voi come Messaggero di Allah”. E dio chiede a tutti gli uomini di seguire il suo messaggero, il profeta abalfabeta di cui parlavano l’Antico e il Nuovo Testamento. Però le copie che sono oggi in circolazione non fanno cenno a ciò; e questo significa che sono contraffatte.

 Non dovete alterarvi perché Dio dice: “È Colui che ha mandato il Suo Messaggero come guida alla Religione della Verità, perché la proclami sopra ogni religione, anche se i pagani lo detestino”.

 Dio ripetè questo verso due volte in due Surah del Corano: “perché la proclami sopra ogni religione, anche se i pagani lo detestino”.

 Non vi adirate se la fede di Maometto conquisterà tutte le altre religioni, che lo vogliano o meno. L’ha detto Dio.

 Per diffondere l’Islam non abbiamo bisogno d bombe o di spade. Abbiamo cinquanta milioni di mussulmani in Europa e ci sono segni che Dio proclamerà l’Islam in Europa senza armi e senza conquiste. I cinquanta milioni di mussulmani d’Europa cambieranno l’Europa negli anni e ne faranno un continente islamico.

 Dio ha ordinato che una nazione islamica come la Turchia entri ora nell’Unione Europea. Questi cinquanta milioni di mussulmani si moltiplicheranno fino a cento milioni di mussulmani in Europa. La Bosnia è un membro della UE ed è un paese islamico almeno per il cinquanta per cento della popolazione. Le statistiche dicono che ci sono migliaia di moschee in Europa. Abbiamo migliaia di organizzazioni e società islamiche in Europa.

 L’America e l’Europa si preoccupano. Debbono o accettare il fatto che col tempo diventeranno mussulmane o dichiarare guerra all’Islam. Fino a quando Maometto è un rofeta per tutti, come dice il Corano, allora tutti i popoli debbono rispondere alla chiamata di Maometto. Dio disse a Maometto: “E proclama all’umanità il Pellegrinaggio. Verranno da te a piedi e sul cammello più magro; verranno da ogni baratro profondo”. Egli chiese di invitare tutti i popoli al pellegrinaggio alla Mecca, non solo agli arabi, non solo ai mussulmani. Lo fece perché Maometto è il profeta di tutti i popoli e perché la Mecca è la prima casa in cui Dio venne adorato in terra.

 Dio dice nel Corano che “la prima Casa (di preghiera) istituita per gli uomini fu quella di Bacca: piena di benedizioni e di guida per tutti”. Egli vuol dir tutti e non gli arabi, non i mussulmani. Egli vuol dire tutto il popolo del mondo. È la prima casa costruita sulla terra per adorare Dio e venne costruita per tutti i popoli. “Il pellegrinaggio là è un dovere verso Allah per tutti coloro che posso permettersi il viaggio”. Non ha detto che gli arabi e i mussulmeni dovrebbero andare in pellegrinaggio; ha detto tutti. In seguito dice: “Ricordate: ‘Abbiamo fatto della Casa un luogo sicuro di assemblea per gli uomini”. Con ciò Egli vuol dire “un luogo di incontro”. Ognuno ha il diritto di andare in pellegrinaggio alla Mecca, di circolare attorno alla Kaaba e di camminare tra al-Safa e al-Marwa, di stare ad Arafat e di lanciare sassi alla colonna di pietra del diavolo di Aqaba.

 Tutti i popoli, non solo arabi e mussulmani, sono chiamati a circolare attorno alla Kaaba perché questa è la casa di Dio per tutti gli uomini. Tutti gli uomini, non solo arabi e mussulmani, sono chiamati a camminare tra Safa e Marwa. Tutti i popoli, non solo arabi e mussulmani, sono chiamati ad Arafat. Tutti i popoli sono chiamati a lapidare il la colonna del diavolo.

 Quanto capita oggi è un errore che abbiamo commesso. Cosa dovrebbe impedire al popolo il pellegrinaggio alla Casa di Dio e perché? Perché gli ebrei e i cristiani non dovrebbero circolare attorno alla Kaaba se sono chiamati ad abbandonare l’Ebraismo e il Cristianesimo e a rispondere alla chiamata di Maometto? 

