La sentenza apre la strada a una soluzione della crisi nel Paese, dove due governi si contendono il potere. Abdullah al-Thani aveva dichiarato che non avrebbe ceduto il potere prima del pronunciamento dei giudici. Il 2 giugno, di notte, il nuovo premier aveva preso possesso del palazzo del governo con una prova di forza
9 giugno 2014
TRIPOLI - L'elezione del premier libico Ahmed Maiteeq è "incostituzionale". Lo ha stabilito la Corte suprema del paese, invalidando così il voto del Parlamento espresso lo scorso mese di maggio. "La Corte", ha affermato il giudice al termine, "ha giudicato incostituzionale l'elezione di Maiteeq fatta dal Congresso nazionale".
La sentenza apre la strada a una soluzione della crisi nel Paese, dove due governi si contendono il potere. Il premier uscente Abdullah al-Thani si è infatti rifiutato di lasciare dopo che l'elezione di Maiteeq è stata invalidata, poi aveva dichiarato che non avrebbe ceduto il potere prima del pronunciamento della Corte.
Il mese scorso l'elezione di Maiteeq era stata dichiarata irregolare per un problema di convocazione del Parlamento e poi di conteggio dei voti, aveva ottenuto 113 voti in Parlamento rispetto ai 120 necessari per la nomina. Ma soprattutto la nomina dell'uomo d'affari di Misurata sostenuto dai Fratelli musulmani e dalle milizie di Misurata è stata giudicata un colpo di mano degli integralisti contro la parte laica del paese.
Il 2 giugno, di notte, a Tripoli Maiteeq aveva preso possesso del palazzo del governo con una prova di forza. Poi Maiteeq aveva annunciato alla tv: "Il nuovo governo è entrato in carica". Un suo portavoce aveva confermato, "i consiglieri del nuovo governo sono potuti entrare senza problemi: non c'è stata alcuna opposizione da parte dei servizi di sicurezza schierati di fronte al Palazzo
Fonte: http://www.repubblica.it/esteri/2014/06/09/news/libia_elezioni_maiteeq-88463332/
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