- RT: I criminali, tu non li conosci? Si chiamano i ribelli!
[15.09.2011] trad. levred
Un mese dalla caduta di Tripoli nelle mani delle forze ribelli, i leader di Francia e Gran Bretagna stanno viaggiando verso la città per uno show a sostegno al regime che i loro aerei da guerra hanno contribuito a porre al potere, mentre coloro che hanno appoggiato il colonnello Gheddafi restano spavaldi ma timorosi.
Alla vigilia della visita del presidente francese Nicholas Sarkozy e del ministro britannico David Cameron, il capo del Consiglio nazionale di transizione, Mustafa Abdul Jalil, ha chiesto più armi per combattere le sacche dei fedelissimi del Colonnello Gheddafi e rimuoverli dalle loro roccaforti rimanenti.
Alla vigilia della visita del presidente francese Nicholas Sarkozy e del ministro britannico David Cameron, il capo del Consiglio nazionale di transizione, Mustafa Abdul Jalil, ha chiesto più armi per combattere le sacche dei fedelissimi del Colonnello Gheddafi e rimuoverli dalle loro roccaforti rimanenti.
Il governo ribelle pensa che il deposto ‘dittatore’ si nasconda nel sud della Libia e pianifichi una rivincita. Tuttavia, l’autorità va asserendo che cresce il livello di controllo sul paese. Per alcuni ciò è motivo di celebrazione – ma molti altri sono riservati nel loro ottimismo.
In alcune zone di Tripoli ci si sente come se la trionfale campagna dei ribelli non sia mai avvenuta, o lo sia altrove, in qualche versione parallela della capitale libica.
“Faremo qualsiasi cosa per Muammar, solo Muammar! Anche se si dovrà dare la vita per questo!” sostiene uno venditore ambulante, mentre si nascondeva il volto dalla telecamera RT.
Nella Tripoli di oggi, sta diventando un luogo comune incontrare persone che hanno paura di parlare apertamente con i giornalisti come ha scoperto la squadra di RT per le strade della città. Questo è come è andato un incontro:
“Tutte le persone qui amano Muammar Gaddafi”.
“Siamo della televisione – potrebbe dirlo davanti alla telecamera?”
“No, no”.
“Perché?”
“Questo è pericoloso …”
Ed era la stessa storia con altri che con fervore sostengono il leader libico spodestato.
“Gheddafi è al 100 per cento buono!”
“Non vogliamo questa rivoluzione, non conosciamo i ribelli.”
“Vogliamo che vadano via”.
“Potrebbe parlare alla telecamera? Siamo della TV.”
“No, no, no grazie, se compaio davanti alla telecamera, mi metteranno un proiettile in testa …”
“Chi? Chi?”
“Chi? I criminali, tu non li conosci? Si chiamano i ribelli!”
“Ciao ragazzi, vi ricordate di Ehab, il ragazzo nero, è stato arrestato pochi giorni fa, dopo essere apparso in TV … non farlo!”
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