Dio disse a Maometto: “Maometto, chiedi al popolo di circolare attorno alla Kaaba”. Egli disse che il popolo me lo doveva. Debbono venire e circolare attorno alla Vecchia Casa. Non abbiamo ragioni di impedir loro di farlo.

 Se il presidente francese, americano o italiano venissero a dirvi “Obbedisco alla chiamata di Maometto e circolo attorno alla Kaaba”, cosa rispondereste? Non abbiamo niente da dire. C’è solo un verso del Corano che dice: “O voi che credete! In verità i Pagani sono immondi; quindi non lasciateli, dopo questo loro anno, avvicinare alla Sacra Moschea”. Diciamo loro che solo immondi e pagani? Li mettiamo alla prova? Diciamo al presidente americano che viene al pellegrinaggio che è immondo e pagano? 

Risponderà così: non son un “politeista” e non sono “immondo”, come potete accusarmene? Se fossi immondo, mi stringereste la mano? Mangereste e berreste con me? Come potete farmi vostro amico e considerarmi alleato? Se io fossi immondo, non toccatemi. Direbbe: “Non sono immondo e non sono politeista”. Quindi vi mostrerebbe il dollaro che usa nelle sue transazioni e direbbe: “Ecco qui: leggete le parole scritte sul dollaro che usate. Dice, secondo il traduttore, ‘Ci Affidiamo A Dio’”.

 Il politeista e l’immondo non possono essere in stretta prossimità della Sacra Moschea. Però chi è il politeista, l’immondo? Nessuno del Popolo del Libro dice che io sono politeista e immondo. Il Corano dice che al politeista e all’immondo è proibito l’Hajj. Ciononostante, il Popolo del Libro non è né politeista né immondo.

 Questa è una nuova controversia e una nuova sfida che emerge in questo grande giorno a Timbuctù. Oggi il mondo riconsidera asserzioni che fino ad ora sono state date per scontate.

 Ho alcune statistiche alla mano. In Europa oggi ci sono 50 milioni di mussulmani, 14 mila moschee e centri islamici e 1500 società e organizzazioni islamiche. Negli anni i numeri sono destinati ad aumentare, assieme alla Turchia, alla Bosnia e all’Albania. Di conseguenza, le parole pronunciate da Dio nel Corano si stanno avverando: “È Colui che ha mandato il Suo Messaggero come guida alla Religione della Verità, perché la proclami sopra ogni religione, anche se i pagani lo detestino”.

 L’Islam è il destino e la fede dell’umanità. Questa è la parola di Dio. È il volere di Dio. Dio è grande.

 È una sfida nuova, i nuovi tumulti di cui il mondo saprà presto, che vengono da Timbuctù.

 È veramente un grande giorno, il giorno in cui il Sigillo di Tutti i Profeti nacque e in cui morì. Il calendario dovrebbe basarsi sull’anno della nascita di Gesù, perché la sua nascita fu un miracolo, e sull’anno in cui Maometto, il Sigillo di Tutti i Profeti, morì. 2006 anni passarono dal miracolo della nascita di Gesù e 1374 dalla morte del Sigillo di Tutti i Profeti. Quindi l’umanità deve ora riferirsi a questi parametri quando scrive le date: 2006 AD corrisponde al 1374 dopo la morte del Profeta. Questo problema dev’essere chiaro a tutto il mondo.

 Ci si potrebbe chiedere perché abbiamo scelto Timbuctù e non qualsiasi altro posto nel mondo islamico come luogo da cui lanciare questa sfida. In risposta, dico che è perché questo villaggio, o piuttosto questa oasi, è storica dal punto di vista sia sociale sia religioso.

 Timbuctù era un tempo il luogo da cui la luce dell’Islam si irradiò attraverso il continente africano per tutto il mondo islamico. È una grande gloria conferita al popolo di Timbuctù. Timbuctù era un faro che spendeva sull’orizzonte. C’erano studiosi che hanno dedicato la vita in questa oasi in mezzo al deserto per diffondere la parola di Dio. Però poi successe qualcosa.

