Chavez del Venezuela che si identifica fortemente con Gheddafi, vede nel conflitto in Libia un ammonimento
[13.09.2011] di Ian James trad. di levred
“Non sto esagerando affatto: Muammar Gheddafi è per il popolo libico quello che Simon Bolivar è per i venezuelani”, ha detto Chavez, mentre presentava la medaglia. “E ‘il liberatore della Libia, il creatore della repubblica socialista del popolo arabo”.
Durante la sua visita, Gheddafi ostentava un’immagine da rock-star, all’ombra di donne guardie del corpo e circondato da spettatori, mentre passava attraverso l’hotel nelle sue ampie vesti africane.
In quel momento Chavez elogiava la proposta di Gheddafi di creare una “NATO per il sud”, un’alleanza di difesa che includesse le nazioni africane e del Sud America.” Entrambi gli uomini parlavano di una resistenza ai poteri mondiali e all’”imperialismo”. Accettando la medaglia, Gheddafi disse a Chavez: “Siamo nella stessa trincea”.
Prima dei combattimenti in Libia, Chavez dice che aveva avvertito Gheddafi dei miliardi di dollari della Libia in assets negli Stati Uniti e in Europa, che sono stati congelati da allora. Chavez accusa gli USA e i Paesi europei di utilizzare il conflitto interno della Libia come un pretesto per prendere il controllo delle sue ricchezze petrolifere come pure delle falde di acqua dolce nelle profondità sotto al deserto del Sahara.
E’ una prospettiva che si adatta con le accuse di Chavez, a lungo negate dai funzionari degli Stati Uniti, che Washington stia tramando contro di lui per impadronirsi del petrolio del Venezuela. Egli ha detto in TV la settimana scorsa: “Siamo su quella lista, solo nello sfondo.”
Durante il conflitto in Libia, Chavez ha richiesto negoziati di pace e ha lodato i richiami dell’Unione africana per i colloqui. Gheddafi ad un certo punto gli ha inviato una lettera ringraziandolo per il suo sostegno.
Ma la settimana scorsa, Chavez ha indicato che non sono stati in contatto ultimamente. “Nessuno sa dove si trovi Gheddafi”.
Chavez ha detto che sicuramente Gheddafi sarà in Libia e “resisterà con la forza che è rimasta.”
Dalla clandestinità, Gheddafi, in messaggi audio, ha giurato di non “lasciare la terra dei suoi antenati.” Ma notizie sono emerse domenica che uno dei suoi figli, al-Saadi, che era divenuto una figura di alto profilo nell’ex regime, sembra sia fuggito nel vicino Niger. Dalla scorsa settimana, i convogli che trasportano diversi ex alti funzionari del governo, ufficiali militari di alto rango compreso, si sono fatti strada in Niger, ma rimane sconosciuto dove sia Gheddafi.
Chavez ha detto che sicuramente Gheddafi sarà in Libia e “resisterà con la forza che è rimasta.”
Dalla clandestinità, Gheddafi, in messaggi audio, ha giurato di non “lasciare la terra dei suoi antenati.” Ma notizie sono emerse domenica che uno dei suoi figli, al-Saadi, che era divenuto una figura di alto profilo nell’ex regime, sembra sia fuggito nel vicino Niger. Dalla scorsa settimana, i convogli che trasportano diversi ex alti funzionari del governo, ufficiali militari di alto rango compreso, si sono fatti strada in Niger, ma rimane sconosciuto dove sia Gheddafi.
Criticare il coinvolgimento della NATO in Libia sembra giocar bene tra i tanti sostenitori della linea dura di Chavez che si oppongono alla guerra.
“Egli osa dire la verità”, ha dichiarato Corina Rondon, 57 anni, attivista pro-Chavez. “Tutti gli altri paesi non hanno il coraggio di parlare perché hanno paura. … non Chavez “.
Alti diplomatici dei paesi che vanno dalla Bolivia alla Dominica sono convenuti a colloqui venerdì a Caracas per chiedere la cessazione immediata della partecipazione militare straniera in Libia. In una dichiarazione congiunta, le nazioni del blocco ALBA di sinistra hanno chiesto un’indagine sui “crimini” della NATO” e ha promesso di denunciare prima l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dei “precedenti pericolosi” posti in Libia.
Gli oppositori del presidente, nel frattempo, condannano ciò che considerano un sostegno ad un paria internazionale e che Chavez, fanno notare, presenta un’affinità con altri dirigente di lungo corso che vanno dal leader di Cuba, Fidel Castro a quello dello Zimbabwe, Robert Mugabe.
Chavez, che è in corsa per la rielezione il prossimo anno, ha ripetutamente messo in guardia su possibili complotti contro di lui da quando è sopravvissuto ad un golpe nel 2002. Lui ora dice che alcuni dei suoi nemici stanno cercando di dipingerlo falsamente come identico a Gheddafi nella speranza di gettare le basi per un conflitto simile, un giorno, in Venezuela.
Egli ha detto ai suoi sostenitori in un discorso il 2 di settembre che qualsiasi tentativo fallirebbe e che “dobbiamo stare attenti per garantire che la follia non prenda forma.”
“Stanno andando in giro alla ricerca di un modo perchè qui si verifichi un’invasione, e per questa ragione stanno insistendo che Chavez è uguale a Gheddafi, mah, ‘il tiranno’”, ha detto Chavez. “Stanno pensando a quello che chiamano il ‘modello Libia.’ Che cosa orribile!”
Fonte originale in inglese: http://www.washingtonpost.com/world/middle-east/venezuelas-chavez-strongly-identifies-with-gadhafi-sees-cautionary-tale-in-libyas-conflict/2011/09/12/gIQAzPXCNK_story_1.html
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