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lunedì 12 novembre 2012

Libyan Chronicles 13.0.8

“Per quanto critiche possano essere la situazione e le circostanze in cui vi trovate, non disperate; è proprio nelle occasioni in cui c’è tutto da temere che non bisogna temere niente; è quando siamo circondati da pericoli di ogni tipo che non dobbiamo averne paura; è quando siamo senza risorse che dobbiamo contare su tutte; è quando siamo sorpresi che dobbiamo sorprendere il nemico.” (Sun Tzu -L’arte della guerra)
“Nella società degli spettacoli il vero non è che un momento del falso.”
(Guy Debord)
“Ci siamo seduti dalla parte del torto perchè tutti gli altri posti erano occupati.” (Bertold Brecht)

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  • La Resistenza controlla gran parte dei 5.000 missili antiaerei SAM-7[02.10.2011]
La NATO è preoccupata perché sa che le forze patriote libiche controllano gran parte dei 5.000 missili Sam-7 posti negli arsenali militari che sono scomparsi. Una buona logistica permetterà che queste armi giungano su tutti i fronti e servano all’autodifesa del paese.
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  • Abdelhakim Belhadj: “Non prendo ordini da nessuno” [02.10.2011]
Tripoli – Secondo una fonte affidabile del Dott. Lehmann un tentativo di assassinare Abdelhakim Belhadj, che è stato predetto da nsnbc qualche tempo fa, è andato male negli ultimi minuti. Stasera Abdelhakim Belhadj, come riferito, ha detto a proposito della lotta in corso e dello stato caotico del CNT in dissoluzione , che non prende ordini da nessuno, ed è pronto a difendere la sua posizione a Tripoli.
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  • CNT e NATO giorno dopo giorno tra le sabbie mobili della Libia
    [02.10.2011] trad. levred

  • White Psyop rivolta alle truppe britanniche da parte del generale Khamis al-Gheddafi per la botta a Ras Lanuf: Hey, inglesi vi rispediremo a casa!
pic.twitter.com/nfyJDSSq

Sirte
- Secondo il sito della resistenza libica Zangetna nella zona marittima di Jiza, i combattenti della resistenza libica sono riusciti a colpire e hanno fatto esplodere un elicottero d’assalto Apache, il 1 ottobre alle ore 23:00.
  Black Hawk Down (Ridley Scott – 2001)
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Sirte – Sempre secondo il sito della resistenza libica Zangetna (dopo il saccheggio del Museo nazionale di Tripoli ad agosto) anche il Museo situato nella zona Soltane di Sirte est  è stato vittima di un saccheggio organizzato dai ribelli/golpisti della NATO. Tutto era trasportato su pickup. I tesori libici rubati erano probabilmente commissionati dagli occidentali per completare la raccolta di qualche autentico collezionista.

Sirte – Per quanto riguarda la situazione a Sirte, Moussa Ibrahim ha riferito di un violento bombardamento con carri armati e missili Grad (…) che ha distrutto interi quartieri e le case (…) Costringendo centinaia di abitanti a lasciare la città.” Per quanto riguarda la situazione di sabato (01.09.2011) a Sirte, ha detto che “secondo le ultime informazioni giunte dai combattenti (…) i lealisti hanno condotto un attacco qualitativo a est della città, respingendo le forze (pro-CNT) per diversi chilometriI lati sud e nord stanno andando bene, ci aspettiamo un’intensificazione del (…) combattimento da domani sul fronte occidentale e meridionale, ma siamo pronti, abbiamo un gran numero di combattenti sul fronte occidentale“, ha aggiunto, affermando inoltre che le forze del CNT lottano “su cinque fronti a Sirte supportati da aerei della NATO e armi molto moderne.
Il numero di cadaveri dei ribelli golpisti nelle periferia di Sirte, abbandonati durante le numerose ritirate dopo i fallimentari tentativi di espugnare la roccaforte lealiste, sono numerosissimi e alcune strade ne sono disseminate. I cadaveri in avanzato stato di decomposizione stanno creando un grosso problema; dalla città di Sirte i lealisti domandano che le associazioni umanitarie si facciano carico di trasportare i corpi fuori dal centro abitato. La Nato ha negato però fino a qualche giorno fa alla Croce Rossa l’ingresso a Sirte e a Bani Walid. Perfino la Germania Hitleriana aveva consentito alla Croce Rossa internazionale di operare. La Nato e i suoi ufficiali dovranno rispondere di probabili procedimenti internazionali di crimini contro l’umanità per bombardamenti indiscriminati sulla popolazione civile, le infrastrutture civili come centrali elettriche, acquedotti, ospedali, scuole e zone residenziali che hanno portato alla morte di decine di migliaia di persone che si  sarebbero dovute proteggere. Contro tutte le Convenzioni internazionali la Nato continua con i suoi assedi medioevali non consentendo alcuna forma di aiuto umanitario alle città lealiste che fieramente resistono contro forze preponderanti.
http://www.algeria-isp.com/actualites/politique-libye/201110-A6270/moussa-ibrahim-sur-tous-les-fronts.html
In imboscate a Sirte, durante la ritirata dei golpisti chiusi in trappola tra i quartieri della periferia, quasi 40 rinnegati sono morti mentre un altro centinaio è rimasto ferito. I ribelli erano avanzati per poi ritrovarsi imprigionati sotto il fuoco di cecchini, mortai, razzi rpg; numerose auto Toyota pick-up sono state distrutte. Tra quelli che sono riusciti a fuggire, ci sono circa 100 feriti che hanno potuto raggiungere la città di Misurata. La NATO è stata costretta a fornire i farmaci, perché l’ospedale locale è completamente stracolmo. Il personale medico dell’ospedale non riesce a sopperire a tutti i casi, essendo sopraffatto da un numero di feriti esponenziale.
(AGI)Misurata, 1 ott. – A Sirte, la citta’ natale di Muammar Gheddafi assediata da giorni, la “situazione e’ disperata“.
Secondo la Croce Rossa Internazionale la gente muore per la mancanza di cure mediche di base, e anche perche’ l’ospedale, colpito da razzi, non e’ in grado di aiutare i feriti. Lo ha riferito Hichem Khadhraoui, inviato della Croce Rossa Internazionale, aggiungendo che la squadra che ha guidato a Sirte ha consegnato 300 “kit per ferite da guerra” e circa “150 sacchi per cadaveri“.
http://www.agi.it/news/notizie/201110012301-cro-rt10104-libia_croce_rossa_la_situazione_e_disperata_a_sirte
La Croce Rossa visita nelle giornate del 1 e del 2 ottobre gli ospedali di Sirte sotto una feroce offensiva dei ribelli golpisti, in corso in queste ore.
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  • Herman Morris intervista Leonor: Arrendersi a cosa? Agli stupri, agli arresti, ai saccheggi, alle uccisioni? La guerriglia non sia arrenderà mai!