 I nemici di Dio manomisero i Libri. Sono i nemici di Maometto Sigillo di Tutti i Profeti, i nemici del Libro di Dio, il Corano e il libro da cui “non può giungere il falso da prima o da dietro”. Dio lo conserva intatto: non verrà cambiato. Malgrado ciò, Dio ci disse che gli altri libri vennero manomessi e in loro si intromise il falso.

 Dove sono le tavole di Mosè, i Salmi rivelati a David, i Patti di Shuaib (Jethro), di Saleh, Idris, Noè, Elia, Zul-Kifl e Yunus, noto anche come Thal-Noon? Dove sono i loro patti? A questi libri giunse la falsità: vennero manomessi. Dov’è il Vangelo di Barnaba? L’hanno bruciato, ma Dio ha detto che “il falso non può giungere” al Corano “da prima o da dietro”. Avete mai sentito un mussulmano bestemmiare Mosè, Gesù o Maria? Semplice: non lo facciamo, perché se lo facessimo sarebbe come se bestemmiassimo il nostro profeta e gli altri nostri profeti riconosciuti.

 Un cittadino mi ha scritto proponendo che rispondiamo a questa sfida chiamando ogni neonato maschio Maometto o Amed e ogni neonata femmina Fatima (come la figlia del Profeta) o Aisha (come la moglie del Profeta).

 Chi odia il Libro di Dio sentirono che nel Grande Deserto c’era un faro chiamato Timbuctù. Decisero di estinguerne la luce. Si misero alla ricerca di Timbuctù. L’Europa si mise alla ricerca, ma non riuscì a trovarla perché non c’erano carte all’epoca.

 Occuparono la Tunusia e prima l’Algeria, il Senegal e il Ciad. Mandarono campagne esplorative nel Gran Deserto. Una delle missioni si spinse sul Fiume Niger. Il popolo di Timbuctù chiese agli esploratori: “Che cosa fate qui?” Risposero: “Abbiamo seguito il fiume”.

 È falso. Intraprendevano un’esplorazione; inviavano missioni chiamate “missioni di esplorazione geografica”. Davano alle missioni nomi diversi. Queste missioni erano costituite da ufficiali di ricognizione e del servizioni informazioni per giungere a Timbuctù, occuparla ed estinguiere la luce che emanava dal faro per far sì che la religione di Dio non si diffondesse.

 Erano un’equipe di gente del libro. Entrarono nel villaggio, scrissero i nomi delle tribù, fecero la conoscenza degli sceicchi delle tribù e i commercianti tracciarono le mappe delle strade che portavano a Timbuctù e si accorsero che la gente non portava arimi. Era buona gente che aveva solo libri, conoscenze e il Corano.

 In Europa prepararono i piani e avanzarono su Timbuctù da ogni direzione: dalla Tunisia, dal Senegal e dal Ciad. La distrussero, l’occuparono e consumarono la vendetta. Presero i libri e li gettarono nel Niger e fecero delle moschee stalle per i loro cavalli. Alla fine interrarono il canale che serviva a portare acqua a Timbuctù. I vostri fratelli libici decisero di riaprire il canale così da portare l’acqua del fiume a Timbuctù. Dio volendo, l’acqua scorrerà ancora per il canale che i colonizzatori avevano interrato e raggiungerà Timbuctù.

 Questa è la vecchia cospirazione storica perpetrata contro Timbuctù. È del tutto possibile che Timbuctù debba affrontare una nuova cospirazione, ma ora rivediamo gli elementi della vecchia. Per riuscire a ri-occupare il deserto, debbono mandare nuove missioni esplorative a cui dare nuovi nomi. Possono chiamarle Truppe di Pace (Peace Corps), che è un gruppo neocolonialista fatto di agenti dei servizi di informazione e di ricognizione e altri che si potrebbero chiamare Giornalisti Senza Frontiere, Medici Senza Frontiere e difensori dell’ambiente. Si autodefiniscono gruppi o equipe missionari. Si danno questi nomi moderni per ri-occupare il grande deserto. Però noi da Timbuctù lanciamo la seconda sfida. Abbiamo detto della prima sfida: la religione, il pellegrinaggio alla Kaaba, i programmi da cambiare. Ora veniamo alla seconda sfida, la sfida nazionale al colonialismo.

