“Per quanto critiche possano essere la situazione e le circostanze in cui vi trovate, non disperate; è proprio nelle occasioni in cui c’è tutto da temere che non bisogna temere niente; è quando siamo circondati da pericoli di ogni tipo che non dobbiamo averne paura; è quando siamo senza risorse che dobbiamo contare su tutte; è quando siamo sorpresi che dobbiamo sorprendere il nemico.” (Sun Tzu -L’arte della guerra)
“Nella società degli spettacoli il vero non è che un momento del falso”
(Guy Debord)
“Ci siamo seduti dalla parte del torto perchè tutti gli altri posti erano occupati” (Bertold Brecht)(Guy Debord)
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- Secondo fonti Reuters e AFP Russia e Algeria sarebbero pronte a riconoscere il CNT come legittimo governo della Libia (alla faccia della coerenza!) [01.09.2011]
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Mahdi Nazemroaya a Malta dopo la Libya intervistato da Herman Morris sulla situazione a Tripoli [31.08.2011]
La Francia ha assicurato un accordo con i ribelli, governanti ad interim della Libia, per lo sfruttamento di un terzo delle riserve di petrolio del paese, il quotidiano Liberation lo ha riferito giovedì, citando una lettera [diretta] all’emiro del Qatar.
Il ministro degli Esteri Alain Juppé ha detto che “non era a conoscenza” di un “accordo formale” ma era “logico” che paesi come la Francia che hanno contribuito a che il Consiglio nazionale di Transizione prendesse il potere avrebbero dovuto partecipare alla ricostruzione.
Il quotidiano Liberation ha detto che una lettera del CNT (Consiglio nazionale di Transizione) del 3 aprile ha informato l’emiro, un altro importante sostenitore della rivolta, di un accordo “, per assegnare il 35 per cento del greggio alla Francia in cambio del suo sostegno totale e permanente del nostro Consiglio.”
“Il CNT di Libia assegna il 35 per cento del greggio alla Francia in cambio del suo sostegno totale e permanente del nostro Consiglio.”
La relazione è stata motivo di imbarazzo per la Francia che si prepara ad ospitare dopo giovedì una riunione di leaders mondiali e alti funzionari soprannominati “amici della Libia” per ottenere il riconoscimento per il CNT e il suo governo provvisorio in Libia.
Il 29 agosto, il gigante petrolifero italiano Eni ha firmato il suo accordo proprio con la CNT per riavviare la produzione di petrolio in Libia e fa ripartire un importante oleodotto di gas che corre dai giacimenti di petrolio libico sotto il Mediterraneo verso l’Italia.
Fonte originale in inglese:http://northerntrumpet.com/2011/09/01/middle-east-online-france-gets-a-third-of-libyas-oil/Il fatto che Jibril del CNT libico si sia recato prima in Francia poi in Italia, potrebbe mettere sull’avviso del cambio di peso che l’Italia ha sulla Libia, avendo scelto i ribelli di Benghasi. Il memorandum firmato dall’ENI il 29.08.2011 a parole conferma la solidità delle relazioni Italia-Libia in ambito energetico, ma senza entrare troppo nel dettaglio, congela la situazione italiana, senza lasciar intravvedere benefici ulteriori.
[Roma - Dichiarazioni alla stampa del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e il Primo Ministro del Consiglio Nazionale Transitorio libico, Mahmud Jibril. (25.08.11)]
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- Herman Morris legge discorso di Saif, il figlio di Gheddafi [31.08.2011]
- Herman Morris intervista Leonor Massanet sull’acqua libica inquinata dall’uranio impoverito e perchè i libici non possono arrendersi alle tattiche dei ribelli.
Fonte:http://gilguysparks.wordpress.com/2011/09/01/worlds-chronicles-1-0-2/
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