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Tripoli – Secondo il sito web della resistenza libica Zangetna, i combattenti della resistenza libica hanno ucciso Muhamad Muftah Shalkan, un cugino di Abdel Rahman Shalkan, un membro della CNT (ex ministro degli Esteri ed ex ambasciatore delle Nazioni Unite, leader della CNT) comandante dei mercenari del CNT della zona di al-Graefe, vicino a Tripoli. I colpi ricevuti dai mercenari della Nato per mano della Resistenza Libica sono una prova del livello di organizzazione e della determinazione di vittoria o morte del popolo libico che non lascerà mai in pace i ratti golpisti per liberare il paese dai suoi padroni occidentali.
Sparatoria alla Piazza Verde di Tripoli, sono stati uccisi due ribelli dopo uno scontro a fuoco. Alcune ambulanze sono state inviate sul posto.
Secondo Allen Jules nella periferia di Tripoli, in una località chiamata Bab Gargaresh, più di 45 ribelli sono stati eliminati finora.

Bani WalidDiverse fonti all’interno delle nuove autorità libiche avevano rivendicato che Ibrahim Moussa (portavoce del governo libico legittimo) la settimana scorsa fosse presso l’oasi di Bani Walid, circondato dalle forze anti-Gheddafi. La roccaforte lealista si trova a 170 km a sud-est di Tripoli e resiste alla forte offensiva del CNT. In realtà, Moussa IBRAHIM si muove con le colonne mobili lealiste su tutti i fronti in cui si porta l’attacco. IBRAHIM, parlando regolarmente sul canale Arraya, ha detto l’altro ieri che “Bani Walid è stata completamente ripulita e gli agenti della NATO (i golpisti del CNT) si trovano alla periferia della città e sulle montagne.”
La notizia di Bani Walid è eccellente, Bani Walid rappresenta la morte per le forze del CNT, gli ospedali sono pieni di combattenti anti-Gheddafi“, ha aggiunto. Questo confermerebbe la notizia di diserzioni attorno al migliaio di unità sul fronte di Bani Walid e Sirte tra le forze del CNT che hanno lasciato sul campo altrettanti combattenti, mentre altri ribelli si rifiuterebbero di andare a fare da “carne di cannone” sui due fronti che negli ultimi 20 giorni hanno portato una carneficina tra le fila dei golpisti ribelli.
Secondo Allen Jules in imboscate a Walid Bani, la resistenza libica avrebbe eliminato altri 40 rinnegati.
Mentre rimangono sempre nelle mani dei lealisti decine di mercenari, armati dalla NATO, tra i quali diversi francesi e inglesi come: Jaques Monse:35 anni – Alan Abano di 29 – Mark Moren di 31 – Henry Richardson di 26 – Ryan Kirk di 37.
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Frente Francisco de Miranda


Fonte:http://gilguysparks.wordpress.com/2011/10/02/libyan-chronicles-13-0-8/

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