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venerdì 1 febbraio 2013

La Libia vacilla sull’orlo di una guerra civile

  • La Libia vacilla sull’orlo di una guerra civile
di Konstantin Garibov
La Voce della Russia
26 gennaio 2012          [trad. di Levred per GilGuySparks]
- “Sono avvenuti scontri su base etnica tra arabi e berberi e tra altre tribù.
E’ importante anche il fatto che i cosiddetti combattenti per la libertà e la democrazia siano saliti al potere in Libia con l’aiuto della NATO, del Qatar, degli Emirati Arabi Uniti, della Gran Bretagna e della Francia che hanno fornito gli aerei o speciali task force. Per i libici, il Consiglio Nazionale di Transizione non è legittimo.”

- “Non c’è stata alcuna rivoluzione in Libia. I media occidentali hanno inventato tutto. Fin dall’inizio, era chiaro che chiunque fosse arrivato al potere dopo Gheddafi non sarebbe stato in grado di governare il paese o di mantenere la sua integrità territoriale. Molti studiosi arabi avevano previsto delle divisioni ed esse sono giunte prima del previsto. La realtà è che la Libia è entrata in una guerra civile “.
L’Alto Commissario ONU per i diritti umani, Navanethem Pillay, e l’inviato dell’Onu in Libia, Ian Martin, hanno espresso preoccupazione sulla situazione in Libia nella quale, dicono, le nuove autorità non sono riuscite a far valere il loro pieno potere e mettere ordine.
I recenti scontri tra sostenitori pro-Gheddafi e forze del CNT sono stati provocati da entrambe le parti, ha affermato Ian Martin. Fino a poco tempo fa, le autorità provvisorie erano riuscite a gestire questo tipo di incidenti abbastanza bene, ma potrebbero accadere ancora in futuro, ha detto il commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite.
Lunedì unità armate di sostenitori pro-Gheddafi hanno preso il controllo di Bani Walid, dove gli anziani avevano approvato una mozione di sfiducia contro il governo centrale. Una violenza generalizzata attanaglia anche Bengasi e Tripoli. Bani Walid è tornata sotto il controllo del governo libico mercoledì.
Gli attacchi da parte delle forze pro-Gheddafi si svolgono in mezzo ad una acuta crisi che ha colpito il CNT e la Libia nel suo complesso.
Commenta Alexei Podtserob dell’Istituto di Studi Orientali.
Sono avvenuti scontri su base etnica tra arabi e berberi e tra altre tribù. E’ importante anche il fatto che i cosiddetti combattenti per la libertà e la democrazia siano saliti al potere in Libia con l’aiuto della NATO, del Qatar, degli Emirati Arabi Uniti, della Gran Bretagna e della Francia che hanno fornito gli aerei o speciali task force. Per i libici, il Consiglio Nazionale di Transizione non è legittimo.
I rivoluzionari sono scontenti per la mancanza di trasparenza nel lavoro del governo, per la sua incapacità di liquidare le remunerazioni promesse e per la presenza di ex funzionari di Gheddafi nell’attuale leadership. Per questo motivo, molti esperti ritengono che il CNT non sia in grado di riportare la situazione sotto controllo.
Andrei Volodin del Centro di Ricerche Orientali presso il Ministero degli Esteri russo, ha questo da dire.
Non c’è stata alcuna rivoluzione in Libia. I media occidentali hanno inventato tutto. Fin dall’inizio, era chiaro che chiunque fosse arrivato al potere dopo Gheddafi non sarebbe stato in grado di governare il paese o mantenere la sua integrità territoriale. Molti studiosi arabi prevedevano delle divisioni ed esse sono accadute prima del previsto. La realtà è che la Libia è entrata in una guerra civile “.
Le cosiddette rivoluzioni della primavera araba volgono naturalmente in guerre civili su larga scala, dice Evgenij Satanovsky dell’Istituto del Medio Oriente.
Detto questo, è improbabile che i nuovi regimi conoscano una stabilità nel prossimo futuro.
Secondo Satanovsky, le attuali turbolenze in Libia hanno il potenziale per provocare scompiglio in tutto il Nord Africa, e i disordini nello Yemen possono far precipitare l’intera Penisola Arabica nel caos.
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  • Libya Teeters On Edge Of Civil War
Voice of Russia
January 26, 2012
di Konstantin Garibov
-”There have been clashes between Arabs and Berbers and between other tribes on ethnic grounds. It’s also important that the so-called fighters for freedom and democracy came to power in Libya with the help of NATO, Qatar, the United Arab Emirates, Britain and France which supplied planes or special task forces. For Libyans, the National Transitional Council is not legitimate.”
-”There has been no revolution in Libya. The western media have made it all up. From the very outset, it was clear that whoever would come to power after Gaddafi would be unable to rule the country or maintain its territorial integrity. Many Arabic scholars foresaw a split and it came sooner than expected. The reality is that Libya has entered a civil war.”
The UN High Commissioner for Human Rights Navanethem Pillay and the UN Libya envoy Ian Martin have expressed concern over the situation in Libya where they say the new authorities have failed to assert full authority and instill order.
The recent clashes between pro-Gaddafi supporters and NTC forces were provoked by both parties, Ian Martin said. Until recently, the interim authorities managed to handle these kinds of incidents fairly well but they might happen again in the future, the UN human rights commissioner said.
On Monday armed units of pro-Gaddafi supporters seized Bani Walid where the elders had passed a no-confidence motion against the central government. Sweeping violence also gripped Benghazi and Tripoli. Bani Walid returned under the control of the Libyan government by Wednesday.
The attacks by pro-Gaddafi forces are taking place amid the acute crisis that has hit the NTC and Libya as a whole. Alexei Podtserob of the Institute of Oriental Studies, comments.
“There have been clashes between Arabs and Berbers and between other tribes on ethnic grounds. It’s also important that the so-called fighters for freedom and democracy came to power in Libya with the help of NATO, Qatar, the United Arab Emirates, Britain and France which supplied planes or special task forces. For Libyans, the National Transitional Council is not legitimate.”
The revolutionaries are disgruntled at the absence of transparency in the government’s work, its failure to pay compensations promised and the presence of former Gaddafi functionaries in the current leadership. For this reason, many experts believe that the NTC is incapable of taking the situation under control. Andrei Volodin of the Center for Oriental Research at the Russian Foreign Ministry, has this to say.
“There has been no revolution in Libya. The western media have made it all up. From the very outset, it was clear that whoever would come to power after Gaddafi would be unable to rule the country or maintain its territorial integrity. Many Arabic scholars foresaw a split and it came sooner than expected. The reality is that Libya has entered a civil war.”
The so-called Arab Spring revolutions naturally spill into full-scale civil wars, Yevgeny Satanovsky of the Institute of the Middle East says. Given this, the new regimes are unlikely to see stability in the near future. According to Satanovsky, the current turmoil in Libya has the potential to wreak havoc across North Africa, and the unrest in Yemen may plunge the whole of the Arabian Peninsula into chaos.

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