 A loro diciamo che se volete occupare il Grande Deserto, dobbiamo avvertirvi prima che ci mettiate piede. Vi diciamo che il popolo del deserto è come il leone e l’avvoltoio e che le sabbie del deserto diventano braci, i sassi cenere e l’aria fuoco e fiamme.

 Prima che vi imbrogliate nel deserto, vi avvertiamo che se voleste costruirvi basi umiliereste il popolo del deserto. Colonizzereste il deserto, lo violentereste, ne vorreste sfruttare le ricchezze e alla fine ne minereste la pace e la stabilità. Il nostro deserto e noi, i suoi abitabti, diventeremmo leoni e falchi; diventeremmo braci, cenere e fuoco vivo. Uomo avvisato, mezzo salvato.

 Noi, i popoli del deserto che si incontrano qui in questo grande giorno, l’anniversario della morte e della nascita del Sigillo di Tutti i profeti, faremo la pace con chi farà la pace con noi e combatteremo chi combatterà contro di noi. Dice il Corano: “E se sono inclini alla pace, lo siate anche voi”. Se amano la pace, anche noi amiamo la pace. Se ci aggrediscono e ci attaccano, minando la nostra indipendenza e rovinando il nostro deserto, diventeremo una forza colossale che mettera a fuoco il deserto dalla Mauritania e dal Senegal fino all’Iraq e al Deserto di Siria. Noi, il popolo del Grande Deserto, abbiamo una sola identità, quella di abitanti del Grande Deserto. Abbiamo vissuto in questo deserto per decine di migliaia di anni. Abbiamo vissuto liberi. Vogliamo essere liberi in questo deserto dal Senegal e dalla Mauritania fino alla Mezzaluna Fertile.

 Questa è la nostra terra, questa è la nostra grande casa e siamo tutti una famiglia. La famiglia è costituita da tanti individui, ognuno col suo nome. Uno è chiamato Tuareg, un altro Barabish, un terzo Senegalese, Fulani, Bambara, Tebu, figli di Ali, Tribù del Sudan, del Ciad, del Niger, del Deserto del Nilo dell’Est e dell’Ovest , del Deserto di Giordania e di Siria, della Penisola Araba, tribù dell’Iraq e della Mezzaluta Fertile. Questi sono i nomi dei membri della stessa famiglia e questa famiglia comprende gli abitanti del Grande Deserto. Verremo in soccorso gli uni agli altri, ci difenderemo a vicenda e non ci abbandoneremo e non ci combatteremo gli uni gli altri.

 Porgeremo la mano in amicizia, collaboreremo nella guerra e costruiremo il nostro Deserto. Vivremo in pace, sicurezza e stabilità. Questa è la grande famiglia del popolo del deserto. Porteremo armi solo a una condizione: un atto di aggressione dall’esterno. Moriremo per il Deserto. Il nostro sangue scorrerà nella sua sabbia, di cui noi, però, non abbandoneremo nemmeno un granello.

 Dalla Mezzaluna Fertile al Fiume del Senegal, le Tribù del Deserto non entreranno in guerre fratricide. Non porteremo armi gli uni contro gli altri. Viviamo in una famiglia sola. Proteggiamo il deserto.

 Nel tempo vi sono stati popoli che hanno voluto il nostro deserto. Dobbiamo unirci e istituire una grande associazione delle Tribù del Grande Deserto. Redigeremo una carta che tutti firmeremo e la chiameremo “La Carta di Timbuctù”. Dalla nostra parte abbiamo re, sultani, sceicchi e anziani da tutte tribù del Grande Deserto. Abbiamo anche capi degli stati islamici, delle organizzazioni, dei partiti e delle istituzioni islamiche da diverse parti del mondo. Abbiamo anche il nostro fratello Louis Farrakhan, il Capo della Nazione Islamica d’America.

Fonte:http://www.algaddafi.org/muammaralgheddafiparlaitaliano/muammar-al-gheddafi-parla-italiano---a-timbuct-il-fratello-capo-della-rivoluzione-guida-in-preghiera-presidenti-e-mussulmani-da-diverse-parti-del-mondo-e-pronuncia-un-discorso--2-6-

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